1 / 68

ALIMENTAZIONE

ALIMENTAZIONE. DIETE, ALIMENTAZIONE PARENTERALE,ENTERALE (SNG,PEG). Cibo e i suoi nutrienti. MISCELE NUTRIZIONALI. Nutr.parenterale Nutr.enterale. PRINCIPI NUTRITIVI. CARBOIDRATI PROTEINE LIPIDI VITAMINE SALI MINERALI. SACCHE NUTRIZIONALI.

meli
Télécharger la présentation

ALIMENTAZIONE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ALIMENTAZIONE DIETE, ALIMENTAZIONE PARENTERALE,ENTERALE (SNG,PEG)

  2. Cibo e i suoi nutrienti

  3. MISCELE NUTRIZIONALI Nutr.parenterale Nutr.enterale

  4. PRINCIPI NUTRITIVI • CARBOIDRATI • PROTEINE • LIPIDI • VITAMINE • SALI MINERALI

  5. SACCHE NUTRIZIONALI • OLICLINOMEL • PERIVEN • CLINIMIX

  6. CARATTERISTICHE • PRONTE ALL’USO • BINARIE (glucosio, aminoacidi) • TERNARIE (glucosio, aminoacidi, lipidi) • acqua

  7. PREPARAZIONE • Igiene e sterilità: • lavaggio mani • camice monouso • guanti sterili • ambiente e piani di lavoro puliti

  8. FARMACI • Disinfettare il punto di inserzione della sacca • Disinfettare il flac. Fl da aggiungere con alcool 70gradi o iodopovidone, utilizzare garze sterili • Aspirare il farmaco con ago filtro • Sostituire l’ago • Introdurre il farmaco e miscelare • N.B. non miscelare MAI nella stessa siringa più farmaci perché se la loro stabilità è garantita all’interno della sacca non è certa a concentrazioni elevate

  9. FARMACI • Se si aggiunge 1 solo farmaco usare filtri antibatterici da 1-5 micron • Se si aggiungono più farmaci usare filtri da 0,22-0,45 • I filtri batterici possono essere sostituiti dai sistemi clave connector dei farmaci.

  10. FARMACI • N.B. PER EVITARE INTERAZIONI TRA FARMACI SEGUIRE UNA PRECISA SUCCESSIONE: • Aminoacidi • Glucosio • Sali di sodio • Sali di potassio • Sali di cloro • Sali di magnesio • Oligoelementi • Calcio gluconato

  11. FARMACI • INSULINA E’ corretto introdurla nelle sacche? E’corretto l’uso di gelofusine, o emagel? NO!

  12. Complicanze NPT Possono essere da catetere e meccaniche • Complicanze da catetere : - contaminazione - pneumotorace - puntura arteriosa - malposizionamento- aritmia cardiaca -embolia gassosa– sepsi • Complicanze meccaniche :- rottura del catetere - dislocazione - ostruzione

  13. Controlli • - peso corporeo; • - circonferenza del braccio • - FC, PA, FR,TC • - stato delle mucose e della cute, con particolare riguardo all’eventuale presenza/evoluzione di edemi; • - diuresi giornaliera, e bilancio idrico; • - frequenza e modalità di evacuazione; • - condizioni del sito di inserzione del CVC o posizionamento del PORT per verificare segni di infiammazione • - glicemia (a mezzo digitopuntura: stick glicemico); • - esami ematici (emocromo completo, funzionalità renale ed epatica, elettroliti)

  14. ALIMENTAZIONE • Valutare lo stato di coscienza • Ambiente tranquillo privo di odori sgradevoli, • Posizione eretta sostegno del capo se occorre • Evitare distensioni del collo • Se il pz ha una paralisi unilaterale utilizzare il lato non colpito per porre il cibo • Dare un tempo adeguato alla persona per alimentarsi incoraggiare la tosse dopo la deglutizione • Controllare se c’e ruminazione • Ripetute deglutizioni • Non utilizzare mai il collare cervicale durante l’alimentazione

