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Restituzione dati Prove Invalsi 2012

Restituzione dati Prove Invalsi 2012. ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTECCHIO EMILIA. La finalità della rilevazione. Valutazione di sistema :rapporto annuale sulla scuola italiana e rilevazione degli apprendimenti.

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Restituzione dati Prove Invalsi 2012

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Presentation Transcript


  1. Restituzione dati Prove Invalsi 2012 ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTECCHIO EMILIA

  2. La finalità della rilevazione • Valutazione di sistema :rapporto annuale sulla scuola italiana e rilevazione degli apprendimenti. • Finalità ultima della misurazione degli apprendimenti : fornire ad ogni scuola uno strumento di riflessione e diagnosi per migliorare la didattica.

  3. Costruzione delle prove PROVE STANDARDIZZATE • Sulla base di quadri di riferimento pubblici vengono preparate proposte di prova,vagliate da commissioni di esperti e sottoposte alla verifica empirica di un pre- test realizzato su diverse migliaia di studenti di scuole sparse su tutto il territorio nazionale. • Comprendono domande di diversa complessità distribuite su una ampia scala di livelli di competenze (anche le eccellenze); si rivolgono a una vasta popolazione.

  4. Caratteristiche delle Prove InvalsiAspetti della padronanza linguistica misurati dalle prove INVALSIIntervento di Daniela Bertocchi al seminario di Frascatinovembre 2012 • Valutazione della competenza di lettura, intesa come comprensione, interpretazione, riflessione e valutazione del testo scritto. • Conoscenze e competenze lessicali e grammaticali

  5. Quali aspetti della lettura? 1.Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole. 2. Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. 3. Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore. 4. Cogliere le relazioni di coesione (organizzazione logica entro e oltre la frase) e coerenza testuale. 5a .Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse. 5b . Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.

  6. Quali aspetti della lettura? 6. Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale. 7. Valutare il contenuto e/o la forma del testo alla luce delle conoscenze ed esperienze personali (riflettendo sulla plausibilità delle informazioni, sulla validità delle argomentazioni, sulla efficacia comunicativa del testo, ecc.)

  7. Le domande La prova standardizzata a risposta chiusa non può,né deve essere l’unica tipologia di verifica nella prassi didattica. Essa però può suggerire una modalità di interrogazione dei testi tesa a fornire allo studente più ipotesi esplicative del dato, ciascuna con un certo grado di plausibilità. In tale senso le alternative di risposta stimolano il ragionamento e la capacità di cercare nel testo le informazioni utili all’individuazione della risposta corretta.

  8. Le "domande difficili" • In una prova di valutazione di sistema ci devono essere anche domande "molto difficili“; • questo è necessario perché si possa valutare la distribuzione degli studenti nei diversi livelli, da quello molto basso alle eccellenze.

  9. Gli studenti, in generale, trovano le maggiori difficoltà: • Nelle domande di ricerca di informazioni, quando vi siano altre informazioni concorrenti (informazioni che non rispondono alla domanda formulata, ma si trovano nella stessa porzione di testo, quindi possono trarre in inganno ad una lettura affrettata) o quando le informazioni si debbano trarre da più parti (ad es. dal testo verbale e da un grafico) Testo espositivo prova 5° primaria 2010-11 Quesito B9; risposta corretta D; percentuale di risposte corrette 41,5% B9. Alla riga 21 c’è scritto: «Una volta liberate…». “Liberate” si riferisce al fatto che i ragazzi A. □ portano le tartarughe nel cortile di casa B. □ lasciano andare le tartarughe C. □ mettono le tartarughe in vasche di acqua dolce D. □ puliscono le tartarughe dalle incrostazioni

  10. Domanda A12, prova 1° media 2010-2011 (testo narrativo “Il padrone della luna”.) A12. «… la voce si diffuse ben presto» (riga 57). A che cosa si riferisce “la voce”? Risposta: ………………………………………………………….… NB. La risposta veniva considerata corretta in qualsiasi forma, purché venissero citati i due elementi del “guardare la luna” e “prendere la multa”, come si evince dalla griglia di correzione: “La risposta deve contenere due elementi, che debbono essere presenti entrambi nella giusta relazione: guardare la luna ed essere multato.” Si trattava tra l’altro di un nodo centrale del testo. Ciononostante la percentuale di studenti che ha dato la risposta corretta è stata solo del 14,3%. 2.Nelle domande relative alla coesione testuale, in particolare quando il referente da individuare sia costituito non da una parola, ma da un'intera frase.

