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Draft 25 ottobre 2009

INTERVENTO DI PAOLO DONZELLI AL MASTER DI DIRITTO DELL ’ AMBIENTE TENUTOSI NEL 2009 PRESSO L ’ UNIVERSITA ’ “ LA SAPIENZA ” DI ROMA. SLIDE 1. Draft 25 ottobre 2009. Fori Internazionali, Studi, Programmi Di Intervento. SLIDE 2. Libertà. “ Libertà va cercando, ch ’ è sì cara,

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Draft 25 ottobre 2009

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Presentation Transcript


  1. INTERVENTO DI PAOLO DONZELLI AL MASTER DI DIRITTO DELL’AMBIENTE TENUTOSI NEL 2009 PRESSO L’UNIVERSITA’“LA SAPIENZA” DI ROMA

  2. SLIDE 1 Draft 25 ottobre 2009 Fori Internazionali, Studi, Programmi Di Intervento

  3. SLIDE 2 Libertà “Libertà va cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”

  4. SLIDE 3 Le Chances Di Vita Nelle società aperte – come ci ha insegnato Dahrendorf – devono essere assicurate a ciascun individuo chances di vita (“combinazione di diritti civili eopportunità di benessere“) che diano al singolo cittadino possibilità concrete di realizzare le potenzialità soggettive di cui dispone; deve essere altresì assicurato il costante sviluppo (e la progressiva diffusione tra tutti i membri della comunità) delle chances di vita individuali.

  5. SLIDE 4 Libertà e Ambiente Esiste una profonda interconnessione tra tutela delle libertà individuali (chances di vita) e tutela dell’ ambiente

  6. SLIDE 5 Equilibrio Ambientale L’equilibrio ambientale assicura i fondamenti al nostro sistema produttivo ed al nostro sistema di tutele dell’ individuo

  7. SLIDE 6 La Riproduzione Del Sistema L’aria, l’acqua, le foreste, il controllo sulla temperatura media del Pianeta, il mantenimento dei ghiacci polari, l’equilibrio nel ciclo dell’acqua e delle foreste e, in generale, l’equilibrio ambientale, consentono l’esistenza e la riproduzione del nostro sistema e sono i presupposti delle tutele sostanziali degli individui

  8. SLIDE 7 LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA

  9. Di cosa ha bisogno la pianta? SLIDE 8 (cosa entra nella pianta) • ANIDRIDE CARBONICA CO2 CO2 CO2 • ACQUA H2O H2O • SALI MINERALI H2O

  10. Di cosa ha bisogno la pianta? SLIDE 9 (cosa entra nella pianta) SOLE • ANIDRIDE CARBONICA CO2 CO2 CO2 • ACQUA H2O H2O • SALI MINERALI H2O

  11. Di cosa ha bisogno la pianta? SLIDE 10 (cosa entra nella pianta) SOLE CO2 CO2 CO2 Lalinfa grezza,costituita diacqua esali minerali, arriva alle foglie attraverso i vasi legnosi. L’anidridecarbonicaentra nella foglia attraverso gli stomi, fori situati nella pagina inferiore. H2O H2O H2O

  12. SLIDE 11 Cosa succede nella foglia? H2O H2O H2O H2O H2O H2O O2 O2 O2 O2 O2 O2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 glucosio La foglia è il laboratorio chimico della pianta. Grazie aicloroplastiche catturano l’energiadel sole, le molecole di acqua e di anidride carbonica si disfano in atomi di O di H di C … e si ricompongono in ossigeno O2 e glucosio

  13. Cosa produce la pianta? SLIDE 12 (cosa esce dalla pianta) SOLE O2 O2 O2 La linfa elaborata contenente glucosio scende verso le radici L’ossigeno esce dagli stomi delle foglie glucosio glucosio glucosio

  14. RIASSUMENDO : SLIDE 13 CO2 O2 anidride carbonica ossigeno H2O acqua SOLE + + + glucosio

  15. SLIDE 14 Il Ciclo Dell’ Acqua

  16. SLIDE 15 Acidificazione Degli Oceani L’anidride carbonica presente nell’atmosfera, a contatto con l’acqua degli oceani si trasforma in acido carbonico: H2CO3 CO2+H2O L’eccesso di acido carbonico causa un abbassamento del pH marino con conseguente acidificazione delle acque

  17. SLIDE 16 Acidificazione Degli Oceani L’acidificazione delle acque marine, dovuta all’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera, può compromettere in particolare lo sviluppo del plancton con conseguenze drammatiche su tutta la catena alimentare marina

