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Prima fase: settembre 1939-ottobre 1940 Successi della Germania e iniziative dell’Italia

Prima fase: settembre 1939-ottobre 1940 Successi della Germania e iniziative dell’Italia. Seconda fase: estate 1941-estate 1942 Apogeo dell’Asse e del Giappone. Terza fase: autunno 1942-1943 Ripresa degli anglo-americani e crollo dell’Italia. Quarta fase: 1944-1945

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Prima fase: settembre 1939-ottobre 1940 Successi della Germania e iniziative dell’Italia

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Presentation Transcript


  1. Prima fase: settembre 1939-ottobre 1940 Successi della Germania e iniziative dell’Italia Seconda fase: estate 1941-estate 1942 Apogeo dell’Asse e del Giappone Terza fase: autunno 1942-1943 Ripresa degli anglo-americani e crollo dell’Italia Quarta fase: 1944-1945 Sconfitta della Germania e del Giappone

  2. Prima fase (settembre 1939 - ottobre 1940) Successi della Germania Iniziative dell’Italia - Settembre 39: invasione tedesca della Polonia (Blitzkrieg) spartizione con l’URSS - Novembre 39-marzo ‘40: invasione sovietica della Finlandia - Aprile ‘40: invasione tedesca della Danimarca e della Norvegia - Maggio ‘40: invasione tedesca dell’Olanda e del Belgio - Giugno ‘40: attacco alla Francia e occupazione di Parigi - Luglio-ottobre ‘40: Piano Leone Marino contro l’Inghilterra. Battaglia d’Inghilterra 10 giugno ‘40: L’Italia entra in guerra(guerra parallela) Estate - autunno‘40: fallimenti italiani in Africa ottobre ‘40: e nei Balcani Marzo ‘41: Hitler invia gli Afrikakorps al comando di Rommel in Africa Aprile ‘41: intervento tedesco nei Balcani Armistizio e spartizione della Iugoslavia Armistizio e occupazione della Grecia Resa della Francia e governo di Vichy Resistenza dell’Inghilterra

  3. Seconda fase: estate 1941-estate 1942 Apogeo dell’Asse e del Giappone - Giugno 41: avvio dell’operazione Barbarossa. Germania e Italia attaccano l’URSS. Avanzata verso Leningrado, Mosca e il Mar Nero - Consolidamento delle posizioni in Europa e Africa - 7 Dicembre 41: attacco giapponese a Pearl Harbour -8 dicembre entrata in guerra degli USA - Avanzata dei Giapponesi nel Pacifico ed in Indocina

  4. Le operazioni tedesche dal ‘39 al ‘42

  5. Paesi dell’Asse e alleati

  6. La diplomazia • Agosto ‘41: Carta Atlantica. USA e Inghilterra. Guerra antifascista, principio di autodeterminazione dei popoli, rifiuto della forza per risolvere i conflitti internazionale, principio della cooperazione economica. • Dicembre ‘41-gennaio 42: Conferenza di Washington. Patto delle Nazioni Unite. USA e Inghilterra, paesi del Commonwealth, Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Cina. Tutte le risorse disponibili nella guerra contro i paesi dell’Asse. Nessuna pace separata con gli avversari • .

  7. Il “nuovo ordine del Reich” Il Grande Reich Gli stati vassalli indipendenti (governi collaborazionisti) Slovacchia, Romania, Ungheria, Francia Gli stati occupati militarmente (poteri locali autonomi) Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio, Grecia, Croazia I Protettorati Boemia-Moravia I Governatorati Polonia, Ucraina I territori orientali