  11. Sia nella scuola primaria sia della secondaria di 1° grado, appare sempre difficile tutto ciò che ha a che fare con la coesione testuale e l’organizzazione logico-sintattica: difficile riconoscere la funzione specifica dei connettivi e anche la funzione della punteggiatura, difficile sciogliere nessi impliciti. La corretta comprensione dei legami logico-sintattici intra e interfrasale è fondamentale per comprendere qualunquetesto, e in particolare i manuali delle diverse discipline, quindi la carenza in questo ambito va a incidere sulle generali capacità di comprensione e di studio degli studenti.

  12. Esempi di quesiti: spiegazione di un connettivo testuale A12. Come sostituiresti il termine “dopotutto” all’inizio della riga 25? 􀁹 A. Dopo tutto questo tempo. 􀁹 B. Dopo tutti questi sforzi. 􀁹 C. Tutto considerato. 􀁹 D. Malgrado tutto (esatte: 45%)

  13. 3. Nelle domande che richiedono una rilettura precisa del testo, dunque una capacità di "muoversi" dentro al testo. 4. Nella scuola primaria e in parte anche nella scuola media risultano difficili quelle domande che richiedono una ricostruzione complessiva del testo, una sia pur minima interpretazione (ad es. il riconoscimento dello scopo per cui un testo è stato scritto) . A domande di questo tipo gli studenti spesso danno una risposta parziale o anche una risposta francamente “proiettiva”: cioè rispondono non prestando attenzione a quello che è scritto nel testo, ma in base a una propria reazione, a un proprio sentimento .

  14. Esempi di quesiti ‐ comprensione globale e interpretazione A.14 Tenendo conto di tutta la storia, come si può definire la volpe? (esatte: 56%) 􀁹 A. Coraggiosa e poco cosciente dei pericoli. 􀁹 B. Aggressiva e ostinata. 􀁹 C. Ingegnosa e poco sincera con se stessa. 􀁹 D. Audace e intraprendente. A.15 Quale delle seguenti affermazioni meglio sintetizza il contenuto del testo? (esatte: 52%) 􀁹 A. Tutto è bene quello che finisce bene. 􀁹 B. A furia di insistere si ottiene quel che si vuole. 􀁹 C. Per avere la pancia piena bisogna ingegnarsi. 􀁹 D. La sola prudenza vale più di mille astuzie.

  15. I Quesiti di grammatica • Non essendo compito dell’INVALSI indicare un modello da privilegiare rispetto ad altri, si è scelto nella formulazione delle domande di fare riferimento, in linea di massima, ai contenuti più condivisi e alla terminologia nota alla maggior parte degli insegnanti e degli studenti. • Le prove misurano la capacità di interrogare i dati, cioè i fatti di lingua, e di trovare autonomamente risposte. • Questo tipo di domande potrebbero non misurare gli apprendimenti scolastici , ma mirano a mostrare un metodo che è quello di far osservare i dati (ai ragazzi) e indurre su di essi confronti, ricerca di somiglianze/differenze e di relazioni, ragionamenti che riguardano, a seconda dei casi, la forma degli elementi, o la loro funzione o entrambe.

  16. Un po’ di chiarezza sui termini Grammatica • Descrizione di una lingua, nei suoi aspetti strutturali, tenendo conto di una o più delle varietà linguistiche, in base a un modello scelto. • La descrizione linguistica si trova nelle cosiddette “grammatiche di riferimento”, che contengono un quadro esplicito, adeguato, sistematico ed esaustivo delle caratteristiche di una lingua. • Riflessione sullalingua Processo metalinguistico attivo, che utilizza/sviluppa categorie cognitive proprie del pensiero induttivo e parte dai testi per formulare ipotesi sulla regolarità di determinati fenomeni linguistici , le verifica per arrivare a generalizzazioni.

