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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s . 2012/2013

ISTITUTO COMPRENSIVO “EZIO COMPARONI ” VIA DELLA REPUBBLICA , 4 42011 BAGNOLO IN PIANO (RE). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s . 2012/2013. premessa. PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2012/2013

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s . 2012/2013

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVO “EZIO COMPARONI” VIA DELLA REPUBBLICA, 4 42011 BAGNOLO IN PIANO (RE) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAa.s. 2012/2013

  2. premessa PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2012/2013 COME DOCUMENTO D’IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE DELLA NOSTRA SCUOLA IL “P.O.F.” CI DISTINGUE DALLE ALTRE SCUOLE, INFATTI ESPLICITA LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA ED E’ ELABORATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI, NEL RISPETTO DELLE NORME VIGENTI E DELLE INDICAZIONI NAZIONALI, TENENDO CONTO DELLE VARIE PROBLEMATICHE AMBIEN- TALI, SOCIALI E CULTURALI. IL NOSTRO IMPEGNO SARA’ RIVOLTO AI PROCESSI EDUCATIVI, AFFINCHE’ SI POSSA GARANTIRE A TUTTI L’UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA’, ATTRAVERSO STRATEGIE E METODOLOGIE ADEGUATE SI CERCHERA’ DI RENDERE CAPACE OGNUNO DI FARE EEMERGERE IN MODO COERENTE E LIBERO LA PROPRIA PERSONA ALL’INTERNO DEI DIVERSI AMBITI IN CUI DEVE INTEGRARSI E REALIZZARSI. IL NOSTRO INTENTO, ATTRAVERSO L’INTEGRAZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI EDUCATIVI, SARA’ QUELLO DI STIMOLARE I NOSTRI ALUNNI AD “IMPARARE A PENSARE”, POICHE’ IL PENSIERO SI PROIETTA SULLA VITA, “IMPARARE A PENSARE”, QUINDI, SARA’ LA BASE PER IMPARARE A VIVERE. AGLI ALUNNI DELLA NOSTRA SCUOLA SARANNO OFFERTI QUEGLI STRUMENTI CHE PERMETTERANNO LORO DI ESSERE ATTORI E COSTRUTTORI DEL LORO PROCESSO DI CRESCITA NEL RISPETTO DEI TEMPI E DELLE LORO CAPACITA’. IL NOSTRO AUGURIO IN UNA REALTA’ SOCIALE COMPLESSA E’ QUELLO DI POTER REALIZZARE I NOSTRI INTENTI CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA E FATTIVA DI TUTTE LE AGENZIE EDUCATIVE ESISTENTI SUL TERRITORIO A PARTIRE DALLE FAMIGLIE. L’INTERAZIONE E L’INTEGRAZIONE DI TUTTE LE COMPONENTI SOCIALI FARA’ DELLA NOSTRA SCUOLA UNA SCUOLA DI QUALITA’. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa NUNZIA NARDIELLO

  3. SCHEMA DI IDENTIFICAZIONE • NOME: Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° "E. Comparoni" di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia ), via della Repubblica,4. • Telefono 0522-957194, 0522-957147. Fax 0522-951435. • E-MAIL:comprensivobagnolo@virgilio.it • Nato come Istituto Comprensivo Sperimentale (O.M.315/94) nell'anno scolastico 1996/97 , per aggregazione delle classi di Scuola Primaria e delle sezioni di Scuola dell’Infanzia Statale del Comune di Bagnolo (appartenenti al disciolto II Circolo Didattico del Comune di Reggio Emilia) alla Scuola Secondaria di I° Statale "E. Comparoni “di Bagnolo in Piano. • Riunisce quindi tutte le scuole statali del territorio comunale e opera su un unico comune. • Nel territorio comunale funzionano anche due scuole dell’Infanzia paritarie (“Landini” di Pieve Rossa e “M. Immacolata” di Bagnolo in Piano) e una scuola dell’Infanzia, denominata “Tatonius”, gestita dalla Coop.va Argento Vivo.

  4. LOCALIZZAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO TERRITORIO:il territorio comunale comprende una popolazione di circa 9301 abitanti in costante incremento. Si va sempre più configurando come zona di espansione dell'area industriale nord (denominata Mancasale) del comune di Reggio Emilia (distanza del paese dal comune capoluogo Km 10), pur conservando legami con l'economia e la cultura contadina. Si assiste, nonostante la crisi economica in atto, alla richiesta da parte di aziende locali e non, di una estensione delle aree artigianali ed industriali del paese, con conseguente aumento di richiesta di manodopera che, non necessitando di particolare specializzazione, è pertanto la più varia. E’ quindi crescente la presenza di famiglie di immigrati provenienti da altri comuni della provincia, da altre regioni italiane (soprattutto dal Meridione e particolarmente dalla Calabria e dalla Campania), da Paesi extraeuropei (India, Pakistan, Cina e Nord Africa) e dall’Europa Orientale attirate dalla possibilità di occupazione nelle imprese artigianali e nelle piccole industrie del paese e in quelle del contiguo insediamento produttivo di Mancasale. Entro il confine del Comune di Reggio Emilia (ma a tre km. dall'Istituto) è stato creato un campo-sosta per famiglie di nomadi. Questi, non più legati ai tradizionale mestieri dei giostrai, evidenziano disagio e sensibili problemi da diversi punti di vista. Alcuni bambini nomadi (di fatto sedentarizzati) sono comunque inseriti positivamente nelle classi dell'Istituto e frequentano in genere, per tutto l'anno scolastico.

  5. SEDI E ALLIEVI Gli allievi sono nel complesso 969 , in costante aumento negli ultimi anni, a causa dell’incremento demografico, ha teso in questo anno scolastico a stabilizzarsi. Gli allievi di Scuola Secondaria di I° Grado (279 in un unico edificio) e quelli di Scuola Primaria (603 in due edifici) sono sistemati in tre strutture che si affacciano sulla stessa area cortiliva; possono utilizzare una mensa (circa 312 posti) e tre palestre. Mensa e palestre confinano o sono inserite nell'area scolastica. Il numero degli allievi di scuola Primaria che frequentano a tempo pieno è stato in costante aumento negli ultimi tre- quattro anni (circa il 49 % del totale) e ora tende a stabilizzarsi. La Scuola dell’Infanzia (87 bambini divisi in quattro sezioni) si trova a breve distanza (poche decine di metri) dall'area scolastica ed è ospitata in un unico edificio attiguo all‘Asilo Nido Comunale “Pollicino”.

