1 / 7

La nascita di tel-aviv!!

La nascita di tel-aviv!!. Di Benedetta Sed e Ginevra Vaturi. .

zuwena
Télécharger la présentation

La nascita di tel-aviv!!

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La nascita di tel-aviv!! Di Benedetta Sed e Ginevra Vaturi

  2. . Fondata nel 1909 da un gruppo di residenti della vicina città di Giaffa[1], guidati dal futuro sindaco MeirDiziengoff, il nome della città fa riferimento a un passo della Bibbia: nelLibro di Ezechiele, infatti la "collina della primavera" è proprio il luogo dove - nella visione del profeta - trovano casa i fuoriusciti che rientrano in patria dopo l'esilio."Collina della primavera" è anche il titolo della traduzione ebraica di Altneuland, il romanzo scritto nel 1902 da Theodor Herzl, fondatore del movimento sionista.Sessanta famiglie celebrarono l'atto fondativo della nuova città: si riunirono sulla spiaggia ed estrarono a sorte il lotto di terra che spettava a ciascuna. Nell'edificazione della città i costruttori si ispirarono all'ideale della "città-giardino", poi reinterpretato dalla corrente delBauhaus (tanto che Tel Aviv nel 2004 è stata riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità). Nel secondo dopoguerra la città si è sviluppata fino a diventare, come conurbazione assieme a città limitrofe, il principale centro israeliano in termini di popolazione ed economia.Nel 1995 la città fu teatro del tragico attentato in cui perse la vita il Premio Nobel per la PaceYitzhak Rabin

  3. In ebraico! העיר נבנתה ב-1909 על ידי האגודה אחוזת בית. בימיה הראשונים של האגודה התחבטו ראשיה באיזה שם יקראו לה. עקב כך נבחרה ועדה שהביאה לפני אספה כללית של תושבי השכונה את הצעותיה לשם העיר. בין השמות שהועלו באספה: יפו החדשה, נוה יפו, אביבה, יפהפייה, עברייה ועוד. אחד השמות שהוצעו היה "הרצליה" כדי להנציח את שמו בנימין זאב הרצל. לבסוף, ב-21 במאי1910‏‏[1], נבחרה ברוב קולות הצעתו של מנחם שינקין: "תל אביב" כשם התרגום העברי של נחום סוקולוב לספרו של הרצל, "אלטנוילנד", שפורסם שבע שנים לפני כן, ובו תיאר הרצל כיצד תיראה, לדעתו, המדינה היהודית לכשתקום (בשנת 1923 להערכתו). בהצבעה על בחירת השם תמכו 20 אנשים בשם "תל־אביב" ו-15 בשם "נוה יפו". האסיפה לא ידעה באותה עת כי שכונה בשם זהה כבר הוקמה במושבה נס ציונה (שם קיים עד היום רחוב תל אביב, שקדם לאחוזת בית). מילולית, שם ספרו של הרצל הוא "ארץ עתיקה חדשה" בלשון הגרמנית. נחום סוקולוב, שתרגם את הספר לעברית, קרא לו בשם הציורי "תל־אביב": תל - האוצר הישן, עתיקות העבר, ואביב - המסמל עתיד, פריחה, לבלוב ותקווה. לאחר זמן מצאו כי תל אביב מוזכרת גם בספר יחזקאל, כמקום שבו ישבו הגולים לבבל ליד נהר כבר:"וָאָבוֹא אֶל הַגּוֹלָה תֵּל אָבִיב הַיֹּשְׁבִים אֶל נְהַר כְּבָר, וָאֵשֵׁב הֵמָּה יוֹשְׁבִים שָׁם" (יחזקאל ג' 15). ב-4 באוקטובר1949 קיבלה ממשלת ישראל החלטה על איחוד העיר יפו עם תל אביב. בעקבות החלטה זו התכנסה כעבור יומיים מועצת העיר לדון בשם החדש לעיר המאוחדת. ראש העיר דאז ישראל רוקח התנגד לשינוי שם העיר המבטא את הגשמת החזון הציוני ורצה ששם העיר יישאר כפי שהוא ובחלוקתה של העיר המאוחדת לאזורים או רובעים ייקרא אחד מהם "יפו". חברי מועצת העיר היו חלוקים בדעתם באשר לשם. בהשפעת ראש הממשלה דוד בן-גוריון, שרצה מאוד בשם "יפו" כדי לחזק את הקשר של העיר למקורות התנ"כיים, הוחלט בסוף כפשרה לקרוא לעיר המאוחדת "תל אביב-יפו". למעט בפרסומים ומסמכים רשמיים או התבטאויות של פוליטיקאים מקומיים, נשמרו השמות "תל אביב" ו"יפו" מופרדים בשיח העממי והציבורי.