  17. Ambiti grammaticali 1 Ortografia • Uso di accenti e apostrofi, maiuscole e minuscole, segmentazione delle parole (gliel’ho detto), uso delle doppie, casi di non corrispondenza tra fonemi e grafemi (uso dell’h, della q, dei digrammi, ecc.). 2 Morfologia • Flessione (tratti grammaticali: genere, numero, grado, modo, tempo,persona, aspetto, diatesi); categorie lessicali (nome, aggettivo, verbo,ecc.) e sottocategorie (aggettivo possessivo, nome proprio, ecc.). 3 Formazione delle parole • Parole derivate; parole alterate; parole composte; polirematiche (ferro da stiro, asilo nido). 4 Lessico e semantica • Relazioni di significato tra parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali figure retoriche; espressioni idiomatiche; struttura e uso del dizionario. 5 Sintassi • Accordo (tra articolo e nome, tra nome e aggettivo, tra soggetto e predicato, ecc.); sintagma (nominale, verbale, preposizionale); frase: minima, semplice (o proposizione), complessa (o periodo); frase dichiarativa, interrogativa, ecc.; elementi della frase semplice: soggetto • (esplicito o sottinteso, in posizione pre-verbale o post-verbale), predicato, complementi predicativi e altri complementi; gerarchia della frase complessa: frase principale, coordinate, subordinate (diverse tipologie); uso di tempi e modi nella frase. 6 Testualità • Segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc.; aspetti pragmatici del linguaggio (fenomeni del parlato, funzioni dell’enunciato, ecc.).

  18. Analizzare i dati per migliorare Un miglioramento "anche" nelle prove Invalsi deve passare attraverso la conquista da parte degli studenti di importanti capacità quali: distanziarsi criticamente dal testo; usare strategie di lettura approfondita e analitica, confrontando le varie informazioni che un testo dà nelle sue diverse parti, individuare i fili di "coesione testuale" e i rapporti di coerenza.

  19. “La strategia di lettura più usata è spesso quella lineare, sempre in avanti. La strategia di leggere la domanda e andare a cercare l’informazione esatta nel testo non è spontanea, va insegnata nella didattica ordinaria della lettura, in modo da diventare così radicata da essere utilizzata quasi automaticamente”. “Sempre gradualmente, sviluppare negli studenti processi metacognitivi, che permettono agli studenti stessi di controllare il loro percorso di lettura”

  20. QUADRO DI RIFERIMENTO DI MATEMATICAGiorgio Bolondi –Rossella GarutiFrascati novembre 2012 • Il QdR di matematica dà indicazioni su cosa valutano le Prove e come. • E’ in stretto collegamento con le nuove Indicazioni . • Risente anche delle prove precedenti e viene aggiornato. • E’ suddiviso tra 1° e 2° ciclo.

  21. Che cosa possono valutare le prove INVALSI di Matematica?Rossella Garuti Sono strutturate secondo due dimensioni rispetto alle quali si costruiscono e classificano i quesiti: • a. i contenuti matematici, suddivisi nei quattro grandi ambiti Numeri, Spazio e figure, Relazioni e Funzioni(non per la II Primaria), Dati e previsioni; • b. i processi coinvolti . E’ importante ricordare che non è possibile in generale stabilire una corrispondenza biunivoca fra un unico contenuto (conoscenza o abilità) ed un unico processo. Per questo motivo nella classificazione dei quesiti si parla sempre di ambito prevalente e processo prevalente.

  22. 8 Processi: - conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica; - conoscere e utilizzare algoritmi e procedure; - conoscere diverse forme di rappresentazione e passare da una all'altra; - risolvere problemi utilizzando strategie in ambiti diversi – numerico, geometrico, algebrico –; - riconoscere, in contesti diversi, il carattere misurabile di oggetti e fenomeni, utilizzare strumenti di misura, misurare grandezze, stimare misure di grandezze; - acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico; - utilizzare strumenti, modelli e rappresentazioni nel trattamento quantitativo dell'informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico e sociale; - riconoscere le forme nello spazio e utilizzarle per la risoluzione di problemi geometrici o di modellizzazione.

