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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. ISTITUTO COMPRENSIVO LANINO Corso Tanaro,3 Vercelli Tel./Fax 0161 251390.

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Presentation Transcript


  1. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO LANINO Corso Tanaro,3 Vercelli Tel./Fax 0161 251390

  2. Il Piano dell’Offerta Formativa e’ il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’istituto. Esso e’ inoltre il mezzo attraverso cui si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e dei Programmi Ministeriali. Il Piano dell’Offerta Formativa e’ deliberato dal Collegio dei Docenti e viene adottato dal Consiglio di Istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali.

  3. LE SCUOLE DELL’ISTITUTO Scuola dell’Infanzia S.I. ALCIATI Via Pastrengo, 100 251205 S.I. ANDERSEN Via N. Palli, 46 259191 S.I. KORCZAK Via Stara, 3 54738 S.I. CASTELLI Corsa Adda,8 212669 Scuola Primaria BERTINETTI Via degli Zuavi,23 0161251616 GOZZANO Piazza Sardegna,8 0161212007 Scuola Secondaria di I° grado LANINO Corso Tanaro,3 0161251390

  4. 1. LA STRUTTURA DELL’ISTITUTO Direzione Dirigente Scolastico: Prof.ssa Ferdinanda Chiarello Direzione dei Servizi Amministrativi: Anna Magnetti Organizzazione dei servizi amministrativi e coordinamento personale ATA CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI composto da tutti i docenti dell’istituto può riunirsi in seduta plenaria o per ordini di scuola Collaboratori Scolastici Accoglienza e sorveglianza alunni e pubblico, vigilanza alunni, pulizia locali, spazi e arredi (se non presenti imprese di pulizie esterne) Assistenti di segreteria: Servizi generali di segreteria, archivio, protocollo, anagrafe alunni e personale, atti amministrativi e contabili, rapporti con l’utenza Collaboratori del Dirigente prof.ssa Deantonio m/o Allolio

  5. 2. IL CLIMA EDUCATIVO • La scuola pone al centro dei suoi obiettivi la formazione, l’apprendimento e l’insegnamento in condizioni di serenità e benessere. • L’organizzazione delle attività s’impernia sulla spinta motivazionale ad insegnare e ad apprendere in un rapporto interattivo fra adulto e bambino/ragazzo che abbia come sfondo l’emozione del conoscere e il desiderio dell’apprendere. • Lo stile d’insegnamento terrà conto dei bisogni psicologici e risponderà a quelli educativi tipici dei bambini/ragazzi della società contemporanea.

  6. 3. FINALITA' • L’Istituto Comprensivo si pone come finalità dell’agire didattico – educativo: • Lo sviluppo personale degli alunni valorizzandone specificità e diversità. • La conquista dell’autonomia personale. • L’acquisizione di competenze sociali per una cittadinanza attiva: rispetto dell’altro, rispetto delle regole, cooperazione, dialogo, solidarietà , rispetto per l’ambiente, ecologia dei comportamenti. • L’acquisizione progressiva di conoscenze e competenze per una positiva prosecuzione dell’itinerario formativo di ciascuno.

  7. 4. LE SCELTE EDUCATIVEL’ agire didattico–educativo dei docenti dell’I.C. si fonda su alcune scelte educative condivise al fine di realizzare un clima sereno, quale presupposto per facilitare il fenomeno di apprendimento/insegnamento. • Creare un clima di fiducia, rispetto, accettazione reciproca, collaborazione tra alunni e tra questi e gli insegnanti. • Incentivare e valorizzare la creatività personale, utilizzando tutti i linguaggi in chiave espressivo - comunicativa. • Rispettare e valorizzare le conoscenze, gli interessi e gli stili cognitivi degli alunni. • Partire dai bisogni formativi e psicologici degli alunni e alimentare la spinta motivazionale all’apprendimento. • Supportare la crescita della fiducia in se stessi, delle capacità di espressione e gestione del vissuto emotivo.

  8. Valorizzare i diversi punti di vista,le diverse provenienze culturali, come arricchimento del patrimonio personale di ogni individuo e della società intera. • Sostenere un approccio attivo e gratificante all’apprendimento, puntare allo sviluppo di capacità critiche, autovalutative e di scelta. • Promuovere comportamenti ecologici nelle relazioni interpersonali attivando pratiche di democrazia. • Lavorare in continuità tra i diversi ordini di scuola, promuovendo spazi di collaborazione. • Agire in costante dialogo e confronto con i genitori. • Valorizzare le risorse del territorio.

  9. 5. LE NOSTRE SCUOLE • SCUOLE DELL’INFANZIA • Le nostre scuole dell’Infanzia hanno come finalità lo sviluppo psicofisico dei bambini attraverso il rispetto dei loro ritmi evolutivi, delle loro capacità individuali per il raggiungimento degli obiettivi all’interno delle quattro macro-aree: • Il sé e l’altro; • Corpo, movimento e salute; • Fruizione e produzione di messaggi; • Esplorare, conoscere e progettare. Le insegnanti, per mezzo di osservazioni sistematiche, documentano il percorso di ogni singolo alunno con un apposito Portfolio che lo accompagna nel passaggio alla Scuola Primaria.