  8. La Conferenza di Wannsee e la “soluzione finale” • Autunno ‘41: l’arresto del fronte russo pone il problema della riorganizzazione dei territori occupati in vista del prolungamento dello sforzo bellico. Sovrappopolamento dei ghetti che non possono più accogliere altri ebrei. Iniziano le prime uccisioni non sistematiche • Gennaio ‘42: Conferenza di Wannsee. I gerarchi nazisti e i dirigenti delle SS definiscono il programma della “soluzione finale della questione ebraica”, lo sterminio di massa di tutti gli ebrei. Iniziano le deportazioni regolari da ovest a est, vengono creati nuovi campi di concentramenti e in Polonia i primi campi di sterminio, dove i prigionieri venivano uccisi prima con i gas di scarico dei camion poi nelle camere a gas con il pesticida Zylon B (gas cianidrico). Quindi i cadaveri venivano distrutti nei forni crematori. • Tra la primavera del ‘42 e l’autunno del ‘43 entrano in funzione molti nuovi campi di sterminio. Il numero di ebrei uccisi con questo sistema, per lo più provenienti da Polonia e Russia, è calcolato tra il 5 e i 7 milioni. • Olocausto/Shoha

  9. La Resistenza • L’opposizione al nazismo nei pasi sottoposti al controllo armato del regime si traduce presto in lotta armata e si estende per tutta la durata del conflitto • Il movimento della resistenza è eterogeneo perché le sue componenti, pur essendo accomunate dall’opposizione antifascista e antinazista, provengono da aree culturali diverse, cattolicesimo, comunismo, socialismo, liberalismo ed uniscono spesso motivazioni politiche e patriottiche. • Inizialmente si tratta di piccoli gruppi, fortemente motivati ideologicamente, la cui attività consisteva in atti di sabotaggio, distribuzione clandestina di materiale propagandistico, trasmissione di informazioni all’Inghilterra. • Dall’estate del ‘41 dopo l’invasione tedesca dell’URSS, venuto meno il patto Molotov-Ribbentropp i comunisti si impegnano attivamente nei movimenti di resistenza nazionali che assumono sempre più le caratteristiche di movimenti popolari specialmente nei Balcani, in Iugoslavia e in Grecia. • Le formazioni partigiane assumono sempre più importanza in tutti i paesi occupati e dopo l’8 settembre ‘43 anche in Italia. • Le divergenze ideologiche causano spesso conflitti e divisioni sulle intenzioni e le aspettative per il futuro. Mentre per i comunisti la lotta al nazifascismo si associava al progetto rivoluzionario sul modello sovietico, le componenti più moderate miravano a ripristinare le democrazie parlamentari e guardavano come riferimento agli angloamericani. In paesi come Polonia, Iugoslavia e Grecia, dove erano più evidenti le mire sovietiche, si giunge ad una spaccatura tra filonazionalisti (antisovietici e filobritannici) e comunisti che talvolta sfocia in scontri armati.

  10. Il collaborazionismo • Nei paesi occupati dai nazisti si manifestano anche comportamenti di collaborazione con i tedeschi, motivati da interessi economici, politici o ideologici. • Le forme di collaborazionismo sono diverse. In Francia, il governo di Vichy collabora pur mantenendo una certa autonomia, in Norvegia si instaura un governo fantoccio, in Slovacchia, Slovenia, Croazia si instaurano governi filo-nazisti, nelle repubbliche baltiche si manifesta una diffusa disponibilità ad arruolarsi nelle fila naziste in funzione antisovietica.

  11. La terza fase (1942-1943) Ripresa degli anglo-americani Crollo dell’Italia - luglio ‘42-febbraio ‘43: resistenza di Stalingrado e contrattacco sovietico - novembre ‘42 Vittoria inglese a El Alamein e sbarco anglo-americano in Algeria e Marocco maggio’43: capitolazione delle truppe italo-tedesche -giugno ’42: primi successi contro il Giappone - Diffusione in tutta Europa del fenomeno della Resistenza -9-10 luglio ‘43: sbarco anglo-americano in Sicilia - 24-25 luglio ‘43: deposizione di Mussolini - 8 settembre ‘43: armistizio e divisione dell’Italia - Lotta partigiana di liberazione

