550 likes | 1.05k Vues
Disturbi specifici dello sviluppo. Specifica e significativa (misurabile) compromissione nello sviluppo di una abilit che non spiegata dall'et mentale, da difetti sensoriali, da inadeguata stimolazione ambientalePrestazione in una area specifica al di sotto di quanto atteso in base all'et, intelligenza e percorso di apprendimento.
E N D
1. Psicologia Clinica Antonio Preti
2. Disturbi specifici dello sviluppo Specifica e significativa (misurabile) compromissione nello sviluppo di una abilit che non spiegata dallet mentale, da difetti sensoriali, da inadeguata stimolazione ambientale
Prestazione in una area specifica al di sotto di quanto atteso in base allet, intelligenza e percorso di apprendimento
3. Disturbi specifici dello sviluppo Nelle diverse interpretazioni ed impostazioni nello studio di questa classe di disturbi sottolineata la apprezzabile discrepanza tra prestazione specifica e livello complessivo delle altre abilit possedute
Molti autori sottolineano il carattere specifico del disfunzionamento neuropsicologico osservabile, di contro alla sostanziale integrit del livello cognitivo e metacongitivo del soggetto
Lasserita normalit dello sfondo cognitivo comunque spesso una forzatura: sono spesso osservabili disarmonie e cointeressamenti di funzioni
4. Disturbi specifici dello sviluppo Solitamente la messa in evidenza di un disturbo specifico dello sviluppo comporta una valutazione del profilo cognitivo complessivo, eseguita con un test di intelligenza, e lesecuzione di prove selettive volte a misurare labilit di cui presunta la deficienza
5. Disturbi specifici dello sviluppo Eziologia: ignota
Ipotesi:
Danno strutturale: in genere assente lesione grossolana
Disfunzione cerebrale: irregolarit neurofisiologiche
Anomalie della lateralizzazione: non confermata
Ipotesi ormonale: eccesso di testosterone alla nascita
Divario maturazionale: immaturit (non confermata)
Deprivazione ambientale: dimostrata nellanimale
Base genetica: evidenze inconcludenti
6. Disturbi specifici dello sviluppo Disturbi specifici dellapprendimento
Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria
Disturbi specifici della comunicazione
7. Disturbi specifici dellapprendimento Disgrafia
Disortografia
Dislessia
Discalculia
8. Disturbi specifici dellapprendimento Disturbi dovuti a ritardo mentale
Disturbi dovuti ad altre condizioni con base organica
Disturbi dovuti ad uno stato psicopatologico accertato
Disturbi imputabili alla cosiddetta inibizione intellettuale
Disturbi specifici dellapprendimento primari
9. Apprendimento Processo con cui si origina o si modifica unattivit reagendo ad una situazione incontrata
Esplorazione psicomotoria dellambiente:
Per mimesi (gioco e imitazione)
Per applicazione di schemi e operazioni
Prova ed errore
Acquisizione e ripetizione di risposte agli stimoli ambientali premiate da successo
Organizzazione della realt secondo cornici preformate (categorie a priori, geneticamente determinate)
10. Disgrafia DSM-IV: Prestazione di scrittura inferiore a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit
Brotini: Disturbo della scrittura che si caratterizza come una difficolt specifica nella riproduzione dei segni alfabetici e numerici, il cui tracciato appare incerto, irregolare nella forma e nella dimensione, e comunque inadeguato ai modelli
11. Disortografia Disturbo della scrittura in cui la espressione dei contenuti, per forma, sintassi e correttezza grammaticale, appare inferiore a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit
Nella disgrafia si hanno omissioni di lettere o segni (apostrofi, accenti), mentre nella disortografia si hanno errori nelle regole grammaticali e sintattiche
Molti soggetti con disgrafia manifestano anche disortografia, e spesso sono dislessici
12. Dislessia Prestazione di lettura inferiore a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit
Specifica e significativa (misurabile) compromissione nello sviluppo della capacit di lettura che non spiegata dallet mentale, da difetti sensoriali, da inadeguata stimolazione ambientale
13. Dislessia Il difetto si esprime attraverso:
Impreciso riconoscimento delle lettere, soprattutto quelle che nella scrittura a stampa sono speculari: b/d, p/q, n/u
Lentezza nella transcodificazione segno/suono, che si traduce in una tipica lentezza di lettura
Difficolt a realizzare la sintesi fonemica (unire le lettere in suoni dotati di senso)
14. Dislessia Vanno distinti:
Dislessici puri
Cattivi lettori (immaturi: QI inferiore allet)
Bambini instabili (evidente difetto attentivo)
Bambini con lieve insufficienza mentale (QI > 75)
15. Lettura Doppio accesso
Via diretta, o lessicale: il soggetto riconosce globalmente la parola e la richiama dal repertorio lessicale (esperienza e memoria)
Via indiretta, o fonologica, che richiede lanalisi di lettere e sillabe e la conversione grafema/fonema, e il richiamo dal repertorio (o la attribuzione di significato, concettualizzazione: astrazione e rete associativa)
16. Discalculia Disturbo delle abilit numeriche ed aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale che non hanno subito danni neurologici
Discalculia acquisita: successiva a danni neurologici focali
Prevalenza: 6-7 %
Forme diverse: le abilit logico-matematiche non coincidono con i processi di astrazione numerica
17. Discalculia Anomalie nellutilizzo
Dei segni delle operazioni (+, -, :, x)
Delle procedure di calcolo (prestito, riporto, colonna)
Della conoscenza sui fatti aritmetici (regole, teoremi)
I tre sottosistemi sembrano tra loro indipendenti: ci dimostrato da studi condotti nelladulto su pazienti con danni neurologici focali
18. Discalculia Le abilit matematiche richiedono concentrazione, riflessione, perseveranza
Qualit che possono mancare nei bambini per motivi naturali o per deficit selettivi non specifici (disturbi dellattenzione, iperattivit, ansia da prestazione, difficolt di memorizzazione, difficolt nellastrazione e nella costruzione di concetti)
19. Disturbi specifici dellapprendimento Spesso questi bambini risentono negativamente dellinsuccesso scolastico
Diventano ansiosi, inibiti, demotivati, irritabili
Tale reazione peggiora il percorso scolastico quando il disturbo non sia riconosciuto
20. Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Difficolt della coordinazione motoria, con prestazioni inferiori a quelle attese per et, intelligenza e scolarit
Escluso danno neurologico grossolano
Comprendono:
Goffaggine
Maldestrezza
Ritardo di acquisizione delle abilit prassiche
Difficolt ad eseguire prestazioni complesse
21. Motricit Spostamento
Spostamento attivo
Reazioni di equilibrio
Reazioni posturali
Alternanze di tono
Manifestazioni toniche
Manifestazioni cloniche
22. Psicomotricit Lazione motoria sempre in relazione ad elementi cognitivi ed affettivi
Lespressione di un atto motorio discende da volont e desiderio
Implica variazioni della tensione muscolare e variazioni di forma e disposizione nello spazio
Implica anche un rapporto con un oggetto e una rappresentazione mentale delloggetto medesimo
Lintelligenza ha relazione specifica con la psicomotricit nel caso delle prestazioni fini, meno evidente in quelle grossolane o non specifiche
23. Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Sincinesie: contrazioni o movimenti del corpo in parti non interessate dallazione selezionata
Paratonie: anomalie del tono muscolare di fondo, incapacit a rilasciare il tono muscolare a comando
Ipertonie: crampi e contrazioni
Catalessia: mantenimento di posture imposte
Goffaggine: globale mancanza di coordinazione, con prestazioni motorie povere (scadenti prestazioni atletiche, lascia cadere gli oggetti)
24. Disturbi specifici dellintegrazione psicomotoria Nonverbal Learning Disabilities (NLD)