  10. Scuole Primarie • Le Scuole primarie del nostro Istituto, condividono le finalità del proprio agire educativo pur con una diversa impostazione oraria: • Scuola GOZZANO: • Tempo Pieno (40 ore settimanali) • Dal lunedì al venerdì 8,20/16,20 • Scuola BERTINETTI • Tempo Normale (30 ore settimanali) • Dal Lunedì al venerdì 8/12,30 • Lunedì pomeriggio 14/16,30 • Mercoledì pomeriggio 14/16 • In entrambi i plessi è garantito dal Comune il servizio mensa e su richiesta di almeno 10 genitori il pre e il post scuola.

  11. Scuola Secondaria di I grado • Sono presenti due modelli organizzativi: • Tempo normale (sez. A/C) • Tempo Prolungato (sez. B/D) • L’orario delle lezioni (dalle 8,00 alle 12,50 con unità orarie di 55’) è distribuito su cinque giorni, con due rientri pomeridiani (dalle 13,45 alle 16,15 con unità orarie di 50’) per le sezioni a tempo normale, tre per quelle a tempo prolungato. • Il terzo rientro settimanale del tempo prolungato prevede attività didattiche diversificate: • Educazione ambientale, Laboratorio Teatro, musica, danza, Disegno tecnico, Laboratorio Conosci la tua città, Tecniche di lavorazione e pittura su ceramica, Cineforum, Informatica, Giornalino, Gruppo sportivo, Musicoterapia. • A questi si aggiungono le certificazioni europee di lingua (Ket, Dele, Delf) , il Patentino, l’Avvio allo studio del Latino e del Greco.

  12. Le Disabilità Gli insegnanti di sostegno, che sono destinati alle classi con alunni certificati, fanno parte del Consiglio di Classe ed operano in stretta collaborazione con gli insegnanti delle discipline. Sono presenti inoltre assistenti assegnati dal Comune, per affiancare l’azione formativa dei docenti in alcune classi come sostegno all’ handicap e/o con attività di recupero nelle ore curricolari per alunni che presentano difficoltà relazionali o cognitive.

  13. 6. LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA Le finalità e le scelte educative esplicitate nel presente documento sono alla base dei documenti di programmazione per obiettivi delle nostre scuole. I Consigli di Classe/Interclasse ed Intersezione rappresentano il momento di confronto, sintesi e valutazione collegiale sulla programmazione educativa e didattica delle classi a cui essi afferiscono; il team docente dei vari Consigli opera in piena e pari corresponsabilità e contitolarità. All’interno del Consiglio di Classe della scuola Secondaria viene individuato un docente coordinatore, al fine di facilitare il lavoro del gruppo docenti,il passaggio delle informazioni scuola – famiglia e la comunicazione alunni – docenti. L’attività di programmazione nella scuola Primaria e nella scuola dell’Infanzia viene svolta nell’ambito delle riunioni settimanali di classe o di classi parallele, di Interclasse o di gruppo docenti, nella scuola Secondaria in occasione dei Consigli di Classe mensili e delle riunioni per Dipartimenti Disciplinari.

  14. I documenti di Programmazione didattico – educativa delle nostre scuole sono: PROGRAMMAZIONE PER PLESSI (Scuola dell’Infanzia) PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINE PER CLASSI PARALLELE ( scuola Primaria) PROGRAMMAZIONE INSEGNAMENTO LINGUA INGLESE (scuola Primaria) PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE (scuola Secondaria) PROGRAMMAZIONI PER DISCIPLINA (scuola Secondaria e Primaria) PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI (scuola Primaria e Secondaria) La programmazione definisce gli obiettivi, i metodi e i tempi e le attività del percorso di insegnamento/apprendimento. Caratteristica peculiare delle nostre scuole è la flessibilità dell’azione didattica, che si articola in momenti di lezione frontale, lavoro per gruppi, lezione dialogata, intervento di esperti esterni, lezioni e laboratori presso musei, biblioteche e aule didattiche del territorio. Fanno parte della programmazione didattica i viaggi e le visite di istruzione.

  15. 7. LA VALUTAZIONE • Si definiscono i criteri generali del percorso di valutazione, che si articola tra le due tappe degli scrutini intermedi e finali: • la valutazione ha prioritariamente uno scopo formativo, ovvero fornisce al docente e all’alunno indicazioni per la prosecuzione del percorso di insegnamento e di apprendimento, sia del singolo che della classe; • la valutazione intermedia e finale ( espressa con voto numerico, come da normativa) deve essere preceduta ed accompagnata da un processo informativo chiaro e completo che consenta agli alunni l’acquisizione di capacità autovalutative e di riflessione sul personale percorso di apprendimento; • gli obiettivi posti dalle programmazioni dei due ordini di scuola (Primaria e Secondaria) sono articolati in tappe intermedie e prevedono l’acquisizione delle competenze di base nelle singole discipline o ambiti disciplinari nell’ arco temporale previsto per ciascun percorso, la valutazione perciò tiene conto dello sviluppo degli alunni nell’arco del Quinquennio/ Triennio e dei diversi percorsi di apprendimento;

