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Piano dell'Offerta Formativa per l'anno scolastico 2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASELLA Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado. Piano dell'Offerta Formativa per l'anno scolastico 2013/2014 (delibera n° 13 del Collegio Docenti del 28/11/2013). Per una facile lettura del P.O.F. “Cliccare” per accedere a un argomento.

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Piano dell'Offerta Formativa per l'anno scolastico 2013/2014

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASELLA Scuola dell’Infanzia, Scuola Primariae Secondaria di Primo Grado Piano dell'Offerta Formativa per l'anno scolastico 2013/2014 (delibera n° 13 del Collegio Docenti del 28/11/2013)

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  3. San Bartolomeo IL TERRITORIO Legenda: Scuola media e sede dell’Istituto Comprensivo Scuola secondaria I° grado Scuola primaria Scuola dell’infanzia Scuola dell’infanzia privata Asilo nido privato Comune frazione sede di plesso

  4. Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento in cui la scuola esplicita la sua proposta formativa, è elaborato dal Collegio dei Docenti ed approvato dal Consiglio d'Istituto.

  5. l'Istituto Comprensivo di Casella, risultante dall’unione della Direzione Didattica di Casella con la Scuola Media C.F. Adorno, comprende tutte le scuole del territorio dei comuni di Casella, Savignone, Montoggio e Valbrevenna ed è localizzato nell'entroterra a nord di Genova La Direzione ha sede presso la scuola media di Casella Via A. Moro 4 16015 Casella (GENOVA) Tel 010-9677184 Fax 010-9682067 e- mail: geic82000v@istruzione.it

  6. IL NOSTRO ISTITUTO

  7. organigramma Dirigente Scolastico Collaboratori D.S.G.A. Collegio Docenti Assistenti Amministrativi Fiduciari Collaboratori Scolastici ATA Figure Strumentali Commissioni Referenti

  8. ORGANIZZAZIONE FUNZIONI STRUMENTALI E COMMISSIONI

  9. ORGANIZZAZIONE Capo d'Istituto è il Dirigente Scolastico Prof. Ferrarelli Giuseppe Insegnanti Collaboratori: Baldelli Marco –Maestri Gian Luca Fiduciari dei plessi ( designati dal Collegio dei Docenti): Casella Primaria – Maestro Maestri Gian Luca Montoggio Primaria – Maestra F. Conte Savignone Primaria - Maestra Campi Giuseppina Isorelle Primaria – Maestra F. Dellacasa Bruna Valbrevenna Primaria - Maestra M.F. Strata Rosanna Infanzia Montoggio - Maestra Callero Monica Infanzia S.Bartolomeo - Maestra Cantoni Paola Secondaria 1° Casella - prof. M. Baldelli (vice preside) Secondaria 1° Montoggio prof. C. Garrè Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo sono 79

  10. La segreteria comprende: Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Luigina Traverso e n° 4 assistenti amministrativi. I collaboratori scolastici in servizio sono 15 e , nei plessi di Isorelle, San Bartolomeo e Savignone, opera una cooperativa per la pulizia dei locali scolastici. Gli organi collegiali dell’ Istituto a livello locale sono: ØI consigli di intersezione (scuola dell'infanzia), interclasse (scuola primaria) e di classe (scuola secondaria 1° grado) di durata annuale. ØIl Consiglio di Istituto di durata triennale. (scadenza 2015) Fanno parte dell'organizzazione: ØTeam dei Docenti incaricati delle funzioni strumentaliIl Collegio dei Docenti individua all’inizio di ogni anno scolastico, tenendo conto delle esperienze precedenti e dei bisogni emersi, le funzioni strumentali necessarie per il buon funzionamento del P.O.F.

  11. Gruppo di lavoro Legge 104/92È formato da: ØDirigente Scolastico Øinsegnanti di sostegno Ørappresentante delle famiglie Commissioni Il Collegio dei Docenti individua, nel suo ambito, gruppi di lavoro incaricati di elaborare proposte in ordine ad argomenti che possono essere più agevolmente affrontati da un numero ristretto di persone, per essere poi portate all’approvazione del collegio stesso. FiduciariSono gli insegnanti referenti dei singoli plessi che mantengono i collegamenti tra la dirigenza, la segreteria , le varie scuole e gli Enti Locali su delega del Dirigente Scolastico.

