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Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia

Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia. WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna. Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna Centro Emiliano Romagnolo di Epidemiologia Veterinaria Bologna, 02/02/2009 .

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Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia

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  1. Seminario: Focolaio di Malattia di West Nile in Italia WND: Epidemiologia e controllo della malattia in Emilia-Romagna Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna Centro Emiliano Romagnolo di Epidemiologia Veterinaria Bologna, 02/02/2009

  2. La WND nei cavalli e nell’uomo rappresenta la fase finale dell'epidemia nelle diverse popolazioni animali Vettori (zanzare) Uccelli migratori Uccelli stanziali Zone di endemia in Africa Ospiti rivelatori (cavallo, uomo)

  3. Focolaio WND 2/2008 Scuderia con 5 box e 3 casi clinici

  4. Piani di sorveglianza Nel 1999, campionamenti nella zona del Padule di Fucecchio Dal 2002 al 2007, Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile • O.M. 4 aprile 2002 • O.M. 13 Maggio 2004 • O.M. 8 Agosto 2005 Dal 2008, Approvazione del Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile • D.M. 29 novembre 2007

  5. IL PIANO NAZIONALE DI SORVEGLIANZA DELLA WNDHa l’obiettivo di: Individuare e monitorare le aree del territorio nazionale a rischio d’introduzione della malattia attraverso l’applicazione di: 1) un programma di sorveglianza sierologico–virologico 2) un programma di sorveglianza entomologico

  6. Ma è una malattia esotica?

  7. AREE D’INTERVENTO 1 CRITERI: Individuazione di 15 aree a rischio di introduzione della WND 1) zone umide 2) presenza uccelli acquatici 3) Important Birds Areas

  8. DM 27/11/2007. Area di monitoraggio WND in Emilia-Romagna

  9. Valli di Comacchio

  10. Sistema di allerta “rapido” 2 È basato su: • Istituzione ed utilizzo di una rete di polli sentinella per WNV • Sorveglianza sulle cause di mortalità degli uccelli selvatici • Istituzione ed utilizzo di un sistema di sorveglianza entomologica • Istituzione di un sistema informativotelematico e di mailing list

  11. Sorveglianza della WND: rilevazione degli eventi in funzione di un’ipotetica attività virale Casi umani L’infezione negli uccelli precede l’infezione negli uomini Cavalli Virus nelle Zanzare Attività virale Sentinelle Corvidi Zanzare Mar Jun Jul Aug Apr Sep Oct

  12. Finding a dead crow could be the first sign of WNV

  13. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA 3 • Monitoraggio sierologico di cavalli sentinella (primavera-autunno) • Controllo per WND dei casi clinici (cavalli con sintomatologia neurologica) E’ basato su:

  14. Piano di sorveglianza nella popolazione umana Richiamato nell’O.M. 4 aprile 2002 Nota Dir.Gen.Prev. 400.3/3.2/4234 del 18/09/2002 - sorveglianza passiva - sorveglianza attiva in caso di conferma di casi nell’uomo o negli animali

  15. Sorveglianza integrativa su corvidi catturati 4 • Dal 2006 è attivo in Emilia-Romagna un piano di monitoraggio sulla fauna selvatica, necessario per l’accreditamento delle aziende suine come esenti da trichinella (Reg.CE 2075/2005). • Il piano reg. individua come animali indicatori per trichinella: cinghiali, volpi e corvidi (gazze e cornacchie) abbattuti nei piani provinciali di controllo. • Organi degli animali esaminati per trichinella (50 per provincia) devono essere inviati al CESME per l’esame virologico WND.

  16. Sintesi dei risultati dei piani di sorveglianza WND in Emilia-Romagna 2002-2007 • Positività sia nei polli, sia nei cavalli sentinella

  17. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA 8 Set.08 IZSLER segnala positività ELISA WN su siero di cavallo di Ferrara con sintomi nervosi prelevato il 22 agosto. 12 Set.08 Il CESME di Teramo conferma la positività del cavallo 12 Set.08 IZSLER segnala isolamento di virus WN da gazza abbattuta in provincia di Ferrara 15 Set.08PANICO GENERALE!

