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La politica monetaria in condizioni di incertezza La regola di Taylor

La politica monetaria in condizioni di incertezza La regola di Taylor. Istituzioni di Economia Politica II. Premessa. Nella lezione 10 abbiamo visto gli effetti della politica monetaria in condizioni di certezza L’impiego di M S o i r produce i medesimi risultati

zandra
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La politica monetaria in condizioni di incertezza La regola di Taylor

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Presentation Transcript


  1. La politica monetaria in condizioni di incertezzaLa regola di Taylor Istituzioni di Economia Politica II

  2. Premessa • Nella lezione 10 abbiamo visto gli effetti della politica monetaria in condizioni di certezza • L’impiego di MS o ir produce i medesimi risultati • Conclusioni diverse si ottengono nella realtà a causa della presenza di incertezza

  3. La politica monetaria in condizioni di incertezza • Quali sono gli effetti della politica monetaria quando c’è incertezza sull’equilibrio del mercato dei beni ? • Quali sono gli effetti della politica monetaria quando c’è incertezza sull’equilibrio dei mercati finanziari? • Quale è lo strumento migliore nei due casi? • Come è possibile descrivere in modo semplice le scelte di politica monetaria?

  4. La politica monetaria in condizioni di incertezza • Introduzione sull’incertezza • Politica monetaria e incertezza nel mercato dei beni • Politica monetaria e incertezza nei mercati finanziari • Le regola di Taylor

  5. Introduzione • Incertezza  impossibilità di determinare in modo esatto l’equilibrio di un mercato • Incertezza  valutazione approssimata dell’equilibrio (valutazione con un margine di errore) • Nel nostro contesto l’incertezza  • mercato dei beni • mercati finanziari • entrambi i mercati

  6. Introduzione • Iniziamo considerando l’equilibrio del mercato dei beni • Incertezza nel mercato dei beni Impossibilità di determinare esattamente: • le scelte di consumo • il consumo autonomo (C0) • l’effetto di Yd sul consumo (c1) • Le scelte di investimento • gli investimenti autonomi (I0) • il legame fra reddito e investimento (d1) • il legame fra interesse e investimento (d2)

  7. Introduzione • Incertezza nel mercato dei beni  Impossibilità di determinare esattamente la posizione della curva IS  Stima della posizione della curva con un margine di variabilità

  8. i • La linea IS indica la stima della posizione della curva • La “posizione reale” della curva è compresa fra le linee IS0 e IS1 IS1 IS IS0 Y

  9. Introduzione • Allo stesso modo considerando l’equilibrio dei mercati finanziari • Incertezza nei mercati finanziari  Impossibilità di determinare esattamente: • l’effetto di Y sulla domanda di moneta • l’effetto di i sulla domanda di moneta • Incertezza nei mercati finanziari  Impossibilità di determinare esattamente la posizione della curva LM  Stima della posizione della curva con un margine di variabilità

  10. LM0 LM i LM1 Y • La linea LM indica la stima della posizione della curva • La “posizione reale” della curva è compresa fra le linee LM0 e LM1

  11. Politica monetaria e incertezza nel mercato dei beni • Assumiamo che vi sia incertezza nel mercato dei beni • Vediamo gli effetti dell’impiego di offerta di moneta e tasso di interesse di riferimento • Iniziamo utilizzando l’offerta di moneta • Offerta di moneta  IS-LM

  12. i LM • IS è la stima della condizione di equilibrio del mercato dei beni • Assumiamo che la Banca Centrale voglia avere Y=Y* • Per ottenerlo MS tale per cui LM e IS si intersechino per Y=Y* • In realtà la IS è fra IS0 e IS1 • La manovra implica che il valore di Y sarà compreso fra Y0 eY1 B E IS1 A IS IS0 Y Y0 Y* Y1

  13. i • Impiegando il tasso di interesse di riferimento  modello IS-MP • IS stima della Banca Centrale e obiettivo Y=Y* • Per ottenerlo ir tale per cui MP e IS si intersechino per Y=Y* • In realtà la IS è fra IS0 e IS1 • La manovra implica che il valore di Y sarà compreso fra Y2 eY3 MP IS1 C E D IS IS0 Y2 Y* Y3 Y

  14. i LM • Consideriamo i due strumenti contemporaneamente  IS-LM-MP nello stesso grafico • Introduciamola variabilità della IS • La variabilità dei risultati con Ms (da Y0 a Y1) è minore che con ir (da Y2 a Y3)  Ms è lo strumento migliore B MP IS1 C E D A IS IS0 Y2 Y0 Y* Y1 Y3 Y