  6. STRUMENTI

  7. REALIZZAZIONE DI UN COERENTE ED ORGANICO CURRICOLO UNITARIO DAI TRE AI QUATTORDICI ANNI. ACCORDI A LIVELLO EDUCATIVO O DI AREA DISCIPLINARE CONDIVISI DAI DOCENTI DEI VARI ORDINI. ►Un’apposita commissione del Collegio Generale dovrà procedere alla verifica delle esistenti iniziative di educazione all’affettività e, d’intesa con il Consiglio d’Istituto, dovrà definire un percorso formativo in continuità rivolto a genitori, alunni e docenti . ( Il Progetto è formalizzato solo per la secondaria) INTERVENTI DI DOCENTI DI UN DETERMINATO ORDINE CON SPECIFICHE COMPETENZE IN UN ALTRO ("PRESTITI PROFESSIONALI”) ►Progetto di accompagnamento degli alunni diversamente abili, inseriti in prima media, da parte di insegnanti della scuola primaria dell’istituto. REALIZZAZIONE DI PROGETTI DIDATTICI CHE COINVOLGONO CLASSI TRA I PLESSI ►Prosecuzione, anche quest'anno, del Progetto di Continuità che in precedenza era "Parole in gioco " e che avrà per titolo “Verso la Scuola Primaria” ( che coinvolge le sezioni dei bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia Statale e delle tre Scuole dell’Infanzia autonome del territorio e le classi prime della Scuola Primaria dell'Istituto Comprensivo), del progetto “Costituzione e Memoria” che coinvolge le classi quinte della primaria e del progetto “BAGNOLO IN TOUR” rivolto alle classi terze della Scuola Secondaria di 1° su temi attinenti la Costituzione, la Legalità e la Convivenza Democratica.

  8. FORMAZIONE DEI DOCENTI. • La formazione comune dei docenti è finalizzata a fornire gli strumenti necessari per portare a termine le attività previste nei vari progetti e si configura come formazione in servizio centrata sulle tematiche della valutazione e autovalutazione dell’istituto e sull’educazione all’affettività. • Per quest'anno si prevede l'attuazione di momenti di formazione relativi a : • ►Salute e sicurezza nell'ambiente di lavoro: partecipazione se possibile a corsi per la formazione delle figure sensibili organizzati dal Liceo “Moro” di Reggio Emilia e/o dalla AUSL di Reggio Emilia e/o dall’Università Modena e Reggio Emilia. • ►Partecipazione se possibile, al corso di Primo Soccorso organizzato dal Liceo “Moro” di Reggio Emilia • ►Formazione in servizio Docenti Scuola dell’Infanzia sull’uso dei linguaggi espressivo-teatrali gestito dal Centro Teatrale “Ma Mi Mo”. • ►Partecipazione al progetto provinciale “Un credito di fiducia”, rivolto a tutte le classi prime della Scuola Primaria, legato alla prevenzione dei Disturbi Specifici di Apprendimento, organizzato dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia. • ► Partecipazione al corso di Lingua inglese per i Docenti della Scuola Primaria. ►

  9. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI • SCUOLA PRIMARIA • Il processo di valutazione consta di tre momenti: • 1) la valutazione iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero; • 2) la valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo; • 3) la valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. • La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future.        • La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 5 a 10.

  10. DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO • PREMESSA •  Si è inteso legare l’espressione del giudizio alla valorizzazione del comportamento degli alunni e non alla loro punizione. • Nella Scuola Primaria sono già presenti nella valutazione intermedia e in quella finale descrittori come: • partecipazione, interesse, maturazione, socializzazione, autonomia..; • la scheda è uno strumento ufficiale di rapporto con le famiglie e come tale deve fornire indicazioni certe e chiare sul comportamento degli alunni. • DESCRITTORI 1. ACQUISIZIONE CONSAPEVOLE DELLA CAPACITA’ DI RISPETTARE LE PERSONE ATTRAVERSO REGOLE CONDIVISE, • La consapevolezza intesa non solo come rispetto, ma anche come valorizzazione delle caratteristiche individuali; • la consapevolezza, secondo l’età, di rendersi sia fruitori, ma soprattutto collaborativi e propositivi rispetto alla socializzazione delle regole ; • la persona si intende nel rispetto dei ruoli : i docenti, i compagni e altri bambini coi quali si entra in contatto durante la presenza nella scuola, il personale ausiliario, gli esperti, il personale di segreteria, il Dirigente Scolastico e altro personale che si trovi a relazionarsi con loro nell’ambito scolastico. • Le regole condivise sono le più basilari regole sociali, integrate dal regolamento del nostro Istituto relativamente alla Scuola Primaria. • 2. INTERIORIZZAZIONE DEL RISPETTO PER GLI SPAZI COMUNI, • RISPETTO PER LE COSE PROPRIE E ALTRUI • Rispetto inteso come raggiungimento della capacità di conoscere /riconoscere, ma anche di valorizzare, quanto ci è stato messo a disposizione.

  11. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI • SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • La valutazione effettuata nel rispetto della normativa vigente (DPR 22 giugno 2009, n. 122) e' espressione della autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché' dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno riceve una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249, e successive modificazioni. • La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi,al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio Europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. • Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dal Collegio dei Docenti ai sensi degli artt. 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. • Per assicurare omogeneità,equità' e trasparenza, nel rispetto del principio della libertà' di insegnamento il Collegio dei Docenti ha definito le modalità' e i criteri di valutazione che fanno parte integrante del presente piano dell'offerta formativa. • CRITERI DI VALUTAZIONE • La valutazione degli apprendimenti nelle varie discipline prende in considerazione due aspetti: il profitto e l’impegno. • IL PROFITTO è inteso come acquisizione, riorganizzazione e utilizzo efficaci di conoscenze e abilità in situazioni e/o problemi significativi. Gli indicatori delle varie discipline sono individuati nelle programmazioni disciplinari dei singoli docenti e raccordati con le Indicazioni Nazionali. • L’IMPEGNOè inteso come attenzione, cura e consuetudine nello studio, nello svolgimento dei compiti e nell’utilizzo appropriato del materiale scolastico.