  18. WEST NILE DISEASE (WND)SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA IN ITALIAal 15 SETTEMBRE 2008 I primi casi clinici in cavalli si sono verificati al di fuori dell’area a rischio

  19. CRITICITA’ • Il piano nazionale non prevede azioni di prevenzione in caso di presenza confermata • Mancano le attività di Sanità Pubblica a tutela della salute umana (Piano di Emergenza) • La malattia negli animali è denunciabile? • Se sì, cosa è denunciabile? • Manca la definizione di caso • Carenze di strumenti/procedure diagnostiche

  20. Aperta parentesi

  21. La sorveglianza è la raccolta sistematica di dati riguardanti lo stato di salute di una comunità

  22. gli obiettivi della sorveglianza • determinare l’andamento temporale di un evento • verificare la “normale” incidenza di un evento (epidemia? emergenza/riemergenza?) • stabilire la distribuzione geografica dei casi (fonte comune di esposizione?) • valutare la ciclicità stagionale e la periodicità di un evento • definire le caratteristiche dei soggetti interessati dall’evento sotto sorveglianza

  23. i criteri da utilizzare • importanza in Sanità Pubblica dell’evento (in termini di frequenza, gravità, gruppi di popolazione colpiti, etc.) • possibilità di attuare interventi di prevenzione • facilità di acquisizione dei dati • convenienza economica • esistenza di fonti alternative

  24. i presupposti della pianificazione • precisare l’evento da sorvegliare (definizione di caso); • fissare gli obiettivi; • sviluppare il sistema di raccolta dei dati (articolazione e ruoli); • definire i tempi; • stabilire la modalità con cui l’evento arriva all’osservazione del Centro di raccolta (Sorveglianza attiva o passiva?); • valutare le procedure per la protezione dei dati sensibili • produrre gli strumenti di raccolta dei dati; • specificare i metodi di valutazione; • sviluppare l’analisi dei dati; • descrivere i meccanismi di comunicazione; • determinare i metodi per la valutazione del sistema;

  25. La Sorveglianza attiva • i segnalatori vengono contattati periodicamente per mantenere viva la motivazione • utilizzata per condizioni particolarmente importanti e per brevi periodi • può garantire la completezza delle segnalazioni dell’evento sotto sorveglianza • può essere usata per validare la rappresentatività dei sistemi passivi • è spesso associata a un’indagine epidemiologica • è più costosa della sorveglianza passiva

  26. La Sorveglianza passiva • la maggior parte dei sistemi di notifica routinaria delle malattie infettive sono di tipo passivo • la notifica avviene sulla base di una lista definita di malattie • semplici e meno costosi dei sistemi attivi • variabilità ed incompletezza delle segnalazioni • rischio di non rappresentatività • rischio di non riconoscimento delle epidemie • mostrano il trend • ribadire l’importanza della segnalazione e restituire i risultati agli operatori per motivarli

  27. chiusa parentesi

  28. Piano straordinario • Obiettivo: Individuare le aree con circolazione virale per attivare la sorveglianza sull’uomo e misure di prevenzione per la popolazione, nonché per fornire informazioni utili per la protezione degli equidi • Programma di sorveglianza straordinaria: • Note regionali 15 e 23 settembre 2008

  29. Attività • Programma di sorveglianza straordinaria per delimitare l’area infetta • Definizione dell’area di intervento • Intensificazione della sorveglianza passiva sugli equidi • Intensificazione delle attività di monitoraggio sull’avifauna selvatica • Anticipazione dei controlli sulle sentinelle WN • Esame sierologico per WND dei bovini sentinella BT • Sorveglianza sierologica sugli equidi (Piano AIE) • Sorveglianza entomologica • Bollettino per diffondere informazioni

  30. Zona a rischio in cui attivare la sorveglianza veterinaria straordinaria • Il territorio della provincia di Ferrara e il territorio delle province di Bologna, Ravenna e Modena a Nord della via Emilia (SS9).

  31. Durata del piano di sorveglianza veterinaria • Sorveglianza “passiva”: periodo di attività dei vettori • (fino al 31 ottobre 08) • Sorveglianza “attiva” sierologica: tre mesi • (fino al 31 dicembre 08 – sospesa il 4 novembre 08)

  32. Componenti della sorveglianza straordinaria veterinaria 1. Sorveglianza “passiva” sui cavalli: individuazione casi con sintomi (tutta la Regione) Attività di sensibilizzazione dei Veterinari LL.PP. • linee di indirizzo a veterinario curante • Nessun provvedimento per aziende con casi sospetti • incontri di aggiornamento

  33. Sensibilizzazione di veterinari libero professionisti • In zona a rischio: • Incontri con distribuzione di materiale (linee di indirizzo e presentazioni) • Ferrara: 16 sett. - 6 partecipanti • Ravenna: 19 sett. – 11 partecipanti • Bologna (organizzato da Regione e tutte le AUSL in zona a rischio): 1 ott. - 36 partecipanti Fuori dalla zona a rischio Incontri o invio di comunicazioni tramite l’Ordine Professionale (contatti poi non concretizzatisi in eventi formativi)

  34. Componenti della sorveglianza straordinaria veterinaria 2. Sorveglianza “attiva” sui cavalli: indagine sierologica in zona a rischio (anticipando i prelievi dei cavalli “sentinella” e abbinando prelievi anemia infettiva) • Registrazione e georeferenziazione in BDN aziende equine • Ricontrollo delle 14 aziende con cavalli sentinella • Monitoraggio sierologico in concomitanza con il controllo AIE • Ricontrolli sierologici in aziende con sieropositività (rilevazione eventuali sieroconversioni)