  12. La battaglia di Stalingrado • Obiettivo dell’operazione: impadronirsi di una posizione strategica per le industrie di armi, il controllo dei giacimenti petroliferi del Caucaso e simbolicamente “città di Stalin” • Luglio - novembre ‘42: assedio della città da parte della sesta armata tedesca comandata da von Paulus, bombardamenti a tappeto. • 19 novembre ‘42: controffensiva delle truppe dell’Armata rossa, battaglia casa per casa, morte di centinaia di civili. L’Armata rossa riesce ad accerchiare le truppe tedesche in una sacca. • Inizio febbraio ‘43: le truppe tedesche si arrendono. 300.000 soldati uccisi o fatti prigionieri. Hitler dichiara 4 giorni di lutto nazionale • Per la resistenza antinazista e antifascista è il segnale che la macchina bellica tedesca può essere fermata • Marzo ‘43: le truppe tedesche e alleati vengono respinte oltre il Don. Nella ritirata sono coinvolti anche i soldati italiani dell’ANMIR (armata italiana in Russia), migliaia di fanti costretti a indietreggiare nella neve dell’inverno russo.

  13. La battaglia di El Alamein La battaglia di Stalingrado

  14. Il “nuovo ordine” in Asia L’impero giapponese Gli stati vassalli indipendenti (controllati militarmente, ma con governi autonomi) Manciuria, Cina, Siam, Filippine, Indocina, Birmania Gli stati occupati militarmente (privi di indipendenza politica) Malesia e Indonesia Le colonie Hong-Kong, Singapore, Borneo, Nuova Guinea

  15. La controffensiva americana in Giappone • (Diffusione di fenomeni di resistenza antigiapponese in tutti i paesi occupati. Divergenze strategiche tra esercito e marina giapponesi) • 2-7 giugno ’42: battaglia aeronavale delle isole Midway • 5 luglio ’42: sbarco angloamericano nell’isola di Guadalcanal (7 febbraio ’43: arresto dell’avanzata giapponese) • Inizio ’43: liberazione della Nuova Guinea • Inizio ’44- maggio ‘44: offensive anglo-americane a ripetizione per smantellare i capisaldi dell’impero giapponese. Isole Marshall, Saipan, Guam, Marianne • Ottobre ’44: battaglia delle Filippine e definitivo annientamento della flotta giapponese. (I kamikaze)

  16. Il crollo dell’Italia • Fine ’42: i fascisti vicini al re, molti industriali, ufficiali e comandanti dell’esercito iniziano a ipotizzare la caduta di Mussolini. Ipotesi di una pace separata. • Marzo ’43: ondata di scioperi in tutto il Nord Italia. Dilagante malessere causato dalla crisi economica, dagli insuccessi militari, dai bombardamenti alleati e dalla diffusione dell’opposizione clandestina • 9-10 luglio ’43: inizio dello sbarco alleato in Sicilia. Bombardamento su Roma e Frascati, sede del comando tedesco in Italia • Progressivo scollamento tra paese e regima. Gli anglo-americani-canadesi visti come liberatori. • 24-25 luglio ’43: nuova seduta del Gran Consiglio del fascismo dopo quattro anni di inattività. Approvazione dell’ordine del giorno Grandi, per un ripristino delle istituzioni statali e la ripresa del controllo delle forze armate da parte del re • 25 luglio: alla consueta riunione settimanale il re chiede a Mussolini di dimettersi. All’uscita Mussolini viene arrestato e imprigionato sul Gran Sasso. Nascita del governo Badoglio • 3 settembre ’43: firma segreta dell’armistizio a Cassibile • 8 settembre ’43: comunicazione ufficiale dell’armistizio.

