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" intelligenza collettiva “

Definizione di Rete - Network. " intelligenza collettiva “ "un'intelligenza distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale, che porta ad una mobilitazione effettiva delle competenze" da Pierre Lévy. Nodo. Arco. La Rete in Sanità migliora: le liste d’attesa

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" intelligenza collettiva “

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Presentation Transcript


  1. Definizione di Rete - Network "intelligenza collettiva“ "un'intelligenza distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale, che porta ad una mobilitazione effettiva delle competenze" da Pierre Lévy Nodo Arco

  2. La Rete in Sanità migliora: • le liste d’attesa • l’applicazione di protocolli e linee guida • l’appropriatezza dei PDTA • l’efficacia degli interventi • l’efficienza dei centri e degli operatori • la qualità del lavoro e dei risultati • l’outcome e la soddisfazione dei pazienti • la spesa sanitaria • la ricerca • il progresso tecnologico Nodo Arco

  3. a condizione che non tutti i nodi facciano tutto ogni nodo si qualifichi e si specializzi i nodi siano collegati tra di loro Nodo Arco

  4. Da Sole 24 Ore Sanità – 31 ottobre 2013

  5. Censimento Nazionale dei Centri Pubblico/Privato, SC/SS/SD lavori in corso www.sicve.it

  6. Liguria 0,19 Lombardia 0,21 Abruzzo 0,22 Marche 0,22 Campania 0,28 Emilia Romagna 0,29 Umbria 0,29 Friuli VG 0,30 Veneto 0,32 Lazio 0,32 Sicilia 0,33 Toscana 0,33 Piemonte 0,40 Calabria 0,40 Sardegna 0,41 Puglia 0,50 lavori in corso Primi dati del Censimento da validare

  7. F.S.E. RETE EU Territoriale REL Rete nefropatie EPI-network Malattie rare Rete udito Rete neonatologia ROL EUOL Registro STEMI Registro STROKE Piattaforma delle reti SISS Reti Sanitarie Regionali

  8. L’organizzazione in Rete • garantisce omogeneità territoriale per le attività di diagnosi e di cura per patologie caratterizzate da elevata complessità, • consente al paziente di orientarsi in modo sempre più consapevole all'interno di percorsi assistenziali di tipo specialistico • favorisce la diffusione di conoscenze tra i professionisti - specialisti, MMG, altri professionisti - permettendo loro di indirizzarsi verso le opzioni terapeutiche più appropriate • Valorizza la progressiva specializzazione • Promuove esigenza di integrazione delle autonomie

  9. Non Reti per Centri di Eccellenza ma messa in rete/integrazione di tutti i “nodi” (servizi che erogano prestazioni) • condivisione raccomandazioni cliniche / PDTA • qualificazione strutture • formazione • mappatura PDTA • valutazione appropriatezza e qualità delle prestazioni • conoscenza e ricerca

  10. Accelerazione processi apprendimento Specializzazione Complessità e difficoltà organizzative Interdipendenza Fattori di complessità organizzativa: INTERDIPENDENZA Area Sociosanitaria Strutture Riabilitative Assistenza Domiciliare Strutture Ospedaliere PAZIENTE Medici Specialisti Distretti Sanitari Servizi Ambulatoriali MMG - PLS

  11. La “rete” del territorio Cortesia S Casazza, 2007 .

  12. F.S.E. RETE EU Territoriale REL Rete nefropatie EPI-network Malattie rare Rete udito Rete neonatologia ROL EUOL Registro STEMI Registro STROKE Piattaforma delle reti SISS Reti Sanitarie Regionali RETE VASCOLARE

  13. Censimento Nazionale dei Centri Pubblico/Privato, SC/SS/SD 47 CENTRI

  14. DGR – 2012 - 2013 Ridefinizione Reti Alte Specialità ? 47 CENTRI sulla base dei volumi del 2012 < 47

  15. work in progress Pubblicato su www.sicve.it Forum dei Referenti Regionali Lombardia News

  16. STRUTTURA DI PRIMO LIVELLO - SPOKE • Attività chirurgica ambulatoriale a Bassa Complessità Assistenziale( es. Flebologia, Trattamento Lesioni Trofiche Vascolari) • Possibile accettazione esterna dell’urgenza Accessibilità a sistema informatico che consenta, oltre alla gestione ospedaliera, l’attività di Registro e comunicazione in Rete con le altre strutture ospedaliere e territoriali con UOCHV di II – III Liv Attività ambulatoriale dedicata alla patologia vascolare arteriosa e venosa, collegata in rete con altre attività ambulatoriali specialistiche (cardiologica, neurologica, diabetologica, nefrologica, ematologica, internistica, dismetabolica) con personale infermieristico adeguatamente formato Ambulatorio di vulnologia e medicazioni avanzate EcoColorDoppler TSA e periferici, arterioso e venoso (almeno 12 ore/sett. o 2000 esami/anno) Sala Operatoria dedicata (almeno 3 accessi settimanali) attrezzata per interventi a Bassa Complessità Disponibilità in Sala di EcoColorDoppler Pronto Soccorso Servizio di Radiologia con sala angiografica, angioTC, AngioRM

