1 / 21

NATURA ED ORIGINE DEI REFERENTI APPROCCIO SEMIOTICO ALL’ IMMAGINARIO MENTALE

NATURA ED ORIGINE DEI REFERENTI APPROCCIO SEMIOTICO ALL’ IMMAGINARIO MENTALE ADATTAMENTO (RICOMBINAZIONE DNA) ISTINTOPULSIONEAGGRESSIVITA’ “TRAUMA” (STRUTTURANTE E NON).

kuri
Télécharger la présentation

NATURA ED ORIGINE DEI REFERENTI APPROCCIO SEMIOTICO ALL’ IMMAGINARIO MENTALE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. NATURA ED ORIGINE DEI REFERENTI • APPROCCIO SEMIOTICO ALL’ • IMMAGINARIO MENTALE • ADATTAMENTO (RICOMBINAZIONE DNA) • ISTINTO\PULSIONE\AGGRESSIVITA’ • “TRAUMA” (STRUTTURANTE E NON)

  2. Osservazione con capacità di riconoscimento ed isolamento dei fattori predittivi o indicatori di rischio (“Paleo-patterns”) • mediante individuazione degli elementi considerati “quid-novi”, • incidenti sul continuum socio-relazionale di un contesto umano. • Raccolta dei dati a partire dalla prima segnalazione • del disagio e successivamente con l’ instaurarsi • del conflitto, passando attraverso il trauma -acuto (fino alla Destrutturazione) e -cronico (fino alla Vessazione) • il danno, • lo stigma e quindi l’ emersione dei • corrispettivi “patterns” di rischio relativo ed assoluto • quali “fattori predisponenti”, spesso concomitanti • a “fattori facilitanti”.

  3. Tradurre l` immaginario inconscio in potenziali comportamenti a livello conscio rappresenta uno dei campi di applicazione, oltre a quello strettamente terapeutico, dello studio dell`immaginario mentale attraverso la decodificazione semiotica ed archetipica che lo compongono, del contesto culturale, della sua evoluzione e dei “patterns” correlabili. Studi ed esperienze cliniche hanno unitamente dimostrato come esista un nucleo di limite omeostatico latente in ciascuno individuo, che opera in circostanze critiche.

  4. L' "autonomia funzionale dell'Io", nella sua dimensione dinamico-strutturale (inteso percio` come Se`) coincide percio` con la possibilita`di contenere questo nucleo lasciandolo esprimere in una rappresentazione al di qua` del reale senza travalicare il confine dell` azione (fantasia agita o messa in pratica). • L` incoscio e` la massima espressione creativa, si alimenta nell` inconscio collettivo che si arricchisce e si modifica man mano attraverso l` interazione mass-multimediale. • La predisposizione individuale o derivante dal contesto, i disordini di sviluppo, la vulnerabilita`, i fattori predittivi di rischio, la patogenesi incidente e gli eventi patogeni concomitanti, si monitorizzano attraverso i referenti primari e secondari di un Soggetto, e la comparazione tra immaginario individuale e collettivo e relativi “Patterns” di identificazione.

  5. Analisi dell` immaginario mentale come strumento predittivo e discriminante per comprensione, comparazione, individuazione, identificazione, catalogazione di quadri psicopatologici con dubbia nosografia criteriologica. Aspetti sia preventivi che predittivo-forense, in senso sia psicopatologico-normativo che clinico, in tema di: ”condotta-sintomo” concretabile in “fatto-reato”. I referenti sono contenitori di sensazioni suscitatori di emozioni e consentono predittività, monitoraggio ed anche evoluzione terapeutica mediante una “plastica dell` immaginario”.

  6. Una volta individuati, possono essere utilizzati sia dall’Operatore che dallo stesso Soggetto, come un pulsante attivatore. • Si possono suddividere in stabili, che si formano precocemente durante lo sviluppo pulsionale libidico e rappresentano dei veri e propri parametri di confronto di tutta la vita istintuale adulta, e transitori se prodotti da emozioni intense provate dal Soggetto in seguito (positive o gratificanti ma anche frutto di eventi destrutturanti, quindi negative, a maggiore incisivita`, come nei traumi acuti.

