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P.E.I. Piano educativo individualizzato

P.E.I. Piano educativo individualizzato. Profilo dell’allievo. Provenienza e curriculum scolastico. L’allievo proviene dalla prima dell’ Istituto Copernico Carpeggiani

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P.E.I. Piano educativo individualizzato

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Presentation Transcript


  1. Valentina Petri

  2. P.E.I.Piano educativo individualizzato Valentina Petri

  3. Profilo dell’allievo Valentina Petri

  4. Provenienza e curriculum scolastico • L’allievo proviene dalla prima dell’ Istituto Copernico Carpeggiani • Nell’anno scolastico precedente ha seguito una programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali • Nell’ anno scolastico 2008/2009 il P.E.I ha previsto gli interventi integrativi di due insegnanti di sostegno per un totale di 12 ore settimanali e una tutor per due ore settimanali. Valentina Petri

  5. Contesto classe • La classe è composta da 17 studenti, tra cui 4 ragazze e 13 ragazzi; 3 di loro provengono da un altro istituto. • L’allievo è ben integrato nella classe e ha instaurato relazioni positive anche con i “nuovi” compagni di classe. Valentina Petri

  6. Quadro famigliare • Il nucleo famigliare è composto da tre persone: padre, madre e Mattia. • Si è instaurato un buon rapporto di scambio di informazioni e di collaborazione con il padre dell’ allievo. • Entrambi i genitori sono sempre stati molto presenti nella vita dello studente attraverso una continua richiesta di informazioni sull’andamento didattico-disciplinare del figlio. Valentina Petri

  7. Diagnosi clinica, funzionale, funzionalità delle aree Valentina Petri

  8. Diagnosi clinica del 25/01/2008 • Ipoacusia neurosensoriale bilaterale profonda, sottoposta ad intervento di impianto cocleare all’ orecchio destro. • Ritardo importante del linguaggio e degli apprendimenti. Valentina Petri

  9. Diagnosi funzionale: • Ipoacusia bilaterale neurosensoriale profonda sottoposta ad impianto cocleare (all’ età di sei anni). • Ritardo del linguaggio con disturbo della comprensione, secondario al deficit uditivo. • Ritardo secondario degli apprendimenti. • La limitatezza delle autonomie è da intendersi riferita alle difficoltà di decodificazione del compito e di organizzazione delle risposte che necessitano ancora di una supervisione da parte della figura di riferimento e di proposte semplificative. Valentina Petri

  10. Valentina Petri

  11. Gruppo di lavoro • Dirigente scolastico • Docenti curriculari • Docenti di sostegno • Genitori • Referenti A.S.L.:specialista, educatrice e logopedista. Valentina Petri

  12. Analisi della situazione di partenza Valentina Petri

  13. Area cognitiva • Difficoltà di codificazione delle consegne e dell’ organizzazione delle risposte. • La comprensione dei contenuti è sufficientemente adeguata se vengono trascritti alla lavagna e la lezione non è disturbata da rumori di sottofondo. • Difficoltà nella comprensione dei termini propri di un linguaggio specifico(Chimica, Fisica e Diritto) • Lentezza nello svolgimento di esercizi in quanto Mattia necessita di momenti di riflessione ed elaborazione più lunghi. Valentina Petri

  14. Area linguistica • Le maggiori difficoltà Mattia le evidenzia sia nella produzione scritta che nella produzione orale, che è caratterizzata da una lettura lenta e non scorrevole, ma alle domande è in grado di fornire risposte semplici e pertinenti. • Non ha ancora acquisito la competenza grammaticale necessaria per strutturare autonomamente frasi semplici in grado di rispondere autonomamente a domande. • L’ allievo non è in grado di costruire autonomamente una scaletta per lo sviluppo di un tema, o di elaborare un riassunto, o di strutturare le informazioni individuate in un brano in uno schema o in una mappa concettuale. • La comprensione è nella norma e le maggiori difficoltà sono da imputare soprattutto alla dimensione scritta perché molti termini gli risultano sconosciuti. Valentina Petri

  15. Area logico-matematica • Lo studente dimostra buone abilità sia nelle attività automatizzate di conteggio a mente, che nell’ uso delle tabelline, svolge correttamente le quattro operazioni ma ha diverse incertezze nell’ uso dei decimali. • Difficoltà nella comprensione dei termini specifici nelle discipline di Chimica e Fisica parzialmente superabili con la riproduzione grafica degli strumenti usati nelle esperienze laboratoriali, e il supporto di richiami visivi consistenti in semplici disegni in grado di chiarire il significato delle parole specifiche. • Mattia mostra attenzione e interesse verso la Matematica probabilmente per le buone capacità evidenziate in tale disciplina e perché le verifiche non prevedono lunghe risposte scritte, ma lo svolgimento di esercizi. Valentina Petri

