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Questione di etichetta

Questione di etichetta. Programma della Regione Umbria. La scuola elettronica del consumo. 2011-2012. IISPTC " A. Casagrande" "F. Cesi" Terni. Il nostro lavoro. La scelta del tema “le etichette alimentari” per … Educare al consumo consapevole e critico

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Questione di etichetta

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Presentation Transcript


  1. Questione di etichetta Programma della Regione Umbria La scuola elettronica del consumo 2011-2012 IISPTC " A. Casagrande" "F. Cesi" Terni

  2. Il nostro lavoro La scelta del tema “le etichette alimentari” per … • Educare al consumo consapevole e critico • Formare una mentalità aperta allo sviluppo sostenibile: per la scelta dei prodotti di minore impatto negativo dal punto di vista ambientale e della salute umana

  3. Obiettivi • Sapere riconoscere l’importanza dell’etichettatura come strumento di informazione e tutela del consumatore • Sapere individuare l’etichetta come strumento di tutela degli interessi delle parti in un contesto di libero scambio delle merci • Sapere interpretare l’etichetta ai fini delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine • Sapere sviluppare senso critico nei confronti di etichette ingannevoli • Sapere scegliere il prodotto più conforme alle proprie esigenze • Sapere valutare il rapporto qualità- prezzo • Sapere ricercare, selezionare e rielaborare dati e informazioni • Rafforzare la capacità di comunicazione anche in contesti extra scolastici

  4. Il metodo di lavoro • Lezioni introduttive in classe. • Guida all’approfondimento e alla ricerca anche con mezzi multimediali. • Partecipazione ad incontri con esperti di Enti, Istituzioni e Associazioni locali. • Somministrazione di un questionario ai clienti dell’ipercoop Terni • Rielaborazione delle conoscenze apprese e dei dati raccolti nelle diverse esperienze in un prodotto finale multimediale e cartaceo. • Conferenza con la partecipazione dei soggetti esterni per la sintesi del lavoro svolto.

  5. Responsabile del progetto: DS prof. Giuseppe Metastasio • Studenti delle classi 3 - 4 A indirizzo Professionale “Economico Aziendale”: • C. Biskup, M.T. D’Abbieri, • E. Beqa, J. Chiapparicci, C. Constantin, M. Farcos, R. Guaglione, E. Melesi, A. Sasso, G. Terzaroli, L. Toma. • Coordinatore del progetto: Prof.ssa Alessandra Curti • Docenti: Prof.sse Antonella Bellelli, Alessandra Curti, Rita Lo Iacono • Soggetti esterni:Ipercoop Centro Italia; Camera di Commercio Terni; Dott.ssa Loredana Polsinelli; Lega Consumatori.

  6. QUESTIONARIO

  7. Quando compra un prodotto legge prima l’etichetta?

  8. Sa quali informazioni può ricavare da un’etichetta?

  9. Attraverso le informazioni fornite dall’etichetta saprebbe confrontare prodotti di ugual genere?

  10. Nell'acquisto di un prodotto ritiene di essere influenzato da

  11. Conosce i marchi che certificano la qualità dei prodotti?

  12. Sa cosa sono i prodotti DOP e DOC?

  13. Che cosa sono gli OGM?

  14. Prima dell’acquisto controlla mai la tabella nutrizionale?

  15. Conosce la differenza tra grassi saturi e insaturi?

  16. Nella varietà che le offre lo scaffale sceglie sempre il prodotto di costo minore? 31,25 68,75

  17. Controlla la data di scadenza al momento dell’acquisto del prodotto?

  18. Controlla mai il peso netto del prodotto dichiarato nell’etichetta?

  19. Troppo difficile capire le etichette dei prodotti alimentari, lo sostiene un'indagine firmata Total Quality Food e SWG Tratto da:

  20. L’ETICHETTA

  21. Obiettivo fondamentale è quello di fornire una rigorosadescrizione delprodotto,dei suoi componenti, delle funzioni che può eventualmente svolgere, nonché le potenziali precauzioni all’assunzione.

  22. Attraverso una puntuale etichettatura il consumatore dovrebbe essere in grado di effettuare scelte consapevoli e responsabili. Perché è importante?

  23. La lettura e la comprensione dell’etichetta permettono di individuare il prodotto più vicino alle proprie esigenze e di attuare una valutazione: sul rapporto qualità/prezzo sulla tutela della salute sulla salvaguardia dei valori etico-sociali sulla repressione delle frodi sulla tutela della proprietà industriale e commerciale sulla possibilità di controllare l’emergenze conseguenti a crisi alimentari

  24. La denominazione di vendita

  25. Si tratta della definizione del prodotto che può essere imposta dalle disposizioni comunitarie, dalle norme locali italiane, essere costituita da una denominazione usuale o descrittiva, allo scopo di distinguere quel prodotto da altri simili. Che cos'è la denominazione di vendita?

  26. Rispetto al D. lgs 109/92 il nuovo regolamento ( 22 novembre 2011….) si distingue tra: Denominazione legale Denominazione usuale Ove la denominazione legale non sia disponibile si può utilizzare la denominazione usuale e in assenza pure di quest’ultima dovrà venire fornita una denominazione descrittiva. In ogni caso la denominazione dell’ alimento non è sostituita con una denominazione protetta come proprietà intellettuale, marchio di fabbrica o denominazione di fantasia. Il nuovo regolamento

  27. l' elenco degli ingredienti

  28. E’ considerato “ingrediente” qualsiasi sostanza - compresi gli additivi - volontariamente aggiunta nella fabbricazione o nella preparazione di un prodotto alimentare, ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata.

