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Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli

Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli. Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone. Organismi interessati dal problema. Servizi sanitari ASL (Salute mentale, Tossicodipendenza, Handicap)

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Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli

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Presentation Transcript


  1. Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone

  2. Organismi interessati dal problema • Servizi sanitari ASL(Salute mentale, Tossicodipendenza, Handicap) • Servizi sociali Ente Locale (Servizio Sociale comunale, Progetti di Piano di Zona) • Servizi Pubblici per l’Impiego • Enti di Formazione • Terzo Settore (Cooperative Sociali, Enti Ausiliari, Volontariato) • Imprese A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  3. Gli ostacoli ad inserimenti positivi I risultati non sono assolutamente proporzionati agli sforzi profusi Ciò dipende da molteplici fattori, tra i quali, soprattutto: • inserimenti, frammentari e settoriali, quasi esclusivamente avviati presso amministrazioni pubbliche e imprese sociali, collocate in settori o territori ad ‘economia debole’; • la scarsa fiducia e pregiudizievole atteggiamento del mondo dell’impresa verso le potenzialità dei soggetti deboli; • lo scarso investimento dei servizi locali sulla qualificazione della risorsa umana in rapporto con le esigenze del mercato; • la debolezza delle forme giuridiche dei contratti di lavoro, che molto spesso si riducono a periodi di tirocini di lavoro e ad occupazioni temporanee. A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  4. 3 passaggi per azioni di sistema per un governo di rete • La rete ed il ruolo degli imprenditori (Buona Pratica del D3D ASL Frosinone) • Le Politiche Sociali si aprono alle Politiche del Lavoro (progetto Relais) • L’interconnessione strategica ed operativa tra Politiche Sociali e del Lavoro (strategia di Relatium) A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  5. Una idea forza Unire le programmazioni istituzionali in un piano di lavoro interistituzionale teso alla costruzione di un sistema locale di interventi, fondato su due elementi: un approccio territoriale alla programmazione la messa in rete dei sistemi sociale, sanitario, della formazione e del lavoro

  6. La rete ed il ruolo degli imprenditori Il cambiamento di prospettiva rispetto alla tradizionale strategia per l’inserimento è costituito da: • La rete è attivata in modo sistematico e non episodico per gestire i singoli casi in carico • La rete è basata sullo scambio reciproco tra tutti gli attori e non solo sulla suddivisione di compiti per il raggiungimento di obiettivi comuni • Gli imprenditori non sono interlocutori di una rete costituita da soggetti che si occupano di svantaggio (servizi sanitari e sociali), ma protagonisti attivi per le scelte strategiche ed operative • L’inserimento lavorativo costituisce l’incontro (match) tra il bisogno del soggetto svantaggiato e le esigenze delle imprese • L’inserimento lavorativo si basa su strategie di empowerment del soggetto svantaggiato (orientamento e formazione personalizzata) A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  7. Rete locale tra 4 sistemi Sistema dei servizi sociali Sistema dei servizi sanitari Soggetti deboli RE.LA.I.S. Sistema della formazione Sistema del lavoro Produzione A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  8. 2. Le Politiche Sociali si aprono alle Politiche del Lavoro Il cambiamento di prospettiva è costituito da: • Organizzazione di una rete stabile, promossa dal sistema sanitario, a cui fanno capo soggetti dei sistemi sociale, sanitario, formativo e del lavoro • Il sistema socio sanitario studia e approfondisce le opportunità date dalle politiche attive del lavoro, tenendo conto della riforma del mercato del lavoro e della riforma dei servizi pubblici per l’impiego (SPI) • I Servizi Pubblici per l’Impiego e le Imprese sono impegnati attivamente nel proporre soluzioni efficaci per l’inserimento lavorativo • L’esito della programmazione delle reti ha il suo sbocco naturale nell’ambito dei Piani di Zona • Viene promossa una visione di empowerment del soggetto svantaggiato e della collettività (la rete, l’impresa, ecc) A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  9. 3. L’interconnessione strategica ed operativa tra Politiche Sociali e del Lavoro Il cambiamento di prospettiva è costituito da: • Costituzione di una rete stabile di programmazione delle politiche sociali e del lavoro locali (welfare di comunità), che integri gli attuali strumenti dei Piani di Zona, i Piani Sanitari Locali, i Patti Territoriali e i Piani Integrati Territoriali • La strategia operativa basata sull’empowerment del soggetto e della collettività di riferimento • Le azioni di sostegno all’individuo sono stabilite in funzione delle sue potenzialità e delle richieste ambientali • Lo sviluppo di una cultura comune tra i “nuovi” servizi pubblici per l’impiego e i servizi sociali e sanitari, sedimentabile attraverso percorsi di lavoro congiunto in iniziative di rete per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di soggetti deboli A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  10. Favorire lo scambio • Centralità della fiducia • Individuazione dello scopo comune • Definizione della programmazione • Sviluppoappartenenza comune • Sistema di regolazione • Azioni di mainstreaming (sostenitori) A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

  11. Modelli organizzativi di governo e gestione di rete • Gruppo di coordinamento ed operativo unificato intersistemi (Agenzia) • Gruppo di coordinamento professionale unico e nodi operativi entro singoli sistemi (task force) • Gruppo di coordinamento unico e delega a gruppo operativo di un unico sistema A.Di Stefano - D3D ASL Frosinone

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