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Psicologia Clinica

Disturbi specifici dello sviluppo. Specifica e significativa (misurabile) compromissione nello sviluppo di una abilit che non spiegata dall'et mentale, da difetti sensoriali, da inadeguata stimolazione ambientalePrestazione in una area specifica al di sotto di quanto atteso in base all'et, intelligenza e percorso di apprendimento.

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Presentation Transcript


    1. Psicologia Clinica Antonio Preti

    2. Disturbi specifici dello sviluppo Specifica e significativa (misurabile) compromissione nello sviluppo di una abilit che non spiegata dallet mentale, da difetti sensoriali, da inadeguata stimolazione ambientale Prestazione in una area specifica al di sotto di quanto atteso in base allet, intelligenza e percorso di apprendimento

    3. Disturbi specifici dello sviluppo Nelle diverse interpretazioni ed impostazioni nello studio di questa classe di disturbi sottolineata la apprezzabile discrepanza tra prestazione specifica e livello complessivo delle altre abilit possedute Molti autori sottolineano il carattere specifico del disfunzionamento neuropsicologico osservabile, di contro alla sostanziale integrit del livello cognitivo e metacongitivo del soggetto Lasserita normalit dello sfondo cognitivo comunque spesso una forzatura: sono spesso osservabili disarmonie e cointeressamenti di funzioni

    4. Disturbi specifici dello sviluppo Solitamente la messa in evidenza di un disturbo specifico dello sviluppo comporta una valutazione del profilo cognitivo complessivo, eseguita con un test di intelligenza, e lesecuzione di prove selettive volte a misurare labilit di cui presunta la deficienza

    5. Disturbi specifici dello sviluppo Eziologia: ignota Ipotesi: Danno strutturale: in genere assente lesione grossolana Disfunzione cerebrale: irregolarit neurofisiologiche Anomalie della lateralizzazione: non confermata Ipotesi ormonale: eccesso di testosterone alla nascita Divario maturazionale: immaturit (non confermata) Deprivazione ambientale: dimostrata nellanimale Base genetica: evidenze inconcludenti

    6. Disturbi specifici dello sviluppo Disturbi specifici dellapprendimento Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Disturbi specifici della comunicazione

    7. Disturbi specifici dellapprendimento Disgrafia Disortografia Dislessia Discalculia

    8. Disturbi specifici dellapprendimento Disturbi dovuti a ritardo mentale Disturbi dovuti ad altre condizioni con base organica Disturbi dovuti ad uno stato psicopatologico accertato Disturbi imputabili alla cosiddetta inibizione intellettuale Disturbi specifici dellapprendimento primari

    9. Apprendimento Processo con cui si origina o si modifica unattivit reagendo ad una situazione incontrata Esplorazione psicomotoria dellambiente: Per mimesi (gioco e imitazione) Per applicazione di schemi e operazioni Prova ed errore Acquisizione e ripetizione di risposte agli stimoli ambientali premiate da successo Organizzazione della realt secondo cornici preformate (categorie a priori, geneticamente determinate)

    10. Disgrafia DSM-IV: Prestazione di scrittura inferiore a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit Brotini: Disturbo della scrittura che si caratterizza come una difficolt specifica nella riproduzione dei segni alfabetici e numerici, il cui tracciato appare incerto, irregolare nella forma e nella dimensione, e comunque inadeguato ai modelli

    11. Disortografia Disturbo della scrittura in cui la espressione dei contenuti, per forma, sintassi e correttezza grammaticale, appare inferiore a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit Nella disgrafia si hanno omissioni di lettere o segni (apostrofi, accenti), mentre nella disortografia si hanno errori nelle regole grammaticali e sintattiche Molti soggetti con disgrafia manifestano anche disortografia, e spesso sono dislessici

    12. Dislessia Prestazione di lettura inferiore a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit Specifica e significativa (misurabile) compromissione nello sviluppo della capacit di lettura che non spiegata dallet mentale, da difetti sensoriali, da inadeguata stimolazione ambientale