  18. Segue SLIDE 16 Acidificazione Degli Oceani La diminuzione del pH oceanico, potrebbe avere gravissime conseguenze sugli ecosistemi marini. Uno studio condotto dall’Università di Chicago, svolto nell’arco di 8 anni nell’Oceano Pacifico, ha mostrato un aumento dell’acidità marina 10 volte più rapido di quello previsto dai modelli climatici, documentando anche le conseguenze biologiche del fenomeno: è stata riscontrata una forte diminuzione delle popolazioni di cirripedi e molluschi (che non riuscirebbero più ad utilizzare il carbonato di calcio per formare i gusci), a favore di specie non dotate di gusci calcarei. Il risultato è un’alterazione dell’equillbrio ecologico che può portare ad effetti devastanti sull’intera catena alimentare marina.

  19. SLIDE 17 Il Pianeta è Caldo, Piatto e Affollato La letteratura piu' avvertita ( Thomas Friedman)  ha sottolineato che la dinamica principale del  mondo contemporaneo e' costituita dalla convergenza del riscaldamento, del livellamento e affollamento globali e quindi dalla convergenza dei tre fattori caldo, piatto e affollato: 1) Affollato: 6 miliardi e 700 milioni di persone attuali che diventano oltre 9 miliardi nel 2050 con un incremento dell'ordine del 40-45%. 2) Piatto : il terreno del confronto economico globale e' diventato livellato consentendo una vasta partecipazione alla economia globale e ciò grazie alla tecnologia dei computer, di internet e alla caduta del muro di Berlino nel 1989, con la conseguente creazione di un mercato più uniforme e libero da impedimenti.

  20. Segue SLIDE 17 Il Pianeta è Caldo, Piatto e Affollato 3) Caldo : i climatologi concordano nel ritenere che dal 1750 la temperatura sulla Terra abbia subito un aumento medio di 0,8 gradi, con l'incremento più rapido a partire dal 1970. Secondo l’organizzazione meteorologica mondiale i dieci anni più caldi a partire dal 1860, anno di introduzione delle rilevazioni termometriche, sono stati quelli tra il1995 e il 2005. È stato calcolato che se non si provvederà a limitare per tempo le emissioni di CO2 l'aumento complessivo di calore nel 2100 sarà di 3-5°C con conseguenze disastrose.

  21. SLIDE 18 Global Warming: Rischi • Presenza di crescenti quantità di anidride carbonica nell’atmosfera; • Innalzamento delle temperature medie;  • scioglimento dei ghiacci e minor quantità di neve e di ghiacciai; • Innalzamento del livello dei mari; • Diffondersi di fenomeni di siccità e desertificazione; • Decremento delle risorse idriche e maggiori rischi di inquinamento idrico; • Minore frequenza di giorni freddi e gelate e maggiore frequenza di giorni con ondate di calore; • Precipitazioni violente; • Diffusione di tempeste, tifoni e tornado; • Pericoli per le varie specie animali a causa dell’aumento delle temperature;

  22. Segue SLIDE 18 Global Warming: Rischi • Conseguenze negative derivanti dall’incremento delle temperature per la gestione del settore agricolo e forestale; • Impatti severi dei cambiamenti climatici sui livelli di produzione agricola globale e conseguentemente sulla disponibilità di cibo per la popolazione mondiale; • Rischi per il mantenimento dei vari livelli esistenti di biodiversità; • Riscaldamento crescente delle acque dei mari e dei fiumi con conseguenti rischi per la catena alimentare sottomarina e per le attività ittiche; • Rischi connessi alla acidificazione degli oceani: minacce per la catena alimentare sottomarina.

  23. SLIDE 19 L’ Analisi Di Nicholas Stern Della London School Of Economics • Rischiamo un innalzamento della temperatura in grado di danneggiare gravemente tutti i paesi del mondo , ricchi e poveri • Uno dei danni piu’ significativi provocati dai cambiamenti climatici e’ connesso all’acqua : ce ne sara’ troppa o troppo poca con conseguenti fenomeni estremi quali tempeste, inondazioni, innalzamento del livello del mare, siccita’. • Il costo per gestire e attenuare l’emergenza climatica e’ molto inferiore al costo della non-scelta • Il costo stimato e’ l’1% del PIL mondiale per il prossimo mezzo secolo

  24. SLIDE 20 Banca Mondiale : Stime Dei Costi Nel suo ultimo rapporto annuale la Banca Mondiale fissa tra i 140 e i 675 MLDI di dollari l’anno la spesa dei paesi in via di sviluppo, per un surriscaldamento della Terra non superiore ai 2°C medi di temperatura.