  12. Per la valutazione del profitto si adotterà - in sede di valutazione periodica e finale - una scala dal 4 al 10, facendo riferimento alla tabella qui riportata: DESCRITTORI DEGLI APPRENDIMENTI

  13. Tale quadro viene adeguato in relazione ad alunni con bisogni educativi speciali (con disabilità, dislessia, svantaggio socio-culturale, di recente immigrazione) LE DISCIPLINE SCOLASTICHE Le discipline inserite nel documento di valutazione sono: Italiano, Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia, Inglese, Francese, Matematica e Scienze, Tecnologia, Musica, Arte e Immagine, Scienze Motorie e Sportive, Religione Cattolica, Strumento Musicale. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli alunni è riferito ai seguenti elementi: frequenza regolare e partecipazione alle attività didattiche; rispetto degli altri e dell’ambiente scolastico; rispetto delle norme di sicurezza e delle regole di vita scolastica ; uso di linguaggio decoroso e rispettoso . La valutazione del comportamento ha luogo in relazione alla FREQUENZA con cui si manifestano gli aspetti sopraindicati ed è espressa mediante l’utilizzo di una scala numerica dal 5 al 10. DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO

  14. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI “DIVERSAMENTE ABILI” PREMESSA L’integrazione degli alunni in situazione di handicap trova un importante riferimento giuridico nell’art. 12 della Legge Quadro 104/92. Art. 12 comma 2: “E’ garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola dell’Infanzia, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie”.  “L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”. Art. 12 comma 3: MOTIVAZIONE L’eterogeneità e la gravità delle situazioni presenti nel nostro Istituto sono tali da rendere necessari “interventi permanenti, continuativi e globali” (ex Legge 104, art. 3 comma 3) e da determinare alcune priorità nei programmi e negli interventi del servizio scolastico. Ai fini dell’integrazione la nostra scuola si propone di rendere veramente operativo l’Accordo Provinciale di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap, ai sensi dell’ex Legge 104/92. Si esplicitano qui di seguito obiettivi e metodologie tenendo ben presenti gli artt. 13 e 14. Art. 13: “Il bambino portatore di handicap deve trovare nella scuola le condizioni ottimali per sviluppare al massimo le sue potenzialità”. Art. 14: “La classe è il normale ambito per favorire il processo di integrazione”.

  15. OBIETTIVI Integrazione dell’alunno; Interazione fra scuola – territorio – famiglia – A.S.L.; Cooperazione fra insegnanti; Sinergia fra insegnanti (di sostegno e di classe o di sezione), educatori, obiettori e collaboratori scolastici; Continuità educativa e didattica fra i diversi ordini di scuola. MODALITÀ ► OBIETTIVO “A” Ai fini dell’integrazione risultano particolarmente importanti: la collaborazione fra gli insegnanti di classe o di sezione e l’insegnante di sostegno; l’adozione – da parte degli insegnanti di classe o di sezione – di modalità di programmazione flessibili per agevolare il percorso scolastico dell’alunno in situazione di handicap (lavori a piccolo gruppo all’interno della classe o della sezione, attivazione di laboratori per attività specifiche, uso di spazi adeguatamente attrezzati); la corresponsabilità degli insegnanti di classe o di sezione e dell’insegnante di sostegno in merito al percorso individualizzato dell’alunno in situazione di handicap; l’attuazione di progetti individualizzati formulati in stretta collaborazione fra gli insegnanti curricolari e gli insegnanti di sostegno; il coinvolgimento dell’alunno ad opera degli insegnanti di classe o di sezione, nei limiti del possibile, in qualsiasi attività ed in particolare in conversazioni, educazione all’immagine o attività manuali, educazione motoria e corporea, educazione musicale, anche senza la presenza dell’insegnante di sostegno; le “pari opportunità” fra gli insegnanti di classe o di sezione e l’insegnante di sostegno (compresa la conduzione da parte dell’insegnante di sostegno di attività adeguatamente programmate da svolgere con il gruppo-classe o con il gruppo-sezione); le “pari opportunità” fra gli insegnanti di classe e l’insegnante di sostegno, nell’ambito delle materie di competenza di quest’ultimo, per quanto riguarda la scuola media.

  16. ► OBIETTIVO “B”  Per realizzare una buona interazione fra scuola – famiglia – territorio – A.S.L. risultano importanti: il coinvolgimento dei genitori nella stesura del P.E.I.; gli atteggiamenti, da parte del team docenti, di condivisione e di valorizzazione delle diversità; i rapporti collegiali con le famiglie (ogni docente del team del Collegio deve essere un punto di riferimento per qualsiasi situazione scolastica che concerne l’alunno in questione). E’ auspicabile, per il futuro, una sempre maggiore collaborazione fra la scuola ed il Comune nelle persone dell’assistente sociale e della psicologa che già opera all’interno dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo in Piano. La scuola è tenuta a segnalare al Comune tutto ciò che concorre a promuovere l’integrazione: servizi di trasporto speciale; rimozione delle barriere architettoniche; personale aggiuntivo (educatori, obiettori, assistenti alla persona); aggiornamento dei mansionari del personale aggiuntivo; materiale didattico e strumentale (di cui all’art. 16 degli Accordi di Programma del 15/10/2001).  All’A.S.L. compete quanto segue: compilazione, spiegazione ed aggiornamento della Diagnosi Funzionale; collaborazione nell’ambito di incontri programmati per la stesura e la verifica del P.E.I. e del P.D.F.; interventi in relazione a specifici progetti definiti dai servizi sanitari in collaborazione con gli insegnanti; partecipazione agli incontri programmati di continuità per gli alunni che passano da un ordine di scuola all’altro; collaborazione con gli insegnanti e con gli operatori della scuola per l’orientamento nell’ambito del più complesso progetto di vita. Per favorire una fattiva collaborazione fra scuola e A.S.L. è necessario che agli incontri siano presenti tutti gli insegnanti del team; gli incontri, perciò, dovrebbero svolgersi in orario extrascolastico.

  17. ► OBIETTIVO “C” Per realizzare la cooperazione fra insegnanti, occorre tener presente quanto segue:  la Commissione H d’Istituto determina le linee operative per tempi, luoghi, modalità dell’integrazione; gli insegnanti , curricolari e non , improntano la loro attività secondo il progetto di cui sopra; gli insegnanti di sostegno condividono esperienze, materiale, strategie educative e didattiche e consigli, nel corso di apposite riunioni. ► OBIETTIVO “D” Per realizzare una buona sinergia fra insegnanti, assistenti alla persona, educatori e collaboratori scolastici occorre tener presente quanto segue: gli insegnanti del team devono coinvolgere nella conoscenza dell’alunno e del P.E.I. gli educatori, gli assistenti alla persona e i collaboratori scolastici per le relative competenze; tutte le figure di riferimento operano con unicità di intenti sul progetto. ► OBIETTIVO “E”  Gli insegnanti dei diversi ordini di scuola collaborano, per realizzare la continuità nel momento del passaggio dell’alunno all’ordine di scuola superiore, ai fini di garantire il massimo sviluppo dell’esperienza scolastica della persona di cui alla Legge 104/92; gli insegnanti dei diversi ordini di scuola, su proposta degli insegnanti di classe e della commissione H, progettano percorsi finalizzati a garantire la compresenza, durante il primo periodo dell’anno scolastico, del docente di sostegno dell’ordine di scuola precedente nella classe del ciclo successivo; per favorire il passaggio dell’alunno all’ordine di scuola successivo, gli insegnanti dello stesso, sempre su proposta degli insegnanti di classe e della Commissione H, programmano momenti di incontro con l’alunno durante le attività didattiche nell’ultimo periodo dell’anno scolastico.