  17. STRUTTURA DI SECONDO LIVELLO - SPOKE • Attività di chirurgia arteriosa programmata a Media Complessità Assistenziale • (P.M. DRG 1,0-1,5) • Possibile accettazione esterna dell’urgenza • Accessibilità alla sala operatoria che preveda annualmente almeno 200* interventi di chirurgia arteriosa tra open ed endovascolare (almeno 40 carotidei e 30 per AAA) • Accessibilità a letti per Terapia Intensiva e sub-Intensiva Post-Operatoria nella stessa Azienda o Gruppo Ospedaliero • Pronta disponibilità di almeno 2 Chirurghi vascolari 24/7 Attività ambulatoriale dedicata alla patologia vascolare periferica arteriosa e venosa, collegata in rete con altre attività ambulatoriali specialistiche (cardiologica, neurologica, diabetologica, nefrologica, anestesiologica, ematologica, internistica, dismetabolica) con personale infermieristico adeguatamente formato Ambulatorio di vulnologia e medicazioni avanzate EcoColorDoppler TSA e periferico, arterioso e venoso (almeno 20 ore/sett. o 3000 esami/anno) Sala Operatoria autonoma e dedicata (almeno 3 accessi settimanali) attrezzata per interventi open e endovascolari - Apparecchiatura per emorecupero - Angiografo portatile • DEA (I livello) • Terapia Intensiva generale e sub-intensiva • Servizio di Radiologia con sala angiografica, AngioTc,AngioRM • UO Nefrologia/Dialisi • Centro trasfusionale disponibile h24 e 7gg/7

  18. STRUTTURA DI TERZO LIVELLO - HUB Attività di chirurgia arteriosa e venosa programmata e in emergenza-urgenza a Media e Alta Complessità Assistenziale (P.M. DRG > 1,5) Accessibilità alla sala operatoria che preveda annualmente almeno 250 interventi di chirurgia arteriosa tra open ed endovascolare (almeno 50 periferici, 40 carotidei ,30 per AAA, 10 per patologia aorta toracica) Accessibilità a letti per Terapia Intensiva e sub-Intensiva Post-Operatoria nella stessa Struttura Pronta disponibilità di almeno 2 Chirurghi vascolari 24/7 Attività ambulatoriale aziendale, con strutture specifiche dedicate alla patologia vascolare, cardiologica, neurologica, diabetologica, nefrologica, anestesiologica, ematologica, internistica, dismetabolica con personale infermieristico adeguatamente formato Ambulatorio di vulnologia e medicazioni avanzate, anche multidisciplinare EcoColorDoppler TSA e periferici, arteriosi e venosi, vasi addominali con software per eco contrasto (almeno 20 ore/sett. o 3000 esami/anno) Sala Operatoria autonoma con personale infermieristico dedicato reperibile 24/7 (almeno 5 accessi settimanali) attrezzata per interventi open ed endovascolari Apparecchiatura per emorecupero - Ecocolordoppler - Angiografo portatile - Videolaparoscopia Disponibilità della Sala Operatoria 24/7per emergenze EAS (DEA II livello) - Terapia Intensiva Polispecialistica e Cardiovascolare, Unità Coronarica, Stroke Unit - Servizio di Radiologia (sala angiografica, angio-TC, angio-RM, radiologia interventistica 24/7) UO di Cardiochirurgia, Cardiologia e Servizio di Emodinamica (meglio se organizzate con l’UO di Chirurgia Vascolare in Dipartimento Cardiovascolare) - UO di Neurologia con Stroke Unit UO Nefrologia/Dialisi - Centro trasfusionale disponibile 24/7

  19. DGR – 2012 Ridefinizione Reti Alte Specialità ? Ipotesi conDocumento ? 13 III Liv HUB ? 18 II Liv Spoke ? 16 I Liv Spoke 47 CENTRI

  20. DGR – 2012 Ridefinizione Reti Alte Specialità ? X X 47 CENTRI Spoke I Spoke II Hub Spoke I Spoke I Spoke II Spoke I Hub

  21. S.U. I° livello S.U. I° livello S.U. I° livello S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. I° liv. S.U. II° livello S.U. II° livello S.U. II° liv. S.U. II° liv. S.U. II° liv. S.U. II° liv. S.U. II° liv. S.U. III° livello Unico NETWORK Stroke Network: DDG 10068 del 18/09/2008 work in progress

  22. ….(com) presi nella Rete….. …..lavorare in/con Regione Lombardia per applicare il nostro Documento per partecipare e condividere le DGR e le scelte programmatiche per costruire la nostra Rete nella Rete Regionale

  23. SOCIETA’ ITALIANA DI CHIRURGIA VASCOLARE ED ENDOVASCOLARE (SICVE) REGISTRO ITALIANO DI CHIRURGIA VASCOLARE SICVEREG www.sicve.it Volume n. 12 ANALISI STATISTICO-EPIDEMIOLOGICHE DATI 2012

  24. FREQUENZE VARIABILI ALFANUMERICHE - TUTTE LE PATOLOGIE

  25. Nelle pagine seguenti, sono riportate le analisi statistiche relative all’esito degli interventi, sul Totale del campione e, successivamente, sulle patologie arteriose più rappresentate divise per tipo di tecnica (TSA, AOAI ed AAA) ESITO ESITO Tasso di morbilità globale del 5,2% e di mortalità pari all’1,2% .

