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Formazione Marzo-Aprile 2004

Formazione Marzo-Aprile 2004. Sviluppo Sostenibile e GPP. Largo de’ Ginnasi, 2 00186 Roma Tel +390668301407 Fax +390668301416 ecosistemi@ecosistemi-srl.it http://www.ecosistemi-srl.it. Programma della giornata. Politica Integrata di Prodotto e contabilità ambientale

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Formazione Marzo-Aprile 2004

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Presentation Transcript


  1. Formazione Marzo-Aprile 2004 Sviluppo Sostenibile e GPP Largo de’ Ginnasi, 2 00186 Roma Tel +390668301407 Fax +390668301416 ecosistemi@ecosistemi-srl.it http://www.ecosistemi-srl.it

  2. Programma della giornata • Politica Integrata di Prodotto e contabilità ambientale • Il Green Public Procurement come ‘politica di risposta’ • Monitoraggio e valutazione delle politiche ambientali: Impronta Ecologica ed EPEA

  3. Ciclo di vita: attori e strumenti LCA, SGA, Eco-design Contabilità amb. Marchi ecologici Produzione Imprese Distribuzione Consumo responsabile GPP, EMAS di territorio Uso Cittadini PA Consumo Smaltimento Imprese Cittadini PA

  4. Il ruolo dell’ambiente E’ fonte di risorse Assimila scarti & rifiuti Fornisce servizi

  5. Descrivere Quantificare Valutare Le funzioni della contabilità ambientale Mettere la natura in conto per

  6. Metodologie e strumenti di contabilità ambientale Costi e spese ambientali Conti satellite basati su schemi ad hoc (vedi SERIEE o moduli EPEA) Valutazione monetaria del danno ambientale Contabilità monetaria Indicatori ambientali Analisi dei Flussi di Materia (MFA) Bilancio Ambientale Locale Impronta ecologica Emergia Contabilità fisica Matrici di conti economici nazionali integrati con conti ambientali (tipo NAMEA o SEEA) Contabilità integrata

  7. Cos’è un indicatore? Uno strumento che aiuta a capire: • dove siamo • in che direzione andiamo • quanto lontano siamo da dove vogliamo arrivare

  8. A cosa serve un indicatore? Descrivere Informare Valutare

  9. Gli indicatori ambientali… • Mettono nella condizione di valutare la gravità di un problema ambientale • Identificano gli elementi chiave di pressione sull’ambiente • Monitorano gli effetti delle politiche di risposta (Fonte:Agenzia Europea dell’Ambiente)

  10. Come deve essere un indicatore? • Rappresentativo • Misurabile • Valido • Facile da interpretare • Capace di indicare la tendenza nel tempo • Sensibile ai cambiamenti

  11. Il Modello DPSIR Determinante Risposta Pressione Impatto Stato

  12. Generali: Popolazione Economia Uso del territorio Sviluppo Sociale Specifiche: Industria Energia Trasporti Agricoltura e Pesca Turismo Settore domestico Determinanti

  13. Pressioni Emissioni in acqua Emissioni in aria Infiltrazioni nel suolo Produzione di scarti e rifiuti Uso delle risorse naturali

  14. Stato Qualità delle acque (di superficie, marine e costiere, sotterranee) Qualità dell’aria Qualità del suolo Qualità dell’ambiente urbano

  15. Impatti Impatti sugli ecosistemi Impatti sulla salute umana Perdita o ripristino di funzioni ambientali

  16. Risposte Target e standard ambientali Politiche e Misure ambientali Buone pratiche

  17. Problemi in chiave DPSIR (1) Problema: i cambiamenti climatici Determinanti: attività umane Pressioni: emissioni di gas serra Stato: temperature globali Impatti: danni alla salute Risposte: il Protocollo di Kyoto

  18. Problemi in chiave DPSIR (2) Problema: il traffico urbano Determinanti: quantità di automobili in circolazione Pressioni: rumore causato dal traffico Stato: livelli acustici in prossimità di strade principali Impatti: infarti provocati dalle emissioni acustiche Risposte: limite alle emissioni acustiche consentite

  19. Determinanti movimenti migratori,tasso di disoccupazione, processi decisionali non aperti, scarso attaccamento al territorio, crescita edilizia Risposta PRUSST, Programma sviluppo urbano VV, PA-TUR, Piano strategico turismo,marketing e sviluppo,INFRA-TUR, PSSE comunità montana Alto Mesima Impatto Degrado paesistico e architettonico,marginalità sociale,spopolamento,dissesto idrogeologico,corruzione,aggravio costi urbanizzazione,rischi per la popolazione,scollamento istituzioni-cittadini Pressione Quantità rifiuti, illeciti amministrativi e penali, emissioni inquinanti, inqu. acustico,mobilità,struttura fisica e produttiva Stato Indici qualità della vita,n°case abusive,dotazione infrastrutturale,dotazione di servizi Degrado ambiente urbano Analisi criticità Piano SLS Provincia Vibo Valentia