  12. I referenti: • ØReferenti della sicurezzaSono insegnanti e personale ATA incaricati per l'adempimento della normativa prevista dalla Legge 81/2008. • ØReferente per la salute: prof. Ivaldi maurizio • ØReferente per l’invalsi: prof. Ivaldi M. • Referente per le pari opportunità: prof. Guerci • Referente per l’integrazione: Prof. Garrè Claudia • Referenti per lo sport e l’attività motoria: ins. Parodi e Prof. Baldelli • Referenti per l’Handicap: ins. G. L. Maestri • Referente Ambiente: Maestre Fasce, Cresta e Ferrante • Referente DSA: Maestri Gian Luca • Referente sito scolastico e registro elettronico: Prof. Baldelli Marco

  13. Funzioni strumentali e Commissioni Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti per la realizzazione e la gestione del piano dell’offerta formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi anche d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. In particolare quest’attività si realizza all’interno delle Commissioni e con le Funzioni Strumentali Le funzioni strumentali sono identificate con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa che, contestualmente, ne definisce, criteri di attribuzione, numero e destinatari.  Per il corrente anno scolastico sono state individuate quattro aree di intervento:

  14. Funzione strumentale Profilo GESTIONE DEL POF Coordinamento progetti d’Istituto ad interesse comune Coordinamento stesura del POF Contatti con gli enti esterni coinvolti nel POF Coordinamento delle attività di Valutazione esterna (INVALSI), Valutazione interna (Questionari di gradimento del servizio) Rapporti con gli uffici di segreteria per l’attuazione del POF. Coordinamento autovalutazione d’Istituto. Supporto alle attività di formazione. Supporto alle attività progettuale degli insegnanti Coordinatore dei progetti Miur e dei progetti d’Istituto Cordinamento,assistenza e consulenza per i progetti d’intesa con enti locali e istituzioni varie.

  15. HANDICAP E DISAGIO (ins.L. Maestri) Contatti e collaborazione con gli Enti referenti (Consultorio, Assist. Sociali, Centri specializzati….) Gestione sportello insegnanti Gestione sportello genitori ORIENTAMENTO (proff. Cicardi - Poggi) Organizzazione delle attività di orientamento in uscita dalla terza media Contatti con enti esterni operanti nel campo della formazione Attività di continuità con la scuola secondaria di 2° grado

  16. SPORTELLO DEL DISAGIO (proff. Ricci e Cresta) • Organizzazione dello sportello • Supporto ai docenti per le relazioni con le famiglie • Supporto organizzativo all’attività della psicologa • Collaborazione con i docenti per l’individuazione delle situazioni problematiche

  17. Le commissioni sono in genere formate da un rappresentante per ogni plesso e hanno il compito di elaborare proposte di attività e predisporre documentazione che sarà discussa nel Collegio dei Docenti Alcune commissioni sono legate all’attività delle funzioni strumentali: Commissione POF Alcune realizzano attività di coordinamento tra i vari plessi Commissione Continuità Commissione Lingue Commissione Multiculturale Altre si occupano di aspetti tecnici specifici: Commissione Handicap Comitato di valutazione

  18. I NOSTRI PLESSI INDIRIZZI ORARI

  19. ORDINE LOCALITÀ INDIRIZZO TELEFONO CLASSI O SEZIONI Scuola della Infanzia S.BARTOLOMEO Via Gallino 25 16010 Savignone E-mail infanziasanbartolomeo@gmail.com 010 - 9670798 3 MONTOGGIO Via G. Marconi 8 16126 Montoggio E-mail infanziamontoggio@gmail.com 010 - 938328 2

  20. ORDINE Scuola Primaria LOCALITÀ CASELLA INDIRIZZO Via alla Chiesa 9 16015 Casella elementarecasella@libero.it TELEFONO 010 - 9677157 CLASSI O SEZIONI 7 MONTOGGIO Piazza del Municipio 1 16026 Montoggio primariamontoggio@gmail.com 010 - 9379327 5 SAVIGNONE Via Garibaldi 4 16010 Savignone primariasavignone@gmail.com 010 - 9761140 5 ISORELLE Via 4 Novembre 16010 Savignone primariaisorelle@gmail.com 010 - 9641086 4 VALBREVENNA Via Molino Vecchio 16010 Valbrevenna 010 - 9390310 2

