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Progetto NOESIS corso di formazione di dirigenti di cooperativa sociale

Progetto NOESIS corso di formazione di dirigenti di cooperativa sociale. LEGISLAZIONE SOCIALE Taranto aprile - maggio 2003 docente avv. Nunzio LEONE. La legislazione sociale. Le legislazione sociale è espressione coerente e recente dell’intervento, di quanto intende fare la collettività

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Progetto NOESIS corso di formazione di dirigenti di cooperativa sociale

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Presentation Transcript


  1. Progetto NOESIScorso di formazione di dirigenti di cooperativa sociale LEGISLAZIONE SOCIALE Taranto aprile - maggio 2003 docente avv. Nunzio LEONE Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  2. La legislazione sociale • Le legislazione sociale è • espressione coerente e recente dell’intervento, di quanto intende fare • la collettività • in favore dei bisogni dei cittadini • È la forma legislativa • dello Stato sociale Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  3. Assistenza sociale e servizi sociali • Assistenza sociale è concetto ampio • Comprende trasferimenti monetari a sostegno del reddito delle persone in difficoltà • In Italia sia previdenza che assistenza • PRSTAZIONI DI SERVIZIO Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  4. Storia…..LA LEGGE CRISPI (N.6972 DEL 17 LUGLIO 1890) • RICONOSCE PERSONALITA’ GIURIDICA PUBBLICA ELLE PREESISTENTI OPERE PIE • CHE DIVENTANO IPAB • ISTITUZIONI PUBBLICHE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA • assistenza ai poveri, in stato di sanità o di malattia, la loro educazione, istruzione, avviamento a professione , miglioramento morale ed economico • Intervento e controllo • La natura delle IPAB resta privatistica Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  5. La legge Giolitti (nel 1904) • Integrazione e sistemazione Legge CRISPI • Strumento diretto di intervento dello Stato nel campo dell’assistenza criteri • BENEFICENZA COME ASPETTO DELLA COMPLESSA SITUAZIONE SOCIALE • DIRITTO DEL POVERO E DOVERE DELLA SOCIETA’ A SOPPERIRLO • ASSSITENZA PRIVATA NON SOLO CONTROLLATA MA COORDINATA ED INTEGRATA CON ASSISTENZA PUBBLICA Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  6. La legislazione fascista • Abroga la legge Giolitti, perché ordinamento su base provinciale contrastava su accentramento amm.tivo • Famiglia ONMI (1925) • ENAOLI • assicurazione previdenziale estesa • Famiglia fascista e cattolica (puntello) • Famiglie numerose, sostegno maternità • Controllo sociale dello Stato Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  7. La legislazione fascista L. 847 DEL 3.6.1937 • ISTITUZIONE IN OGNI COMUNE DEL REGNO DELL’ENTE COMUNALE DI ASSISTENZA CRITERI • VERTICISMO • BUROCRATISMO • CATEGORIZZAZIONE • DISCREZIONALITA’ • CUSTODIALISMO Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  8. LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA (artt.2, 3, 38) • ASSISTENZA SOCIALE COME DIRITTO DEI CITTADINI nei principi • Diritto al lavoro • Tutela della famiglia • Della maternità • Dell’infanzia • Tutela della salute • Diritto allo studio • Alla protezione dei lavoratori Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  9. Negli anni settanta la svolta • Processo di decentramento regionale • L.382 del 75, DPR 616/77 • Assistenza nella “Sanità e servizi sociali” • Commissione esperti (M.S.Giannini) • REGIONE (legislazione e programmazione regionale generale) • COMUNI (programmazione locale e di gestione operativa dei servizi o direttamente o tramite le USL) Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  10. Negli anni ottanta….. • Il legislatore regionale scavalca lo Stato • Lo sostituisce, attuando un profondo riordino del settore • Leggi con carattere di omogeneità • nei contenuti, nella struttura che definisce le finalità • I destinatari dei servizi (cittadini residenti e non) • I referenti istituzionali (comuni singoli o associati) • Le responsabilità nella programmazione • La questione dei finanziamenti Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  11. Negli anni ‘90 • L.142/90 (Ordinamento autonomie locali) • L.266/91 (Leqqe quadro sul VOLONTARIATO) • L.381/ 91(COOPERATIVE SOCIALI) • D.LGS. 460/97 onlus (decreto Zamagni) • D.LGS. 112/98 art.128 SERVIZI SOCIALI • L.328/00 ( LEGGE QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA…) • L.383/00 (ASSOCIAZIONISMO DI PROMOZIONE SOCIALE) Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  12. La legge quadro sul volontariato l. 266.91 • Riconoscimento VALORE