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Risorse idriche in Emilia-Romagna e situazione siccità 2007

Risorse idriche in Emilia-Romagna e situazione siccità 2007. Direzione Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa Assessorato ambiente e sviluppo sostenibile Regione Emilia-Romagna. Prelievi idrici in Emilia-Romagna.

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Risorse idriche in Emilia-Romagna e situazione siccità 2007

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Presentation Transcript


  1. Risorse idriche in Emilia-Romagnae situazione siccità 2007 Direzione Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa Assessorato ambiente e sviluppo sostenibile Regione Emilia-Romagna

  2. Prelievi idrici in Emilia-Romagna • Agricoltura: 1425 Mm3/a (66% del consumo totale) di cui circa 900 da Fiume Po • una considerevole frazione dei volumi complessivi (980 Mm3/anno) viene prelevata dal Po ed è prevalentemente connessa (per circa il 93%) ad usi irrigui • Civile: 487 Mm3/a (23% del consumo totale); • Industria: 233 Mm3/a (11% del consumo totale) Prelievo totale: 2131 Mm3/a

  3. Prelievi Risorsa idrica rinnovabile L’indice di stress idrico: il confronto con l’Europa Indice di stress idrico (‘Water exploitation index’) = (%) (precipitazioni) – (evapotraspirazione) + (flusso idrico in ingresso dai territori vicini) Risorsa idrica rinnovabile = Soglie di valutazione dell’Agenzia Europea per l’Ambiente: Indice di stress idrico <10% assenza di stress idrico Indice tra 10% e 20% basso stress idrico Indice tra 20 e 30% presenza di stress idrico Indice  40% stress idrico severo Valori tipici per le regioni del Nord, Centro e Sud Europa: 1%, 25%, 26% • Indice per la RegioneEmilia-Romagna = 5,4% (anno 2000) • Assenza di stress idrico, prevalentemente grazie all’apporto del Po. • Indice regionale escludendo il Po dall’analisi = 27,8%

  4. Misure agricoltura - Linee di azione prioritarie • Miglioramento dell’efficienza delle reti servite da affluenti appenninici (da 40-50% attuale all’80% - 70% per il Po) • Tale azione risulta essenziale in relazione alla scarsità attuale di risorsa nei mesi irrigui estivi e alla rilevante accentuazione di tale problematica per l’introduzione dei DMV • 1) Riduzione dell’utilizzo della tecnica irrigua dello scorrimento superficiale – infiltrazione laterale sulle province emiliane, portando la percentuale per quanto possibile a non più del 50% della previsione neutra areali irrigui con approvvigionamento “appenninico”, prefigurando quindi al 2016 i seguenti valori: • Specificità locali per il mantenimento di tale tecnica orientata alla qualificazione delle produzioni agroalimentari- approfondimento circa le possibilità di risparmio.

  5. Misure agricoltura • Realizzazione e ripristino di ulteriori pompaggi, verso la fascia pedecollinare, della risorsa di provenienza dal Po • Dismissione dei sistemi irrigui a bassa efficienza • Riuso agronomico delle acque reflue (24 impianti per circa 7Mm3/anno) • Programma invasi • Piani di conservazione (ATO e Consorzi di Bonifica) Blocco finanziamenti regionali

  6. Il Programma per la gestione del fenomeno della siccità • La Regione dovrà redigere “con il contributo delle Provincie e il supporto tecnico di ARPA”, il Programma che avrà lo scopo definire gli indirizzi • ATO e Consorzi di Bonifica documenti inerenti le “Misure per la gestione della siccità” • Il fenomeno della siccità impone un sempre maggiore coordinamento della gestione della risorsa tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, nello spirito della sussidiarietà, e di fattiva cooperazione con tutti i portatori di interessi.

  7. Il programma siccità I punti fondamentali della bozza di programma sono: • la costituzione del Gruppo regionale di coordinamento (task force) sulle siccità presieduto dall’Assessore Regionale all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile, composto da • Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa • Agenzia per la Protezione Civile • Direzione Generale Agricoltura • Servizio Idrometeorologico (SIM) dell’ARPA, • Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali; • uno o più rappresentanti delle Provincie e degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO); • Unione Regionale delle Bonifiche – Emilia Romagna (URBER); • un rappresentante per l’industria regionale.