  21. Scuola Secondaria di 1° grado ORDINE CASELLA LOCALITÀ Via Aldo Moro 4 16015 Casella geic82000v@istruzione.it INDIRIZZO 010 - 9677184 TELEFONO 9 CLASSI O SEZIONI MONTOGGIO Via 4 Novembre 16026 Montoggio mediamontoggio@libero.it 010 - 9379328 3

  22. ORDINE Scuola Primaria CASELLA LOCALITÀ Lunedì, mercoledì giovedì e venerdì 07.59 - 12.41 Martedì 07.59 – 12.51 Con rientro pomeridiano 13,50 - 17.00 ORARIO DI FUNZIONAMENTO Scuola della Infanzia S. BARTOLOMEO Da lunedì a venerdì 07,30 - 16.00 MONTOGGIO Da lunedì a venerdì 08.00 - 13.00 Giovedì rientro pomeridiano 14,15 - 16,15 MONTOGGIO Da lunedì a venerdì 07.30 - 16.00 SAVIGNONE Da lunedì a venerdì 07.45 - 12.45 Giovedì rientro pomeridiano 14.00 - 16.00 ISORELLE Da lunedì a venerdì 08.20 - 13.20 Giovedì rientro pomeridiano 14,35 - 16,35 VALBREVENNA Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 12,25 Martedì rientro pomeridiano dalle ore 13,10 alle ore 15,45 Giovedì rientro pomeridiano dalle ore 13,10 alle ore 16,20

  23. ORDINE Scuola Secondaria di 1° grado LOCALITÀ CASELLA ORARIO DI FUNZIONAMENTO Da lunedì al venerdì 08.00 - 13.00 Martedì rientro pomeridiano 14.00 – 16.00 Giovedì rientro pomeridiano 14.00 – 17.00 MONTOGGIO Da lunedì al venerdì 08.00 - 13.00 Martedì rientro pomeridiano 14.15 – 17.15 Giovedì rientro pomeridiano 14.15 – 16.15

  24. CASELLA MONTOGGIO SAVIGNONE VALBREVENNA

  25. COME ISCRIVERSI… SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

  26. SCUOLA DELL'INFANZIA Le iscrizioni alla scuola dell’Infanzia saranno accolte entro i termini stabiliti con circolare del Ministero.“Iscrizioni aperte nelle scuole statali per i bambini che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2013 e, in presenza di particolari condizioni (disponibilità di posti, accertamento dell’avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa), anche ai bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile 2014;(in attesa di nuova circolare ministeriale) Prosegue l’esperienza delle “sezioni primavera” per i bambini dai due ai tre anni.” Altre indicazioni sono fornite dal regolamento d’Istituto.

  27. SCUOLA PRIMARIA La Circolare ministeriale fissa le modalità d’iscrizione: “Sono obbligati a iscriversi (con un modulo che sarà a disposizione delle scuole) gli alunni che compiono i sei anni entro il 31 dicembre 2013. Possono iscriversi anticipatamente anche i bambini che compiono i cinque anni entro il 30 aprile 2014. Per le prime classi sarà introdotto l’insegnante unico di riferimento che avrà la responsabilità formativa globale dell’alunno. Al momento delle iscrizioni alle classi prime i genitori possono esprimere, in ordine di priorità, le preferenze rispetto all’articolazione dell’orario settimanale: 24 o 27 ore che sono i due modelli di base. [….]”

  28. La formazione delle classi è regolata come segue: Classi prime: Suddivisione equa degli alunni secondo sesso, data di nascita, casi di svantaggio o portatori di handicap segnalato, casi particolari documentabili. Eventuali aggiustamenti saranno possibili nel caso si verificassero disequilibri evidenti entro un mese dall'inizio delle lezioni. Sdoppiamento delle classi: applicazione dei criteri precedenti tenendo conto di eventuali situazioni problematiche segnalate dai docenti del modulo.  Accorpamento di classi: Soppressione della classe partendo dall'ultima lettera dell'alfabeto; Distribuzione degli alunni nelle restanti classi secondo i criteri precedenti e tenendo conto di eventuali situazioni problematiche segnalate dai docenti del modulo. I requisiti dovranno essere posseduti alla data fissata per il termine delle iscrizioni e andranno attestati tramite dichiarazione personale. Saranno prese in considerazione le domande presentate entro il termine anzidetto. Le successive saranno esaminate solo nei casi di disponibilità di posti liberi con gli stessi criteri.