  15. ALIMENTAIONE • NELLE MALATTIE NEUROVEGETATIVE L’AFFATICAMENTO PUO’ ESSERE UN PROBLEMA PER CUI FARE TANTI PICCOLI PASTI N 6 • CONTROLLARE PRIMA DI SOMMINISTRARE IL BOCCONE SUCCESSIVO CHE NON VI SIANO RESIDUI DI CIBO NEL CAVO ORALE

  16. ALIMENTAZIONE • Valutare Cavo orale se pulito, se pz edentulo, pulire con coll. con clorexidina , controllo particolare nei pz con scialorrea, o secchezza delle mucose • Per la secchezza delle mucose e’ possibile utilizzare come colluttorio ma anche per favorire alim. Cibi agri aciduli come acqua acidulata, per la scialorrea succo ananas o papaia. • Per pz con stomatite colluttorio . • Fare attenzione alla consistenza dei cibi specie nei pz disfagici • Favorire le capacita’ residue del pz • Se aiutato porsi all’altezza degli occhi o piu’ in basso

  17. ALIMENTAZIONE • Evitare cibi di consistenza mista, cibi secchi friabili, filamentosi che si impastano in bocca , es pane, banane etc… • Mantenere la persona alzata approssimativamente dai 30/60 min. • Evitare cibi o bevande calde o piccanti per pz con processi infiammatori in atto al cavo orale o app. digerente • Se il pz non ha un disfagia completa cioe’ ha difficolta’ ad assumere i solidi alternare piccole quantita’ di cibo con piccole quantita’ di liquidi

  18. valutazione • Se la disfagia e’ paradossa cioe’ per i liquidi usare addensante • Incoraggiare la tosse dopo la deglutizione • Se possibile evitare l’uso di cannucce o siringhe per la difficolta’ di controllo della quantita’ e velocita’ di flusso de liquido • CONTROLLARE SEMPRE CHE IL CIBO RISPETTI I GUSTI DELLA PERSONA

  19. ALIMENTAZIONE • MONITORARE SEMPRE LA QUANTITA’ DI CIBO ASSUNTA DAL PZ.

  20. FARMACI • Somministrazione sicura • Rispetto della famacodinamica e farmacocinetica • Evitare effetti sub terapeutici • Diluire in modo corretto

  21. SCHEDE VALUTAZIONE • La documentazione sullo stato nutrizionale e di assunzione di liquidi dovrebbe essere riportato di routine nella cartella clinica e infermieristica, regolarmente aggiornate.

  22. DISFAGIA Non e’ una malattia ma un sintomo. E’ la difficoltà che si manifesta al passaggio di cibi e bevande dal cavo orale allo stomaco

  23. Pincipali segni clinici • Tosse (specie in coincidenza con l’atto deglutitorio) • Voce gorgogliante • Febbre • Residui alimentari in bocca e fuoriuscita dal naso • Lacrimazione • Risveglio notturno per tosse e soffocamento • Perdita di peso

  24. DISFAGIA • MALATTIE DEL CAVO ORALE DELLA FARINGE, LARINGE ED ESOFAGO , • ICTUS, • DEMENZA, • MORBO DI PARKINSON • DETERIORAMENTO NEUROLOGICO • MALATTIE SISTEMICHE (miastenia, sclerosi lat. Amnio trofica, sclerosi multipla etc..)

  25. DISFAGIA • E’ BENE RICORDARSI CHE LA DISFAGIA E’ PRESENTE NELLA NORMALE EVOLUZIONE DEL PROCESSO D’INVECCHIAMENTO , IL 20% CIRCA DELLA POPOLAZIONE DOPO I 50 ANNI SOFFRE DI PRESBIFAGIA .