  8. Il programma siccità • definire un idoneo sistema di monitoraggio delle piogge, le portate, le temperature e i livelli di falda; • predisporre e tenere aggiornati opportuni indici di siccità per ambiti sub-regionali, in grado di dare il quadro delle risorse idriche presenti e di quelle prevedibili nell’immediato futuro; • Definire livelli di attenzione e di allarme, sulla base di soglie • fornire una valutazione dell’estensione ed intensità dell’evento, onde prendere le opportune decisioni circa le misure da attuare • richiedere e indirizzare la predisposizione dei documenti di gestione “locali” e verificare l’attuazione delle principali misure preventive e di mitigazione. • Gruppo insediato (due sottogruppi civile e agricoltura)

  9. Monitoraggio e informazione Il monitoraggio e l’informazione • La Regione dispone, sito ARPA SIM, di un osservatorio siccità: bollettini mensili su situazione meteo, apporti pluviometrici, stato dei principali corsi d’acqua con le portate giornaliere del Po in 5 diverse località, da Piacenza a Pontelagoscuro, sulla situazione in agricoltura e sugli effetti attesi.

  10. Il sottogruppo agricoltura • ha individuato tre temi principali sui quali focalizzare l’attenzione: • necessità di definire gli indicatori più adatti a valutare le criticità del fenomeno della siccità in relazione alle attività agricole; • gestione delle risorse idriche in situazioni di siccità da parte dei Consorzi di Bonifica; • esame delle politiche di risparmio e di razionalizzazione nell’uso delle risorse idriche .

  11. Monitoraggio e indicatori • Relativamente al primo punto sono già disponibili sul sito ARPA_SIM due “prodotti” che consentono di avere informazioni preziose: • Il bollettino di monitoraggio della siccità (www.arpa.emr.it/ia_siccita/) ; • il bollettino agrometereologico (www.arpa.emr.it/sim/datiiningresso/Agrometeo/bollettino.pdf). • Nei bollettini si riportano dati di monitoraggio delle varie grandezze meteo climatiche (precipitazioni, temperature, evapotraspirazione, ecc. ) e varie simulazioni su scala territoriale calcolate utilizzando il modello “Criteria”. • Tra i vari indicatori esaminati quelli più significativi per valutare possibili situazioni di siccità sono: il SPI (Standardized Precipitation index), l’acqua disponibile nel terreno e il DTx ( Deficit Traspirativo).

  12. Monitoraggio falda ipodermica

  13. Sviluppi • L’idea è quella di ottenere per tre gruppi di colture (poco, mediamente e molto esigenti in termini irrigui) e per quattro grandi macro aree di pianura un quadro più preciso dello stato di carenza idrica per le piante • Indicatori idraulici e idrometrici

  14. I livelli idrici del Po alla sezione del Palantone (CER) sono stati preliminarmente individuati come indicatori di siccità idrologica del sistema CER • Quota 3,25 mslm = PREALLARME • Quota 3,00 mslm = ALLARME • Quota 2,58 mslm = IMPIANTO FUORI SERVIZIO

  15. Gestione siccità “Piani operativi” • i Consorzi di Bonifica stanno studiando e predisponendo delle ipotesi di “piani operativi” in relazione a tre livelli di siccità: • I livello di attenzione; • II livello di preallarme; • III Livello di allarme.

  16. Livello di attenzione A puro titolo esemplificativo: • anticipo dell’invaso della rete in modo da creare una circolazione delle acque che oltre a garantire il ristoro dell’ambiente consente la ricarica della falda ipodermica. L’anticipo dell’invaso può avvenire già a partire dai primi giorni del mese di marzo. • Irrigazioni precoci; • erogazione del volume irriguo per ciascun appezzamento in quantità limitata a quanto fissato dal “Regolamento irriguo” con tendenza a distribuire il minor volume determinato dal “consiglio irriguo”.

  17. Livello di pre-allarme • razionamento delle acque fra i diversi impianti, in relazione al numero di richieste irrigue pervenute in ciascuna area; • riduzione delle portate tra i canali secondari e di conseguenza ai terziari e a quelli di ordine superiore; in alcune situazioni si dovrà ricorrere a turni di prelievo da parte dell’utenza secondo quanto stabilito dal Regolamento Irriguo; • limitazione dei volumi erogati a quanto previsto dal bilancio idrico di ciascun appezzamento (consiglio irriguo).; • applicazione rigorosa del Regolamento irriguo “Consegna delle acque all’utente e contenimento delle dispersioni”, “Ferme restando le vigenti norme di legge in materia, il Consorzio si riserva di non concedere l'acqua di irrigazione, in via di fatto e senza necessità di adottare specifici atti formali, in caso di fossi di adduzione e/o terreni non convenientemente preparati o privi di reti di distribuzione o scolo in condizioni di normale efficienza ovvero che per qualsiasi altra ragione possano essere causa di eccessivi consumi di acqua o di danni a terzi.” • A partire dal verificarsi di questo scenario non verrà concessa l’irrigazione ai terreni dotati di sistemi di accumulo o pozzi configurabili come sistemi irrigui indipendenti dalla canalizzazione di bonifica.