  18. ATTUAZIONE Il Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale per l’integrazione e un referente per la Scuola Secondaria. La funzione strumentale si avvale del contributo della commissione H formata da tutti gli insegnanti di sostegno e che si riunisce nei momenti cruciali dell’A.S. (inizio - fine quadrimestre - fine anno) o qualora se ne ravvisi la necessità. Il gruppo d’integrazione è l’organo garante delle buone prassi e si riunisce regolarmente come da accordi di programma (scaduti) o qualora se ne ravvisi la necessità. OBIETTIVI PER L’ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Finalizzare i progetti d’integrazione a laboratori centrati sulla psicomotricità e sulla musicoterapia utilizzando un codice di comunicazione alternativo a quello verbale. Coinvolgere maggiormente i genitori, soprattutto coloro che non fanno parte del Gruppo d’Istituto. Adottare modalità comuni per quanto riguarda le prove Invalsi. Elaborare un vademecum per la gestione della difficoltà aspecifiche d’apprendimento.

  19. PROTOCOLLO PER IL PERSONALE ADDETTO ALL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI NELLA SCUOLA. CAPITOLO I NORME PER UNA BUONA INTEGRAZIONE.  Ogni team docenti ( Consiglio di classe) deve creare situazioni di lavoro a piccolo gruppo finalizzato all’integrazione dell’alunno certificato.  L’intervento dell’insegnante di sostegno su altri bambini in difficoltà nella classe deve considerarsi straordinario e sporadico. Per quanto riguarda la scuola elementare,ogni team docenti, nell’incontro mensile per classi parallele, deve dedicare tempi e spazi per l’alunno certificato.  Lo stesso vale anche per i Consigli di classe della scuola media. Per sopperire alla scarsità di tempo a disposizione, il gruppo H d’Istituto ha pianificato un’ora di programmazione mensile per tutti gli insegnanti coordinatori di classe con inserimento. Previa documentazione, tale ora sarà incentivata col fondo di Istituto.  I docenti curricolari sono tenuti a mettere i docenti di sostegno nelle condizioni di semplificare e di adattare i curricoli agli alunni certificati.  Quando l’insegnante di sostegno non è presente e l’alunno non può seguire la lezione, l’insegnante di sostegno deve lasciare il materiale, affinché il bambino possa lavorare in classe con l’insegnante curricolare. Il team docenti deve esprimere collegialmente la valutazione tenendo ben presenti i parametri previsti per l’alunno certificato.  Ogni team docenti ( Consiglio di classe) dovrebbe partecipare agli incontri con l’ASL; lo stesso vale per gl’incontri con i genitori. Gl’incontri con l’ASL sono, in genere, tre annui. Il primo si tiene nella scuola ed è programmato nella terza settimana di lezione. Per gli altri due, ogni team si organizzerà autonomamente a seconda delle esigenze; per accordi con l’ASL gl’incontri successivi al primo, solitamente, si tengono in via Amendola,2 a Reggio Emilia.

  20. CAPITOLO II PROGRAMMAZIONE Gli insegnanti si sostegno sono tenuti a partecipare agli incontri della Commissione, della durata di due ore, sulle problematiche relative all’integrazione degli alunni diversamente abili. Queste ore rientrano nelle 80 ore annue ( secondo scaglione).  Gli educatori del Comune di RE sono tenuti ad un’ora di programmazione settimanale; quelli del Comune di Bagnolo usufruiscono di 2 ore mensili di programmazione.  Le ore possono essere cumulate in max. 2 per pacchetto.  Oltre alla programmazione col team docenti e con l’insegnante di sostegno, che assumono importanza prioritaria, possono rientrare, nel pacchetto di programmazione degli educatori, incontri con l’ASL e con i genitori. Devono essere compresi gli incontri (3 annuali) con la Funzione Strumentale. Non possono essere considerati i tempi eventualmente necessari per la stesura di relazioni e quant’altro assuma la forma di elaborato personale.  Gl’insegnanti di sostegno sono tenuti a compilare il foglio firme degli educatori, a registrare sul registro dell’alunno le date di programmazione, i soggetti della medesima, gli argomenti trattati e le decisioni prese. Questa pagina dovrà essere fotocopiata e consegnata trimestralmente ( 20 dicembre, 20 marzo e 15 maggio) all’insegnante coordinatore.  Lo stesso vale per gli incontri dei professori di sostegno della scuola media con gli insegnanti coordinatori di classe.

  21. CAPITOLO III NORME SULL’UTILIZZO DEL PERSONALE  L’insegnante di sostegno e l’educatore , nell’ambito di loro competenza, intervengono sull’alunno certificato in relazione alla classe.  L’insegnante di sostegno deve comunicare all’insegnante coordinatore ogni assenza prevista dell’alunno su cui operino educatori del Comune di Bagnolo. Il coordinatore ne darà tempestiva comunicazione al Comune che provvederà alla sospensione dell’incarico. Per quanto riguarda gli educatori di RE , secondo l’accordo in vigore, gli educatori non interrompono il rapporto lavorativo e continuano il lavoro programmato per quel giorno sulla classe.  In caso di assenza dell’educatore di Bagnolo, comunicare al più presto alla coordinatrice che provvederà, nei limiti del possibile, alla sostituzione.  Affinché i rispettivi interventi siano il più possibile sinergici e proficui: nel caso che sia assente il bambino certificato dovrebbero rimanere sulla classe e svolgere il lavoro programmato per quel giorno; nel caso di uscite didattiche o gite scolastiche, la partecipazione dell’insegnante di sostegno dev’essere accordata tra i due team. Le ore dell’educatore devono essere recuperate a carico dell’alunno in uscita; non è possibile un utilizzo diverso del personale , quando lavora in situazione con l’alunno. Impegni con l’ASL, programmazione, incontri per l’orientamento, ecc. devono tenersi in orario non di servizio; il servizio alla mensa è previsto solo nel caso che l’educatore debba svolgere parte del PEI durante questo tempo. In caso di uscite o gite si valuterà, caso per caso, a seconda della meta o della tipologia della gita, quanti accompagnatori devono supportare l’alunno. In genere, è sufficiente una sola persona, nei casi di handicap motorio, laddove sussistano barriere architettoniche, possono essere presenti anche due persone. Poiché il personale è solitamente vincolato ad un altro alunno, i team docenti nell’organizzare le uscite devono tener presenti le esigenze dei ragazzi certificati e fare proposte adeguate a loro.

