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ASSEMBLEA DISTRETTUALE Anno Rotariano 2004-2005 Bologna, Sabato 24 Aprile 2004. Gli obiettivi dell’annata. Anno dedicato alla Celebrazione del Centenario Quinto anno di applicazione PDD Focalizzazione sulla Pianificazione Strategica del C lub (Presidente e Consiglio)
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ASSEMBLEA DISTRETTUALE Anno Rotariano 2004-2005 Bologna, Sabato 24 Aprile 2004
Gli obiettivi dell’annata • Anno dedicato alla Celebrazione del Centenario • Quinto anno di applicazione PDD • Focalizzazione sullaPianificazioneStrategica del Club (Presidente e Consiglio) • Focalizzazione sulla formazione nel Club (Istruttore del Club) • Attenzione al Consiglio di Legislazione 2004.
CICLO DI FORMAZIONE DISTRETTUALE • I momenti istituzionali di formazione sono stati e saranno previsti nell’ambito delle principali manifestazioni Distrettuali: • Il seminario SIPE……….. Lucca 20 Marzo 2004 • Assemblea Distrettuale.. Bologna 24 Aprile 2004 • Il seminario SEFR………. Prato 15(?) Gennaio 2005 • Congresso Distrettuale.. Carrara Massa 10-12 Giugno 05 L’auto-formazione è anche possibile con i manuali consegnati e con la documentazione reperibile sui siti del Rotary International e del Distretto 2070
Il Piano Direttivo Distrettuale (alla ricerca dell’Efficienza) Il Piano Strategico del Club e del Rotary International (alla ricerca dell’Efficacia)
Il Piano Direttivo Distrettuale • Nacque come progetto pilota triennale a partire dall’annata 1993-94 in 12 Distretti con caratteristiche e dimensioni molto diversificate. • 2200 Spain • 3810 Philippines • 5170 USA (Northern California) • 5330 USA (Southern California) • 6050 USA (Missouri) • 6860 USA (Alabama) • 6910 USA (Georgia) • 7600 USA (Eastern Virginia) • 7020 Caribbean nations (Bahamas, Virgin Islands, U.S. Virgin Islands, Cayman Islands, Haiti, Jamaica, Netherlands Antilles, West Indies Associated States) • 7570 USA (Tennessee and Southwestern Virginia) • 7850 Canada/USA (Quebec, New Hampshire, Vermont) • 9600 Australia/Papua New Guinea/Solomon Islands
Il Piano Direttivo Distrettuale • (District Leadership Plan) • Venne introdotto con lo scopo principale di: • Migliorare l’efficienza dell’attività Rotariana a livello di Club • Ampliare il numero di leaders addestrati • Permettere ai Governatori una maggior focalizzazione sui temi suggeriti dal Rotary International e dalla RF.
Il Piano Direttivo Distrettuale • (District Leadership Plan) • Considerati i positivi risultati venne adottato a partire dal 1 luglio 1997 in via facoltativa con l’indicazione dell’obbligatorietà a partire dal 1 luglio 2001. • Il nostro Distretto l’ha adottato in maniera sostanziale ed integrale dal 1 Luglio 2000 (Governatore: Carlo Riccomagno)
Il Piano Direttivo Distrettuale • (District Leadership Plan) • Quale evoluzione si intravede? • Si amplia il numero delle Aree Funzionali a cui si estende il PDD grazie all’ampliamento di focalizzazione dell’attività degli Assistenti del Governatore. • Le aree funzionali ora sono:
Il Piano Direttivo Distrettuale • (District Leadership Plan) • Amministrazione • Effettivo • Fondazione Rotary • Relazioni Pubbliche • Progetti
Il Piano Direttivo Distrettuale • (District Leadership Plan) • Gli elementi di novità principale sono stati: • L’istituzione della figura dell’ Assistant Governor • Una maggior flessibilità nella effettuazione della visita del Governatore.
Organizzazione Distretto-Club GOVERNATORE I D AG C F R C D CLUB
Assistente del Governatore (Chi é?) • Viene designato dal Governatore • Mansioni, ruolo ed obiettivi sono definiti dal Manuale di Procedura • Può servire per un massimo di 3 anni • Deve aver servito come Presidente nel suo Club • Deve denotare una leadership spiccata • Non è un Dirigente del Rotary International (solo il Governatore lo è!)