  25. SLIDE 21 Alterazione Del Ciclo Dell’Acqua Gli studi effettuati in sede ONU (IPCC) indicano che il global warming ha provocato importanti alterazioni del ciclo dell’acqua, in particolare : • I ghiacciai si stanno ritirando • C’e’ più vapore acqueo in atmosfera • Le precipitazioni sono piu’ irregolari con fenomeni di intensità estrema più ricorrenti • La porzione di precipitazioni di forte intensità sul totale degli eventi e’ in crescita • La superficie terrestre classificata “ molto arida “ e’ raddoppiata dagli anni ‘70 ad oggi • La tendenza ad una distribuzione irregolare delle precipitazioni aumenterà.

  26. SLIDE 22 IUFRO International Union Of Forest Research Organizations IUFRO è un global network per la cooperazione scientifica sul tema foreste. Ad essa fanno riferimento 1550 scienziati di 110 paesi

  27. SLIDE 23 Foreste: Nuovo Allarme Contenuto Nel Report 2009 Della International Union Of Forest Research Organizations (IUFRO) • se la temperatura del pianeta salirà di 2,5°C le foreste non saranno più un importante sistema di riduzione delle emissioni di CO2 ma diverranno loro stesse una rilevante fonte netta di emissioni di anidride carbonica con una conseguente forte accelerazione dei fenomeni di Global Warming • si stanno creando i presupposti per un rischio (diverso ed aggiuntivo) di perdita del ruolo delle foreste come storage delle emissioni di CO2 (del ruolo attuale delle foreste come pozzi per l’assorbimento dell’anidride carbonica e quindi come determinanti mezzi di contrasto nei confronti del degrado ambientale provocato dagli eccessi di emissioni di CO2)

  28. SLIDE 24 Unep: Climate Change Science Compendium 2009 L’UNEP ha recentemente pubblicato il Climate Change Science Compendium 2009: la concentrazione di CO2 sta aumentando rapidamente per tre ragioni: - crescita dell’economia mondiale - crescita della “carbon intensity” della produzione mondiale - decremento della efficienza dei CO2 sinks negli oceani e nelle foreste “in absorbing anthropogenic emissions”

  29. SLIDE 25 LAST BAD NEWS ( AGOSTO – SETTEMBRE2009)

  30. SLIDE 26 Ghiacciai : Allarme Del Segretario Generale Dell’ Onu Al termine del viaggio nell’arcipelago norvegese delle Svalbard Ban Ki-Moon ha dichiarato: 1)“L’Artico è come un canarino in una miniera di carbone: è un allarme per il clima del pianeta” 2)“Se non agirete prima che sia troppo tardi, noi tutti lo rimpiangeremo amaramente. Per il futuro dell’umanità e del mondo”

  31. SLIDE 27 Ghiacciai: Rapporto WWF 1) Lo scioglimento dei ghiacci della calotta artica e’ notevolmente aumentato rispetto alle recenti stime con conseguenze potenzialmente disastrose sul clima 2) Un quarto della popolazione mondiale potrebbe essere colpita da inondazioni a causa del riscaldamento dell’Artico 3 L’innalzamento dei mari potrebbe essere di oltre un metro entro il 2100: oltre il doppio rispetto alle stime del 2007

  32. SLIDE 28 • Allarme Antartide • ( Studio Di Scienziati Britannici Pubblicato Su “Geophysical Research Letters” ) • Uno dei più grandi ghiacciai dell’Antartide si sta assottigliando a una velocità 4 volte maggiore di dieci anni fa • 2)Misure satellitari del ghiacciaio di Pine Island, nell’Antartide occidentale, rivela che attualmente la sua superficie sta calando alla velocità di 16 metri l’ anno. Dal 1994 il ghiacciaio si è abbassato di circa 90 metri • 3)Conseguenze : serie implicazioni per l’innalzamento del livello dei mari.

  33. SLIDE 29 Allarme Tibet: La Lenta Agonia Dei Ghiacciai Del Tibet. Fonte: I Dati Sono Forniti Dalla Amministrazione Meteorologica Della Repubblica Popolare Cinese 1)L’altopiano del Tibet si scoglie e minaccia di sconvolgere l’ambiente di tutta l’Asia 2)In Tibet, negli ultimi 50 anni, la temperatura media si è alzata di quasi 1,5 gradi 3)Nel luglio 2009 la temperatura in Tibet è stata la più alta dal 1951 e le piogge sono diminuite fino all’80% 4)Poco meno del 90% della superficie ghiacciata, la terza riserva più grande del mondo dopo quelle polari, si è ritirato 5)I ghiacciai himalayani - se proseguirà l’attuale andamento dello scioglimento – risulteranno scomparsi entro 30 anni