    13. Dislessia Il difetto si esprime attraverso: Impreciso riconoscimento delle lettere, soprattutto quelle che nella scrittura a stampa sono speculari: b/d, p/q, n/u Lentezza nella transcodificazione segno/suono, che si traduce in una tipica lentezza di lettura Difficolt a realizzare la sintesi fonemica (unire le lettere in suoni dotati di senso)

    14. Dislessia Vanno distinti: Dislessici puri Cattivi lettori (immaturi: QI inferiore allet) Bambini instabili (evidente difetto attentivo) Bambini con lieve insufficienza mentale (QI > 75)

    15. Lettura Doppio accesso Via diretta, o lessicale: il soggetto riconosce globalmente la parola e la richiama dal repertorio lessicale (esperienza e memoria) Via indiretta, o fonologica, che richiede lanalisi di lettere e sillabe e la conversione grafema/fonema, e il richiamo dal repertorio (o la attribuzione di significato, concettualizzazione: astrazione e rete associativa)

    16. Discalculia Disturbo delle abilit numeriche ed aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale che non hanno subito danni neurologici Discalculia acquisita: successiva a danni neurologici focali Prevalenza: 6-7 % Forme diverse: le abilit logico-matematiche non coincidono con i processi di astrazione numerica

    17. Discalculia Anomalie nellutilizzo Dei segni delle operazioni (+, -, :, x) Delle procedure di calcolo (prestito, riporto, colonna) Della conoscenza sui fatti aritmetici (regole, teoremi) I tre sottosistemi sembrano tra loro indipendenti: ci dimostrato da studi condotti nelladulto su pazienti con danni neurologici focali

    18. Discalculia Le abilit matematiche richiedono concentrazione, riflessione, perseveranza Qualit che possono mancare nei bambini per motivi naturali o per deficit selettivi non specifici (disturbi dellattenzione, iperattivit, ansia da prestazione, difficolt di memorizzazione, difficolt nellastrazione e nella costruzione di concetti)

    19. Disturbi specifici dellapprendimento Spesso questi bambini risentono negativamente dellinsuccesso scolastico Diventano ansiosi, inibiti, demotivati, irritabili Tale reazione peggiora il percorso scolastico quando il disturbo non sia riconosciuto

    20. Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Difficolt della coordinazione motoria, con prestazioni inferiori a quelle attese per et, intelligenza e scolarit Escluso danno neurologico grossolano Comprendono: Goffaggine Maldestrezza Ritardo di acquisizione delle abilit prassiche Difficolt ad eseguire prestazioni complesse

    21. Motricit Spostamento Spostamento attivo Reazioni di equilibrio Reazioni posturali Alternanze di tono Manifestazioni toniche Manifestazioni cloniche

    22. Psicomotricit Lazione motoria sempre in relazione ad elementi cognitivi ed affettivi Lespressione di un atto motorio discende da volont e desiderio Implica variazioni della tensione muscolare e variazioni di forma e disposizione nello spazio Implica anche un rapporto con un oggetto e una rappresentazione mentale delloggetto medesimo Lintelligenza ha relazione specifica con la psicomotricit nel caso delle prestazioni fini, meno evidente in quelle grossolane o non specifiche

    23. Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Sincinesie: contrazioni o movimenti del corpo in parti non interessate dallazione selezionata Paratonie: anomalie del tono muscolare di fondo, incapacit a rilasciare il tono muscolare a comando Ipertonie: crampi e contrazioni Catalessia: mantenimento di posture imposte Goffaggine: globale mancanza di coordinazione, con prestazioni motorie povere (scadenti prestazioni atletiche, lascia cadere gli oggetti)

    24. Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Nonverbal Learning Disabilities (NLD) Difficolt di apprendimento delle operazioni motorie e delle prassie associata a disfunzione emisferica destra Si esprime con ritardo dello sviluppo motorio, goffaggine nei giochi che richiedono abilit spaziali o equilibrio posturale, difficolt nellesecuzione di puzzle o giochi di costruzioni, ritardo nellacquisizione delle abilit di vestizione (chiudere i bottoni, allacciare le scarpe) Linguaggio regolare, ma talora aprosodico