Difficolt di apprendimento delle operazioni motorie e delle prassie associata a disfunzione emisferica destra
Si esprime con ritardo dello sviluppo motorio, goffaggine nei giochi che richiedono abilit spaziali o equilibrio posturale, difficolt nellesecuzione di puzzle o giochi di costruzioni, ritardo nellacquisizione delle abilit di vestizione (chiudere i bottoni, allacciare le scarpe)
Linguaggio regolare, ma talora aprosodico
25. Disturbi specifici della comunicazione Il linguaggio uno strumento necessario ma non sufficiente per la comunicazione, che richiede motivazione e intenzionalit
La comunicazione implica la volont di mettersi in relazione, e come tale coinvolge abilit che vanno al di l del linguaggio
26. Disturbi specifici della comunicazione I disturbi specifici della comunicazione comprendono principalmente disturbi del linguaggio, perch labilit che riusciamo a misurare
I disturbi specifici del linguaggio si esprimono attraverso prestazioni linguistiche inferiori a quanto atteso dal soggetto per et, intelligenza e scolarit
Il disturbo deve produrre una riconoscibile compromissione della comunicazione sul piano sociale
Prevalenza stimata: 5 %, m:f = 2,5:1
27. Disturbi specifici del linguaggio Deve essere escluso un deficit sensoriale (sordit), un disturbo psichico che limiti la volont di comunicare, un disturbo neurologico che comprometta larea del linguaggio
Deve essere apprezzabile un divario di almeno 12 mesi per lespressione e di 6 mesi per la comprensione in relazione allet cronologica
Il QI non deve essere inferiore a 85
28. Disturbi specifici del linguaggio Bambini con problemi generali di elaborazione verbo-uditiva: hanno problemi di comprensione, discriminazione fonologica, di memoria a breve termine, di vocabolario, e difficolt nella pragmatica della comunicazione; sviluppo del linguaggio lento
Bambini con problemi specifici di elaborazione verbo-uditiva: comprensione e vocabolario buoni, valida intonazione e fluenza; problemi di discriminazione fonetica e di memoria verbale
Bambini con problemi di elaborazione motoria e verbo-uditiva: problemi di ritmo, fluenza, monotonia, lentezza
Bambini con disturbi pragmatico-sintattici: verbosit, risposte tangenziali, difficolt nella comprensione (talora autismo e lieve RM)
29. Disturbi specifici del linguaggio Ritardo semplice nellacquisizione del linguaggio
Disturbi specifici nellarticolazione
Disturbo del linguaggio espressivo
Disturbi linguistici connessi a disturbi neuropsichiatrici
30. Ritardo semplice nellacquisizione Diagnosi a posteriori
Possibile solo dopo i 4 anni
Compromessa maggiormente lespressione della comprensione
60 % si normalizza completamente
In altri permangono lievi difficolt
31. Disturbi specifici nellarticolazione Vanno distinti dalle dislalie: disturbi dellarticolazione del linguaggio causati da anomalie anatomiche o funzionali dellapparato fonatorio (palatoschisi) o uditivo (ipoacusie)
E dalle disartrie: disturbo motorio centrale
Sono disturbi della programmazione fonologica, che si esprimono con omissioni o distorsioni di suoni, che possono rendere il discorso inintelleggibile
32. Disturbo del linguaggio espressivo Si manifestano con problemi di accesso lessicale e anomia
Il vocabolario povero, termini generici usati per quelli specifici
Costruzione sintattica piatta, poco articolata
Errori nelle forme verbali pi complesse
Frequente omissione o mancato uso di piccole parti del discorso (pronomi, articoli, preposizione)
Le narrazioni sono mal costruite e poco scorrevoli
Pu compromettere il percorso scolastico
33. Disturbi connessi a disturbi neuropsichiatrici Disturbi psicopatologici che determinano disturbi della comunicazione: mutismo elettivo
Disturbi linguistici che determinano disturbi psicopatologici: ansia da cattiva prestazione
Disturbi psicopatologici associati a disturbi linguistici: autismo