  34. Segue SLIDE 29 6)Il direttore dell’accademia cinese delle scienze ha dichiarato che: I) il deterioramento del permafrost sta modificando la vegetazione con velocità sorprendente II) alberi e pascoli muoiono III) le modificazioni ambientali in Tibet stanno modificando l’intensità e la durata dei monsoni nell’intera Asia IV) le conseguenze più rilevanti sono la siccità in india settentrionale e le alluvioni nella Cina meridionale 7)Un Tibet senza ghiacciai causerebbe il prosciugamento di fiumi come l’Indo e il Gange e dei maggiori corsi d’acqua cinesi 8)In assenza di tempestivi interventi regioni sconfinate sono destinate alla desertificazione 9)Un himalaya surriscaldato comporta milioni di persone senza cibo e destinate ad emigrare

  35. SLIDE 30 Allarme Ghiacciai Alpini Il Presidente del comitato glaciologico italiano ha dichiarato che i ghiacciai si sono ridotti di alcuni metri nello spessore e anche di 10-15 metri nella lunghezza nonostante l’abbondante quantità di neve caduta durante il periodo invernale.

  36. SLIDE 31 Passaggio A Nord-est Una notizia buona per la marina mercantile e pessima per l’ambiente : due navi da cargo sono salpate dall’Asia per raggiungere l’Europa occidentale attraverso l’artico

  37. SLIDE 32 Ghiacciai: CATLIN ARTIC SURVEY La stampa internazionale ha diffuso i risultati della ricerca scientifica CATLIN ARTIC SURVEYiniziata lo scorso mese di Marzo. Nel seguito la sintesi delle conclusioni della spedizione scientifica al Polo Nord: • E’ stato rilevato lo spessore dei ghiacci per 73 giorni su un percorso di oltre 400 km. Con l’effettuazione di 1500 misure fisiche dello spessore e della densità dei ghiacciaidell’Artico, di 15000 osservazioni visive e la raccolta di circa 6000 dati. • 2) Sono state rinvenute grandi estensioni di ghiaccio di primo inverno (spessore medio 1,8mt.), che normalmente fonde con l’estate successiva promuovendo il ritiro complessivo dei ghiacciai.

  38. Segue SLIDE 32 3) Le aree di ghiaccio più vecchio e compresso (spessore medio 4,8 mt. ), sono in diminuzione. 4) E’ stato dimostrato che lungo tutto il mare di Beaufort il ghiaccio estivo si è formato quest’anno e non è più vecchio. 5) Entro 20 anni al Polo Nord non ci sarà più ghiaccio in estate e in 10 anni la riduzione dei ghiacciai sarà comunque notevole.

  39. Segue SLIDE 32 6) Nei comunicati ufficiali si legge : The data suggests the survey area is comprised almost exclusively of first-year ice. This is a significant finding because the region has traditionally contained older, thicker multi-year ice. The average thickness of the ice floes measured by CATLIN ARTIC SURVEY ice team was 1,8 metres, a depth considered too thin to survive the summer’s ice melt. (…) Such a loss of Artic sea ice cover has recently been assessed to set in motion powerful climate feedbacks which will have an impact far beyond the Artic itself - self perpetuating cycles, amplifying and accelerating the consequences of global warming. This could lead to flooding affecting one-quarter of the world’s population, substantial increases in greenhouse gas emissions from massive carbon pools and extreme global weather changes (affecting access to natural resources and food production).

  40. SLIDE 33 – NASA – ICE BRIDGEOPERATION La NASA ha avviato l’operazione ICE BRIDGE per controllare e verificare le dinamiche di riscaldamento atmosferico/scioglimento dei ghiacci in Antartide.

  41. Segue SLIDE 33 – NASA – Previsioni Del Presidente Del Goddard Institute For Space Studies Della NASA (James Hansen) - Se non si riduce in modo drastico l'uso dei combustibili fossili i ghiacciai della penisola antartica, che attualmente perdono 200 chilometri cubi all'anno, fonderanno nell'arco di un secolo. Conseguentemente si produrrà un aumento di 6-7 metri del livello del mare a cui si dovrà aggiungere il collasso dei ghiacciai in zone come la Groenlandia. - Le ipotesi sono formulate sulla base di modelli analitici diversi dai modelli matematici utilizzati dall‘IPCC.