    25. Disturbi specifici della comunicazione Il linguaggio uno strumento necessario ma non sufficiente per la comunicazione, che richiede motivazione e intenzionalit La comunicazione implica la volont di mettersi in relazione, e come tale coinvolge abilit che vanno al di l del linguaggio

    26. Disturbi specifici della comunicazione I disturbi specifici della comunicazione comprendono principalmente disturbi del linguaggio, perch labilit che riusciamo a misurare I disturbi specifici del linguaggio si esprimono attraverso prestazioni linguistiche inferiori a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit Il disturbo deve produrre una riconoscibile compromissione della comunicazione sul piano sociale Prevalenza stimata: 5 %, m:f = 2,5:1

    27. Disturbi specifici del linguaggio Deve essere escluso un deficit sensoriale (sordit), un disturbo psichico che limiti la volont di comunicare, un disturbo neurologico che comprometta larea del linguaggio Deve essere apprezzabile un divario di almeno 12 mesi per lespressione e di 6 mesi per la comprensione in relazione allet cronologica Il QI non deve essere inferiore a 85

    28. Disturbi specifici del linguaggio Bambini con problemi generali di elaborazione verbo-uditiva: hanno problemi di comprensione, discriminazione fonologica, di memoria a breve termine, di vocabolario, e difficolt nella pragmatica della comunicazione; sviluppo del linguaggio lento Bambini con problemi specifici di elaborazione verbo-uditiva: comprensione e vocabolario buoni, valida intonazione e fluenza; problemi di discriminazione fonetica e di memoria verbale Bambini con problemi di elaborazione motoria e verbo-uditiva: problemi di ritmo, fluenza, monotonia, lentezza Bambini con disturbi pragmatico-sintattici: verbosit, risposte tangenziali, difficolt nella comprensione (talora autismo e lieve RM)

    29. Disturbi specifici del linguaggio Ritardo semplice nellacquisizione del linguaggio Disturbi specifici nellarticolazione Disturbo del linguaggio espressivo Disturbi linguistici connessi a disturbi neuropsichiatrici

    30. Ritardo semplice nellacquisizione Diagnosi a posteriori Possibile solo dopo i 4 anni Compromessa maggiormente lespressione della comprensione 60 % si normalizza completamente In altri permangono lievi difficolt

    31. Disturbi specifici nellarticolazione Vanno distinti dalle dislalie: disturbi dellarticolazione del linguaggio causati da anomalie anatomiche o funzionali dellapparato fonatorio (palatoschisi) o uditivo (ipoacusie) E dalle disartrie: disturbo motorio centrale Sono disturbi della programmazione fonologica, che si esprimono con omissioni o distorsioni di suoni, che possono rendere il discorso inintelleggibile

    32. Disturbo del linguaggio espressivo Si manifestano con problemi di accesso lessicale e anomia Il vocabolario povero, termini generici usati per quelli specifici Costruzione sintattica piatta, poco articolata Errori nelle forme verbali pi complesse Frequente omissione o mancato uso di piccole parti del discorso (pronomi, articoli, preposizione) Le narrazioni sono mal costruite e poco scorrevoli Pu compromettere il percorso scolastico

    33. Disturbi connessi a disturbi neuropsichiatrici Disturbi psicopatologici che determinano disturbi della comunicazione: mutismo elettivo Disturbi linguistici che determinano disturbi psicopatologici: ansia da cattiva prestazione Disturbi psicopatologici associati a disturbi linguistici: autismo Disturbi psicopatologici e contemporanei disturbi linguistici da comune causa sottostante: riatrdo mentale Disturbi psicopatologici concomitanti a disturbi linguistici (fatto casuale)

    34. Disturbi pervasivi dello sviluppo Spettro autistico Autismo infantile di Kanner Sindrome autistica di Asperger Disturbo disintegrativo dello sviluppo Sindrome di Rett Sindromi autistiche parziali Tratti autistici