Disturbi psicopatologici e contemporanei disturbi linguistici da comune causa sottostante: riatrdo mentale
Disturbi psicopatologici concomitanti a disturbi linguistici (fatto casuale)
34. Disturbi pervasivi dello sviluppo Spettro autistico
Autismo infantile di Kanner
Sindrome autistica di Asperger
Disturbo disintegrativo dello sviluppo
Sindrome di Rett
Sindromi autistiche parziali
Tratti autistici
35. Autismo infantile Grave alterazione della reciprocit sociale
Anomalia grave della comunicazione verbale: dalla mancanza di produzione verbale, allespressione in seconda o terza persona, prosodia monotona, spesso ecolalia
Repertorio comportamentale ristretto, con povert della fantasia da un lato, stereotipie motorie, povert di interessi e eccessiva insistenza a fare le stesse cose
36. Autismo infantile Kanner, 1943
9 maschi e 2 femmine
Incapacit a entrare in rapporto con persone e situazioni
Estrema solitudine del bambino
Alterazioni tipiche del linguaggio
Insistenza a fare le stesse cose
Ristrettezza di interessi, stereotipie
Isole di capacit risparmiate
37. Autismo infantile Utah Frith, 1970-1980
Alterazione qualitativa della reciprocit sociale
Alterazione qualitativa dnella comunicazione verbale e non-verbale e nellimmaginazione
Repertorio ristretto di attivit e interessi
Inadeguatezza del bambino nel formulare teorie della mente
38. Autismo infantile DSM-IV
Compromissione qualitativa della interazione sociale
Compromissione qualitativa della comunicazione
Modalit di comportamento, interessi e attivit ristretti, ripetitivi e stereotipati
Una di queste aree deve essere disfunzionale gi prima dei 3 anni
39. Compromissione qualitativa della interazione sociale Grave alterazione nelluso di comportamenti non verbali come lo sguardo reciproco, le espressioni facciali, le posture corporee e i gesti che regolano linterazione sociale
Incapacit a formare relazioni con i coetanei in maniera adeguata al livello mentale
Incapacit a condividere interessi e momenti gioiosi con gli altri
Mancanza di reciprocit sociale o emozionale
40. Compromissione qualitativa della comunicazione Ritardo o assenza del linguaggio verbale (non compensato da gesti o espressioni mimiche)
Grave alterazione della capacit di iniziare o sostenere una conversazione (nei soggetti con linguaggio adeguato)
Uso ripetitivo o stereotipato della conversazione
Mancanza di giochi spontanei di finzione e di iniziative di gioco adeguate allet mentale
41. Modalit di comportamento, interessi e attivit ristretti, ripetitivi e stereotipati Intensit o focalizzazione esagerata su uno o pi schemi di interessi ristretti
Insistenza su rituali e routines non funzionali
Manierismi motori ripetitivi
Preoccupazione persistente con parti di oggetti
42. Autismo infantile Eziologia: ignota
Frequente associazione con sindromi neurologiche complesse
10 % ritardo mentale
30 % epilessia
10-15 % sindromi neurologiche specifiche
Ipomelanosi di Ito
Sclerosi tuberosa (1 caso su 4 con autismo)
Sindrome di Williams
Sindrome dellX fragile
Sindrome di Down (2 %)
Fenilchetonuria
Prevalenza 0,4-1 x 1000, M : F = 3-4 : 1
43. Autismo infantile Esordio: sin dai primi mesi di vita, oppure dopo 1-2 anni di sviluppo normale
Bambino molto tranquillo, oppure facilmente irritabile, difficile da calmare, con scarsa tendenza al sorriso
44. Autismo infantile Bambino con autismo spesso evita il contatto oculare, oppure lancia brevi occhiate di sbieco
Sguardo fisso, poco mobile e pi prolungato
Alcuni mostrano evitamento tattile: se sfiorati urlano e fuggono via
Rigidi, stereotipati, reagiscono alle manifestazioni di affetto dei familiari
Alcuni mostrano anche evitamento uditivo: si comportano come se fossero sordi
45. Autismo infantile Linguaggio alterato nella forma espressiva e nella comprensione
Spesso intendono la comunicazione alla lettera
Frequente linversione pronominale: tu al posto di io
