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Fondamenti della Comunicazione Musicale a.a. 2010-11 - LGCaprioli

Fondamenti della Comunicazione Musicale a.a. 2010-11 - LGCaprioli Il timbro, oltre che oggettivo, è - come altezza ed intensità - anche soggettivo. Ciò è dovuto essenzialmente: alle condizioni d’ascolto di chi riceve il segnale

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Fondamenti della Comunicazione Musicale a.a. 2010-11 - LGCaprioli

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Presentation Transcript


  1. Fondamenti della Comunicazione Musicalea.a. 2010-11 - LGCaprioli Il timbro, oltre che oggettivo, è - come altezza ed intensità - anche soggettivo. Ciò è dovuto essenzialmente: • alle condizioni d’ascolto di chi riceve il segnale • alle reciproche interferenze dei fattori altezza e intensità relativi al suono fondamentale • al comportamento temporale dei singoli armonici componenti • ai vincoli delle soglie differenziali (o differenza appena percepibile: si intende la variazione che deve subire uno stimolo perché un soggetto ne colga il cambiamento). • ai suoni transitori d’attacco e di decadimento • alla loro morfologia e alla loro durata FCM 2010/11

  2. Si tratta di variabili fra loro tutte interagenti che l’ascoltatore elabora in maniera sintetica attribuendo al fattore timbro un’identità percettiva precisa. • In questo senso, nel timbro vengono a convergere simultaneamente tutti gli elementi costitutivi del suono FCM 2010/11

  3. Suoni transitori attacco, decadimento, costanza, estinzione • si riferiscono alle modalità di formazione del suono nella misura di tempuscoli • dipendono fondamentalmente dalla massa del corpo vibrante e dal modo in cui esso viene sollecitato (per sfregamento, per percusiione, per pizzicamento, per immissione o movimento d’aria). • allo spettro sonoro (somma degli armonici) si affianca l’inviluppo d’onda che rappresenta graficamente l’andamento tipico di un suono strumentale relativamente ai tempuscoli caratterizzanti le quattro fasi della formazione del suono: attacco / decadimento / costanza / estinzione. FCM 2010/11

  4. Andamento dei transitori FCM 2010/11

  5. Taiko drums, Mito 2009 http://www.youtube.com/watch?v=9V6o2FiPmak&feature=fvwrel Pipa e Guzheng Liu Fang http://www.youtube.com/watch?v=4Bof1GlvAo0&feature=player_embedded#at=38 Violino Antonio Bazzini (1818-1897),La Ronde des Lutins op. 25 per vl. e pf., Itzhak Perlman http://www.youtube.com/watch?v=pR8ABKpwm7w&feature=related FCM 2010/11

  6. Interferenze Due o più onde sonore contemporanee interagiscono fra loro dando origine ad una interferenza la cui forma dipende dalle singole onde e dalla loro direzione di moto. • nel caso in cui vengano emesse dalla stessa sorgente, abbiano uguale direzione, medesima velocità, frequenza ed ampiezza e uguale fase, esse si sommano mantenendo costante la frequenza e raddoppiando l’ampiezza. • in controfase, il dato dell’ampiezza si azzera. FCM 2010/11

  7. Battimenti • Interfernza, sul piano della qualità della frequenza, fra due (o più) onde sonore attive nel medesimo spazio • La frequenza del battimento è pari alla differenza di frequenza delle onde battenti • Tale differenza deve essere minima affinché insorga il fenomeno uditivo che corrisponde alla sensazione di alternati aumenti e affievolimenti d’intensità della fusione sonora • Uguale ampiezza e differente frequenza generano una risultante incostante e variabile periodicamente FCM 2010/11

  8. battimenti • Effetto fisico: onda la cui ampiezza massima non è costante, bensì variabile periodicamente • Effetto percettivo: un suono fluttuante, di ampiezza (e quindi di intensità) variabile nel tempo, il cui effetto è quello di una serie di vere e proprie pulsazioni di intensità, di successioni periodiche e regolari di crescendo e diminuendo. FCM 2010/11

  9. Risonanza • La risonanza è quel fenomeno che vede un oggetto vibrabile, detto risuonatore, posto in vibrazione da una sorgente sonora a lui esterna secondo le stesse caratteristiche di moto. • elemento integrante ed essenziale della performance per l’importanza dei risuonatori rispetto alla qualità finale del suono, inclusa l’amplificazione dell’intensità dovuta all’accumulo d’energia prodotta dalla somma delle due vibrazioni. • Tutti gli strumenti musicali, incluse le superfici dell’ambiente nel quale il suono si sviluppa, sono contemporaneamente sorgenti sonore e risuonatori. FCM 2010/11

  10. Hermann von Helmholtz (1821-1894) sviluppò una teoria matematica della risonanza per spiegare il timbro in base agli armonici e una teoria che definisce i concetti di consonanza e dissonanza a partire dall'analisi dei battimenti . Helmholtz per primo indica una stretta connessione fra estetica del suono e meccanismi psichici Al fenomeno dei battimenti il fisico imputa la causa del fastidio generato da un insieme di suoni dissonanti. Die Lehre von den Tonempfindungen als physiologische Grundlage für die Theorie der Musik, 1863 (La teoria delle sensazioni tonali come base fisiologica della teoria musicale ) FCM 2010/11 http://webphysics.davidson.edu/faculty/dmb/soundRM/helmholtz.jpg

  11. Le sfere di Helmholtz • relazione fra volume del risuonatore, frequenza e fenomeno della risonanza • utili per analizzare le componenti semplici di un suono • Per dimostrare come il diverso timbro di due suoni della stessa frequenza sia dovuto alle diverse armoniche presenti. http://www.phys.uniroma1.it/DipWeb/museo/acu12br.jpg FCM 2010/11

  12. Suoni di combinazione Due suoni simultanei possono generare nell’orecchio umano la percezione di altri suoni ad altre frequenze pari a somme o differenze delle due note emesse: i suoni di combinazione. • Suoni differenziali: i suoni di combinazione più facilmente percepibili • fra questi il cosiddetto ‘terzo suono’scoperto nel ’14da Tartini (G. Tartini, 1692-1770). Tartini, Trattato di musica, 1754: la frequenza del terzo suono è pari alla differenza di frequenza di due suoni in rapporto di V che interferiscono fra loro (si genera un’VIII al grave) FCM 2010/11

  13. Giuseppe Tartini (1692-1770) Sonata per vl. solo e bc in sol minore Anne-Sophie Mutter http://www.youtube.com/watch?v=CDSPXzK6MVI FCM 2010/11

  14. C. Caforio / B. Passannanti, L’alfabeto dell’ascolto, Carocci 2006 C. Stumpf, Tonpsychologie, 2 voll., Leipzig, Hirzel, 1890 (rist. Hilversum‑Amsterdam, Knuf‑Bonset, 1965), vol. 11 Enciclopedia della Musica, a cura di J. J. Nattiez, Il sapere musicale,vol. II, Torino, Einaudi 2002 FCM 2010/11

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