  22. PROTOCOLLO PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON VALUTAZIONE DI DSA  La normativa, cui l’insegnante deve far riferimento per rispondere al meglio ai bisogni dell’alunno con certificazione di DSA, è contenuta in :  Nota MIUR n.4099/a/4 del 5 ottobre “ 2004 ( strumenti compensativi e dispensativi) Nota MIUR n.26 del 5 gennaio 2005 ( diagnosi specialistica) C.M.n.28 del 5 marzo 2007 (esami ) Nota USR del 3 febbraio 2009 (suggerimenti operativi)  Ogni classe di scuola secondaria e ogni gruppo di docenti di classi parallele sono dotati di una cartellina contenente : il vademecum adottato dalla provincia di Reggio Emilia suggerimenti operativi a cura di Graziella Roda estratto dispense corso DSA Bagnolo 2009 circolare USR del 3 febbraio 2009  Nella sala insegnanti della scuola secondaria è depositata un’apposita cartella con tutti i materiali raccolti sulla problematica. Il Collegio Docenti ha istituito una funzione strumentale , due insegnanti referenti:  uno per la primaria e uno per la secondaria e una Commissione, presieduta dalla dirigente e formata da docenti di ogni ordine di scuola. Ad essa saranno invitati rappresentanti dei genitori in corrispondenza dei tre punti focali dell’anno scolastico: dopo la stesura dei PDP, dopo la valutazione del primo quadrimestre e a fine anno scolastico. Gli insegnanti prendono visione della certificazione ed incontrano lo specialista che l’ha redatta, in caso di prima certificazione.

  23.  L’insegnante predispone il PDP secondo il seguente iter:  raccolta di tutte le informazioni sull’alunno dalla segreteria e dagli insegnanti dell’anno precedente ( prima dell’inizio delle lezioni);  prime osservazioni sul campo dell’alunno con DSA, tese a focalizzare i suoi punti di forza e di debolezza ( entro la prima metà di ottobre);  incontro con la famiglia dell’alunno e/o con eventuali esperti che seguono il ragazzo al pomeriggio ( seconda metà di ottobre);  elaborazione del PDP da parte dei docenti sulla base del modello approvato in Commissione ( entro il 30 novembre);  momento di verifica tra insegnanti e genitori ( dopo la valutazione del primo quadrimestre) .  Anche nel caso di consegna della certificazione in corso d’anno, occorrerà attivarsi per la stesura del PEI. Il documento viene consegnato ed illustrato alla famiglia che lo firma e che, insieme con gli insegnanti, s’impegna a rispettare e a realizzare in ogni sua parte (15 dicembre). Il documento dev’essere conservato accuratamente nell’agenda della programmazione ( per la scuola primaria) e unitamente alla programmazione di classe (per la scuola secondaria). Alla fine dell’anno scolastico dovranno essere consegnati alle insegnanti referenti. Particolarmente delicato è da ritenersi il momento della comunicazione alla classe, che deve avvenire sempre previo accordo con la famiglia dell’alunno e mai indipendentemente da esso. Per le situazioni più complesse si può concordare l’intervento con la dott.ssa Faccin che potrebbe anche assumersene l’onere con la classe. La Scuola Primaria garantisce la necessità di comunicazione più frequente con le famiglie degli alunni con DSA, nei tempi e nei luoghi preposti.  Gli insegnanti della scuola secondaria, quando richiesto dai genitori, mostrano, in sede di colloquio, la verifica accuratamente commentata e consegnano dei suggerimenti operativi in merito.  Insieme al diploma, il Consiglio di Classe consegna alla famiglia una relazione sul percorso scolastico dell’alunno, da presentare alla scuola secondaria di secondo grado per agevolarne il passaggio.  Il passaggio di informazioni dalla primaria alla secondaria avviene secondo le modalità stabilite dalla Commissione continuità.  Nelle relazioni finali ogni insegnante prevede un paragrafo DSA in cui espone come si è evoluta la situazione di partenza. L’Istituto Comprensivo s’impegna nell’individuazione precoce dei DSA aderendo al progetto “Un credito di fiducia”.

  24. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio docenti ed inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure che la scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni stranieri.  Il Protocollo definisce prassi condivise di carattere:  Amministrativo: l’iscrizione.  Comunicativo - relazionale: prima conoscenza.  Educativo - didattico: accoglienza, proposta di assegnazione alla classe.  Sociale: rapporti con le famiglie e il territorio. ► ASPETTO AMMINISTRATIVO: L’ ISCRIZIONE L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.  E’ presente, tra il personale di segreteria, un incaricato di riferimento che si occupa di ricevere le iscrizioni di alunni stranieri.  Per migliorare il passaggio di informazioni, si fornirà alla segreteria la modulistica da compilare e far compilare al momento dell’iscrizione, tradotta nelle lingue d’origine dei genitori richiedenti (inclusi inglese e francese come lingue di mediazione).  Se sarà possibile, sempre nella lingua d’origine, verrà allegato il libretto per giustificare le assenze, uno schema informativo e un opuscolo di presentazione della realtà scolastica dell’obbligo in Italia, nonché degli orari e dei giorni di frequenza dell’Istituto.  Per rendere più facile la comunicazione durante il colloquio di iscrizione, si potrà ricorrere all’aiuto sia di mediatori interculturali interni, sia di insegnanti di inglese o francese della scuola.  Al termine di questo primo momento, si fisserà l’appuntamento ravvicinato per l’incontro tra genitori, alunno e i docenti del Gruppo di Accoglienza (da designare all’interno del Collegio docenti ad inizio anno scolastico).  Se il neo iscritto proviene da un’altra Provincia o da un altro Stato, la famiglia consegnerà in Segreteria tutta la certificazione medica prima dell’ingresso dell’alunno in Istituto.