  16. Area affettivo-relazionale • La partecipazione attiva al dialogo educativo durante le lezioni e ai dibattiti in classe sottoponendo domande ai docenti o ai compagni non è completa perché l’ipoacusia gli impedisce di ascoltare. • E’ in grado di lavorare in gruppo esprimendo il proprio punto di vista e supportandolo con esempi legati alla realtà. • Si relaziona volentieri con la docente di sostegno, la tutor e la tirocinante, considerandole risorse e figure a cui fare riferimento. Valentina Petri

  17. Area dell’ autonomia prassica • L’ allievo dimostra buone capacità di coordinamento e non presenta problemi riguardanti la motricità, svolge senza difficoltà le lezioni di Educazione Fisica con i compagni ed ama praticare il tennis e il calcio con gli amici. Valentina Petri

  18. Area dell’ autonomia • L’ autonomia personale è legata all’ età. L’ allievo si reca autonomamente a scuola in corriera. • In autonomia annota i compiti e le comunicazioni sul diario anche se a volta bisogna ricordarglielo perché distratto nell’ osservare i propri compagni. • Buona è l’ organizzazione della cartella e del materiale didattico. • Non è autonomo nella stesura degli appunti su quanto spiegato dai docenti, ma copia sul quaderno ciò che viene schematizzato. Valentina Petri

  19. Programmazione delle attività • Obiettivi minimi ministeriali • Riduzione degli esercizi • Sostituzione domande aperte • Brani e schemi da completare Valentina Petri

  20. Progetto Tutor • Figura di tipo amicale • Conosce spazi e organizzazione scolastica • In relazione col contesto di cui prende parte Valentina Petri

  21. Obiettivi dell’ intervento integrativo • Stimolare e valorizzare le potenzialità dell’ allievo per migliorarne l’ autostima • Potenziare l’ autonomia personale e scolastica mediante l’ esempio positivo di un giovane • Acquisire e consolidare competenze attraverso la presenza di chi ha già assolto un percorso formativo di scuola secondaria superiore • Favorire e rafforzare le relazioni personali dell’ allievo con i compagni di classe e i docenti attraverso la sua mediazione. Valentina Petri

  22. Progetto tirocini per l’ integrazione • Opportunità di inserimento nel contesto scolastico frequentato da parte del disabile • 270 ore di supporto e co-partecipazione alla realizzazione del progetto scolastico dell’ allievo, svolgendo anche attività di osservazione e producendo documentazione ai fini della tesi Valentina Petri

  23. Finalità del progetto • Sostenere le qualità del processo di integrazione, le opportunità di successo scolastico delle persone con disabilità ed il loro benessere all’ interno della scuola frequentata; • Offrire agli studenti con esigenze speciali un supporto strutturato anche grazie al coinvolgimento di una persona giovane e preparata; • Garantire alle scuole la collaborazione di persone altamente motivate alle relazioni di aiuto ed in via di qualificazione universitaria; • Offrire agli studenti universitari un’ esperienza di tirocinio mirata, personalizzata, calibrata alle proprie aspirazioni professionali ed umanamente ricca, all’ interno di un team coordinato dal docente di sostegno e dal docente supervisore della Facoltà di provenienza. Valentina Petri

  24. Obiettivi e strumenti della docente di sostegno L’ attività di sostegno viene svolta sempre in classe con l’ obiettivo di abituare l’ allievo a svolgere le stesse attività dei compagni di classe,incentivandolo a sviluppare un buon grado di autonomia. Valentina Petri

  25. Obiettivi didattici • Sviluppare le capacità di prendere appunti autonomamente, ad utilizzarli come integrazione ai testi d adozione e chiedere informazione ai docenti qualora sia necessario; • Imparare ad utilizzare strumenti didattici (riassunti, mappe concettuali…); • Imparare a costruire e ad usare schemi e grafici in Fisica; • Imparare autonomamente a strutturare logicamente brevi periodi superando la frase semplice; • Imparare ad organizzare le proprie idee e pensieri rispettando le regole logiche e sintattiche; • Arricchire il proprio lessicosia in ambito comune che specifico • Imparare a formulare correttamente domande e a rispondere. Valentina Petri

  26. Obiettivi educativi • Migliorare la propria autostima focalizzando l’ attenzione sulle proprie potenzialità; • Rispettare le regole scolastiche e sociali; • Saper cogliere le relazioni causa-effetto; • Imparare a chiedere aiuto ai propri compagni e ad instaurare nuove relazioni amicali; • Imparare a condividere le proprie esperienze. Valentina Petri