SOCIALE • ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO • ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO • RISORSE ECONOMICHE • REGISTRI • CONVENZIONI • OSSERVATORIO Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  13. Le cooperative sociali l.381.91 • LO SCOPO E’ PERSEGUIRE L’INTERESSE GENERALE DELLA COMUNITA’ ALLA PROMOZIONE UMANA E ALL’INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI CON • TIPO A • TIPO B • MISTO • SOCI VOLONTARI • PERSONE SVANTAGGIATE • CONVENZIONI • CONSORZI Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  14. Le associazioni di promozione sociale l. 383 del 7.12.00 • SONO TALI LE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E NON • I MOVIMENTI • I GRUPPI E LORO COORDINAMENTI E FEDERAZIONI COSTITUITE AL FINE DI • SVOLGERE ATTIVITA’ DI UTILITA’ SOCIALE IN FAVORE DI ASSOCIATI E TERZI • OSSERVATORIO Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  15. Legge n.328 dell’8 novembre 2000“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” • capo I • Principi generali dei sistema integrato di interventi e servizi sociali • Art.1 – Principi generali e finalità • Art. 2 – Diritto alle prestazioni • Art. 3 – Principi per la programmazione degli interventi e risorse del sistema integrato di intereventi e servizi sociali • Art 4 – Sistema di finanziamento delle politiche sociali • Art. 5 – Ruolo del terzo settore Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  16. Capo II Assetto istituzionale e organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali • Art. 6 – Funzioni dei comuni • Art. 7 – Funzioni delle province • Art. 8 – Funzioni delle regioni • Art. 9 – Funzioni dello Stato • Art.10 – Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza • Art. 11 – Autorizzazione e accreditamento • Art. 12 – Figure professionali sociali • Art.13 – Carta dei servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  17. Capo IIIDisposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale • Art. 14 – Progetti individuali per le persone disabili • Art. 15 – Sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti • Art. 16 – Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari • Art. 17 – Titoli per l’acquisto di servizi sociali • Capo III • Disposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  18. Capo IVStrumenti per favorire il riordino del sistema di interventi e servizi sociali • Art. 18 – Piano nazionale e piani regionali degli interventi e dei servizi sociali • Art. 19 – Piano di zona • Art.20 – Fondo nazionale per le politiche sociali • Art. 21 - Sistema informativo dei servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  19. Capo VInterventi, servizi ed emolumenti economici del sistema integrato di interventi e servizi sociali • Sezione IDisposizioni generali • Art. 22 - Definizione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  20. Sezione IIMisure di contrasto alla povertà e riordino degli emolumenti economici assistenziali • Art. 23 – Reddito minimo di inserimento • Art. 24 – Delega al Governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, cecità e sordomutismo • Art. 25 – Accertamenti della condizione economica del richiedente • Art. 26. (Utilizzo di fondi integrativi per prestazioni sociali) Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  21. Capo VIDISPOSIZIONI FINALI • Art. 27. (Istituzione della Commissione di indagine sulla esclusione sociale) • Art. 28. (Interventi urgenti per le situazioni di povertà estrema) • Art. 29. (Disposizioni sul personale) • Art. 30. (Abrogazioni) Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  22. Premessa • Il 18 ottobre 2000 il Senato della Repubblica ha definitivamente approvato, la “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. È così compiuta la riforma organica del settore assistenziale, fino ad oggi regolato dalla legge Crispi del 1890 e da una serie di interventi su settori specifici che si erano accumulati nel corso degli anni. Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  23. Premessa • Questa legge è stata salutata con favore sia per il suo significato culturale (definisce con l’articolo 2 gli ambiti di diritto alle prestazioni, persegue un disegno di decentramento amministrativo, agli articoli 18 e 19 promuove la programmazione e l’integrazione tra servizi), sia per il fatto che attribuisce agli enti locali risorse certe per la realizzazione dei servizi (articolo 20), garantendo un livello minimo di prestazioni uniformi sul territorio nazionale. Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  24. Contenuti • La legge enuncia i principi ispiratori generali (articoli 1 – 5), definisce i compiti dello Stato, delle Regioni, delle Province e degli Enti locali e i principi organizzativi dei servizi (articoli 6 – 13), istituisce e disciplina gli interventi assistenziali e gli strumenti per realizzarli (articoli 14 – 30). • ART 1 Definisce i principi ispiratori generali : qualità della vita , pari opportunità, non discriminazione , prevenzione   • ART.6 Compiti dei Comuni : sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali programmazione, progettazione, realizzazione, promozione,. valutazione degli interventi a livello locale-         Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  25. In sintesi • ART.7 Compiti delle province : concorrono alla programmazione del sistema : raccolta dati, indagini conoscitive, analisi del bisogno e dell’offerta, alla promozione d’intesa con i Comuni di iniziative di formazione professionale, alla partecipazione alla definizione dei piani di zona. • ART.8 Compiti delle Regioni: programmazione , coordinamento e verifica dell’attuazione a livello territoriale ; disciplina l’integrazione degli interventi sociali, con quelli sanitari. ART.9 Competenze dello Stato : indirizzo, coordinamento, omogeneizzazione delle caratteristiche degli interventi su tutto il territorio nazionale : profili professionali, requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture … Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  26. Esiste un disegno di decentramento amministrativo piano nazionale : indirizzo, coordinamento, omogeneizzazione delle caratteristiche degli interventi su tutto il territorio nazionale : profili professionali, requisiti minimi per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture …  piano regionale : programmazione , coordinamento e verifica dell’attuazione a livello territoriale ; disciplina l’integrazione degli interventi sociali, con quelli sanitari piani di zona: ; programmazione, progettazione, realizzazione, promozione,. valutazione degli interventi a livello locale; Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  27. Il terzo settore fa il suo ingresso nel “sistema integrato di interventi e servizi sociali” • La legge fa proprio il principio di sussidiarietà sia verticale (tra istituzioni, affidando agli enti locali la realizzazione degli interventi assistenziali) sia orizzontale, riconoscendo il ruolo delle organizzazioni di terzo settore e in specifico della cooperazione: • “Gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell’ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale…” (articolo 1 comma 4). Il terzo settore è al pari delle istituzioni pubbliche soggetto attivo “nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi” (articolo 1, comma 5). Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  28. Il terzo settore fa il suo ingresso nel “sistema integrato di interventi e servizi sociali” • “Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata.” (articolo 1, comma 5).   • articolo 3 prevede che il terzo settore sia coinvolto nella concertazione sulla programmazione degli interventi del sistema integrato dei servizi sociali e gli articoli 18 e 19 affidano al terzo settore un ruolo nella definizione rispettivamente del piano nazionale e del piano di zona degli interventi e dei servizi sociali. Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  29. contenuti di tipo innovativo • La legge promuove inoltre alcune innovazioni negli strumenti di rapporto con il terzo settore: quali la Facoltà di scelta individuale, all’interno di un “quasi mercato regolato” • “i comuni le regioni e lo stato promuovono azioni per favorire la pluralità dei servizi , garantendo il diritto di scelta fra gli stessi e per consentire , in via sperimentale , su richiesta degli interessati , l’eventuale scelta di servizi sociali in alternativa alle prestazioni economiche” ( art 3 comma 4 ). • Prevede ( art 11) che accanto ai requisiti minimi ai fini autorizzativi ( poter esercitare l’attività), vengano definiti requisiti di Accreditamento delle strutture residenziale e semi residenziali, cui corrispondono costi standard. • “Sistema di accreditamento che può essere un passaggio fondamentale per garantire una miglior qualità agli utenti. Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  30. Altri contenuti di tipo innovativo • Un ‘altra proposta innovativa, seppur espressa timidamente , prevede la possibilità di introdurre gli Assegni SERVIZIO per l’acquisto di prestazioni socio assistenziali da soggetti accreditati. • Altro aspetto che si collega direttamente al precedente , riguarda la Deducibilità fiscale delle spese socio assistenziali. All’art 16 comma 6, seppur in maniera “fumosa “ sono determinate misure di agevolazione fiscale per le spese sostenute per la tutela e cura dei componenti del nucleo famigliare non autosufficienti o disabili. Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  31. Conclusioni • “ il terzo settore e la cooperazione sociale non sono soggetti residuali , fornitori di manodopera , ma protagonisti delle politiche sociali , sia sul fronte della programmazione che della realizzazione dei servizi”. Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  32. In sintesi • Si afferma in maniera inequivocabile il principio di sussidiarietà • Maggiore chiarezza sulle caratteristiche dei rapporti economici e di concertazione fra pubblica amministrazione e terzo settore • Introduce alcuni strumenti innovativi  • E’ opportuno verificare: • modalità attraverso le quali la legge verrà implementata ai diversi livelli di indirizzo ( nazionale, regionale…..) • operativi ( enti locali ) Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  33. PRINCIPI E FINALITA’ GLI OBIETTIVI DELLA LEGGE: • assicurare: • Alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali • garantire: • La qualità della vita; • Le pari opportunità; • La non discriminazione ed i diritti di cittadinanza • prevenire, eliminare o ridurre: • Le condizioni di disabilità • Le condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  34. Principi guida: Sussidiarietà: ORIZZONTALE VERTICALE Lo Stato delega ai livelli di governo inferiori le funzioni le funzioni che essi possono esercitare meglio a vantaggio dei cittadini, valorizzando e promuovendo la capacità delle comunità locali ad affrontare i propri problemi, intervenendo dall’esterno quando è necessario attraverso risorse aggiuntive (economiche e non) per incrementare le capacità di risposta autonoma; Strumento di promozione, coordinamento e sostegno che permette alle formazioni sociali (famiglie, associazioni, cooperazione, organizzazioni non profit in genere, ecc.) di esprimere al meglio, o con la piena garanzia di libertà di iniziativa, le diverse e specifiche potenzialità Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  35. Principi guida: Decentramento • Si ribalta la tradizionale impostazione dell’impianto normativo partendo dal basso nel definire i compiti comunali, per poi risalire a livelli istituzionali più rilevanti. • L’assetto complessivo prevede che i Comuni siano titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  36. Principi guida: Integrazione dei servizi Elementi fondamentali per la realizzazione degli interventi e dei servizi sociali sono: • La programmazione degli interventi e delle risorse attraverso: • Il coordinamento e l’integrazione con gli interventi sanitari e dell’istruzione nonché con le politiche attive di formazione, di avviamento e di reinserimento al lavoro; • La concertazione e la cooperazione tra: diversi livelli istituzionali ; • L’operatività per progetti; • La verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni; • La valutazione di impatto di genere Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  37. Le nuove politiche sociali PRINCIPIO: le politiche sociali sono universalistiche OBIETTIVI: perseguono obiettivi di ben-essere sociale STRUMENTI: attraverso il sistema integrato di interventi e servizi sociali Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  38. Il Sistema Integrato di interventi e servizi sociali si realizza mediante: • Politiche e prestazioni coordinate nei diversi settori della vita sociale; • Integrazione di servizi alla persona ed al nucleo familiare con eventuali misure economiche; • Definizione di percorsi attivi, volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse; • Superamento di sovrapposizioni di competenze e di settorializzazione delle risposte Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  39. Sistema integrato in cui: • Il cittadino non è solo utente • Le famiglie non sono solo portatrici di bisogni • L’assistenza non è solo sostegno economico • La rete non si rivolge solo agli ultimi • L’approccio non è solo riparatorio • Il disagio non è solo economico • Il sapere non solo professionale • Gli interventi sociali non sono opzionali Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  40. Progettato e realizzato …. • Promuovendo la partecipazione attiva di tutte le persone • Incoraggiando le esperienze aggregative • Assicurando livelli essenziali in tutte le realtà territoriali • Potenziando i servizi alla persona • Favorendo la diversificazione e la personalizzazione degli interventi • Valorizzando le esperienze e le risorse esistenti • Valorizzando le professioni sociali • Valorizzando il sapere quotidiano • Promuovendo la progettualità verso le famiglie • Prevedendo un sistema allargato di governo, più vicino alle persone Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  41. A…. DA.. • Diritto all’inserimento sociale • Politiche per promuovere l’inclusione sociale • Interventi rivolti alla persona e alle famiglie • Insieme integrato di interventi monetari e servizi in rete • Livelli essenziali su tutto il territorio nazionale • Prestazioni flessibili e diversificate, basate su progetti personalizzati • Riconoscimento del bisogno di aiuto • Politiche per contrastare l’esclusione sociale • Interventi categoriali • Interventi prevalentemente monetari • Interventi disomogenei a livello inter e intra regionale • Prestazioni rigide, predefinite Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  42. I 4 grandi filoni d’intervento Superamento del disagio economico Valorizzazione del ruolo della famiglia Superamento del ricovero ospedaliero o nelle strutture assistenziali Reti per il reinserimento sociale Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  43. Gli ATTORI della riforma Soggettipubblici Organizzazioni di volontariato Chi provvede ai servizi Fondazioni Cooperazione sociale Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  44. Cittadini Italiani e dell’Unione Europea, stranieri individuati ai sensi dell’art. 41 del D. Lgs. 286/98 Soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito Cittadini con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità fisica o psichica Soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali Chi ha diritto alle prestazioni Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  45. Coinvolgimento stabile dei soggetti sociali nella organizzazione dei servizi in un rapporto di partenariato attivo; • Coinvolgimento dei cittadini come utenti e fruitori dei servizi, ma anche di controllo della qualità; • Promuovere risorse, capacità imprenditoriali e organizzazioni, diretta espressione della società civile; • Coniugare la qualità con il principio della trasparenza, del pluralismo e del confronto competitivo • Sviluppare la cultura del partenariato il Welfare delle responsabilità condivise Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  46. Promozione delle risorse della comunità nel sistema allargato di governo SI alla partecipazione, all’assunzione di responsabilità e compiti degli utenti, dei cittadini, delle famiglie nel SISTEMA INTEGRATO NO all’autoreferenzialità dei servizi. Le competenze professionali insieme ai “saperi della vita quotidiana” per accrescere la qualità sociale Valorizzare l’apporto del volontariato Sostenere la qualificazione dei soggetti del 3° settore Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  47. La “GOVERNANCE”: poteri e funzioni dei soggetti sociali. Sistema di governo in cui le decisioni non sono più prese dal centro, ma co-decise da una rete di attori interdipendenti. Metodologia negoziale finalizzata ad un processo condiviso di costruzione collettiva delle politiche sociali. Accanto alla promozione e la regolazione pubblica, convive la co-progettazione, un esercizio di responsabilità condivisa, dei soggetti pubblici, privati e sociali, dei soggetti istituzionali e non Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  48. Prestazioni e servizi per TUTTI i cittadini Primi destinatari (art.2 comma 3) le persone: In condizione di povertà o con limitato reddito Con forte riduzione delle capacità personali per inabilità di ordine fisico e psichico Con difficoltà di inserimento nella vita sociale e nel mercato del lavoro Sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria che necessitano di interventi assistenziali Minori, specie se in condizione di disagio familiare Azioni positive per valorizzare le capacità delle persone, delle reti familiari e sociali Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  49. L’impalcatura del sistema si reggerà sul METODO DELLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE RISORSE (art. 3) Elaborazione dei progetti e verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni La programmazione socialeIl circolo virtuoso introdotto dalla legge Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

  50. Due chiavi di volta della programmazione Regione Stato EE.LL Coordinano gli interventi sociali con quelli sanitari e dell’istruzione e con l’intero pacchetto delle politiche attive di formazione, di avviamento e di reinserimento al lavoro Studio Avv.Nunzio LEONE www.nunzioleone.it

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