  17. L’Italia divisa • Piano Alarico: dall’estate Hitler ha inviato in Italia alcune divisioni tedesche in previsione di una pace separata • Dopo l’8 settembre l’esercito italiano viene dissolto dagli attacchi tedeschi. 600-800.000 soldati sono fatti prigionieri, fucilati o inviati nei campi in Germania • L’Italia viene divisa in due. Il sud vede la risalita delle truppe anglo-americane. Il Nord è occupato dai tedeschi che si sono annessi il Venezia Giulia e il Trentino e hanno stanziato diversi comandi militari nelle altre regioni settentrionali. La linea di divisione (linea Gustav) va dall’Abruzzo al Lazio. • Il 12 settembre Mussolini viene liberato da una squadra di paracadutisti tedeschi e dà origine alla Repubblica Sociale Italiana (RSI) con sede a Salò e i ministeri sparpagliati in molte città del Nord. Avvia una politica collaborazionista. Il manifesto della RSI prevede un confuso ritorno al fascismo rivoluzionario delle origini

  18. Resistenza e lotta partigiana in Italia • Dopo l’8 settembre si formano spontaneamente aggregazioni di antifascisti e soldati che rifiutano di continuare a combattere con i tedeschi e che danno avvio alla lotta partigiana. • “I quarantacinque giorni” che vanno dal 25 luglio all’8 settembre hanno visto la ricostituzione dei partiti sciolti sotto il regime fascista. PCI, PSIUP, DC, Partito d’azione (“rivoluzione democratica”), Democrazia del lavoro (social-riformismo, Bonomi). Anche i liberali iniziano a riorganizzarsi intorno a Croce. • 9 settembre: i partiti antifascisti riuniti a Roma danno origine al CLN (Comitato di liberazione nazionale) con il compito di rappresentare la nuova Italia democratica, guidare la lotta contro il nazifascismo in un’ottica repubblicana. Intanto a Milano nasce il CLNAI (Comitato di liberazione nazionale dell’Alta Italia) che opera clandestinamente in collegamento con il CLN e con gli altri comitati di liberazione che si creeranno in tutte le città del Nord. I CLN sostengono e rappresentano politicamente la lotta partigiana.

  19. 10 ottobre 43: il governo Badoglio a Brindisi dichiara guerra alla Germania. • La lotta partigiana si organizza in collegamento con le truppe anglo-americane. Gli orientamenti politici sono diversi. Brigate Garibaldi (comunisti), a cui erano collegati nelle città i GAP (gruppi di azione patriottica), Brigate Matteotti (socialisti), Giustizia e Libertà (partito d’azione), organizzazioni cattoliche e autonome. Circa 200.000 persone prevalentemente delle fasce popolari sono coinvolte nel movimento partigiano. • La resistenza civile • I caduti: 30.000 partigiani, 10.000 vittime di rappresaglie tedesche e fasciste, 40.000 civili e 33.000 militari deportati e deceduti nei lager. • Primavera ‘44: la svolta di Salerno. Togliatti, rientrato dall’esilio sovietico, chiede la formazione di un nuovo governo Badoglio in cui siano rappresentati tutti i partiti antifascisti. • 12 aprile ‘44: Vittorio Emanuele II accetta di lasciare il trono al figlio Umberto una volta liberata Roma • 24 aprile ‘44: nasce il primo governo di unità nazionale, presieduto da Badoglio e composto dai partiti che avevano istituito il CLN. • 5 giugno ‘44: Umberto II prende la luogotenenza del regno e Badoglio lascia il posto a Bonomi

  20. La diplomazia • Gennaio ‘43: Conferenza di Casablanca. Churchill e Roosevelt stabiliscono l’invasione dell’Italia. La resa incondizionata come unica possibilità per i paesi dell’Asse • Novembre ‘43: Conferenza di Teheran. Churcill, Roosevelt, Stalin. Apertura di un secondo fronte ad occidente (Normandia) e avanzata sovietica da est per liberare l’Europa dall’occupazione nazista.