  27. Obiettivi affettivo relazionali: • Rispettare l’ altro; • Spiegare motivando il proprio comportamento e comprendere quello altrui , esplicitando quali comportamenti determinano situazioni di disagio; • Imparare a lavorare in gruppo esprimendo il proprio punto di vista e supportandolo con esempi legati alla realtà; • Partecipare in modo attivo alle lezioni sottoponendo domande agli insegnanti e ai compagni • Relazionarsi con tutte le diverse componenti della scuola. Valentina Petri

  28. Strumenti • Quaderni costruiti dalla docente e dallo studente con le dovute semplificazioni e riduzioni; • Fotocopie di libri di testo di cicli e di ordine di studi diversi; • Questionari a risposte multiple, vero/falso, brani e schemi da completare; • Uso del computer quale strumento compensativo e di rinforzo nel processo di elaborazione ed organizzazione dell’ informazione. Valentina Petri

  29. Profilo dinamico funzionale Valentina Petri

  30. Profilo neuromotorio e sensoriale • Non sono presenti grossolani deficit della motricità. • Dal punto di vista uditivo, la situazione di sordità profonda è stata scoperta all’ età di 3 anni, e a tale periodo risale la protesizzazione. • Il bambino fino a quell’ età non aveva sviluppato alcuna forma di linguaggio verbale, ma si mostrava comunque molto attento all’ ambiente e ben organizzato sul piano pratico. • La Clinica O.R.L dell’ Università di Ferrara ha preceduto all’ impianto nell’ orecchio destro il 23/02/2000. Attualmente è in corso la fase di “mappatura” uditiva che corrisponde ad un’ attivazione graduale dell’ impianto. In questa fase il bambino sta fornendo un buon lavoro di collaborazione. • Il lavoro che gli viene chiesto è quello di imparare a riconoscere determinate caratteristiche dei suoni (presenza/assenza, intensità, durata, timbro, altezza) e cominciare a discriminare i vari suoni( anche della voce ) in base a queste caratteristiche. Valentina Petri

  31. Profilo linguistico comunicativo • Per quanto riguarda gli aspetti fonatori, l’ intervento di impianto ha sicuramente fatto si che vi fosse un miglioramento della qualità della voce. Non è ancora possibile parlare di prosodia, intonazione e ritmo, ma il bambino riesce a captare e a riprodurre lunghezza, accenti e intonazione delle parole. • La respirazione e il morso sono di regola normali. • Sono presenti le competenze articolatorie di base per la riproduzione dei fonemi. Il patrimonio di vocabolario in produzione è limitato all’ uso di tutte le vocali e delle bisillabiche piane. Il livello del vocabolario in comprensione è corrispettivamente migliore. • L’ intenzionalità comunicativa è anch’ essa nettamente migliorata, e viene supportata da un buon utilizzo della componente non verbale (mimico gestuale). • I messaggi che Mattia trasmette sono sempre riferiti ad esperienze vissute in prima persona, in cui sono presenti termini concreti e ad alta frequenza d’ uso. Valentina Petri

  32. Profilo cognitivo • L’ alunno possiede capacità attentive buone, mostrando diversi miglioramenti in quanto si è verificata una diminuzione della componente “agita” del comportamento. • Buono l’ interesse per l’ ambiente. • Le capacità manuali appaiono più che discrete. • Il livello grafico, in analogia a quello linguistico, appare povero, ma costituisce un eccellente tramite per arricchire gli scambi comunicativi. Valentina Petri

  33. Profilo affettivo-relazionale • Presenti aspetti di ritardata e difficoltosa separazione dalla figura materna, in parte attribuibili alla particolarità della situazione comunicativa, che ha probabilmente rallentato l’ intero processo di separazione-individuazione. • Difficoltà famigliare a far interiorizzare a Mattia le regole comportamentali di base (ma tuttavia si adegua al contesto scolastico, e ciò dimostra la comprensione del principio d autorità) • Caratteristiche di impuntatura • Tutto sommato è un bambino affettuoso e collaborativo, anche con i pari. Valentina Petri

  34. Sintesi ed indicazioni • Si ritiene che programmi di Mattia debbano essere quelli standars, con alcuni accorgimenti volti a favorire lo sviluppo delle competenze espressive. • Sarà opportuno prevedere la disponibilità di grandi quantità di materiali grafo-pittorici, iconici, fotografici, da utilizzare come supporto all’ apprendimento della letto-scrittura. • E’ auspicabile anche l’ uso del computer, con i normali programmi di letto-scrittura. Valentina Petri

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