  15. Politica monetaria e incertezza nei mercati finanziari • Assumiamo che vi sia incertezza nei mercati finanziari • Vediamo gli effetti dell’impiego di offerta di moneta e tasso di interesse di riferimento • Iniziamo utilizzando l’offerta di moneta • Offerta di moneta  IS-LM

  16. LM0 i LM LM1 • IS indica con certezza l’equilibrio del mercato dei beni • Assumiamo che la Banca Centrale voglia avere Y=Y* • Per ottenerlo MS tale per cui LM e IS si intersechino per Y=Y* • In realtà la LM è fra LM0 e LM1 • La manovra implica che il valore di Y sarà compreso fra Y0 eY1 A E B IS Y Y0 Y* Y1

  17. i • Impiegando il tasso di interesse di riferimento  modello IS-MP • IS equilibrio del mercato dei beni e obiettivo Y=Y* • Per ottenerlo ir tale per cui MP e IS si intersechino per Y=Y* • L’incertezza sulla LM non influenza l’equilibrio  La manovra porta Y a Y* MP E IS Y* Y

  18. LM0 i LM LM1 • Consideriamo i due strumenti contemporaneamente  IS-LM-MP nello stesso grafico • Introduciamola variabilità della LM • La variabilità dei risultati con ir (Y=Y*) è minore che con Ms (da Y0 a Y1)  irè lo strumento migliore MP A E B IS Y Y0 Y* Y1

  19. Politica monetaria e incertezza in entrambi i mercati • Consideriamo infine il caso in cui vi sia incertezza sia nel mercato dei beni che nei mercati finanziari • Con incertezza in entrambi i mercati abbiamo • Nessuno strumento può centrare esattamente l’obiettivo Y* • La scelta dipende da quale incertezza è più forte Mercato dei beni  MS Mercati finanziari  ir • La scelta dipende anche dalla forma delle curve IS e LM

  20. Politica monetaria e incertezza in entrambi i mercati • In condizioni di incertezza  Impiego di MS o di ir produce risultati diversi • Le Banca Centrale sceglie lo strumento migliore  In periodi diversi vengono impiegati strumenti differenti • Storicamente  • Da anni ’70 fino alla metà degli anni ’90  Forti shock reali (fra cui shock petroliferi)  Incertezza soprattutto sui mercati reali  MS • Dalla metà degli anni ’90  Sviluppo ed integrazione dei mercati finanziari Incertezza soprattutto sui mercati finanziari  ir

  21. La regola di Taylor • L’analisi precedente ha mostrato perché le Banche Centrali utilizzano oggi il tasso di interesse di riferimento come strumento • Analisi economica recente  Regola semplice per descrivere come le Banche Centrali scelgono il livello di ir • Risultati soddisfacenti  Regola di Taylor dove a,b,g > 0 - livello prodotto ottimale (piena occupazione) - inflazione desiderata

  22. La regola di Taylor • Regola di Taylor Logica coerente con obiettivi della politica economica a) Assumiamo che inizialmente e si verifichi Y  Produzione diventa troppo bassa ( ) • Secondo la regola di Taylor Y ( ) ir i I Y riportandolo verso il livello ottimale b) Assumiamo che inizialmente e si verifichi p  Inflazione diventa troppo alta ( ) • Secondo la regola di Taylor p ( ) ir  i I  Y p riportandolo verso il livello desiderato

  23. La regola di Taylor • La regola di Taylor è utilizzata per descrivere i comportamenti delle Banche Centrali • Possiamo vedere in che misura essa è efficace esaminando il comportamento di Federal Reserve e delle Banche Centrali Europee

  24. Tasso di riferimento US (Federal funds rate) nel periodo 1970-98: tasso effettivo e tasso previsto dalla regola di Taylor (fonte: Judd e Rudebush (1998))

  25. Il diagramma evidenzia un andamento simile di tasso previsto e tasso effettivo

  26. Tasso di riferimento medio nel periodo 1990-98 nei paesi dell’area dell’Euro: tasso effettivo e tasso previsto dalla regola di Taylor (fonte: Gerlach e Schnabel (2000) )

  27. Il diagramma evidenzia un andamento simile di tasso previsto e tasso effettivo (con l’eccezione del 1993)

  28. La regola di Taylor • In conclusione la regola di Taylor sembra descrivere correttamente i comportamenti delle Banche Centrali • Essa viene spesso impiegata per prevedere cosa faranno la Banche Centrali (aumentare, tagliare o lasciare invariati i tassi di interesse)

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