  29. SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO La Circolare Ministeriale indica le nuove norme per l’iscrizione alla scuola secondaria di primo grado: “Con l’iscrizione i genitori esprimono la scelta tra i modelli orari di 30 ore o di tempo prolungato di 36 ore (prolungabile fino a 40 ore), Nel modello a 30 ore, 29 saranno di insegnamento curriculare e 1 di potenziamento della lingua italiana. Nel nostro istituto il tempo scuola è di 30 ore settimanali. L'assegnazione alle sezioni sarà effettuata, come da regolamento interno, ripartendo equamente nelle classi i maschi e le femmine, gli alunni segnalati, i ripetenti e tenendo conto delle indicazioni contenute nelle schede di valutazione. Si terrà conto della presenza di alunni portatori di handicap e di alunni stranieri.

  30. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

  31. La stesura del P.O.F. tiene conto della situazione socio ambientale in cui si opera, per poter individuare i bisogni formativi …

  32. ANALISI SOCIO AMBIENTALE L’istituto comprensivo di Casella è costituito da 9 plessi: due di scuola Media a Casella e a Montoggio, cinque di scuola Elementare a Casella, Montoggio, Savignone (2 plessi) e Valbrevenna e due di scuole dell’Infanzia statali a Montoggio e S. Bartolomeo (com. di Savignone) Esistono tre scuole dell’infanzia private ubicate a Casella, Savignone e Isorelle e un Mini nido. Attualmente la popolazione scolastica ha una tendenza che potrebbe definirsi di assestamento. Il numero degli alunni per classe risulta talvolta troppo numeroso in relazione alla possibilità di formare una sola sezione per ogni anno di nuove iscrizioni. Ciò si riflette anche sulla formazione delle classi della scuola media che tendono a essere molto numerose, però senza la possibilità di andare oltre le tre sezioni; si riflette anche sulla possibilità di predisporre attività scolastiche extracurricolari o di laboratorio, in quanto mancano gli spazi e le attrezzature che sono tipicamente competenza dei comuni. La situazione sociale della valle presenta molteplici caratteristiche che vanno evolvendosi con il trascorrere degli anni. Accanto a famiglie originarie della zona, s’insediano nuclei familiari provenienti specialmente da Genova, ma non sempre questa sistemazione risulta stabile e continuativa.

  33. I quattro comuni presentano caratteristiche diverse: Savignone con i suoi centri commerciali (Isorelle) e con gli insediamenti produttivi e commerciali della località “Ponte”, fatto salvo il centro “storico” che resta residenziale e “turistico”, fornisce nuovi posti di lavoro e genera movimenti di popolazione. Casella mantiene alcune attività produttive industriali di notevole interesse economico, ma spesso con incerto futuro e anche un nucleo residenziale e di villeggiatura con qualche nuovo insediamento abitativo; Valbrevenna resta un centro con pochi abitanti residenti, alcune realtà turistiche e ancora qualche attività agri-turistica Montoggio ha poche attività industriali e quelle commerciali non attirano molte persone al di fuori delle zone limitrofe e quindi si limita a porsi come zona residenziale con vari tentativi di rilancio per quanto riguarda la “villeggiatura”, l’agricoltura locale e la conservazione e salvaguardia dell’ambiente. C’è da osservare che nelle nostre zone la scuola spesso opera da elemento di aggregazione per i ragazzi che hanno facilità ad incontrarsi con i coetanei, mentre normalmente vivrebbero isolati nelle varie frazioni che sono sparse per il territorio dei comuni. Le attività ricreative sono spesso concentrate nei capoluoghi e fanno capo alle organizzazione parrocchiali o/e alle società sportive che possiamo trovare a Casella (Palazzetto dello sport: Ginnastica artistica ecc.) a Montoggio appena agli inizi nella Palestra Polivalente Balilla, a Savignone, sia nel capoluogo che nella frazione Isorelle, a Ronco Scrivia che, pur non facendo parte del territorio dell’Istituto Comprensivo, ospita la Piscina Comprensoriale e attira alcuni ragazzi dei vari comuni della Valle Scrivia. Chi vuole praticare altri sport a volte si rivolge alle società sportive di Genova che, specialmente da Montoggio, sono raggiungibili attraverso la strada per Creto e Molassana e qualcuno raggiunge Busalla o la Val Polcevera.