  16. Il percorso valutativo si articola in momenti di verifica scritta e orale, raccolta dati dall’osservazione in situazione didattica, analisi di elaborati individuali o di gruppo; • La valutazione nei singoli ambiti disciplinari terrà conto: del raggiungimento degli obiettivi in termini di conoscenze e abilità; dell’impegno nello svolgimento dei compiti assegnati, della partecipazione all’attività didattica e dei progressi individuali nell’apprendimento; • La valutazione del comportamento, intermedia e finale, in voto numerico alla scuola secondaria di I grado e in giudizi nella scuola primaria, scaturisce dall’osservazione del percorso dell’alunno in relazione agli obiettivi educativi trasversali alle discipline ( Impegno, Interesse, Partecipazione, Socializzazione e Responsabilità) ed è espressa dal Consiglio di Classe.

  17. 8. OFFERTA FORMATIVA • La programmazione didattico educativa è arricchita ed integrata attraverso PROGETTI, percorsi ed attività, costruiti anche in collaborazione con enti edistituzioni esterne attivati su più classi nei diversi ordini di scuola, attraverso l’impegno di risorse umane, interne ed esterne ( docenti/esperti), e finanziarie. • LA PROGETTAZIONE DI ISTITUTO può essere raggruppata in 5 AREE, in relazione alle diverse finalità: • 1. AREA PREVENZIONE DEL DISAGIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE SCOLASTICO • Progetti volti al superamento delle difficoltà di apprendimento, alla diversificazione dei percorsi di insegnamento, al miglioramento del clima scolastico e alla prevenzione di situazioni di disagio psicologico e di comportamenti nocivi alla salute psico-fisica degli alunni, alla precoce individuazione di difficoltà di apprendimento (es. dislessia). 2. AREA INTEGRAZIONE E INTERCULTURA • Progetti volti all’accoglienza e all’inserimento nel percorso scolastico degli alunni stranieri, alla valorizzazione delle diverse culture e delle risorse territoriali.

  18. 3. AREA CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO Progetti volti alla definizione di un percorso unitario tra i diversi ordini di scuola, soprattutto in relazione alle abilità di base (letto – scrittura, studio, competenze logico – matematiche) e progetti di supporto alla scelta del futuro percorso formativo (scuola secondaria di II grado). 4. AREA POTENZIAMENTO E DIVERSIFICAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Progetti e percorsi curricolari ed extracurricolari volti ad arricchire e potenziare il percorso didattico degli alunni. 5. AREA AMBIENTALE-NATURALISTICA Progetti volti alla scoperta, conoscenza, approfondimento delle peculiari caratteristiche eco-sistemiche dell’ ambiente circostante la scuola . Attività didattiche relative all’offerta del territorio sulle tematiche ambientali. Per l’a.s. 2011/12 sono stati approvati i progetti e i laboratori di seguito indicati, che verranno realizzati compatibilmente con le risorse che risulteranno effettivamente disponibili.

  19. 9. Funzioni Strumentali Le funzioni strumentali rappresentano l’articolazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, secondo le linee prioritarie decise dal Collegio dei Docenti e rispondenti alla necessità di coordinamento ed organizzazione delle attività educative e didattiche che qualificano la scuola. Per l’Anno Scolastico 2011/2012 il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti funzioni strumentali, concretamente ricoperte nella maggior parte dei casi da più docenti al fine di meglio soddisfare le esigenze di un istituto articolato come il nostro:

  20. 10. Rapporti con le famiglie e il territorio • Il coinvolgimento dei genitori nel processo di formazione e apprendimento è segno di condivisione della responsabilità educativa e di reciproca fiducia nell’azione educativa. • Tale coinvolgimento è ben espresso nel Patto di Corresponsabilità proposto ai genitori, ma si esplica soprattutto nei diversi momenti di incontro e dialogo: • Colloqui settimanali ( scuola secondaria) • Colloqui su appuntamento a richiesta dei genitori o degli insegnanti (scuola primaria) • Ricevimenti generali ( Primaria e secondaria, 2 all’anno) • Consigli di classe aperti ( scuola secondaria, 2 all’anno) • Consiglio di Istituto • Assemblee di classe inizio anno e su richiesta (scuola secondaria) • Assemblee di classe calendarizzate ad inizio d’anno a scadenza bimestrale o a richiesta (scuola primaria) • Tra la scuola e il territorio intercorrono ormai consolidati rapporti di collaborazione. • Nell’ambito dell’orientamento scolastico sono in atto collaborazioni con la Provincia e le scuole superiori del territorio.

  21. 11. Verifica e Valutazione del POF I Progetti del POF vengono valutati in itinere e al termine dell’anno scolastico all’interno dei Consigli di interclasse e di classe, vengono inoltre verificati e valutati nel Collegio Docenti. E’ previsto un monitoraggio finale, che rilevi le criticità e i valori dell’Istituto, nei suoi vari aspetti,organizzativi e didattici.

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