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29 marzo 2012

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PRESSO LA POPOLAZIONE DOMICILIATA NEI COMUNI DI FALCONARA M., CHIARAVALLE, MONTEMARCIANO NELL’INTORNO DELLA RAFFINERIA API. Studio caso-controllo di popolazione. 29 marzo 2012. Andrea Micheli, Francesca Di Salvo, Paolo Baili, Alberto Turco, Elisabetta Meneghini

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29 marzo 2012

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Presentation Transcript


  1. INDAGINE EPIDEMIOLOGICAPRESSO LA POPOLAZIONE DOMICILIATA NEI COMUNI DI FALCONARA M., CHIARAVALLE, MONTEMARCIANO NELL’INTORNO DELLA RAFFINERIA API Studio caso-controllo di popolazione 29 marzo 2012 Andrea Micheli, Francesca Di Salvo, Paolo Baili, Alberto Turco,Elisabetta Meneghini SC Studi Descrittivi e Programmazione Sanitaria Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori” Milano Mauro Mariottini, Marco Baldini Servizio di Epidemiologia Ambientale Agenzia Regionale Protezione Ambientale Marche Ancona

  2. PREMESSA E ANTEFATTO Presso Falconara M. dal 1950 è presente la raffineria API; presso lo stabilimento che si affaccia sul mare vi sono quartieri residenziali, la città verso il mare ingloba l’area interessata. L’area è stata sottoposta a controlli ad hoc per la rilevazione delle concentrazioni atmosferiche di inquinanti attraverso centraline gestite dalla provincia: i livelli di inquinanti includono concentrazioni di PHA e benzolo, spesso su valori apprezzabili ma inferiori ai limiti indicati. I cittadini di Falconara e comuni limitrofi sono da tempoorganizzati in comitati che contrastano la presenza della Raffineria. Medici curanti e del vicino ospedale negli anni ’90 segnalano un apparente eccesso di casi di tumore ematolinfopoietico nell’area di Falconara. La Regione Marche - Assessorato all’Ambiente, negli anni 2000, promuove indagini con la partecipazione dei cittadini e delle realtà locali. Il rischio cancerogeno per l’uomodi benzolo e dei PHA è da tempo noto: dal punto di vista teorico non esiste un limite accettabile

  3. delibera n. 218 del 15 luglio 2006 La regione Marche approva i risultati dello STUDIO di FATTIBILITA’ promuove l’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA Studi condotti da ARPAM e con consulenza scientifica di INT: metodo della partecipazione informata 4 dicembre 2006 Convenzione INT – ARPAM approva i risultati della INDAGINE PRINCIPALE promuove INDAGINE ADDITIVA 11 agosto 2010 Convenzione INT – ARPAM a) Ampliamento della numerosità dei rispondenti all’intervista (storia abitativa) con medici di famiglia b) analisi della storia residenziale per tutti i soggetti in studio

  4. L’INDAGINE E’ FINALIZZATA A SAGGIARE L’EVENTUALE ECCESSO DI DECESSI PER LEUCEMIA O LINFOMA O IN GENERALE PER TUMORI EMOLINFOPOIETICI PER COLORO CHE HANNO ABITATO IN PROSSIMITA’ DELLA RAFFINERIA

  5. AREA in STUDIO Falconara Marittima e comuni limitrofi: superficie 65 km2, popolazione al 2003: 55.000 abitanti Falconara: 29.606 (51.6% donne) Chiaravalle: 15.035 (51.8% donne) Montemarciano: 10.355 (50.8% donne) Raffineria Corone circolari, 1 km

  6. nco = 43 Abitazioni

  7. nca = 26 nca / nco = 0.6 Abitazioni

  8. Abitazioni

  9. nco = 10 Abitazioni

  10. nca = 12 nca / nco = 1.2 Abitazioni

  11. Abitazioni

  12. Disegno dello studio Obiettivo Stimare il rischio relativo (OR) – eccesso - di morte per tumore del sistema emolinfopoietico in funzione della distanza dalla raffineria e del tempo di domicilio Studio Caso-controllo di popolazione: 1 caso + 2 controlli appaiati Modalità mediante a. storia abitativa e b. storia residenziale Area comuni di Falconara Marittima, Chiaravalle, Montemarciano Periodo decessi (ICD9: 200-208) 01.01.1994 31.12.2003 01.01.1974 31.12.1998 Periodo di osservazione Indicatore di esposizioneEsposizione domiciliare cumulata, ultimo domicilio, domicilio principale (domicilio medio) tutte proxi dell’ignoto indicatore individuale di esposizione; meglio stimato per i soggetti occupazionalmente più presenti a casa