  23. MACROPROCESSI • Concetti e procedure • Rappresentazioni • Modellizzazione:riguarda le domande in cui si richiede di risolvere un problema considerando le informazioni disponibili, di valutare diverse soluzioni per identificare quella corretta, di stabilire la relazione tra il testo di un problema e la soluzione formalizzata (attraverso simboli matematici, ma anche schemi di carattere grafico), o anche di interpretare un modello matematico • Argomentazione: non è contemplata per la classe seconda, anche se la ricerca in educazione matematica ha dimostrato come alunni di questa età siano in grado di spiegare e giustificare strategie di soluzione di problemi.

  24. Gli studenti, in generale, trovano le maggiori difficoltà… • Le domande relative all’ambito Dati e previsioni presentano, in entrambi i livelli, una migliore performance rispetto a quelle degli altri ambiti. L’ambito Numeri presenta performance negativa sia in seconda che in quinta; Spazio e figure si colloca in una posizione intermedia. • Per la quinta, Relazioni e funzioni risulta essere l’ambito con performance peggiore.

  25. Le domande sulla risoluzione dei problemi sono il cuore delle prove. Dalle nuove Indicazioni (traguardi di sviluppo delle competenze) • Riesce a risolvere problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati • Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie diverse dalla propria. Questo richiama nella didattica un lavoro di confronto di strategie . Le domande sui problemi propongono questo confronto: Es: Qual è l’espressione risolutiva del problema?

  26. Cheating Già nel corso degli anni passati l’INVALSI ha rilevato, mediante opportune tecniche statistiche, che in alcune situazioni vi sono stati comportamenti impropri che hanno consentito, secondo modi e forme differenti, agli allievi di fornire le risposte corrette non in virtù delle loro competenze, ma perché copiate dagli altri studenti o da altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o meno esplicitamente dai docenti (teacher cheating). L’Invalsi ha dovuto sviluppare una complessa strategia anti-cheating, basata su sofisticati algoritmi statistici che ‘depurano’ i risultati dalle copiature e dagli ‘aiutini . Il metodo di individuazione e correzione dei dati anomali si basa fondamentalmente sulla definizione di un sistema di pesi di correzione mediante i quali il valore originario viene modificato per tener conto dell’effetto della presenza di dati anomali.I predetti coefficienti di correzione sono ottenuti attraverso la combinazione, con pesi opportuni, di quattro indicatori calcolati per ciascuna classe: la media e la varianza delle risposte corrette, la quota delle risposte mancanti e il grado di omogeneità delle risposte, anche di quelle errate.

  27. Italiano 2 Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento Livello 1 punteggio minore o uguale al 75% della media nazionaleLivello 2 punteggio maggiore del 75% e minore o uguale del 95% della media nazionaleLivello 3 punteggio maggiore del 95% e minore o uguale del 110% della media nazionaleLivello 4 punteggio maggiore del 110% e minore o uguale del 125% della media nazionaleLivello 5 punteggio maggiore del 125% della media nazionale

  28. Matematica 2 Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento Livello 1 punteggio minore o uguale al 75% della media nazionaleLivello 2 punteggio maggiore del 75% e minore o uguale del 95% della media nazionaleLivello 3 punteggio maggiore del 95% e minore o uguale del 110% della media nazionaleLivello 4 punteggio maggiore del 110% e minore o uguale del 125% della media nazionaleLivello 5 punteggio maggiore del 125% della media nazionale

  29. Tavola 1b - Matematica

  30. Dettagli della prova di Italiano

  31. Dettagli della prova di Italiano: i processi

  32. Italiano 5 Distribuzione degli studenti per livelli di apprendimento Livello 1 punteggio minore o uguale al 75% della media nazionaleLivello 2 punteggio maggiore del 75% e minore o uguale del 95% della media nazionaleLivello 3 punteggio maggiore del 95% e minore o uguale del 110% della media nazionaleLivello 4 punteggio maggiore del 110% e minore o uguale del 125% della media nazionaleLivello 5 punteggio maggiore del 125% della media nazionale

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