  20. Determinanti popolazione, agricoltura, turismo, gestione impianti, attività produttive Risposta POR asse 1 risorse naturali, PIAR valli del Mesima+bacino dell’Angitola+MarePoro,PA-Tur, PSSE Alto Mesima, Piano d’ambito idrico Ato 4 Pressione scarichi dai centri abitati e dalle attività produttive, metodi agricoli Impatto pericoli salute umana, degrado ambientale, aggravio economico, riduzione biodiversità Stato concentrazioni da inquinamento organico e chimico,grado di sfruttamento degli impianti, divieti di balneazione Qualità delle acque Analisi criticità Piano SLS Provincia Vibo Valentia

  21. D, P, S, I o R? Problema: degrado dell’ambiente urbano Indicatore: Rifiuti urbani non riciclati Problema: esaurimento delle risorse naturali Indicatore: Numero di abitanti Problema: qualità dell’aria Indicatore: Concentrazione media annua di benzene Problema: perdità di biodiversità Indicatore: Superficie agricola utilizzata Problema: rifiuti Indicatore: Imprese certificate ISO14001/EMAS Problema: qualità dell’aria Indicatore: Numero di ricoverati per malattie polmonari

  22. Vantaggi dell’approccio DPSIR • Analisi di sistema • Guida alla scelta degli indicatori • Flessibilità • Quadro di supporto per la scelta di politiche • Strumento di sensibilizzazione

  23. DPSIR e IPP D: produzione e consumo di un bene R: GPP EMAS Ecolabel P: emissioni e scarti nel ciclo di vita I: impatti su salute umana e ecosistemi S:effetti ambientali

  24. Che cosa è il GPP Implementare il GPP vuol dire orientare gli acquisti della PA verso prodotti compatibili con l’ambiente. Acquistare verdesignifica scegliere un determinato prodotto o servizio anche sulla base degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, oltre che in base al costo, alla funzionalità e ad altre caratteristiche.

  25. Obiettivi del GPP Sostituzione di prodotti e servizi ad alto impatto ambientale con prodotti e servizi a basso impatto ambientale Riduzione degli impatti sull’ambiente che derivano dalle attività delle Pubbliche Amministrazioni Stimolo alla produzione di beni/servizi verdi Attuazione di un modello di comportamento responsabile

  26. Potenzialità del GPP Consumatore PA Regolatore di mercato Promozione di un mercato che privilegi beni e servizi che: • ottimizzano il servizio offerto dal prodotto • riducono l’uso delle risorse naturali • riducono la produzione di rifiuti • riducono le emissioni inquinanti • riducono i pericoli e i rischi Offerta Domanda GPP

  27. Vantaggi del GPP Applicazione immediata e facile Integrazione delle considerazioni ambientali nelle politiche di diversi settori della PA Forte orientamento del mercato verso scelte ambientalmente preferibili Risultati nel breve periodo attraverso interventi mirati

  28. Il GPP nei documenti ufficiali • Piano d’Implementazione di Johannesburg. • VI° Programma d’Azione per l’Ambiente della Comunità Europea. • Libro verde sull’IPP. • Comunicazione Interpretativa sul Diritto Comunitario e gli Acquisti Verdi. • Strategia d’Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia.

  29. A21 Locale EMAS ANALISI DEL CICLO DI VITA Realizzazione obiettivi di miglioramento ambientale Base conoscitiva GREEN PUBLIC PROCUREMENT Monitoraggio e valutazione Informazioni ambientali sui prodotti/servizi MARCHI ECOLOGICI DAP EMAS/ ISO 14001 CONTABILITÁ AMBIENTALE GPP e altri strumenti IPP

  30. Contabilità ambientale monetaria Riguarda la valutazione economica dei beni ambientali Comprende: • Metodi indiretti (prezzo edonico e del costo del viaggio) • Metodi diretti o di valutazione contingente • Metodo della spesa difensiva

  31. Le spese difensive ambientali

  32. Le spese difensive ambientali e DPSIR

  33. Il SERIEE Sistema per la raccolta delle Informazioni Economiche sull’Ambiente elaborato da EUROSTAT nel 1994 per fornire ai Paesi Membri un quadro comune per la raccolta delle informazioni economiche sull’ambiente

  34. Moduli del SERIEE • Conto satellite della spesa per la protezione ambientale (EPEA) • Conto satellite dell’uso e della gestione delle risorse naturali • Sistema di raccolta dell’informazione statistica sulle eco-industrie • Bilanciamento della domanda e offerta delle attivita di protezione ambientale

  35. La spesa di protezione ambientale Sono spese di protezione ambientale le spese correlate alle azioni ed alle attività il cui scopo principale è quello di prevenire, ridurre o mitigare l’impatto ambientale e qualsiasi altro degrado dell’ambiente.