    35. Autismo infantile Grave alterazione della reciprocit sociale Anomalia grave della comunicazione verbale: dalla mancanza di produzione verbale, allespressione in seconda o terza persona, prosodia monotona, spesso ecolalia Repertorio comportamentale ristretto, con povert della fantasia da un lato, stereotipie motorie, povert di interessi e eccessiva insistenza a fare le stesse cose

    36. Autismo infantile Kanner, 1943 9 maschi e 2 femmine Incapacit a entrare in rapporto con persone e situazioni Estrema solitudine del bambino Alterazioni tipiche del linguaggio Insistenza a fare le stesse cose Ristrettezza di interessi, stereotipie Isole di capacit risparmiate

    37. Autismo infantile Utah Frith, 1970-1980 Alterazione qualitativa della reciprocit sociale Alterazione qualitativa dnella comunicazione verbale e non-verbale e nellimmaginazione Repertorio ristretto di attivit e interessi Inadeguatezza del bambino nel formulare teorie della mente

    38. Autismo infantile DSM-IV Compromissione qualitativa della interazione sociale Compromissione qualitativa della comunicazione Modalit di comportamento, interessi e attivit ristretti, ripetitivi e stereotipati Una di queste aree deve essere disfunzionale gi prima dei 3 anni

    39. Compromissione qualitativa della interazione sociale Grave alterazione nelluso di comportamenti non verbali come lo sguardo reciproco, le espressioni facciali, le posture corporee e i gesti che regolano linterazione sociale Incapacit a formare relazioni con i coetanei in maniera adeguata al livello mentale Incapacit a condividere interessi e momenti gioiosi con gli altri Mancanza di reciprocit sociale o emozionale

    40. Compromissione qualitativa della comunicazione Ritardo o assenza del linguaggio verbale (non compensato da gesti o espressioni mimiche) Grave alterazione della capacit di iniziare o sostenere una conversazione (nei soggetti con linguaggio adeguato) Uso ripetitivo o stereotipato della conversazione Mancanza di giochi spontanei di finzione e di iniziative di gioco adeguate allet mentale

    41. Modalit di comportamento, interessi e attivit ristretti, ripetitivi e stereotipati Intensit o focalizzazione esagerata su uno o pi schemi di interessi ristretti Insistenza su rituali e routines non funzionali Manierismi motori ripetitivi Preoccupazione persistente con parti di oggetti

    42. Autismo infantile Eziologia: ignota Frequente associazione con sindromi neurologiche complesse 10 % ritardo mentale 30 % epilessia 10-15 % sindromi neurologiche specifiche Ipomelanosi di Ito Sclerosi tuberosa (1 caso su 4 con autismo) Sindrome di Williams Sindrome dellX fragile Sindrome di Down (2 %) Fenilchetonuria Prevalenza 0,4-1 x 1000, M : F = 3-4 : 1

    43. Autismo infantile Esordio: sin dai primi mesi di vita, oppure dopo 1-2 anni di sviluppo normale Bambino molto tranquillo, oppure facilmente irritabile, difficile da calmare, con scarsa tendenza al sorriso

    44. Autismo infantile Bambino con autismo spesso evita il contatto oculare, oppure lancia brevi occhiate di sbieco Sguardo fisso, poco mobile e pi prolungato Alcuni mostrano evitamento tattile: se sfiorati urlano e fuggono via Rigidi, stereotipati, reagiscono alle manifestazioni di affetto dei familiari Alcuni mostrano anche evitamento uditivo: si comportano come se fossero sordi

    45. Autismo infantile Linguaggio alterato nella forma espressiva e nella comprensione Spesso intendono la comunicazione alla lettera Frequente linversione pronominale: tu al posto di io Tendenza alle ecolalie In coloro che mostrano linguaggio avanzato: estrema concretezza, fatti ma pochi incisi e stati danimo Frequenti domande ripetitive Frequente richiesta di rispondere sempre allo stesso modo Molti non sviluppano un linguaggio verbale, e ricorrono ad una espressione telegrafica