  21. La quarta fase (1944-1945) Sconfitta della Germania Caduta del Giappone - 6 giugno ‘44: sbarco anglo-americano in Normandia - agosto ‘44: sbarco in Provenza - settembre ‘44: liberazione della Francia - ottobre ‘44: sbarco in Grecia - resistenza ad oltranza del Giappone - gennaio- marzo ‘45: liberazione americana delle isole Marianne, Palau e Filippine, espugnazione dell’isolotto di Iwo Jima -Giugno ‘45: conquista di Okinawa 6-9 agosto ‘45: bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki 1 settembre 1945: resadel Giappone Avanzata sovietica in Germania - giugno-luglio ‘43: liberazione degli Stati baltici -luglio-ottobre ‘44: resa di Romania, Ungheria, Bulgaria -lotta partigiana in Jugolavia sotto il comando di Josip Tito 25 aprile ‘45: incontro avanguardie anglo-americane e sovietiche sull’Elba. Liberazione Italia 30 aprile ‘45 suicidio di Hitler 7 maggio ‘45: von Doenitz firma la resa tedesca

  22. La diplomazia • Ottobre ‘44. Conferenza di Mosca. Decisione sulle sfere di influenza nei Balcani • Febbraio ‘45. Conferenza di Yalta. Decisioni sull’assetto post-bellico della Germania. Assetto della Polonia. Intervento in guerra dell’URSS contro il Giappone dopo la caduta della Germania. Assenso sovietico alla creazione dell’ONU.

  23. La liberazione dell’Italia • Primavera ‘44: ripresa dell’avanzata alleata • Giugno’44: liberazione di Roma • Giugno ‘44: istituzione dei Corpi volontari di liberazione (Cvl) con l’appoggio degli anglo-americani favorevoli ad una militarizzazione ufficiale della lotta partigiana • Agosto ‘44: liberazione di Firenze con l’appoggio del CLN locale che era riuscito a creare un governo provvisorio • Settembre ‘44: nuovo arresto delle truppe alleate sulla linea gotica (da Massa a Pesaro) • Aprile ‘45: rottura della linea gotica e avanzata alleata nella pianura padana • 25 aprile ‘45: nelle maggiori città del Nord le forze della resistenza insorgono liberandosi dai tedeschi prima dell’arrivo degli alleati e insediando governi locali provvisori espressi dai vari CLN. Il CLNAI assume tutti i poteri militari e civili nel Nord Italia

  24. La fine della RSI e di Mussolini • Mussolini e i principali funzionari della RSI cercano di fuggire in Svizzera • 27 aprile: mussolini viene riconosciuto da un gruppo partigiano mentre all’interno di una colonna tedesca cerca di varcare il confine e viene catturato • 28 aprile: Mussolini viene fucilato con l’amante Claretta Petacci. I loro corpi saranno esposti appesi per i piedi a piazzale Loreto a Milano, dove il 10 agosto i fascisti avevano fucilato quindici partigiani i cui corpi erano stati lasciati tutto il giorno in strada. • 2 maggio: l’amata tedesca firma la resa senza condizioni

  25. La popolazione civile in guerra • Effetti delle leggi razziali tedesche. • Bombardamenti anglo-americani e tedeschi. Le città più colpite sono quelle inglesi, italiane e tedesche sulle quali gli alleati nell’ultima fase del conflitto scaricano più di 90.000 tonnellate di bombe radendo al suolo quasi tutta la Germania. (cfr. Dresda) • Tesseramento, razionamento del cibo e marcato nero. • Rappresaglie e rastrellamenti tedeschi in risposta alle azioni partigiane. In Italia, particolarmente violenti furono l’eccidio delle Fosse Ardeatine, vicino a Roma il 23-24 marzo ‘44, dove vennero uccisi 335 prigionieri politici in risposta all’omicidio di 32 tedeschi ad opera dei partigiani e l’eccidio di Marzabotto, il 29 settembre ‘44, dove vennero uccisi 1836 persone per lo più vecchi e bambini accusati di nascondere partigiani. • Le foibe. Gli abitanti italiani al confine con la Slovenia subirono l’uccisione da parte dei partigiani di Tito che occupavano e contendevano agli italiani il Venezia Giulia e l’Istria. I loro corpi vennero gettati nelle cavità naturali presenti nel terreno carsico. I profughi istriani.

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