  25. ►MATERIALI Modulo d’iscrizione in italiano o bilingue. Modulistica varie plurilingue. ► ASPETTO COMUNICATIVO-RELAZIONALE: LA PRIMA CONOSCENZA In questa fase, per la quale è prevista una durata di almeno 3 giorni nella prima settimana (anche in giorni non consecutivi e in orario non completo d’insegnamento), sarà avviata una prima conoscenza del nuovo iscritto che consenta di scegliere in modo avveduto in quale classe debba poi essere inserito, di individuare gli interventi facilitatori da attivare per favorirne l’inserimento, di preparare la classe a cui verrà destinato ad accoglierlo, di aiutare il ragazzo ad orientarsi nella nuova realtà scolastica. In concreto essa si articolerà nei seguenti momenti: Il personale di segreteria condurrà l’incontro con i genitori e l’alunno, eventualmente con l’aiuto di un mediatore linguistico, per raccogliere informazioni e ricostruire la storia personale e scolastica dell’allievo, i suoi interessi. Nell’aula di laboratorio linguistico, l’insegnante del Gruppo di Accoglienza si incontrerà con il nuovo iscritto: rileverà le sue reali competenze in lingua italiana, avvierà i primi dialoghi, gli proporrà alcune prove logico-matematiche organizzate su diversi livelli, per saggiare, anche se a grandi linee, le sue abilità. Si provvederà inoltre a mostrare al ragazzo l’edificio scolastico, le aule speciali, illustrargli i percorsi dei diversi spostamenti perché si costruisca un primo schema di orientamento.

  26. ►ASPETTO EDUCATIVO- DIDATTICO  L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE Sulla base dei dati raccolti, al termine dei primi due giorni di attività e conoscenza, si contatteranno gli insegnanti delle classi coinvolte e si procederà all’assegnazione del ragazzo alla classe al termine di un incontro a cui saranno presenti il Dirigente, il mediatore interculturale e i docenti designati. In base all'art. 45 del D.P.R. n. 394 del 31/08/1999 il nostro Istituto assegna di norma l’allievo alla classe in base all’età anagrafica. In casi eccezionali, dopo l’azione di ricostruzione della biografia scolastica dell’allievo effettuata dal Gruppo di accoglienza, somministrate le prove di verifica del livello di apprendimento e sentito il parere della famiglia, si può decidere di iscrivere il bambino al massimo ad una sola classe inferiore rispetto all’età anagrafica. Il numero di bambini stranieri va equamentedistribuito all’interno delle diverse classi parallele per evitare forme di concentrazione dannose al buon inserimento. Per la scelta della classe possono essere tenuti in conto, inoltre, anche questi ulteriori criteri: a) il livello di apprendimento di alunni stranieri già presenti in classe; b) la numerosità; e) il numero delle ore di compresenza. Dopo aver individuato la classe in cui l’alunno sarà inserito, è necessario, prime dell’inserimento, preparare i compagni ad accoglierlo. Questo compito, da svolgersi in terza giornata, prima dell’ingresso effettivo dell’allievo in classe, sarà affidato all’insegnate coordinatore, o ad un insegnate del team, affiancati dal mediatore interculturale, che avranno cura di presentare al gruppo classe il luogo di provenienza del nuovo iscritto, fornendo o ricercando insieme con loro alcune informazioni su quella realtà e alcuni dati sul tenore e le abitudini di vita. Sempre in questa fase, si avrà cura di programmare, per i primi momenti di inserimento, attività, anche in forma di gioco, di conoscenza reciproca e di socializzazione.

  27. ► INSERIMENTO NELLA CLASSE ED INTERVENTI DI FACILITAZIONE Con l’inserimento dell’allievo, inizia una fase di osservazione e di conoscenza del nuovo alunno da parte degli insegnanti del team o del Consiglio di classe, ai quali spetta il compito di stabilire gli obiettivi prioritari di insegnamento, che saranno programmati per il nuovo alunno e di valutare il raggiungimento dei suddetti obiettivi. Sulla base delle risorse disponibili (presenza di insegnanti facilitatori, mediatori interculturali, flessibilità oraria, ore a disposizione dei docenti, convenzioni e accordi con l’extrascuola), il Collegio docenti e/o il Dirigente, all’inizio di ciascun anno scolastico, approverà l’attivazione di percorsi di facilitazione individualizzati o a piccolo gruppo per alunni stranieri, finalizzati all’inserimento e all’apprendimento della lingua italiana come L2 e della lingua italiana come lingua dello studio. All’insegnante con Funzione Strumentale Intercultura, o ad altro docente incaricato, sarà affidato il compito di raccogliere e curare il materiale didattico a disposizione per percorsi d’insegnamento rivolti agli alunni stranieri e di documentare le esperienze effettuate; avrà inoltre il compito di fornire indicazioni e suggerimenti utili agli insegnanti del Collegio docenti.

  28. Protocollo d’Accoglienza PROCEDURE D’ATTIVAZIONE IL COLLEGIO DOCENTI ad inizio anno scolastico costituisce la COMMISSIONE INTERCULTURA di cui fanno parte insegnanti di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°Grado, insieme all’eventuale insegnante facilitatore e mediatore interculturale. ►COMMISSIONE INTERCULTURA L’istituzione formale della Commissione, come articolazione del Collegio docenti, segnala l’impegno dell’Istituto in questo campo ed evidenzia l’assunzione collegiale di responsabilità. COMPITI Ad inizio d’anno opera una ricognizione delle risorse a disposizione per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri e sulla base di queste e dei bisogni rilevati e previsti, elabora e propone al Collegio docenti percorsi facilitatori, in particolare relativi all’insegnamento della lingua italiana come L2 e all’approccio alla lingua veicolare per lo studio. Seleziona e fornisce al personale di segreteria la modulistica in lingua, necessaria ad espletare con più facilità i primi approcci di tipo burocratico con i genitori stranieri che si presentano per l’iscrizione del proprio figlio, nonché i materiali, sempre in lingua, da distribuire alle famiglie, relativi agli orari e al funzionamento dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo. Parte del materiale suddetto è già a disposizione, mentre altro è in via di definizione. Prepara o seleziona i materiali per testare le competenze di base dell’allievo, in particolare in riferimento alla’ambito logico-matematico, avvalendosi delle indicazioni degli insegnati dei vari ordini di scuola. Promuove corsi di formazione per i docenti sulle tematiche dell’intercultura ed iniziative rivolte a genitori e alunni sugli stessi temi. Si riunisce per progettare esperienze comuni, per monitorare l’esistente, per operare un raccordo tra i diversi ordini di scuola e realtà. La Commissione orienta i colleghi verso la ricerca di materiali, sussidi, consulenza all’interno dell’Istituto o presso le Agenzie preposte operanti sul territorio.