  7. Un referente transitorio puo` divenire stabile quando assume valore di connotazione emozionale che tende spontaneamente ad essere mantenuta per consentire l` omeostasi psichica. Attraverso la cascata di eventi che coinvolgono direttamente il Sistema Limbico a livello psico-neuro-endocrino-immunologico e con i riverberi di modificazione neuronali a livello delle reti neurali, si crea il presupposto perche l` emozione possa essere mantenuta e ripetuta a lungo.

  8. Nel trauma cronico è come se ogni emozione creasse un solco che poi rappresenta un sentiero, una pista comportamentale preferenziale, composta di tanti passi (steps) che sono a loro volta protoemozioni in corso di consolidamento: ogni emozione creera` un presupposto, un sentiero (“path”) per il quale sara` piu` facile in seguito rincorrere quello stesso tipo di emozione e non un altro, anche se si tratta di emozioni negative. • Su questa base si formano le abitudini e le dipendenze, i meccanismi di svincolo morale ed anche le compulsioni e soprattutto la vessazione. • La commistione di piu` pulsioni espressa a livello compulsivo e` alla base dei comportamenti distruttivi da destrutturare, bisogna risalire ai referenti di base dividendoli e ricreando il “nomos” in sostituzione dello “hybris”.

  9. “Sentieri comportamentali” (“behavior paths”) si realizzano mediante passi (“steps”) a partenza imaginifica reale o mediatica o dalla rievocazione dell` immagine stessa suscitata da altre sensazioni: • sensazione > percezione > emozione > risonanza emozionale soggettiva derivante dall`immaginario collettivo ed individuale > attivazione pulsionale > evocazione di possibili tracce psico-comportamentali > selezione di un comportamento dominante > azione reale o immaginifica del comportamento stesso.

  10. Trauma, ”Omeostasi psichica” ed “Autonomia funzionale dell` Io”. • Analisi semiotica della comunicazione (verbale e non verbale) • Analisi tutte le piste comportamentali anche media-mediate • Interazione strutturante attraverso le emozioni • Momenti generanti le emozioni (livello di coinvolgimento individuo-contesto)

  11. Reazioni al trauma sono anche: • Struttura dei referenti e modificazioni dell` immaginario individuale (orientamento delle scelte individuali secondo un criterio di gratificazione) • Struttura dei referenti e modificazioni dell` immaginario collettivo (evoluzione del giudizio collettivo derivante dalla diversa coscienza morale introiettata; svincolo percettivo-etico riguardo a prostituzione, minori, parafilie, trasgressività sessuale, valori etici, ecc.).

  12. Esperienza del Modello preventivo-trattamentale di “ristrutturazione globale della Personalita`” e non di semplice inibizione o contenimento del comportamento deviante, proposto nei confronti dell` Autore (e della Vittima che rischia di diventarlo) nelle sindromi sessuali parafiliche, nelle sindromi pedofile e nei Sex offenders, passa attraverso strategie terapeutiche che sono di natura biologica (come il fenomeno ipnotico alla base del processo stesso di ristrutturazione con le modificazioni psichiche, somatiche e viscerali che produce).

  13. Approccio riabilitativo attraverso applicazione sinergica pluristrategica che consente di fornire spunti originali nati dalla sperimentazione interdisciplinare ed in origine rivolti alla ”ristrutturazione globale della personalita`” per necessita` operative di natura sia clinica (distonie di identita` di genere e di ruolo sessuale comprese le condotte alimentari abnormi di ordine affettivo-sessuale come anoressia e bulimia, disturbi qualitativi come per es. parafilie e quantitativi come per es. ipo-iper attivazione libidinale) che forense (Attori e Vittime delle sindromi pedofile, sex-offenders, compulsivi, sexholics, ecc.).