  34. Uno dei problemi legati al territorio è quello dei trasporti che si riflette anche sull’organizzazione scolastica. I comuni, infatti, sono costretti ad organizzare servizi di scuolabus da e verso le varie frazioni con notevole dispendio di denaro e con l’impossibilità di garantire un’uniformità di orario di apertura delle scuole e di frequenza delle attività aggiuntive proposte dal POF elaborato dai docenti. Queste difficoltà aumentano in inverno e quando la situazione climatica peggiora. Gli alunni in particolare situazione di disagio hanno un aiuto sia dai servizi sociali dei Comuni, sia dal servizio dello “sportello” predisposto dall’Istituto Comprensivo con l’ausilio di una psicologa; tuttavia i mezzi economici del bilancio sono molto limitati e non è possibile potenziarlo. Altrettanto carente è il servizio di medicina scolastica. L’Istituto Comprensivo si attiverà per agevolare e realizzare una fattiva collaborazione con le Amministrazioni Comunali per programmare quelle attività che meglio rispondono alle esigenze dell’utenza in un clima di sussidiarietà efficiente ed efficace.  BISOGNI FORMATIVI Sia per i ragazzi provenienti dalla città, abituati a maggiori stimoli, sia per gli altri, in particolare quelli residenti nelle frazioni, la scuola spesso rappresenta l’unico riferimento culturale in grado di soddisfare interessi e bisogni interiori che non sempre sono avvertiti consapevolmente.L’età della scuola è infatti un periodo difficile nel quale coesistono sensazioni contrastanti e, in un tale momento di crescita la formazione di un bagaglio di esperienze più ampio e comunque integrativo alla formazione prettamente scolastica e all’insegnamento curricolare può rivelarsi preziosa per far scoprire al ragazzo il vero mondo interiore e trovare una strada per costruirsi gradualmente come persona.

  35. Si ravvisa perciò la necessità che la scuola si presenti come polo di aggregazione sia sociale che culturale e che dia impulso a varie iniziative per favorire scambi culturali, per arricchire le competenze e sia di stimolo alle famiglie per migliorare il loro intervento educativo. Non essendoci in zona particolari punti di aggregazione per i bambini di età scolare è necessario che la scuola attivi momenti di attività extracurriculari e potenzi il suo intervento educativo tradizionale. Inoltre la mancanza di strutture che offrano l’opportunità di fruire di offerte culturali fa sì che solo attraverso le iniziative proposte dalla scuola i ragazzi abbiano la possibilità di assistere a spettacoli diversi dalla televisione o dal cinema di evasione. Anche il confronto con le diverse realtà che iniziano a consolidarsi anche nel nostro territorio, proprio attraverso la scuola può svilupparsi su percorsi di tolleranza e di reciproco rispetto. Pur non potendo considerare il nostro territorio una zona a rischio, esistono non poche situazioni in cui l’ambiente familiare non è in grado di svolgere appieno il compito educativo, per cui la scuola si trova nella necessità di operare interventi di recupero e sostegno al fine di garantire le pari opportunità. L’alunno sarà al centro dell’azione educativa della scuola e l’offerta formativa sarà volta a soddisfare i suoi bisogni cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi. Possiamo individuare le tappe fondamentali del processo educativo:

  36. Sviluppo dell’identità della persona e relazionale Bisogno di figure positive di riferimentoEducazione ai valori della convivenza Positivo clima scolasticoEducazione al rispettoAccettazione delle frustrazioniPoter essere ascoltato Sviluppo delle competenze Sviluppo dell'attenzioneSviluppo all'ascolto Esprimersi con linguaggi diversi Sviluppo della capacità di rielaborare le competenze e le conoscenze acquisite

  37. Si possono così definire… LA SCUOLA E LE SUE FINALITA'

  38. Finalità della scuola La scuola ha come finalità prioritaria: Formare ogni persona sul piano cognitivo, culturale e umano promovendo: l’apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base. l’autonomia di pensiero e la capacità di elaborare metodi e strumenti, che consentano la costruzione di itinerari personali all’interno della pluralità culturale, l’educazione alla tolleranza per una convivenza civile e democratica. Per conseguire questi obiettivi gli insegnanti operano per ·INDIVIDUARE TRAGUARDI ·DEFINIRE STANDARD DELLE COMPETENZE CONOSCENZE E ABILITA’ Utilizzando nelle forme più opportune:  ·ARTICOLAZIONE DELLE DIVERSE DISCIPLINE ·METODI DI INSEGNAMENTO E STUDIO ·CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APRENDIMENTI ·NORME COMPORTAMENTALI ·DINAMICHE PSICOSOCIALI