    46. Autismo infantile Spesso mostrano un interesse iperselletivo per oggetti o parti di oggetti, ad esempio una data combinazione di colori Oppure si legano ad un giocattolo e non lo vogliono mai lasciare Alcuni mostrano isole cognitive particolarmente sviluppate: calcolo, gioco a incastro, disegno Frequenti stereotipie motorie: dondolarsi, agitare le mani ai lati del tronco, guardarsi le mani in controluce Tic motori complessi: gesticolazioni, smorfie, saltelli Spesso messi a disagio dallaffollamento o dalla novit

    47. Autismo infantile Risposta eccessiva a stimoli sonori e luminosi Alcuni mostrano predilezione per lodorare Spesso iperattivi, ai limiti delleccitamento Frequenti condotte autoaggressive mordersi, picchiare la testa contro il muro

    48. Autismo infantile Va differenziato dalla depressione infantile Anche adolescenti con depressione cronica possono sviluppare modalit di interazione con i coetanei di tipo autistico Una frazione di casi con esordio precoce evolve poi in un disturbo bipolare franco La familiarit per disturbi dellumore dovrebbe orientare la diagnosi: 10 % nellautismo, 70 % nelle forme bipolari

    49. Autismo infantile Kanner, anni 70 Follow-up su bambini diagnosticati come affetti da autismo infantile La maggior parte da adulti avevano conservato le caratteristiche autistiche dellinfanzia Pochissimi avevano ottenuto un discreto grado di autonomia sociale e lavorativa, restando comunque persone eccentriche e prive di legami affettivi

    50. Sindrome di Asperger Esordio dopo i 4 anni Sviluppo quasi normale per autonomia psicomotorio e linguaggio Difficolt marcata nella relazione sociale Frequente monotonia degli interessi, incentrati su un unico tema (politica, religione, sport) Estrema concretezza dellinteresse In generale pochi interessi e poveramente elaborati Evidente difficolt a cogliere i segnali sociali Povert mimica, gestuale ed espressiva Goffaggine motoria

    51. Sindrome di Asperger Evidente difficolt nellelaborare teorie della mente, incapacit di intendere gli stati danimo e le intenzioni altrui in maniera corrispondente al proprio livello intellettivo Ne consegue difficolt allinterazione con i coetanei Contrasto con le altre abilit intellettive, spesso nel ventaglio della norma e talora superiori a quelle dei coetanei

    52. Sindrome di Asperger Prevalenza stimata: 1-3 x 1000 Ricorrenza familiare in famiglie con autismo Associazione con ipotiroidismo, sclerosi tuberosa, neurofibromatosi

    53. Disturbo disintegrativo dello sviluppo Sviluppo normale sino ai 3-4 anni Cambiamento improvviso del comportamento Riduzione del linguaggio espressivo Riduzione del gioco simbolico Riduzione della partecipazione sociale Irrequitezza e ipertattivit In alcuni casi dimostrata una encefalopatia, altrimenti indicata come Demenza di Heller Estremamente raro

    54. Sindrome di Rett Colpisce esclusivamente le bambine Gravidanza normale, ma sfumate anomalie precoci: scarsa mobilit, attivit ripetitive, modesta risposta al gioco Fine 1 anno, inizio del 2: rallentamento della crescita psicomotoria Dopo pochi mesi: rapida regressione, con perdita dellinteresse per lambiente, diminuzione della capacit di comunicare, indifferenza Compare movimento di lavaggio delle mani Ipotonia, disturbi del sonno, grida o risa irrefrenabili

    55. Sindrome di Rett Verso i 3-4 anni: apparente recupero, con ripresa deambulazione, crisi di apnea Si rende evidente scoliosi da ipotonia Verso i 20-30 anni: involuzione, con ipotrofia muscolare, spasticit Atrofia cerebrale Prevalenza: 1 su 10.000 Base genetica Diverse varianti di decorso

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