  26. Disfagia E’ ALTRESI’ IMPORTANTE RICORDARE CHE COLORO CHE RISCHIANO AB-INGESTIS NON SEMPRE PRESENTANO I SEGNI CLINICI DI ASPIRAZIONE, INFATTI NEL 60% DEI CASI LA TOSSE NON E’ PRESENTE

  27. RISCHI • AB INGESTIS • DEPRESSIONE • DISIDRATAZIONE • MALNUTRIZIONE

  28. VALUTAZIONE • ANAMENSI REMOTA E RECENTE • ANAMNESI FARMACOLOGICA • TEST : THREE-OZ WATER SWALLOW TEST

  29. TEST • 5ml di acqua con un cucchiaino da caffè attendere qualche minuto • Se non c’e tosse, o voce gorgogliante, o fuoriuscita del liquido dal naso, o lacrimazione si prosegue: • un sorso d’acqua da bicchiere (controllo segni clinici) • Se non ci sono segni di aspirazione si passa a 50 ml di acqua da bicchiere e si controlla per qualche minuto posizionando il pulsossimetro ( una diminuzione del 2% rispetto alla sat. Iniziale può essere considerata come indicativa di aspirazione)

  30. TEST • Specificità 88% • Sensibilità 67% la sensibiltà può raggiungere 88% se si associa l’auscultazione

  31. Test • Fornisce gli elementi per classificare la disfagia in 4 livelli • 1)ASSENTE: corretta deglutizione, nessuna implicazione nella dieta • 2)LIEVE: voce gorgogliante, addensare i liquidi • 3)MODERATA:voce gorgogliante/tosse, addensare i liquidi e rendere omogenei i cibi • 4)GRAVE: tosse severa, alimentazione artificiale

  32. MODIFICATORI DI CONSISTENZA • La consistenza può essere modulata e adeguata alle esigenze del paziente. • Si possono usare : • 1. Addensanti naturali o artificiali; • 2. diluenti; • 3. Lubrificanti.

  33. ADDENSANTE • LA CONSISTENZA DA RAGGIUNGERE CON L’ADDENSANTE VIENE DECISA DAL LOGOPEDISTA IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DI SCOMPENSO PRESENTI

  34. ADDENSANTE

  35. RISORSE • LINEE GUIDA • CONOSCIENZE • PERSONALE SPECIALIZZATO • PARENTI • DIETE • ADDENSANTI • NUTRIZIONI ARTIFICIALI

  36. PIMAI • REDATTI DAL CONSIGLIO D’EUROPA • all’atto dell’ingresso in ospedale i malnutriti per difetto rappresentavano il 19,1% e quelli per eccesso il 24,8. Si evince che la malnutrizione per eccesso o per difetto è spesso causa di patologie che correlano con l’ingresso in ospedale ma che tale situazione non sempre viene risolta in quanto anche secondo lo studio PIMAI %; coloro che avevano una degenza = 15gg  peggioravano il loro stato di nutrizione nel 63,1 % dei casi

  37. Linee guida geront • la prevalenza della malnutrizione calorico proteica negli ospedali è superiore al 25-30% e varia in relazione alle caratteristiche della patologia, numerosi studi indicano un deterioramento dello stato nutrizionale entro due settimane dall’ammissione in ospedale nel 60% circa dei ricoverati.

  38. MALNUTRIZIONE • una situazione tale per cui un deficit o un eccesso di energie, proteine o altri nutrienti porta ad effetti misurabili indesiderati sulla composizione corporea o sulla funzionalità di organi e tessuti, tale da portare un eccesso di Morbilità e mortalità o una alterazione della qualità della vita. In presenza di PEM si può andare incontro ad alterazioni della funzionalità cardiaca e renale, subentra atrofia muscolare, vi è un ritardo nella cicatrizzazione delle ferite, ed un aumento delle deiscenze, inoltre il sistema immunitario viene gravemente compromesso

  39. MALNUTRIZIONE • È un problema SOTTOVALUTATO • Spesso non esistono dati di valutazione nutrizionale ne’ nelle cartelle cliniche, infermieristiche ne’ nelle lettere di dimissioni

