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GLUCIDI (CARBOIDRATI)

SI TROVANO OVUNQUE: CIBI (FRUTTA, VERDURA E CEREALI; LEGNO E PIANTE VENGONO SINTETIZZATI DALLE PIANTE VERDI ATTRAVERSO LA FOTOSINTESI: 6CO 2 + 6H 2 O luce solare 6O 2 + C 6 H 12 O 6 SONO SOLIDI CRISTALLINI INCOLORI POLARI, SOLUBILI IN ACQUA, DOLCI. GLUCIDI (CARBOIDRATI).

andrew
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GLUCIDI (CARBOIDRATI)

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  1. SI TROVANO OVUNQUE: CIBI (FRUTTA, VERDURA E CEREALI; LEGNO E PIANTE • VENGONO SINTETIZZATI DALLE PIANTE VERDI ATTRAVERSO LA FOTOSINTESI:6CO2 + 6H2O lucesolare 6O2 + C6H12O6 • SONO SOLIDI CRISTALLINI INCOLORI POLARI, SOLUBILI IN ACQUA, DOLCI GLUCIDI (CARBOIDRATI)

  2. CLASSIFICAZIONEin base alla funzione: Fonte di energia e carbonio per organismi non fotosintetici: glucosio, glicogeno, lattosio, amido e saccarosio 2) Elementi strutturali e di supporto: cellulosa, chitina, mureina, ribosio e deossiribosio 3) Adesione cellulare ad altre cellule e meccanismi di riconoscimento e identificazione: oligosaccaridi (glicoproteine, glicolipidi) 6) Farmaci (antibiotici): glicosidi

  3. CARBOIDRATI Hanno formula generale (CH2O)n 3<n<8 Sono aldeidi o chetoni di alcoli polivalenti • Monosaccaridi: zuccheri semplici con più gruppi. Si nomenclano in base al numero di atomi di carbonio (3, 4, 5, 6) trioso, tetroso, pentoso o un esoso; il gruppo aldeidico con aldo e quello chetonico con cheto • Disaccaridi: due unità monosaccaridiche legate covalentemente. • Oligosaccaridi: alcune unità monosaccaridiche legate covalentemente. • Polisaccaridi: polimeri che consistono in catene di unità monosaccaridiche o disaccaridiche da 101-105

  4. Zuccheri totali mono e oligosaccaridi

  5. MONOSACCARIDI aldoesosi = 24 = 16 stereoisomeri

  6. chetoesosi = 23 = 8 stereoisomeri

  7. Formazione di semiacetali e semichetali Un’aldeide può reagire con un alcol per formare un semiacetale. Un chetone può reagire con un alcol per formare un semichetale. H+ H+

  8. Formazione di semiacetali e semichetali Pentosi ed esosi possono ciclizzare attraverso la reazione tra un OH e il gruppo chetonico. Il glucoso forma un semiacetale intramolecolare tra il C1 aldeidico e l’OH in C5 per formare un ciclo a sei termini (struttura piranosica, dal pirano). prevalenza di forme cicliche in soluzione acquose 0,024% 36% 64%

  9. TRASFORMARE FISHER IN HAWORTH La testa e la coda della molecola vengono ora avvicinate: la struttura ciclica comincia a prendere forma. Prima di poterla chiudere è necessario però ruotare il C-5 per portare nel piano dell’anello l’OH che deve reagire con il gruppo aldeidico La chiusura dell’anello porta alla formazione degli anomeri a e b

  10. La ciclizzazione del D-glucosio produce un nuovo centro di asimmetria al C1. I due stereoisomeri sono chiamati anomeri  e . -D-Glucoso -D-Glucoso Nella proiezione di Haworth, se si parte da un monosaccaride di tipo D, quando il gruppo OH legato al C1 è al di sotto del piano dell’anello si chiama  mentre se è al di sopra si chiama  Se si parte da L si inverte tutto

  11. Dopo evaporazione: D-glucosio (in acqua) a-D-glucopiranosio Pf. 146°C D-glucosio (in piridina) b-D-glucopiranosioPf. 148-155°C Quantità relative (in %) di alcuni isomeri di monosaccaridi in soluzione acquosa all'equilibrio (40°C): (in tutti i casi catena aperta «1%)

  12. POTERE DOLCIFICANTE Neotame 8000 Sucralosio 600 Saccarina 300 Acesulfame-K 200 Aspartame 200 Fruttosio 1,5 SACCAROSIO 1 Glucosio 0,75 Maltosio 0,32 Galattosio 0,22 Lattosio 0,20 I dolcificanti sono sostanze naturali o di sintesi, capaci di conferire un sapore dolce agli alimenti a cui vengono aggiunte. Il loro impiego, non si limita al solo settore alimentare, ma si estende anche a quello medico e sanitario; dolcificanti naturali e di sintesi vengono ad esempio utilizzati per impartire un sapore gradevole alle preparazioni medicinali o fitoterapiche introdotte per via orale (sciroppi, tisane, infusi), ma anche e soprattutto in sostituzione dello zucchero nei prodotti per diabetici e in quelli dietetici.