  39. PER UNA SCUOLA APERTA... La frequenza scolastica dell'alunno instaura, necessariamente, tra scuola e famiglia, un rapporto che entrambe le parti hanno l'interesse e il dovere di coltivare ed approfondire affinché esso, da Rapporto Formale, diventi Rapporto Educativo, abbia cioè al centro delle riflessioni l'alunno, con le proprie peculiarità, i propri diritti e doveri, l'indiscutibile esigenza di essere sostenuto nel suo processo di crescita da istituzioni (scuola - famiglia) possibilmente concordi nelle scelte educative prioritarie e tali da consentirgli un'equilibrata esperienza di vita come persona e come alunno. Condizioni fondamentali da attivare tra scuola e famiglia per instaurare un rapporto educativo sono: PLa conoscenza dell'alunno. PLa riflessione comune sugli obiettivi educativi. PLa condivisione delle scelte e delle responsabilità. PL'impegno ad un reciproco sostegno rispettoso delle specifiche competenze. PLa disponibilità vicendevole a valutare obiettivamente i risultati inadeguati o insufficienti ed a riprogettare interventi migliorativi.

  40. È competenza dell'istituzione scolastica: Pinformare Prassicurare Pcoinvolgere la famiglia coordinando un itinerario di collaborazione programmata e costante in quanto è l'istituzione deputata a razionalizzare l'esperienza educativa. Risposte ai bisogni La Scuola si fa carico dei bisogni formativi degli alunni, in relazione non solo all'apprendimento, ma alla sempre maggiore complessità della domanda di formazione. Favorisce l'acquisizione di competenze nell'ambito della cultura umanistica, sfondo e base per l'approccio alla cultura scientifica e tecnologica. Predispone autonomamente e collegialmente percorsi formativi adeguati ai bisogni, proporzionati alle possibilità degli alunni e, se il caso, personalizzati in attuazione dell'autonomia organizzativa e didattica. Si assume l'impegno di:rendere omogenea l'offerta predisponendo percorsi curricolari unitari e complementari tra i diversi ordini di scuola. ampliare l'offerta formativa attraverso la progettazione nell'ambito dell'autonomia didattica ed amministrativa di percorsi integrativi mediante il pieno utilizzo delle risorse umane, economiche e strutturali. Le linee d’azione a supporto di questo progetto unitario, saranno basate sull’acquisizione di atteggiamenti orientati all'approfondimento delle conoscenze e all’acquisizione di un metodo di studio.

  41. Il metodo dovrà basarsi essenzialmente sulla proposizione di situazioni problematiche e sull'acquisizione di capacità di collegamento tra gli apprendimenti. Occorrerà quindi prevedere: Pun approccio trasversale alle discipline  Puna loro interrelazione  Puna necessità di lavorare "per problemi"  Puna necessità di lavorare "per argomenti"  Pun'esigenza di approfondire e collegare piuttosto che aumentare il numero delle nozioni. I collegamenti tra ambiti disciplinari ed insegnamenti dovranno conseguentemente essere funzionali a tali itinerari, così come dovranno essere a loro funzionali le attività di arricchimento del curricolo. Condizioni essenziali a garantire i processi suddetti saranno: Pil buon rapporto educativo e relazionale Pl'accoglienza  Pl'ascolto Pla creazione di gruppi funzionali non solo all'apprendimento ma all’integrazione-socializzazione  Pla chiarezza dei messaggi e la certezza della loro comprensione  Pla sicurezza affettiva 

  42. Pla cura quotidiana dei rapporti personali (docenti-alunni, alunni-alunni, docenti-docenti, docenti-genitori, genitori-genitori). L'Azione della scuola a favore degli alunni dovrà essere sostenuta da attività organizzative, amministrative, di vigilanza e di supporto materiale essenziali a garantire una situazione adatta alla realizzazione dell'intero progetto formativo. Accoglienza Consiste nell'organizzare situazioni che favoriscano la conoscenza reciproca, la disponibilità al dialogo e alla collaborazione per dare serenità al rapporto con alunni e genitori.