  35. La WND è denunciabile? • Dec.2004/216/CE che modifica la direttiva 82/894/CEE inserisce tra le malattie a notifica obbligatoria nella UE (sistema ADNS): la “encefalomielite equina (tutti i tipi, inclusa l’encefalomielite equina venezuelana)”. • DPR 320/1954 (RPV): la West Nile non è elencata da art. 1 o art. 5 del Regolamento • OM 05/11/2008: aggiunge l’encefalomielite equina (tutti i tipi, inclusa l’EEV) all’art. 1 del RPV (scade 31/12/10)

  36. Cosa è denunciabile? • Casi clinici da WND negli Equini? • Positività virologiche negli Equini? • Positività sierologiche negli Equini? • Positività virologiche negli uccelli selvatici? • Positività sierologiche negli uccelli selvatici? • Positività virologiche negli uccelli domestici? • Positività sierologiche negli uccelli domestici?

  37. Definizione di caso(OM 5/11/2008) • Equide sospetto di WND: un equide che, nel periodo di attività dei vettori, presenta sintomatologia riferibile a encefalomielite o morte improvvisa in area a rischio. Deve essere considerato sospetto anche un risultato sierologico positivo in assenza di sintomatologia clinica. • Caso confermato di WND: quando i campioni prelevati dall’equide sospetto risultano positivi a uno o più esami di conferma da parte del CESME

  38. Definizione di caso(OM 5/11/2008) • Positività recente e autoctona: una positività (equide) confermata per la quale dall’indagineepidemiologica e dal quadro degli esami diagnostici si può presumere che l’infezione sia la conseguenza della circolazione del virus nel luogo in cui è stato tenuto l’animale negli ultimi due mesi.

  39. Definizione di caso:Cosa è recente? • Equidi: • Caso clinico confermato da prove di laboratorio • Sieroconversione • Positività virologica (isolamento/PCR) • Positività sierologica in puledro >6 mesi nato nell’anno • (Positività sierologica confermata con presenza di IgM) • Uccelli selvatici: positività virologica • Uccelli domestici: sieroconversione in polli sentinella

  40. Componenti della sorveglianza straordinaria veterinaria 3. Sorveglianza sierologica sui bovini (prelievi in aziende sentinelle bluetongue presenti in zona a rischio) N° aziende presenti in zona a rischio: 55 4. Sorveglianza attiva su polli sentinella e trappole vettori (come da DM 29/11/2007) Stazioni di Ferrara e Ravenna

  41. Componenti della sorveglianza straordinaria veterinaria • 5. Sorveglianza attiva sui volatili selvatici (corvidi) • 150 soggetti per provincia nelle province di Ferrara, Ravenna, Bologna e Modena, preferibilmente provenienti da territori a nord della via Emilia • 50 soggetti per provincia dalle restanti province, tutti possibilmente provenienti da zone di pianura. 6. Segnalazione mortalità anomale in volatili selvatici • Il piano regionale di monitoraggio nella fauna selvatica attivo dal 2006 prevede il conferimento di soggetti trovati morti a IZS • In seguito ai focolai WND da parte delle AUSL e della Regione è stata richiamata l’attenzione sul piano ed è stata svolta attività di sensibilizzazione alle Province sul problema tramite lettere e riunioni

  42. Piano di sorveglianza straordinaria West Nile Disease in Emilia-Romagna 2008 Risultati (esclusa entomologia)

  43. Attività previste dal piano WND • Sorveglianza sindromica sugli equidi: 33 sospetti, 23 casi confermati da 15 aziende

  44. Attività previste dal piano WND • Sorveglianza sindromica sugli equidi: 23 casi Casi clinici per data di insorgenza dei sintomi • Controlli sierologici in scuderie con casi confermati: 49.1% in SN (233/475; 15 aziende) • Tasso d’attacco: 4,8% (23/475; 15 aziende)

  45. Attività previste dal piano WND • Polli sentinella: 2stazioni Stazione 005FE022. Prelievi quindicinali di 10 soggetti dal 15/04/08 al 11/11/08. • Tutti i campioni prelevati sono risultati negativi in ELISA e PCR (ultimo prelievo negativo 18/09/08) • Un pollo morto il 15/09/08 positivo in PCR • Sieroconversione sui campioni prelevati il 02/10/08 • Al 11/11/08: 9/19 polli positivi in SN Stazione 014RA087. Prelievi quindicinali di 9-10 soggetti dal 30/04/08 al 03/11/08. • Tutti i campioni prelevati sono risultati negativi in ELISA e PCR

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