  29. ► STRUTTURE OPERATIVE D’ISTITUTO GRUPPO DI ACCOGLIENZA: composto da docenti dell’Istituto Comprensivo, che affianca il mediatore interculturale e l’insegnante funzione strumentale stranieri, con compiti progettuali e gestionali. LABORATORI LINGUISTICI: aule attrezzate per lavoro individuale e a piccolo gruppo, presenti nei locali della scuola Primaria e Secondaria di I grado. BIBLIOTECA : in cui vengono raccolti materiali didattici di produzione interna o reperiti all’esterno, relativi alle tematiche dell’intercultura, della conoscenza dell’italiano come L2 presenti all’interno dei Laboratori linguistici.

  30. LAVORO IN RETE CON SCUOLE ED ENTI • LAVORO IN RETE A LIVELLO COMUNALE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E LE AGENZIE FORMATIVE DEL COMUNE • ►Per coordinare le diverse offerte formative del territorio, definire attività volte a contrastare la dispersione scolastica e l’emarginazione sociale; proporre iniziative culturali mirate alle esigenze del territorio. • ►Gli accordi confermati e stabiliti riguardano: • ►Partecipazione al Comitato Comunale per la prevenzione delle tossicodipendenze e per la coesione sociale • ►Realizzazione di attività culturali e ricreative con il Comune ( corsi per adulti ecc. ) e con le Parrocchie del territorio comunale di Bagnolo (Attività di Prescuola estivo e Doposcuola) • ►Prosecuzione del progetto di continuità educativa e didattica Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “Verso la Scuola Primaria….” in collaborazione con le due scuole parrocchiali del Comune di Bagnolo e la Coop. Argento Vivo. • ►Accordi per l’utilizzo comune di strutture: uso di locali scolastici per realizzazione di attività culturali-formative da parte del Comune ( Tempo estivo e Prescuola e Postscuola nella Scuola • Primaria ), da parte delle Agenzie Formative del territorio ; possibilità di utilizzo da parte dell’Istituto del teatro Gonzaga “Ilva Ligabue”; convenzione fra Comune di Bagnolo, Circolo Torrazzo e Istituto Comprensivo per la sorveglianza e la pulizia delle palestre…). • ►Intervento di operatori del Circolo Torrazzo, della Scuola di Musica S.Francesco da Paola, dell’Associazione Macondo, del Gruppo Strumentale di Bagnolo in Piano, di E.R.T. , nei laboratori della scuola Primaria come specialisti in compresenza con gli insegnanti. Alcuni interventi sono di durata annuale/quadrimestrale , altri riguardano periodi limitati o consulenze ai docenti . • ►Alcuni di questi interventi sono previsti anche nell’ambito delle specifiche convenzioni che il Comune sottoscrive per concessione di servizi ad enti e associazioni ( convenzione con Circolo Torrazzo per l’affidamento delle palestre Comunali, o a E.R.T. per la gestione del Teatro Comunale …) • ►Lavoro in rete con i Servizi Sociali e l’Ufficio Scuola del Comune per la definizione di percorsi individualizzati di apprendimento e/o di recupero motivazionale con attività pomeridiane. • ►Progetto di intercultura rivolto a ragazzi stranieri di prima alfabetizzazione, organizzati dal Comune con giovani volontari delle Scuole Secondarie di II° Grado in attività pomeridiane.

  31. LAVORO IN RETE A LIVELLO COMPRENSORIALE. • ►Per la realizzazione di progetti con finanziamenti messi a disposizione secondo i Piani di Zona di Correggio/Guastalla/Reggio Emilia o nella rete dei Comuni delle “Terre di Mezzo” (Bagnolo-Cadelbosco-Castelnovo di Sotto) o Novellara. • ►E’ prevista, anche per quest'anno scolastico, l’attivazione di uno sportello di consulenza psicologica per docenti, genitori e allievi di Scuola Primaria (cadenza quindicinale il Mercoledì pomeriggio) e Secondaria di I° Grado (cadenza settimanale il Mercoledì mattina), nell’ambito del progetto di prevenzione primaria e promozione del benessere. • Lo sportello è gestito dalla Dott.ssa Faccin MariaTeresa • ►Si confermano le attività di supporto alla scolarizzazione ed alla integrazione degli allievi stranieri a cura della mediatrice culturale Bonilauri Monica presso la Scuola Secondaria di I° Grado e la Scuola Primaria (insegnamento della lingua italiana ai ragazzi stranieri appena arrivati in Italia, in prima fase di alfabetizzazione).

  32. LAVORO IN RETE CON ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI E ENTI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI COMUNI • ►Progetto “ICARO…ma non troppo”, finalizzato al reinserimento nel percorso formativo dei ragazzi a forte rischio di emarginazione e dispersione scolastica. • ►Collaborazione con Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria di Reggio Emilia (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) ,per la formazione dei futuri insegnanti di scuola dell’Infanzia e Primaria , tramite tirocinio presso il nostro Istituto. • ►Collaborazione con le Scuole Secondarie di II° Grado di Reggio Emilia e provincia, per gli Stage in Convenzione. • ►Collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Università degli Studi di Reggio Emilia per la realizzazione del Progetto “Un credito di fiducia” legato ai Disturbi Specifici di Apprendimento, rivolto alle classi prime ed eventualmente alle classi seconde della Scuola primaria. • ►Corsi di lingua italiana per adulti stranieri e di formazione per gli adulti. • Il Centro di Formazione Territoriale degli adulti della Scuola Media “Pertini” di Reggio Emilia svolge la sua attività in alcuni comuni del Distretto di Reggio Emilia (Albinea , Cadelbosco, Bagnolo, Castelnovo di Sotto) . Presso una sede comunale funziona un corso per adulti stranieri per circa trenta persone, in maggioranza cinesi, indiani e nordafricani. • E’ attivato dai Servizi Sociali del Comune di Bagnolo in Piano un servizio di custodia e assistenza per i figli delle donne che partecipano ai corsi.