  26. ANALISI DEI FATTORI DI RISCHIO (Curva ROC) Riassunto dell’elaborazione dei casi • Valori più grandi delle variabili del risultato del test indicano una maggiore possibilità di stato reale positivo. • Lo stato positivo reale è Decesso. ACCORDO SICVE SIAARTI Le variabili del risultato del test: c_nyha, c_bmi, c_diabete, c_dispnea, c_fumo, c_ipertensione, c_dislipidemia, c_irc hanno almeno un caso pari merito tra il gruppo di appartenenza positivo dello stato e quello negativo. Le statistiche potrebbero essere distorte. (a) In base all'assunzione non parametrica (b) Ipotesi nulla: area reale = 0.5 L’affidabilità di un test dicotomico (positivo/negativo), per noi una rilevazione di mortalità, è stimata da 2 variabili: sensibilità e specificità. Con questo metodo, vogliamo, in qualche modo misurare l’affidabilità della nostra rilevazione di mortalità in funzione dei fattori di rischio individuati. La sensibilità rappresenterebbe la probabilità che la rilevazione di mortalità sia legata al fattore di rischio che ha generato la curva ROC (grafico sopra), mentre la specificità rappresenterebbe la probabilità che la rilevazione di sopravvivenza (mortalità negativa) sia legata all’assenza dello stesso fattore di rischio. Un buon test ha una curva che “impenna” rapidamente verso l’angolo superiore sinistro. In linea di massima, definita AUC l’area sotto la curva, abbiamo: AUC <= 0,5 -> test non informativo (I fascia); 0,5<AUC<0,7 -> test poco accurato o, meglio (per noi) poco probante (II fascia); 0,7<AUC<0,9 -> test mediamente accurato – (per noi) mediamente probante (III fascia); 0,9<AUC<=1,0 -> test accurato (IV fascia). Fatte queste premesse ed estrapolando dalle tabelle che precedono i seguenti record: Variabili del risultato del test Area Questi 4 fattori di rischio mostrano le maggiori sensibilità e specificità in assoluto. In particolare, il valore AUC del fattore di rischio IRC - negli ultimi anni sempre tra 0,5 e 0,6 – supera per la prima volta il valore di 0,6; il trend fa pensare che tale fattore vada osservato, nell'ipotesi che la sua misura ROC divenga “mediamente probante / accurata” e l’ IRC assuma un peso significativo anche se non correlato agli altri fattori di rischio.

  27. DISTRIBUZIONE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE PER REGIONE

  28. www.sicve.it

  29. il nostro futuro dipende anche da noi X

  30. 1 3 2 2 Progetto NET VASC pilota N° Centri: 8 Ospedale MultiMedica Castellanza (Capofila) IRCCS Policlinico MultiMedica Sesto San Giovanni IRCCS Fondazione ‘Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Ospedale di Circolo Busto Arsizio Ospedale di Circolo Fondazione Macchi Varese Ospedale Fondazione Poliambulanza Brescia Ospedale Manzoni Lecco Spedali Civili Brescia

  31. Obiettivi del NET VASC. • Mettere in Rete Unità Operative di Chirurgia Vascolare. • 2. Condividere Linee Guida e Percorsi Diagnostico-Terapeutici appropriati • sulla base del DOCUMENTO DI CONSENSO CCCV REGIONE LOMBARDIA. • Condividere e validare un Registro di Patologia Vascolare osservazionale • prospettico con indicatori di processo, di appropriatezza (aderenza alle LG), • di qualità di risultato delle prestazioni erogate e di outcome dei pazienti • 4. Ottimizzare le risorse, rendere omogenei i percorsi di cura, migliorare • l’appropriatezza e l’efficacia delle prestazioni diagnostico-terapeutiche e quindi • l’outcome dei pazienti. • Educare, formare e aggiornare il personale sanitario ospedaliero e di medicina di • territorio in tema di management e follow up interdisciplinare. • 6. Promuovere la Ricerca.

  32. NET VASC – Registro di Patologia 1. steno-ostruzione carotidea sintomatica 2. aneurisma aortico addominale sintomatico 3. ischemia critica periferica degli arti inferiori 4. trombosi venosa periferica da gennaio 2014 X

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