  43. Il Collegio dei Docenti si propone di attuarlo nel modo seguente: ØNella scuola dell'Infanzia il primo ingresso sarà caratterizzato da un distacco leggero dai genitori. Le scuole all’inizio d’anno funzionano a orario ridotto per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutte le insegnanti della scuola. Si attua uno scaglionamento dei bambini per dare modo alle due insegnanti di sezione in compresenza di avere un approccio più diretto e particolare con i singoli bambini ed ottenere un distacco dai genitori meno traumatico possibile. ØNelle prime classi della scuola primaria si realizzerà il primo incontro - dialogo con gi insegnanti nei primi 30 gg. di lezione. Nel corso dell'incontro si presenta la giornata tipo dell'alunno, si spiegheranno le modalità di articolazione delle attività, i criteri metodologici assunti ed, in generale, il lavoro del primo mese. Il primo giorno di scuola, durante la mattinata si proporranno attività che consentano l'accoglienza anche dei genitori,

  44. Grande attenzione viene riservata all’accoglienza, all’integrazione e all’orientamento …

  45. INTEGRAZIONE SVANTAGGIOData la significativa presenza di alunni in situazione di svantaggio, la scuola, per rispondere ai loro bisogni educativi, adotta modelli organizzativi/didattici di tipo flessibile, privilegia metodologie pluralistiche, favorisce l'uso di più linguaggi.Al fine di ampliare le opportunità formative, promuove anche la partecipazione di tutti gli alunni ad attività di laboratorio (pittoriche- espressive-informatiche), nonché a gite ed uscite sul territorio, sempre che l’organico a disposizione lo consenta. Nei casi di difficoltà economiche accertate, la scuola stessa contribuisce con i propri fondi al pagamento delle quote di partecipazione affinché sia evitata ogni forma di discriminazione. Una particolare attenzione è riservata ai rapporti con le famiglie degli alunni svantaggiati e in alcuni casi si richiede anche la collaborazione dei servizi sociali o di altre agenzie educative presenti sul territorio. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Come rilevato dalle recenti Indicazioni Ministeriali, possiamo constatare che anche la realtà del nostro territorio presenta legami con varie parti del mondo grazie agli inserimenti di alunni stranieri. Deve pertanto confrontarsi e interagire con culture diverse, pur non possedendo sempre gli strumenti necessari a soddisfare le loro esigenze. L’obiettivo della scuola sarà quindi fornire supporti adeguati affinché ogni alunno sviluppi un’identità aperta e consapevole, nel rispetto della libertà e delle differenze individuali, ricorrendo quanto possibile alla collaborazione con i servizi offerti dal territorio.

  46. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILIL'inserimento degli alunni disabili nelle classi/sezioni è finalizzato alla loro piena integrazione; mediante l'offerta di ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone di consentire a ciascun alunno disabile il pieno sviluppo delle proprie potenzialità relazionali, affettive, cognitive, onde realizzare pienamente il diritto allo studio.Per ognuno, secondo quanto previsto dalla vigente normativa, il gruppo di lavoro rappresentato dagli operatori socio-sanitari, dai docenti curricolari e dai docenti specializzati con la collaborazione dei familiari dell'alunno, elabora, secondo le competenze di ciascuno, i seguenti documenti: DIAGNOSI FUNZIONALE (D.F.), descrizione della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell'alunno; PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (P.D.F.) ,elaborato sulla base delle potenzialità registrabili in ordine agli aspetti cognitivo, affettivo, relazionale, linguistico-sensoriale, motorio prassico, neuro psicologico e dell'autonomia; PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (P.E.P.) è il documento nel quale sono descritti gli specifici interventi predisposti per l'alunno disabile per un determinato periodo.Anche i collaboratori scolastici partecipano alla realizzazione dei progetti di integrazione per la parte di competenza. La scuola si propone inoltre un coinvolgimento forte dei genitori e dei familiari, cui si chiede di collaborare affinché si realizzino anche in ambiente domestico obiettivi in continuità con quelli scolastici.

