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ATELIER DI PITTURA

ATELIER DI PITTURA. Educazione Creatrice un mestiere, un’attitudine...

dalila
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ATELIER DI PITTURA

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Presentation Transcript


  1. ATELIER DI PITTURA Educazione Creatrice un mestiere, un’attitudine... Creando il Closlieu, Arno Stern ha dato alla sua attività il nome di “Educazione Creatrice”. Con ciò egli ha voluto indicare che in essa si tratta, all'opposto del condizionamento alla dipendenza, di un'iniziazione all'autonomia dell'individuo. Egli teneva a mettere l'accento sul fatto che lo sviluppo personale è legato all'esperienza sociale. Così, l'attività nel Closlieu permette all'individuo di realizzarsi tra gli altri, e non contro gli altri. Se il Closlieu è la patria della Formulazione - poiché la suscita e le dà tutta la sua ampiezza - l'esperienza di comportamento di quelli che vi vengono a dipingere, in gruppi formati da individui diversi, ha conseguenze durature nella vita di tutti i giorni. L'essere creativo è un individuo equilibrato, il contrario di un individuo aggressivo e di un individuo disperato. E' in questo senso che va inteso il termine "Educazione Creatrice".

  2. Uno spazio specifico per stimolare e proteggere l'emergere dellaFormulazione Come rendere possibile a tutti il gioco semplice e benefico della pittura? Creando le condizioni adatte a superare i pregiudizi e le inibizioni. Tutti sono capaci - proprio come lo è il bambino piccolo - di lasciarsi andare a questo gioco, quand'esso si svolge in uno spazio messo a punto a questo fine. Questo spazio è il Closlieu. Dal gioco nel Closlieu non risultano opere che altri contemplino, opere fatte per essere supporto di un messaggio, ma una traccia sul foglio il cui emergere, da sé solo, reca un piacere completo a colui che la lascia prodursi. Questa traccia sul foglio, nata da un impulso spontaneo - salvaguardato oppure ritrovato - non appartiene all'arte, ma allaFormulazione.  Arno Stern ha creato il Closlieu cinquant'anni fa. E' qui - poiché l'emissione vi vive liberata dai parassiti che l'infestano e la impoveriscono - che ha incontrato la Formulazione e ha potuto studiarla in tutta la sua originalità. E' in questo senso che va inteso il termine "Educazione Creatrice" Il Closlieu

  3. Uno spazio specifico per stimolare e proteggere l'emergere dellaFormulazione Come rendere possibile a tutti il gioco semplice e benefico della pittura? Creando le condizioni adatte a superare i pregiudizi e le inibizioni. Tutti sono capaci - proprio come lo è il bambino piccolo - di lasciarsi andare a questo gioco, quand'esso si svolge in uno spazio messo a punto a questo fine. Questo spazio è il Closlieu. Dal gioco nel Closlieu non risultano opere che altri contemplino, opere fatte per essere supporto di un messaggio, ma una traccia sul foglio il cui emergere, da sé solo, reca un piacere completo a colui che la lascia prodursi. Questa traccia sul foglio, nata da un impulso spontaneo - salvaguardato oppure ritrovato - non appartiene all'arte, ma allaFormulazione. Arno Stern ha creato il Closlieu cinquant'anni fa. E' qui - poiché l'emissione vi vive liberata dai parassiti che l'infestano e la impoveriscono - che ha incontrato la Formulazione e ha potuto studiarla in tutta la sua originalità. L'attività nel Closlieu non è una terapia; ma è preventiva di terapia perché stimola capacità che permettono all'individuo di realizzarsi. Essa sviluppa precisamente attitudini che la cultura ha soffocato e fa di ciascun essere, qualunque sia il momento in cui si dedica alla Formulazione, una persona più completa.

  4. La Formulazionefenomeno universale 1 - Presentazione della Formulazione... La Semiologia dell’Espressione è una nuova scienza. Il suo studio ha come oggetto fenomeni fin qui ignorati, la cui conoscenza è di natura tale da trasformare lo sguardo sulla Traccia. Lo studio semiologico s'interessa alle caratteristiche universali dell'atto del tracciare. Esso si astiene da ogni interpretazione soggettiva. Questo studio porta alla luce una manifestazione chiamata "Formulazione". La Formulazione è una manifestazione complessa, originale, strutturata e universale. Le condizioni propizie all'emergere della Formulazione sono: 1° un luogo che metta la persona al riparo da pressioni ed influenze.  2° la presenza degli altri, non come spettatori, ma come compagni di gioco che accettano l'emissione, conferendole il suo carattere di non-comunicazione e di normalità. 3° la presenza di un praticien che non giochi il ruolo di figura di riferimento, né quello di destinatario di ciò che viene formulato: il suo ruolo è quello di un servitore. 