  14. L`obbiettivo proposto e` la maturazione selettiva di quegli elementi specifici dello sviluppo pulsionale-libidico dello stesso Soggetto e comportanti quindi interventi specifici (mediante tecniche ipnotiche sia dirette che indirette) di maturazione o di evoluzione e/o di inibizione o sostituzione dei referenti di attivazione emotivo-pulsionale (sia oggetti sessuali reali che mediati) sempre in costanza di mantenimento della meta sessuale (e percio in regime di gratificazione pulsionale), ossia senza mai inibire od aggredire direttamente il sintomo o il comportamento deviante, che una volta evoluta e “maturata” la Personalita`, sparira` autonomamente.

  15. La decodificazioine selettiva dei referenti utilizzati, la loro evoluzione e la modificazione dei relativi sentieri (“paths“) riguarda una analisi di tipo semiotico ad interpretazione ipnoanalitica e psicodinamica estesa sopratutto all` apporto cognitivo contestuale dei referenti inconsci ed appresi anche a genesi mass-mediale attraverso le tappe seguenziali (“behavioral steps”) di formazione del “drive motivazionale“: “sensoriale“ > ”percezionale“ > “emozionale“.

  16. L` applicazione dei risultati di queste sperimentazioni e` fruibile in campo clinico e forense sia a livello preventivo e trattamentale che individuale e di massa. La metodica utilizzata consiste nell’ integrazione del ventaglio delle varie tecniche ipnositerapeutiche in sinergia con l` apporto fornito sperimentalmente anche da altre tecniche, dalla psicofarmacologia mirata e con il supporto delle tecniche di terapia multimediale (psico- e bio-soniche, bio-interattive e virtuali).

  17. Utilizzo operativo dei referenti dell’ immaginario e del criptogramma dei “patterns” univoci evidenziabili dopo adeguata catalogazione, con riconoscimento e tipizzazione della loro “mappa” attraverso a) momenti epifanici, b) montata della risonanza emozionale, c) iperattività emotiva con conizzazione suggestiva, d) modulazione argomentazione della trama ed uso tecnico del rapporto immagine\musica\parlato. Livelli di intervento: -Predittivo e Preventivo forense -Trattamentale Individuale -Predittivo\Preventivo di Massa -Trattamentale di Massa.

  18. PROTOCOLLO DEI REATTIVI MENTALI GIA‘ UTILIZZATI PER LA SPERIMENTAZIONE (CON TEST E RE-TEST) SUGLI ADULTI: • -DISEGNO DI PERSONA • -TEST DELL’ALBERO • -TEST DELLA CASA • -TEST DELLA FAMIGLIA • -TEST DEL DISEGNO LIBERO • -TEST VISUO - MOTORIO DI BENDER • -TEST DI REY( FORMA AD E B) • -TEST DI WARTEGG • -TEST DI APPERCEZIONE TEMA (T.A.T.) • -TEST DELLE MATRICI PROGRESSIVE DI RAVEN • -MINNESOTA MULTIPHASIC PERSONALITY INVENTORY (M.M.P.I.) -TEST WECHSLER ADULT INTELLIGENCE SCALE (W.A.I.S.-R) -TEST DI CATTEL (16 PF) FORMA A • -TEST DI STAXI (STATE-TRAIT ANGER EXPRESSION INVENTORY)

  19. -TEST DELLE TAVOLE DEL • RORSCHACH (TAVOLE PARALLELE). • -BEM SEX ROLE INVENTORY • -TIPE(TEST DI INDUZIONE PSICO- EROTICA) • -STUDIO E COMPARAZIONE EMOTIVO- VERBALE (CV\CNV) MEDIANTE RIPRESA IN VHS. TEST UTILIZZATI SPECIFICATAMENTE IN ETA’ EVOLUTIVA: • -Test sulle relazioni familiari: • -Indicatori dei rapporti • familiari. • -FRT (Family Relations Test). • -Indicatori della capacità di adattamento sociale in età evolutiva.

More Related