  18. Livello III: Allarme • modificare i turni di distribuzione “privilegiando le colture per le quali si prefigurino situazioni di maggiore sofferenza” e quindi a maggiore rischio. • La selezione delle colture sarà effettuata dal Consorzio, sentiti i pareri dei servizi agrari delle province, del consorzio fitosanitario e dei tecnici che partecipano alla redazione dei “Bollettini di informazione agronomica Provinciali” e/o di altri specialisti del settore (ad esempio tecnici del servizio agrario del canale Emiliano Romagnolo). • La selezione delle colture dovrà essere aggiornata con cadenza indicativamente settimanale in relazione all’evoluzione delle fasi fenologiche delle diverse colture (alcune delle quali possono nel frattempo giungere a raccolto) e agli eventuali cambiamenti climatici intervenuti.

  19. Comunicazione • In tutti gli scenari dovrà essere istituito un sistema efficace di gestione dell’informazione finalizzato a sensibilizzare ulteriormente l’utenza e i tecnici del settore rispetto allo scenario in atto e suscitare comportamenti volti al risparmio idrico, all’uso parsimonioso delle risorse idriche e alla tutela delle produzioni. • Partecipazione alla redazione dei Bollettini di informazione; • Informazioni da parte degli operatori del “call center irrigazione” agli utenti al momento della richiesta di irrigazione e/o su chiamate programmate; • Informazioni e comunicati attraverso: • Comunicati sulla stampa locale • Interventi/interviste presso le TV locali • il personale di campagna consortile (volantini, ecc..) • l’uso degli sms • il sito internet consortile • la posta elettronica

  20. Politiche di Risparmio • la Regione già promuove la razionalizzazione delle pratiche irrigue attraverso vari interventi di sviluppo agricolo. • Lo strumento principale è l’applicazione dei DPI (Disciplinari di produzione integrata) anche con la promozione di attività di assistenza tecnica. • La tecnica prevista nei DPI prevede l’impiego del metodo del bilancio idrico. In rete telematica sono disponibili due applicativi che supportano il miglioramento della pratica irrigua: • Irrinet - emette un consiglio irriguo basto sul metodo del bilancio; • TecnIrri - guida nella progettazione dell’impianto aziendale e nella scelta del materiale irriguo.

  21. IRRINET • Il sistema IRRINET è il Servizio Irrigazione della Regione Emilia-Romagna, ed è uno dei supporti irrigui ufficiali a disposizione degli agricoltori che aderiscono al regime di aiuti comunitari contemplati nel reg.CE. 1257. • Il supporto è stato preparato dal CER con il cofinanziamento della Regione, ed è oggi fruibile gratuitamente su Internet da tutti gli agricoltori grazie alla collaborazione ed al contributo economico di tutti i Consorzi di Bonifica emiliano-romagnoli. • IRRINET elabora il “consiglio irriguo” sulle principali colture della regione utilizzando i dati meteorologici (pioggia ed evapotraspirazione) del Servizio Meteorologico Regionale, i dati dei terreni del Servizio Geologico dei Suoli della Regione Emilia Romagna ed i parametri colturali messi a punto con l’attività sperimentale del CER. • Sulla base dei dati richiesti all’agricoltore viene calcolato in maniera precisa Bilancio Idrico della coltura, che è visualizzato riportando Quando e Quanto irrigare, assieme ad un grafico che visualizza l’andamento dell’umidità nel terreno dall’inizio della stagione irrigua.

  22. Con il sistema IRRI-SMS le informazioni possono arrivare sul cellulare senza dover disporre di un computer Pagina del Sistema geografico di individuazione dell’azienda agricola sul territorio

  23. Vite Ancellotta, 2000-2003. +13% -27% Volumi irrigui e relativa produzione nel confronto tra IRRINET e gestione irrigua decisa dall’agricoltore IRRINET-PLUS valutazioni d’ordine economico sull’effettiva utilità di effettuare l’adacquata o meno

  24. Anonymous N° of unique users 7030 Real-Time Irrigation scheduling provided 26.403 Irrinet Highlights 2006 Registered • N° of reg. users 637 • Real-Time Irrigation scheduling provided 27.275 IrriSMS • N° of SMS users 112 • N° of SMS sent 3.687

  25. Tecnirri

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