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Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE

Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE. PAOLO PEZZANA Università Cattolica Milano Membro del Gruppo di lavoro Reis Convegno Zero Poverty 2013 Biella – 26 ottobre 2013. Il gruppo di lavoro.

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Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE

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Presentation Transcript


  1. Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE PAOLO PEZZANA Università Cattolica Milano Membro del Gruppo di lavoro Reis Convegno Zero Poverty 2013 Biella – 26 ottobre 2013

  2. Il gruppo di lavoro Cristiano Gori, Massimo Baldini, Emanuele Ciani, Alberto Martini, Daniela Mesini, Maurizio Motta, Paolo Pezzana, Simone Pellegrino, Stefano Sacchi, Marcella Sala, Pierangelo Spano, Stefano Toso, Ugo Trivellato.

  3. Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE IL REIS NEL WELFARE ITALIANO

  4. Le riforme nazionali del welfare sociale

  5. Una misura nazionale contro la povertà assoluta (nostra elaborazione su Madama, 2012)

  6. Incidenza della povertà assoluta, % di famiglie (fonte: Istat )

  7. Il Reddito d’Inclusione Sociale Italia 2017

  8. Il Reis non è un’ idea originale Esiste ampio consenso tra gli esperti sulla necessità d’introdurre in Italia una misura con le caratteristiche del Reis. Ma questa misura manca. La nostra proposta prova ad offrire due contributi a favore della sua introduzione. 1) Di significato / sensibilizzazione / pressione: • L’ Alleanza contro la povertà 2) Di metodo: - Particolare approfondimento su come realizzare questa misura in concreto, su tutti i passaggi applicativi, sulle elaborazioni che possano essere utili a chi disegna le politiche e a chi costruisce gli interventi

  9. L’ Alleanza contro la povertà • L’idea Tutti i soggetti sociali interessati a combattere la povertà uniscono le forze e percorrono insieme il cammino finalizzato ad ottenere l’introduzione del Reddito d’Inclusione Sociale • È invitato ad aderire Ogni soggetto sociale interessato Che faccia propri i capisaldi del Reis Che intenda dare il proprio contributo al percorso • Aree di azione dei soggetti coinvolti Attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle forze politiche Miglioramenti di specifici aspetti della proposta (in caso di introduzione del Reis) Promozione e verifica della corretta attuazione

  10. Non confondere il Reis con • Politiche contro la povertà relativa • Altre riforme nazionali necessarie (non autosuff, famiglie con figli e altre) • Altre azioni necessarie per il sociale nella legge di stabilità (Iva coop, FNPS, altri fondi ecc)

  11. Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE IL REIS NEL WELFARE LOCALE

  12. L’infrastruttura nazionale per il welfare locale Lo Stato la costruisce in collaborazione con le Regioni. Serve a mettere i soggetti del territorio nelle condizioni di operare al meglio. Prevede: • Risorse adeguate per la componente dei servizi • Poche e precise regole per l’operato dei soggetti impegnati nei territori • Un insieme di strumenti per accompagnare chi agisce nei territori • Un robusto sistema di monitoraggio e valutazione per imparare dall’esperienza

  13. Il monitoraggio e la valutazione Un’ architettura articolata in 4 strumenti: • Analisi d’implementazione • Sistema informativo longitudinale sulle famiglie e gli individui in difficoltà economica – SILFIDE • Indagini campionarie «a due onde» • Esperimenti randomizzati

  14. Azioni e interventi

  15. Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE IL PIANO NAZIONALE CONTRO LA POVERTA’ 2014-2017

  16. Gradualismo in un orizzonte definito • Introduzione progressiva del Reis nel quadriennio 2014-2017 • Sin dall’inizio definire il punto di arrivo (Reis a regime dal 2017) • Sin dall’inizio definire le tappe intermedie (ampliamento dell’utenza in ogni annualità)

  17. Gradualismo in un orizzonte definito • Progressivo allargamento dell’utenza secondo il principio di «dare prima a chi sta peggio» • Durante la transizione le prestazioni contro la povertà assoluta già esistenti vengono progressivamente assorbite all’interno del Reis • Sperimentazioni di «Nuova Social Card» (12 grandi comuni) e di «Carta x Inclusione Sociale» (8 regioni sud) confluiscono nel Piano quadriennale

  18. Gradualismo a partenza lenta

  19. Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE IL FINANZIAMENTO E LA SPESA

  20. La spesa • A regime, circa 6,1 miliardi, pari allo 0,34% del Pil (2017). Nel primo anno, servono 900 milioni (2014) • Lo 0,34% del Pil permette di colmare la distanza tra la spesa italiana contro la povertà (circa 0,1% del Pil) e la media europea (0,4%) • Termini di paragone: spesa pubblica primaria 45,6% del Pil, spesa pubblica per la protezione sociale 26,5% del Pil

  21. GRAZIE PER L’ATTENZIONE www.redditoinclusione.it cristiano_gori@yahoo.it

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