  5. E' nel Closlieu che queste condizioni si trovano riunite. La Formulazione non è né tributaria, né propria di un ambiente socioculturale particolare. Non è il frutto di un apprendistato, ma solo di un esercizio continuato che sviluppa attitudini innate e le orienta verso questa manifestazione, invece che alla creazione di opere che servano alla comunicazione. 2 - Caratteristiche della Formulazione... La Formulazione nasce molto presto tra i bisogni dei bambini piccoli. S'evolve secondo un percorso programmato e non inaridisce mai. Possiede un repertorio di figure che le è proprio. E' distinta dall'arte da cui non prende in prestito né gli elementi, né le leggi, né i costumi. 3 - Pratica della Formulazione... La pratica della Formulazione - un gioco che non è una terapia - soddisfa necessità inappagate. Ne risultano un equilibrio ed una pienezza che rafforzano la personalità. Questa pratica sviluppa inoltre un grande abilità manuale e la consapevolezza di capacità che coinvolgono la persona in profondità, quale che sia la sua età, la sua esperienza, la sua situazione. Chi pratica la Formulazione si libera dalla dipendenza da modelli e sviluppa un'autonomia positiva. Chi si realizza in questo gioco naturale non fa ricorso alla violenza per affermarsi, non cerca rifugio nella droga per consolarsi, per trovare sollievo. L'atto di Formulazione è vitale e, nelle condizioni del Closlieu, fa crescere il bisogno d'affermazione di sé insieme alla relazione verso gli altri, in un equilibrio perfetto che esclude la competizione.

  6. Praticien d'Educazione Creatrice servitore del Closlieu Affinché l'atto del tracciare possa prodursi - liberato d'ogni ostacolo - è necessaria la presenza stimolante di un ‘praticien’(termine francese che indica l'educatore, nel senso originario della parola, colui che conduce), con pochi semplici gesti, si pone al servizio della crescita del bambino in un rapporto di sostegno e totale rispetto.. Egli non giudica. Non fa commentare la traccia. Il suo ruolo è quello di un servitore. Per esercitare questo ruolo, egli deve conoscere le leggi della Formulazione. Questa conoscenza lo premunisce contro lo stupore, l'indiscrezione, l'intervento, l'accaparramento. Il ‘praticien’ nel Closlieu, ha acquisito un'attitudine rispettosa verso la persona e verso la traccia della persona.  L'attenzione portata ai meccanismi della Formulazione, esclude deliberatamente qualsiasi curiosità per il suo contenuto. Comprendere il suo funzionamento è un percorso scientifico ed è tutt'altra cosa che interpretare dei disegni.

  7. L'Atelier dell'Espressione é uno spazio protetto all'interno del quale un gruppo eterogeneo di persone dipinge sulle pareti servendosi di pennelli e di una particolare tavolozza di colori.  Un "praticien" segue con attenzione e discrezione ogni fase dell'attività. Tutto il materiale è fornito dall'Atelier e i lavori restano custoditi dal "praticien". I colori sono naturali: i pigmenti sono privi di metalli pesanti e sono conformi alle norme europee CE EN 71. L'Atelier "stimola capacità che permettono all'individuo di realizzarsi e fa di ciascun essere una persona più completa." (Arno Stern)  PERCHE' DIPINGERE NELL'ATELIER 1) Per tracciare liberamente, lontani dal giudizio, dall'interpretazione e dai condizionamenti. 2) Per vivere il "gioco del dipingere" senza mete ed obiettivi. 3) Per assaporare la serenità e la pace che questo luogo suscita. 4) Per lasciare accadere ciò che proviene da una necessità interiore. 5) Per liberarsi dal condizionamento della ragione.  6) Per contattare la parte più spontanea di sé. 7) Per trovare l'armonia che si crea nel delicato equilibrio tra regole e libertà. 8) Per scoprire e scoprirsi, svelarsi e ritrovarsi. COS'E' L'ATELIER DELL'ESPRESSIONE?

  8. DIPINGERE NELL'ATELIER FAVORISCE: - l'espressione di sé; - il piacere di una ritrovata gestualità naturale; - la concentrazione; - il rispetto delle regole; - la spontaneità; - la fiducia in se stessi; - l'autorealizzazione; - la ritualità; - la gestione e l'espansione del proprio spazio; - il rispetto dello strumento comune; - l'incontro con l'altro; - la pienezza dell'agire senza aspettative e competizione.

  9. L' ATELIER DELL'ESPRESSIONE NON E': - UN CORSO DI DISEGNO; - UNA SCUOLA DI PITTURA; - UNA TERAPIA; - UN LUOGO DOVE "IMBRATTARE" SENZA LIMITI LE PARETI; - UN LUOGO DOVE LE REGOLE NON ESISTONO

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