  33.  DEFINIZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INDIVIDUALI . • L’Istituto partecipa al progetto “ICARO…ma non troppo” e attiverà nella scuola Secondaria di I° Grado, in orario extrascolastico, un progetto Antidispersione ( progetto Girotondo) che prevede la partecipazione di allievi a laboratori operativi e attitudinali al fine di individuare attitudini e rimotivare gli allievi all'apprendimento. • Continua ad essere garantita nelle classi di Scuola Primaria e Secondaria di I°Grado la presenza di operatori comunali con funzione di assistenza alla persona, per gli allievi in grave situazione di handicap. • Verranno riproposti i corsi di musicoterapia e psicomotricità effettuati lo scorso anno. • Si prevede l’intervento di educatori, docenti , operatori volontari, con idonea preparazione , per allievi con sensibili problemi di apprendimento correlati a situazioni di disagio economico-sociale -affettivo/relazionale . • Questo personale supporta i ragazzi a casa e/o a scuola nell'organizzazione dei proprio lavoro e del proprio tempo libero e più in generale nella realizzazione del loro "progetto di vita" , in stretta collaborazione con le famiglie, il Servizio Sociale del Comune e la Scuola. • Il servizio di consulenza psicologica entra a tutto campo nella realizzazione di tali “progetti di vita” e funziona per tre ore settimanali nella scuola Secondaria di I°Grado e per due/tre ore ogni quindici giorni nella scuola Primaria. • Si conferma il protocollo di intesa per l'accoglienza e l'inserimento degli allievi stranieri che si iscrivono alle classi dell'istituto. Gli allievi stranieri della Scuola Secondaria di I° Grado sono seguiti da un operatore assunto nell’ambito dei progetti di Zona per insegnare l’italiano come lingua della comunicazione nei contesti della vita quotidiana. • I bambini della Scuola Primaria sono seguiti da insegnanti dell'organico funzionale della Scuola Primaria e per un piccolo pacchetto di ore dallo stesso operatore che opera nella Secondaria di I° Grado per il percorso di accoglienza. • L'attività si svolge per gruppi di livello.

  34. COLLABORAZIONE SCUOLA –FAMIGLIA • La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli alunni e come tale partecipa: • Negli Organi Collegiali: • ° Consiglio d’Istituto • ° Consigli di Intersezione • ° Interclasse • ° Classe. • L’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sui progressi raggiunti dagli alunni è garantita mediante: • ° Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe – Assemblea di Sezione o di Classe – Incontri Individuali. • I genitori sono i principali interlocutori della scuola rispetto alla educazione degli allievi , sia a livello individuale che come associazione (rappresentanza dei genitori negli O.O.C.C. , Comitato Genitori dell'Istituto e Assemblee di classe, Associazioni di genitori). • Si sottolinea,in particolare, la validità delle seguenti iniziative e momenti di incontro: Assemblee di sezione o di classe, come momento di incontro dei docenti con la maggior parte possibile dei genitori sui temi concreti del coordinamento dell’azione educativa fra scuola e famiglia (nei vari ordini di scuola gli incontri possono aumentare rispetto al calendario stabilito per specifici problemi che dovessero emergere nelle varie sezioni o classi). Oltre a quelle obbligatorie convocate direttamente dall’Istituto nei vari ordini di scuola, possono essere richieste dai rappresentanti direttamente al Dirigente Scolastico senza la presenza del personale Docente, in ogni ordine di scuola, ma ufficializzate per permettere l’apertura e la chiusura delle varie sedi scolastiche. • Momenti di confronto sulle tematiche della educazione, della genitorialità, della salute o di tematiche che necessitassero di approfondimenti a livello di classi singole o di gruppi più numerosi o anche rivolti ai genitori dei vari ordini di Scuola, con intervento di esperti. • I genitori verranno informati sia nelle assemblee di classe che in Interclasse e in Consiglio d'Istituto sul procedere del Progetto “Un credito di fiducia” sui Disturbi Specifici di Apprendimento, organizzato dall'Ufficio Scolastico Provinciale e dall'Università di Reggio Emilia e rivolto a tutte le classi prime della Scuola primaria. • Inoltre la partecipazione e la collaborazione dei genitori è incoraggiata in occasione di tutte le manifestazioni promosse dall’Istituto.

  35. ‘‘Ci sono solo due eredità durature che possiamo sperare di lasciare ai nostri figli. Una di queste sono le radici; l’altra le ali.’’ Cecilia Lasbury Dandelion SCUOLAINFANZIA Via Quasimodo,1 42011 Bagnolo in Piano (RE) Tel : 0522 952034

  36. La Scuola dell’Infanzia Statale “Dandelion” è costituita da 4 Sezioni e accoglie 87 bambini.La scuola funziona dal lunedì al venerdì con il seguente orario:Il calendario annuale segue le indicazioni ministeriali:  inizio attività 17 settembre;  fine attività 28 giugno. SCUOLA INFANZIA Via Quasimodo,1 • 42011Bagnolo in Piano (RE) Tel : 0522 952034 Dandelion ENTRATA DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 9.00 USCITA ANTIMERIDIANA ALLE ORE13.00 USCITA DALLE ORE 15.30 ALLE ORE16.00

  37. L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Nel corrente anno scolastico la Scuola accoglie n°86 bambini e bambine, suddivisi in n°3 sezioni di età omogenea, n°1 sezione mista (4/5 anni) così denominate: • Sezione FARFALLE: 3 anni • Sezione API: 4 anni A • Sezione COCCINELLE: 4 anni B • Sezione CHIOCCIOLE: 5 anni • L’ORGANICO DELLA SCUOLA È COSTITUITO DA: • n° 9 insegnanti di sezione • n° 1 insegnante di sostegno • n° 1 insegnante di religione cattolica presente per 6 ore settimanali • n° 2 ausiliari • esperti esterni che collaborano ad eventuali specifici progetti Il servizio di preparazione dei pasti è interno ed è gestito dal Comune di Bagnolo in Piano con personale CIR. Il servizio di trasporto è gestito dal Comune di Bagnolo in Piano.

  38. LE FINALITÀ EDUCATIVE • IDENTITA’: sviluppare la propria identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile e sperimentare diversi ruoli e forme di identità come figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità. • AUTONOMIA: sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione delle regole della convivenza, dello stare insieme, imparando a muoversi tra l’esigenza di libera espressione personale e senso dei limiti legati alle regole del gruppo ed alla guida dell’adulto. • COMPETENZA:sviluppare la competenza significa saper utilizzare le proprie conoscenze di fronte a nuove situazioni, con consapevolezza e mettendo in gioco le proprie risorse cognitive, emotive ed affettive. • CITTADINANZA: sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, il rispetto dell’altrui punto di vista, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa acquisire coscienza dell’interdipendenza con gli altri esseri viventi, con la natura.

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