  13. Potere dolcificante di alcuni edulcoranti naturali

  14. REAZIONI MONOSACCARIDI CHIUSI-APERTI: Sul gruppo carbonilico/OH, dopo apertura dell’anello Sul gruppo OH anomerico oppure su altri OH sul composto ciclico NaBH4/H2O

  15. Solo aldosi AGENTI OSSIDANTI: Br2/H2O acidi aldonici HNO3 acidi aldarici

  16. Tautomeria en-diolica di aldosi e chetosi a H H a OH H C O C in ambiente basico un aldoso è in equilibrio con il chetoso corrispondente O C H C OH OH- OH- H Per questo motivo vengono detti zuccheri riducenti Aldosi e chetosi danno saggio positivo ai reagenti di: Fehling-Tollens-Benedict O H C C OH

  17. ESTERI ETERI

  18. GLICOSIDI + H2O + Alfa/beta-D-glucopiranosio Il legame glicosidico impedisce la formazione dell’equilibrio fra gli anomeri. H2O (aglicone)

  19. NAG NAM

  20. DISACCARIDI: DIMERI COSTITUITI DA 2 MOLECOLE DI MONOSACCARIDE UNITI MEDIANTE UN LEGAME GLICOSIDICO TRA IL CARBONIO ANOMERICO DI UN CARBOIDRATO CON IL GRUPPO -OH DELL'ALTRO. • IL LEGAME GLICOSIDICO PIU' COMUNE E': • -1,4 OPPURE -1,4 • IL MALTOSIO SI OTTIENE PER IDROLISI DELL'AMIDO, MENTRE IL CELLOBIOSIO PER IDROLISI DELLA CELLULOSA; IL LATTOSIO E' PRESENTE NEL LATTE MENTRE IL SACCAROSIO NELLA CANNA E BARBABIETOLA DA ZUCCHERO

  21. a-D-glucopiranosil-(1 4)-b-D-glucopiranosio a e b MALTOSIO

  22. La presenza del legame beta 1-4, anziché alfa 1-6, e l'assenza, nei mammiferi, di specifici enzimi per la degradazione del legame beta 1-4, rendono non assimilabile il glucosio proveniente dalla cellulosa. Solamente i ruminanti ed altri tipi di mammiferi, sono in grado di utilizzare il glucosio della cellulosa, grazie alla presenza, nel loro sistema digerente, di batteri che rompono tale legame. Noi non possediamo enzimi cellulosi in grado di riconoscere il legame beta glicosidico.

  23. Il saccarosio è un disaccaride e probabilmente è il composto organico prodotto in maggiore quantità in forma pura. Si ottiene dalla canna o dalla barbabietola da zucchero e dalla sua idrolisi acida si ottengono quantità equimolari di D-glucosio e di D-fruttosio. Inoltre il saccarosio è un disaccaride che non dà mutarotazione. Ciò indica che il legame glicosidico che unisce le due unità monosaccaridiche coinvolge entrambi gli atomi di carbono anomerici. In soluzione acquosa non si possono instaurare equilibri con la forma aperta. In questo caso il nome a questa sostanza può essere attribuito in maniera equivalente come: a-D-glucopiranosil-b-D-fruttofuranoside o b-D-fruttofuranosil-a-D-glucopiranoside

  24. Polisaccaridi • Negli organismi i polisaccaridi hanno varie funzioni: • Di deposito dei monosaccaridi: • Amido, (amilosio e amilopectina) Glicogeno • Strutturale • Cellulosa, Chitina • Di adesione e riconoscimento • glicoproteine

  25. PERCENTUALE DI AMIDO CONTENUTA IN ALCUNI ALIMENTI granuli intracellulari altamente idratati (---> colloidi) tuberi, semi di cereali amido = amilosio (20%) + amilopectina (80%)

  26. Amilosio • Amilosio: catena lineare di migliaia di unità (fino a 5000) • Il legame alfa 1-4 fa assumere alla molecola una struttura ad elica • Costituisce circa il 20-25% dell’amido • Composto non riducente, non manifesta mutarotazione

  27. Amilopectina L’Amilopectina è un polimero del glucosio tenuto insieme principalmente da legami a(14) (fino a 106 glucosi) con ramificazioni attraverso legami a(16) Costituisce circa 75-80% dell’amido Composto non riducente, non manifesta mutarotazione Le ramificazioni contenenti 20-25 glucosi producono una struttura più compatta che non l’amilosio. La presenza di più terminali di catena facilita l’attacco enzimatico (amilasi) per la degradazione.

  28. AMIDO

  29. 15 40

  30. GLICOGENO Il glicogeno è simile all’amilopectina è tenuto insieme principalmente da legami a(14) con maggiori ramificazioni a(16) Glucosi fino a 50.000 e ramificazioni fino a 10 residui e più fitti Questa struttura permette una rapida mobilizzazione del glucosio conservato in deposito come glicogeno. Composto non riducente, non manifesta mutarotazione

  31. Cellulosa • Molecole con legame b(1-4). • Fino a un massimo di 15000 glucosi • Questo determina una struttura lineare, e non ad elica come l’amido. • Fibre insolubili in acqua • Composto non riducente e non presenta mutarotazione • È il componente principale della parete cellulare di tutte le cellule vegetali e costituisce circa il 50% del legno, a cui conferisce rigidità e sostegno

  32. Assume una conformazione estesa di microfibrille che si associano con legami idrogeno

  33. cellulosa

  34. CHITINA Composto tipico dell’esoscheletro degli artropodi, al quale conferisce grande resistenza meccanica.

  35. Dal punto di vista chimico si tratta di un polisaccaride, costituito da più unità di acetilglucosammina AGA (N-acetil-b-D-glucos-2-ammina) legate tra di loro con un legame di tipo β-1,4, lo stesso delle unità di glucosio che formano la cellulosa. • La chitina è inoltre un componente della parete cellulare di muffe e lieviti • I legami idrogeno tra polimeri adiacenti garantiscono alla sostanza una notevole durezza.

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