  47. BES (bisogni educativi speciali) • Il nostro Istituto predispone un piano di intervento per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali. • Il piano di intervento viene definito tenendo conto del nostro progetto d’istituto e di quanto progettato nei consigli di classe e condiviso a livello di plesso o di singola scuola. • Contiene l’indicazione e la richiesta delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le misure e i servizi di integrazione e inclusione degli studenti con BES e per sostenerne i processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e alla riduzione degli ostacoli derivanti dalla condizione di disabilità / svantaggio. • Nel predisporre il nostro piano di intervento, si tiene conto della documentazione trasmessa dalla scuola dell’infanzia e dall’istituzione scolastica e formativa di provenienza e/o di informazioni fornite dalla famiglia e/o da figure professionali che seguono lo studente e la famiglia stessa. • Il piano d’intervento viene inviato alla struttura provinciale competente in materia entro la data stabilita dalla struttura medesima. • Successivamente all’assegnazione delle risorse e in relazione alle risorse disponibili complessivamente individuate, l’istituzione scolastica provvederà alla programmazione definitiva degli interventi a favore degli studenti con bisogni educativi speciali. • È opportuno che il piano di intervento definitivo raccordi e valorizzi le risorse umane, strumentali e organizzative, che a vario titolo (BES, Intercultura, Orientamento) sono a disposizione dell’istituzione scolastica e formativa a supporto dei percorsi “speciali” di apprendimento.

  48. Prevenzione della dispersione scolastica – Recupero delle abilità di base L’offerta formativa dell’Istituto è finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica. Le linee educative, le programmazioni, il recupero e le attività integrative sono mirati a consolidare, negli alunni: - valorizzazione dell’identità personale - capacità di integrazione - acquisizione di conoscenze - capacità di operare scelte ed assumere responsabilità - capacità di formare una propria cultura personale. Si vuole offrire a tutti il massimo di opportunità educative, anche per attenuare le differenze fra le diverse condizioni di partenza (alunni diversamente abili, stranieri, svantaggiati, con situazioni familiari problematiche).  A tal fine l’Istituto programma, in un’ottica a lungo termine, attività comuni ai tre ordini di scuola ; si muove inoltre nella direzione di favorire un’armonizzazione dei “piani di studio personalizzati-individualizzati” proposti dalla legge di Riforma (53/2003) ed una condivisione delle metodologie didattiche e pedagogiche finalizzate ad individuare e superare le problematiche degli alunni nelle diverse fasce di età. Prevenzione e recupero risulteranno quindi trasversali a tutte le discipline e presenti in ogni attività.

  49. Continuità La continuità scuola tra i vari ordini di scuola, vista in un'ottica di collaborazione tende ad assicurare uno sviluppo unitario della personalità del bambino dal punto di vista cognitivo e formativo, anche in riferimento ai casi di disadattamento e in difficoltà di apprendimento. Al fine di favorire il processo formativo degli alunni, per evitare momenti di disagio nel passaggio da un ordine di scuola all'altro, i docenti dei diversi ordini di scuola integrano il loro lavoro didattico-educativo e sintonizzano le scelte educative per la progettazione dei “piani di studio personalizzati” degli alunni. In particolare i docenti delle classi ponte s’incontrano per uno scambio di informazioni sugli alunni supportate da schede di osservazione appositamente predisposte, organizzando altresì attività di laboratorio da svolgersi con gruppi misti di alunni.I docenti dei tre ordini di scuola costituiscono una commissione di lavoro mista per realizzare iniziative che coinvolgano tutti gli alunni. Le attività saranno mirate ad approfondire ed ampliare la collaborazione sempre più proficua tra gli insegnanti, per favorire il passaggio degli alunni da un ordine di scuola a quello successivo. S’intende, in questo modo, "accompagnare" i ragazzi nel loro naturale processo evolutivo e prevenire eventuali situazioni di disagio. Anche le famiglie saranno invitate, insieme insegnanti ed alunni, a partecipare al percorso educativo previsto (legge 53/2004)

  50. La scuola assicura azioni di orientamento agli alunni ed alle famiglie in ordine alle scelte che sono chiamati a compiere nei vari momenti del percorso scolastico. In tutti gli ordini di scuola interviene per favorire una scelta consapevole in ordine alle varie attività che affiancano i percorsi didattici in relazione agli “Orientamenti Nazionali” predisposti dalla scuola. In particolare, a conclusione del Primo Ciclo di istruzione (Legge 53/2003), fornisce gli strumenti adeguati a pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e professionale, facendo acquisire: ØConoscenza di sé, delle proprie attitudini ed aspirazioni ØConoscenza delle opportunità scolastiche presenti sul territorio ØComprensione delle linee guida e dei criteri fondamentali per una scelta corretta

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