Assistente del Governatore (visto dal Distretto) • Risponde al Governatore informandolo sulla situazione dei Club, circa le quali si aggiorna costantemente • Interviene nell’attività dei Club in sintonia ed in rappresentanza del Governatore. • Svolge specifici incarichi su mandato del Governatore • Collabora con le strutture distrettuali
Assistente del Governatore (visto dal Club) • E’ al servizio dei Club nel rispetto della loro autonomia • Incontra regolarmente Presidenti e Segretari • Partecipa ad almeno una riunione del Club ogni trimestre • Collabora all’organizzazione della visita del Governatore • Promuove buone relazioni fra i Club suggerendo anche attività comuni, Inter-Club, scambi di informazioni
Commissioni Distrettuali • Rispondono al Governatore • Sotto-Commissioni ed incaricati rispondono al Presidente della rispettiva Commissione • Non hanno deleghe ma incarichi specifici • Operativamente si rapportano ai Club attraverso gli Assistenti del Governatore
Commissioni Distrettuali • Si aggiornano costantemente sui programmi e sulle iniziative del Rotary International nell’Area di propria competenza • Preparano note informative, esplicative, di aggiornamento e le trasferiscono ai Club a mezzo Notiziario Distrettuale, Sito Internet, e-mail. • In accordo con il Governatore suggeriscono agli Assistenti del Governatore eventuali attività di sostegno da svolgere nei confronti del Club
Istruttore Distrettuale • Risponde al Governatore • Assiste su loro richiesta i Quadri Distrettuali ed i Club nella comprensione ed approfondimento di Norme e Procedure Rotariane
Istruttore Distrettuale • In accordo con il governatore fissa gli obiettivi dell’attività distrettuale di formazione e predispone i piani di formazione per i quadri distrettuali e per dirigenti dei Club. • Opera per il corretto sviluppo ed il positivo svolgimento delle attività formative ed informative nel distretto.
Le linee guida del Piano Strategico del Rotary International • Eradicare la Polio • Definire in modo più preciso e puntuale i Programmi • Selezionare nuovi programmi strategici per il futuro • Ridefinire la struttura di governo/guida dell’organizzazione • Migliorare l’informazione e la formazione a tutti i livelli. • Espandere ed integrare l’effettivo globalmente • Enfatizzare l’immagine pubblica del Rotary
PROGETTO “B” PROGETTO “A” VALORI ROTARIANI Attuali indirizzi ed obiettivi
VALORI ROTARIANI PROGETTO “B” PROGETTO “A” Attuali indirizzi ed obiettivi
Il Piano Strategico del Club • Perchè parlarne? • A che serve? • In che cosa consiste?
Che cos’è un • PIANO STRATEGICO? • Documento di programmazione • Quadro di riferimento • Sistema di coerenze • Uno strumento Innovativo per i bisogni di una realtà che cambia VISION MISSION GOALS (OBIETTIVI) PIANO STRATEGICO
GOALS La definizione degli OBIETTIVIè altrettanto facile e conseguente. Il PIANO STRATEGICOsarà quindi l’insieme, formalizzato delle attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi con l’esatta attribuzione di tempi, responsabilità e risorse assegnate. VISION MISSION GOALS (OBIETTIVI) PIANO STRATEGICO Le Attività del Piano dovranno essere coerenti con la Missione e la Visione del CLUB.
Consiglio di Legislazione 2004 • Chicago 13-18 Giugno 2004 • Ci rappresenterà il PDG Umberto Laffi, oltre al PDG Rino Cardinale, membro del Board e Tesoriere del RI • Notizie disponibili, quasi in tempo reale, sul sito del RI www.rotary.org • Precettate gli istruttori!
Prevedete un organigramma snello ad alta operatività e prendete in seria considerazione una modalità di organizzazione delle Commissioni del CLUB, come da suggerimento del PDD, passando da un criterio per: VIE D’AZIONE ad un criterio per: FUNZIONI
Grazie dell’attenzione …e….. Buona Annata Rotariana!