  13. Possibili confondenti, abitazioni Caratteristiche abitazione (10 vs <10 anni) Zona urbana Piano terra Coabitanti fumatori (fumo passivo) Riscaldamento autonomo legna/carbone Aree coltivate con fitofarmaci Uso regolare di fitofarmaci Traffico < 100 m Distributori carburante < 200 m Industria tessile/calzaturiera < 200 m Industria metalmeccanica < 200 m Carrozzeria < 200 m Lavanderia < 200 m Discarica < 200 m Cava < 200 m Antenne < 200 m Centrali/stazioni elettriche * < 500/200 m Elettrodotti * < 200 m Caratteristiche personali Istruzione Stato civile Fumo attivo Patologie specifiche ataxia telangectasia, neurofibromatosi tipo I, immunodeficienza ereditaria, sindrome Down, riarrangiamenti cromosomici MLLe TEL-AML 1, epatite A, HIV virus, RNA visrus, HTLM II virus Patologie generali allergia, anemia, asma, cardiopatie, diabete, epatiti, emofilia, gastrite, inf. vie urinarie, inf. ghiandole, meningite, mononucleosi, polmonite, tubercolosi, ulcera Occupazione, almeno 10 anni in agricoltura, alimentare, cantiere navale, cuoio, farmaceutica, mineraria, parrucchiere, petrolchimica, sanitaria, tessile, trasporto, trattamento legno, trattamento metalli, vernici (MATline, OCCAM) * Informazione da georeferenziazione

  14. Protocollo dell’indagine epidemiologica

  15. Rischio relativo di morte (OR*, IC 95% unidirezionale) per leucemia e linfoma non-Hodgkin uomini e donne 81 casi + 136 controlli appaiati STORIA ABITATIVA ** test ad una coda * Analisi logistica condizionata

  16. Rischio relativo di morte (OR, IC 95% unidirezionale) per leucemia e linfoma non-Hodgkin Pensionati, casalinghe, non occupati per almeno 10 anni 36 casi + 53 controlli appaiati STORIA ABITATIVA * test ad una coda; * anche test a due code

  17. Rischio relativo di morte (OR, IC 95% unidirezionale) per leucemia e linfoma non-Hodgkin Pensionati, casalinghe, non occupati per almeno 10 anni che hanno sempre abitato nell’area in studio34 casi + 50 controlli appaiati * test ad una coda * anche test a due code

  18. Rischio relativo di morte (OR*, IC 95% unidirezionale) per leucemia, linfoma non-Hodgkin, mieloma uomini e donne 174 casi + 343 controlli appaiati STORIA RESIDENZIALE *OR controllato per sesso, età e periodo in appaiamento. Analisi logistica condizionata

  19. Rischio relativo (OR, IC 95% unidirezionale) di morte per leucemia, linfoma NH, mieloma DONNE che hanno sempre risieduto nell’area in studio

  20. Rischio relativo (OR, IC 95% unidirezionale) di morte per leucemia e linfoma non Hodgkin Donne pensionate, casalinghe, non occupate per almeno 10 anni 22 casi + 34 controlli appaiati * Test ad una coda

  21. Rapporto casi/controlli leucemia e linfoma non Hodgkin uomini pensionati, non occupati per almeno 10 anni 14 casi + 19 controlli appaiati

  22. Rischio relativo (OR, IC 95% unidirezionale) di morte per leucemia e linfoma non Hodgkin Uomini e donne pensionati, casalinghe, non occupati per almeno 10 anni, che hanno sempre risieduto nell’area in studio 34 casi + 50 controlli appaiati * Test ad una coda; * anche test a due code

  23. CONCLUSIONI-1 L’indagine sulla storia abitativa ha evidenziato eccesso del rischio di morte, statisticamente significativo al test a due code in alcune analisi, per leucemia e linfoma non-Hodgkin (77%) nel gruppo di persone che hanno vissuto almeno 10 anni come pensionati, casalinghe o non occupati in abitazioni prossime alla Raffineria

  24. CONCLUSIONI-2 L’indagine sulla storia residenziale ha confermato l’eccesso di rischio di morte per leucemia e linfoma non Hodgkin per le persone che hanno sempre risieduto nell’area in studio e ivi vissuto almeno 10 anni come pensionati, casalinghe o non occupati in residenze non lontane dalla Raffineria ha evidenziato un significativo eccesso di rischio di morte per leucemia, linfoma non Hodgkine mieloma per le donne che hanno avuto residenza principale a distanza minore di 4 km dalla Raffineria

  25. nco = 11 Residenze

  26. nca = 13 nca / nco = 1.2 Residenze

  27. Residenze

  28. Residenze

  29. Residenze

  30. Residenze

  31. PREVENZIONE CONTROLLI SANITARI REGISTRO TUMORI DI POPOLAZIONE MONITORAGGIO AMBIENTALE

  32. Rischio relativo (OR*, IC 95% unidirezionale) di morte per leucemia, linfoma NH, mieloma Uomini e donne con età  75 anni *Analisi logistica multinomiale

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