  36. Spese raccolte dall’EPEA Spese correnti e in conto capitale, sostenute per lo svolgimento delle attività economiche caratteristiche del campo della protezione dell’ambiente Spese sostenute per l’utilizzo di beni e servizi attraverso il cui impiego si contribuisce a proteggere l’ambiente Trasferimenti unilaterali attraverso cui vengono distribuite tra i diversi agenti economici risorse finanziarie da utilizzare per sostenere spese per la protezione ambientale

  37. Classificazione delle attività di protezione ambientale (CEPA) • Protezione dell’aria e del clima • Gestione degli scarichi idrici • Gestione dei rifiuti • Protezione del suolo e delle acque sotterranee • Abbattimento di rumore e vibrazioni • Protezione della biodiversità e del paesaggio • Protezione dalle radiazioni • Ricerca e sviluppo • Altre attività di protezione dell’ambiente

  38. Gli obiettivi dell’EPEA Obiettivi conoscitivi EPEA: valutazione e descrizione delle risorse destinate alla protezione dell’ambiente (spesa sostenuta dagli operatori per la protezione dell’ambiente); §    analisi delle attività economiche la cui esecuzione è indotta dall’esigenza di proteggere l’ambiente, ovvero le attività caratteristiche di protezione dell’ambiente (la produzione di servizi caratteristici); §    descrizione del finanziamento della spesa per la protezione ambientale da parte dei settori istituzionali, evidenziando se gli operatori attingono alle risorse finanziarie proprie o a specifici trasferimenti (finanziamento della spesa e carico finanziario ambientale).

  39. La Contabilità Ambientale Monetaria Locale

  40. Realizzazione di un sistema di CAML • Individuazione spese ambientali • Calcolo spese ambientali • Classificazione spese ambientali • Costruzione matrici di spesa ambientale • Attribuzione della spesa ambientale agli obiettivi di politica ambientale

  41. Impronta Ecologica Superficie totale di terra biologicamente produttiva (foreste, superficie agricola, pascoli,…) necessaria per sostenere il consumo di una data popolazione al livello di tecnologia presente.

  42. Perché abbiamo bisogno di spazio • Flussi di materia ed energia necessari allo svolgimento delle attività umane (funzione produttiva) • Assimilazione di rifiuti (funzione ecologica) • Insediamenti umani, strade, ecc. (funzione fisica)

  43. A cosa serve l’impronta ecologica? • Per valutare come viene usato il capitale naturale • Per misurare l’insostenibilità di un’area • Per paragonare la capacità di sostenere le proprie popolazioni di diverse aree territoriali

  44. Categorie di consumo Alimenti (prodotti vegetali e animali, pesce) Abitazioni Beni di consumo (vestiario,arredamento, libri,…) Trasporti (privati, pubblici, trasporto merci) Servizi (istruzione, sanità, turismo)

  45. Usi del territorio Coltivazioni Pascoli Foreste Superfici edificate Territorio ‘energetico’

  46. Impronta Ecologica del Signor X Superficie agricola che X necessita per i prodotti agricoli che consuma Pascoli che X necessita per i prodotti animali che consuma + Superficie forestale che X necessita per il legno e la carta che consuma ‘Superficie’ marina che X necessita per il pesce che consuma + + Area edificabile di cui X ha bisogno per case ed infrastrutture Superficie forestale di cui X avrebbe bisogno per assorbire la CO2 che emette + +

  47. Il calcolo dell’impronta ecologica Calcolo dei consumi medi Cn (kg/anno) Calcolo della superficie Sn (espressa in ha) Calcolo dell’Impronta EcologicaF (espressa in ha) Calcolo dell’Impronta Ecologica pro capitef Calcolo della superficie equivalente

  48. Conclusioni Erogazione di servizi Analisi delle attività dell’Ente Locale, potenzialmente oggetto di GPP (“check-list”) Green Public Procurement GPP Unità Elementari Il percorso GPPnet mira a ridurre l’impronta ecologica della PA Acquisto di beni Analisi ad hoc Analisi degli impatti sull’ambiente delle Unità Elementari lungo “il ciclo di vita” Analisi “di letteratura” Obiettivi ambientali dell’Ente Locale Gerarchia degli impatti ambientali Obiettivi del Forum Agenda 21 Locale Definizione dei “criteri ecologici” e delle modalità d’attuazione Attuazione dei “criteri ecologici” nelle forniture

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