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PROGETTO FOSSA MAESTRA

PROGETTO FOSSA MAESTRA. Perché il progetto non parte?. Mancanza di fondi (ma non è un problema) Interessi alternativi su alcuni lotti dell’area (acquisti e destinazioni urbanistiche) Problemi tecnici inerenti al progetto La presenza del campeggio Altro …. Le direzioni principali di lavoro.

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PROGETTO FOSSA MAESTRA

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Presentation Transcript


  1. PROGETTO FOSSA MAESTRA

  2. Perché il progetto non parte? • Mancanza di fondi (ma non è un problema) • Interessi alternativi su alcuni lotti dell’area (acquisti e destinazioni urbanistiche) • Problemi tecnici inerenti al progetto • La presenza del campeggio • Altro …

  3. Le direzioni principali di lavoro • Analisi accurata del piano regolatore • Completa ed esauriente catalogazione catastale di tutta l’area • La richiesta di ricollocazione di tutti i lotti da area Arenile ad Area Umida • Mancata acquisizione del sedime (esproprio) • La sensibilizzazione dell’opinione pubblica • Le interrogazioni / mozioni da fare

  4. Il piano regolatore Tavola QP3 – le invarianti strutturali Variante generale 2009 La Zona Umida Fossa Maestra è un’invariante strutturale sin dal 1998 Insieme delle risorse territoriali necessarie allo svolgimento di un certo progetto e di conseguenza tutelate e valorizzate da specifiche direttive di attuazione

  5. La ricollocazione in UTOE arenile Con la Variante al Piano Strutturale, adottata con delibera C.C. 113 del 11/12/2009, la parte più a sud è stata inserita nell’invariante UTOE 2 Arenile

  6. Le Norme Tecniche di Attuazione • Sono le norme generali, specificate per ogni invariante strutturale • Per la Zona Umida Fossa Maestra: valgono le NTA adottate con delibera 28 C.C.del 16 marzo 2012. Nell’art. 13 ci sono regole precise: non sono ammesse nuove costruzioni e nuovi insediamenti, nemmeno parcheggi (solo ristrutturazioni) • L’art. 18 punto 1.4 riguarda l’UTOE Arenile e specifica alcune regole per la zona “speciale” che apparteneva alla Zona Umida: è permesso il campeggio esistente e nella zona ad est solo interventi per l’ambiente naturale umido

  7. La confusione dell’Arenile • Le NTA Arenile, redatte nel 2007 (?) come variante alla versione del 2001, riportano già il ricollocamento in UTOE Arenile della parte sud della Zona Umida Fossa Maestra, ricollocazione che avverrà nel 2009 (!). • Aldilà di questo, nelle NTA si conferma il progetto Fossa Maestra con eliminazione del campeggio (non previsto) ma la zona ad est acquisisce potenzialità turistiche (parcheggi, tende, spettacoli) • Se queste NTA sono superate da quelle del 2012, allora torna il campeggio. Se valgono ancora queste, sparisce il campeggio ma si sviluppa turisticamente l’area ad est.

  8. La catalogazione catastale • E’ importante conoscere: • La perimetrazione attuale della invariante Fossa Maestra • Tutte le particelle catastali • Tutti i proprietari • Quali sono i terreni destinati ad esproprio per l’attuazione del progetto

  9. Particelle catastali – zona sud ora UTOE Arenile

  10. Particelle catastali – zona centrale

  11. Particelle catastali – zona nord

  12. La mancata acquisizione • C’è risposta della Procura della Repubblica o della Corte dei Conti all’esposto di Legambiente del 21 marzo 2011? • Chi era il proprietario effettivo dell’area • Chi era il responsabile dell’abuso (se coincideva o no col proprietario dell'area) • Se c’è stata inottemperanza accertata (90 gg dopo l’ordinanza di demolizione) • Chi era, nel novembre 2003, il dirigente responsabile, che avrebbe dovuto accertare l’inottemperanza, la quale costituisce titolo per immissione del possesso e la trascrizione nei registri immobiliari.

  13. La domanda da porsi • Forse è possibile che l’acquisizione del sedime (esproprio) sia automatica nonostante non sia stata fatta richiesta? • Occorre poi ricercare negli archivi comunali la documentazione della demolizione (e mancato esproprio) – periodo novembre 2003

  14. L’esproprio post demolizione • Art. 31 d.p.r. 380/01 (testo unico per l’edilizia) Se il responsabile dell'abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di novanta giorni dall'ingiunzione, il bene e l'area di sedime, nonche' quella necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive sono acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del comune. L'area acquisita non puo' comunque essere superiore a dieci volte la complessiva superficie utile abusivamente costruita. • L'accertamento dell'inottemperanza alla ingiunzione a demolire, nel termine di cui al comma 3, previa notifica all'interessato, costituisce titolo per l'immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, che deve essere eseguita gratuitamente.

  15. La domanda da porsi • La trascrizione del terreno espropriato al patrimonio comunale è stata eseguita? Se non, perché? Siamo ancora in tempo?

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