  29. Sono sempre indicati in ordine di peso decrescente al momento della loro utilizzazione. Se l’etichetta mette in rilievo la presenza o il limitato tenore di un ingrediente, di questo deve essere indicata la quantità in percentuale.

  30. INGREDIENTE COMPOSTO Un ingrediente composto deve essere seguito all’indicazione dei propri componenti. La quantità di acqua aggiunta deve essere indicata se supera in peso il 5% del prodotto finito.

  31. Gli Aromi Un aromaè la caratteristica data da un cibo o da un'altra sostanza derivante dalla combinazione di odore e sapore. La principale differenza tra aromi naturali ed artificiali consiste nel fatto che, secondo la normativa vigente in Europa, ai primi appartengono gli aromi ottenuti attraverso diversi procedimenti da ingredienti naturali , mentre ai secondi tutti quegli aromi ottenuti per sintesi chimica di laboratorio e che imitano (o meno) l'originale presente in natura.

  32. GLI ADDITIVI Sostanze prive di valore nutritivo impiegate per conservare le caratteristiche del prodotto, per evitarne l’alterazione spontanea, per esaltarne l’aspetto, il sapore, l’odore o la consistenza.

  33. I più diffusi sono: • Coloranti • Conservanti (acido sorbico, nitriti, nitrati, solfiti, acido ascorbico) • Antiossidanti • Stabilizzanti, addensanti, gelificanti, emulsionanti • Esaltatori di sapidità • Agenti di rivestimento

  34. Un allergene è una sostanza solitamente innocua per la maggior parte delle persone, ma che in taluni individui (i soggetti allergici) è in grado di produrre manifestazioni allergiche di varia natura anche molto gravi (asma, orticaria). Sono possibili allergeni: • Cereali contenenti glutine e prodotti derivanti; • Crostacei e prodotti derivanti ; • Uova e prodotti derivanti ; • Pesce; • Latte e prodotti derivanti; • Frutta a guscio.

  35. E’ importante evidenziare la loro presenza attraverso un carattere, uno stile o uno sfondo differente rispetto a quello degli altri ingredienti. Il nome dell’ allergene deve essere ripetuto ogni volta che si presenta in più ingredienti impiegati nella preparazione dell’ alimento.

  36. IL TITOLO ALCOLOMETRICO Alcool & Bevande

  37. SIGNIFICATO Si intende la misura del contenuto di etanolo in una bevanda alcolica. La sua definizione e le unità di misura per esprimerlo possono variare a seconda delle legislazioni applicate nei diversi paesi del mondo.

  38. Che cos’è? Il titolo alcolometrico volumico è un’ indicazione obbligatoria delle bevande alcoliche aventi un contenuto di alcool superiore a 1,2% in volume (vino, birra, liquori) Nei prodotti alimentari come i dolciumi la quantità di alcool non deve essere menzionata.

  39. Valori Tipici Birra:4% - 13% Sidro: 5 – 7% Vino: 10 - 15% Porto: 20% Vodka 35% - 45% Whisky: 40% - 60% Grappa: 37% - 70% Assenzio: 65% - 90%

  40. Secondo la legge La legge italiana - articolo 12 del Decreto Legislativo 27 gennaio 1992 n. 109 - per titolo alcolometrico (volumico effettivo) si intende: il numero di parti in volume di alcol puro alla temperatura di 20 ° C, contenuta in 100 parti in volume del prodotto considerato alla stessa temperatura.

  41. La quantità netta

  42. La quantità netta di un alimento è espressa utilizzando, a seconda dei casi, il litro, centilitro, millilitro, il chilogrammo o il grammo: In unità di volume per i prodotti liquidi In unita di massa per gli altri prodotti Per i prodotti contenuti in preimballaggi non vendibili singolarmente è comunque sufficiente l’indicazione sulla confezione principale della quantità totale. Se un prodotto solido è immerso in un liquido accessorio (es. mozzarella), deve essere indicata anche la quantità di prodotto sgocciolato.

  43. Termine minimo di conservazione

  44. Termine minimo di conservazione "Da consumarsi preferibilmente entro il..." è la data entro la quale il prodotto conserva le sue qualità specifiche in adeguate condizioni di conservazione.

  45. “ Da consumarsi entro …” è la data entro la quale il prodotto deve essere consumato Data di scadenza

  46. MODALITA’ DI CONSERVAZIONE

  47. Sono menzioni obbligatorie solo se è necessaria l'adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto. Per gli alimenti di uso non comune, è indispensabile specificarne le modalità di conservazione e di utilizzazione

  48. La novità in base alla normativa UE di Novembre 2011“per consentire una conservazione o un’utilizzazione adeguata degli alimenti dopo l’apertura della confezione, devono essere indicate le condizioni di conservazione e/o il periodo di consumo, se del caso.”

  49. Le istruzioni d’uso devo figurare in etichetta qualora vi sia l’effettiva esigenza che il consumatore utilizzi l’alimento in un determinato modo MODALITA’ DI UTILIZZAZIONE E LE ISTRUZIONI PER L’USO Cioè necessiti di una preparazione di specifici accorgimenti prima di essere consumata.

  50. Il responsabile commerciale Si tratta di informazioni indispensabili per risalire ai responsabili nell’eventualità di una frode.

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