  42. SLIDE 34 EMERGENZE CLIMATICHE : ALLARME DEL PENTAGONO USA PER LA SICUREZZA NAZIONALE 1) International herald tribune (agosto 2009) : “ the changing global climate will pose profound strategic challenges for the united states in coming decades, raising the prospect of military intervention to deal with the effects of violent storms, drought, mass migration and pandemics, military and intelligence analysts say….although military and intelligence planners have been aware of the challenges posed by climate change for years, the Obama administration has made it a central policy focus……the national intelligence council finished the first assessment of the national security implications of climate change…..it concluded that climate change by itself would have significant geopolitical impacts …

  43. Segue SLIDE 34 around the world and would contribute to a host of problems, including poverty, environmenal degradation and weakening of national governments” 2) Dal 2009 il pentagono e il dipartimento di stato USA catalogano le emergenze climatiche come una delle minacce alla sicurezza nazionale 3) Sono state svolte simulazioni (“war games”) su disastri indotti dai cambiamenti climatici usando sofisticati programmi di simulazione del clima utilizzati dalla marina e dall’aviazione usa nonchè i risultati di attività di ricerca della NASA e dell’amministrazione nazionale per l’oceano e l’atmosfera 4) Le autorità militari e di intelligence usa hanno individuato i rischi di destabilizzazione derivanti dalle criticità climatiche : cicloni, siccità, carenza di acqua e di cibo, migrazioni di massa, milioni di persone in fuga con conseguente aumento delle possibilità di guerre e di proliferazione delle attività terroristiche

  44. Segue SLIDE 34 5) Il National Intelligence Council segnala che il moltiplicarsi delle emergenze umanitarie nel mondo rischia di impegnare risorse militari destinate alle attività belliche vere e proprie 6) L’innalzamento del livello dei mari cambia già oggi lo scenario di eventuali guerre, mettendo a rischio diverse postazioni statunitensi 7) Il livello dell’oceano in aumento costringe a riprogettare le basi navali a Norfolk e San Diego 8) E’ ad alto rischio innalzamento dei mari la base Diego Garcia, l’atollo nell’oceano indiano che costituisce uno snodo cruciale per le forze americane e britanniche in medio oriente 9) Lo scioglimento dei ghiacci apre invece un “buco” nelle difese polari: nella calotta artica si apre un canale navigabile che richiede la revisione di tutti i piani strategici di diversi paesi

  45. SLIDE 35 Inquinamento : Ultimi Dati Macro Comparati • Due terzi delle emissioni inquinanti dal 1850 al 2005 sono state generate dalle economie avanzate • La Cina ha superato nel 2009 gli USA con 7,2 miliardi di tonnellate di emissioni nocive • L’India rispetto al Giappone produce il 40% in più di emissioni nocive • Il Brasile ha superato la Germania anche nel calcolo di CO2 per abitante

  46. SLIDE 36 FORI INTERNAZIONALI • UNFCCC • UNEP • IPCC • Protocollo di Kyoto • COP 15 - Conferenza di Copenhagen (dicembre 2009) • G8 • G20 • G77 • MEF (Major Economies Forum) • UNFF (United Nations Forum on Forest ) • IUFRO (International Union of Forest Research • Organizations) • l) Banca Mondiale • m)Unione Europea

  47. SLIDE 37 UNFCC L’obiettivo della convenzione (art. 4.2 (b)) è di impegnare le parti a riportare entro un periodo relativamente breve, singolarmente o congiuntamente, le emissioni causate dall’uomo di gas serra ai livelli del 1990.

  48. SLIDE 38 Protocollo Di Kyoto • a) Il protocollo e’ stato adottato dalla COP 3 (1 – 10 dicembre 1997) ed e’ entrato in vigore nel febbraio 2005. • b) Il protocollo impegna i paesi industrializzati e quelli dell’est europeo con economia in transizione, a ridurre (rispetto al 1990) complessivamente almeno del 5% le principali emissioni antropogeniche di gas capaci di provocare l’effetto serra. • c) Periodo di adempimento (commitment period) : 2008 – 2012.

  49. Segue SLIDE 38 • d) Sono previsti meccanismi di riduzione delle emissione a un costo inferiore: • I) Joint implementation : finanziamento di progetti di riduzione delle emissioni in altri paesi dello stesso gruppo. • II) Clean development mechanism : finanziamento di progetti di riduzione delle emissioni in paesi in via di sviluppo • iii) Emissions trading : trasferimento dei diritti di emissione

  50. SLIDE 39 COP15 – Kyoto 2 a) COP 13 a Bali (3 – 14 dicembre 2007): avvio del negoziato per un nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni dei gas serra per gli anni successivi al 2012 (Kyoto 2) anno di conclusione del primo periodo di attuazione degli obblighi di riduzione previsti dal protocollo di Kyoto

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