  40. REPORT • le malat. Correlate alla malnutrizione sono frequenti, ma non vengono dg e peggiorano durante la deg. • la maggior parte dei malati assume meno cibo del necessario e continua a perdere peso durante il ricovero • TUTTI I MALATI HANNO DIRITTO DI VEDERE ESAUDITE LE LORO RICHIESTE NUTRIZIONALI, POICHE’ LA QUALITA’ DEL CIBO E’ UN PREREQUISITO PER OGNI ALTRO TRATTAMENTO

  41. DIAGNOSI DI PEM • Anamnesi nutrizionaleValutazione clinicaValutazione antropometricaParametri ematologici e biochimiciParametri immunologiciValutazione funzionale Alcuni di questi parametri possono risultare imprecisi in situazioni cliniche particolari,come l'insufficienza epatica,cardiaca,renale,e a volte possono ingannare Per questo è opportuno sempre combinare i vari parametri con un'accurata valutazione clinica.

  42. VALUTAZIONE • Anamnesi nutrizionaleOttenuta tramite colloquio con il paziente o con i familiari.L'anamnesi si divide in tre parti:medica,sociale e dietetica.

  43. Anamnesi medica • - età- peso:attuale,abituale,ideale- recenti interventi chirurgici- gravidanze recenti malattie croniche/recenti- stato di idratazione del paziente- fabbisogni metabolici incrementati- perdite aumentate (fistola,drenaggi,ascessi)- perdita di sangue cronica (emodialisi)- uso di alcool,tabacco e droga- uso cronico di farmaci- abuso di farmaci non prescritti

  44. VALUTAZIONE • ANAMNESI SOCIALE- reddito- educazione- nucleo familiare- chi fa la spesa e chi prepara i pasti- ambiente dove vengono consumati i pasti

  45. VALUTAZIONE • ANAMNESI DIETETICA- appetito- fattori che influenzano l'introito del cibo- intolleranza ad alcuni cibi- modifiche dietetiche (restrizione di sodio,proteine...)- difficoltà a masticare o deglutire- dentizione povera od inconvenienti della dentiera- alterazioni dell'olfatto o del gusto- incapacità ad alimentarsi per disturbi della deglutizione- diete di moda- alimentazione per os sospesa per esami diagnostici

  46. VALUTAZIONE • Sintomi che spesso accompagnano la malnutrizione: - anoressia- vomito- diarrea- steatorrea- disfagia- presenza di sangue nelle feci

  47. VALUTAZIONE • Parametri cliniciL'esame fisico del paziente è importante per identificare uno stato di malnutrizione.Segni clinici che possono presentarsi in corso di malnutrizione:*alterato rapporto peso/altezza o progressiva perdita di peso (kg/mesi)*depauperamento muscolare,tessuto adiposo scarso*riduzione della forza muscolare

  48. VALUTAZIONE • *manifestazioni cutanee (pallore,dermatite,petecchie,ecchimosi,alterata cicatrizzazione,piaghe da decubito..) • alterazioni della mucosa(labbra gonfie,arrossate e screpolate;perdita di sangue,gonfiore ed arrossamento delle gengive;denti che dondolano;lingua gonfia ed arrossata;glossite)*unghie fragili o a forma di cucchiaio • *capelli assottigliati,fragili,opachi,e/o perdita dei capelli*seborrea naso-labiale*pigmentazione diffusa*viso a forma di luna

  49. valutazione • temperatura corporea diminuita*cornea opaca,palpebre arrossate,congiuntiva secca ed edematosa • *diminuzione dell'udito*rachitismo,gambe arcuate,o gambe ad X*polpacci indolenziti,ridotti riflessi osteo-tendineiN.B. E' bene ricordare che diversi segni o sintomi di malnutrizione possono essere causati anche da altre malattie

  50. VALUTAZIONE • Parametri antropometriciL'antropometria è lo studio comparativo delle misure e delle proporzioni del corpo umano.Una corretta valutazione antropometrica deve comprendere:*età*sesso*altezza,peso

More Related