  4. Fine della “storia” di tel-aviv passiamo ai suoi 100 anni …

  5. I suoi 100 anni!!! Buon compleanno Tel Aviv! E che i tuoi cento anni, che cadono nell´anniversario anche della liberazione nel Lager di Buchenwald, siano più lieti delle tante tragedie attraversate.Centinaia di fotografie risplendono a Giaffa, nucleo originario della città. Conferenze e spettacoli ovunque. Concerti e rievocazioni. «La collina della primavera», questo vuol dire Tel Aviv, è da settimane nel vortice di una movida colossale che continuerà tutto l´anno. Una "fiesta" destinata a non finire. Non solo perché questa è una città che non dorme mai. Ma perché, come ha detto il capo dello Stato Shimon Peres ricordando la sua giovinezza, «è il posto adatto per innamorarsi». Da qui partirono i pionieri di Theodor Herzl, sbarcati in Palestina all´inizio del XX secolo, che nella costruzione del nuovo centro si ispirarono nel 1909 agli ideali della «città-giardino». Più tardi, i loro successori la vestirono di grandi edifici bianchi, nella stagione architettonica di scuola Bauhaus. Una città in festa, che non dimentica però le sue cicatrici: dai feroci scontri con i vicini arabi negli Anni venti, ai micidiali bombardamenti italiani nel 1940; dalla caduta dei missili Scud nella prima guerra del Golfo, all´assassinio di Yitzhak Rabin. Un centro in espansione. Patrimonio dell´umanità per l´Unesco, Tel Aviv-Giaffa è ora anche il cuore pulsante dell´economia israeliana.Tenore di vita alto e appartamenti a caro prezzo. Ci si diverte, e si lavora. Bar, ristoranti, discoteche aperte fino al mattino. Nessuno qui è più libero dei gay. Nessuno la notte caccia le prostitute russe. E nessuno si scandalizza su questioni altrove invece dirimenti. L´altro giorno un giovane ebreo ortodosso, vestito di scuro e con la barba di ordinanza, si è spogliato completamente davanti alla cassa di un supermercato, rimanendo con un solo calzino a coprire le parti intime. Protestava per la presenza sugli scaffali di pane lievitato, vietato dalle prescrizioni religiose della Pasqua ebraica, e quindi «non kosher». E´ stato portato fuori e alla fine la polizia non gli ha contestato alcun reato. Naturalmente Tel Aviv non è la città perfetta. E´ poco verde, e da un punto di vista ambientale lascia parecchio a desiderare. Il traffico spesso non dà scampo. Ma al di là degli inevitabili problemi, qui arrivano per divertirsi milioni di visitatori. «Tel Aviv - spiega Yael Dayan, presidente del consiglio comunale e figlia del generale Moshe Dayan - è un modello per quel che Israele dovrebbe essere. Gerusalemme è un simbolo, più che una città, e la gente viene via. Noi siamo esattamente il contrario: qui la gente accorre, e si vive e si lascia vivere». E allora, cento di questi anni, Tel Aviv.

  6. Ecco come a Tel-aviv festeggiano i 100 anni =D

  7. Le immagini dei 100 anni!! I 100 anni I cammelli del deserto!

More Related