Tendenza alle ecolalie
In coloro che mostrano linguaggio avanzato: estrema concretezza, fatti ma pochi incisi e stati danimo
Frequenti domande ripetitive
Frequente richiesta di rispondere sempre allo stesso modo
Molti non sviluppano un linguaggio verbale, e ricorrono ad una espressione telegrafica
46. Autismo infantile Spesso mostrano un interesse iperselletivo per oggetti o parti di oggetti, ad esempio una data combinazione di colori
Oppure si legano ad un giocattolo e non lo vogliono mai lasciare
Alcuni mostrano isole cognitive particolarmente sviluppate: calcolo, gioco a incastro, disegno
Frequenti stereotipie motorie: dondolarsi, agitare le mani ai lati del tronco, guardarsi le mani in controluce
Tic motori complessi: gesticolazioni, smorfie, saltelli
Spesso messi a disagio dallaffollamento o dalla novit
47. Autismo infantile Risposta eccessiva a stimoli sonori e luminosi
Alcuni mostrano predilezione per lodorare
Spesso iperattivi, ai limiti delleccitamento
Frequenti condotte autoaggressive
mordersi, picchiare la testa contro il muro
48. Autismo infantile Va differenziato dalla depressione infantile
Anche adolescenti con depressione cronica possono sviluppare modalit di interazione con i coetanei di tipo autistico
Una frazione di casi con esordio precoce evolve poi in un disturbo bipolare franco
La familiarit per disturbi dellumore dovrebbe orientare la diagnosi: 10 % nellautismo, 70 % nelle forme bipolari
49. Autismo infantile Kanner, anni 70
Follow-up su bambini diagnosticati come affetti da autismo infantile
La maggior parte da adulti avevano conservato le caratteristiche autistiche dellinfanzia
Pochissimi avevano ottenuto un discreto grado di autonomia sociale e lavorativa, restando comunque persone eccentriche e prive di legami affettivi
50. Sindrome di Asperger Esordio dopo i 4 anni
Sviluppo quasi normale per autonomia psicomotorio e linguaggio
Difficolt marcata nella relazione sociale
Frequente monotonia degli interessi, incentrati su un unico tema (politica, religione, sport)
Estrema concretezza dellinteresse
In generale pochi interessi e poveramente elaborati
Evidente difficolt a cogliere i segnali sociali
Povert mimica, gestuale ed espressiva
Goffaggine motoria
51. Sindrome di Asperger Evidente difficolt nellelaborare teorie della mente, incapacit di intendere gli stati danimo e le intenzioni altrui in maniera corrispondente al proprio livello intellettivo
Ne consegue difficolt allinterazione con i coetanei
Contrasto con le altre abilit intellettive, spesso nel ventaglio della norma e talora superiori a quelle dei coetanei
52. Sindrome di Asperger Prevalenza stimata: 1-3 x 1000
Ricorrenza familiare in famiglie con autismo
Associazione con ipotiroidismo, sclerosi tuberosa, neurofibromatosi
53. Disturbo disintegrativo dello sviluppo Sviluppo normale sino ai 3-4 anni
Cambiamento improvviso del comportamento
Riduzione del linguaggio espressivo
Riduzione del gioco simbolico
Riduzione della partecipazione sociale
Irrequitezza e ipertattivit
In alcuni casi dimostrata una encefalopatia, altrimenti indicata come Demenza di Heller
Estremamente raro
54. Sindrome di Rett Colpisce esclusivamente le bambine
Gravidanza normale, ma sfumate anomalie precoci: scarsa mobilit, attivit ripetitive, modesta risposta al gioco
Fine 1 anno, inizio del 2: rallentamento della crescita psicomotoria
Dopo pochi mesi: rapida regressione, con perdita dellinteresse per lambiente, diminuzione della capacit di comunicare, indifferenza
Compare movimento di lavaggio delle mani
Ipotonia, disturbi del sonno, grida o risa irrefrenabili
55. Sindrome di Rett Verso i 3-4 anni: apparente recupero, con ripresa deambulazione, crisi di apnea
Si rende evidente scoliosi da ipotonia
Verso i 20-30 anni: involuzione, con ipotrofia muscolare, spasticit
Atrofia cerebrale
Prevalenza: 1 su 10.000
Base genetica
Diverse varianti di decorso