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Gli istituti del diritto del lavoro subordinato: la retribuzione

Gli istituti del diritto del lavoro subordinato: la retribuzione. La struttura dell’obbligazione retributiva. I sistemi di retribuzione. L’art. 2099 c.c. e i sistemi di retribuzione. A TEMPO A COTTIMO (vietato per alcuni lavoratori, obbligatorio per altri)

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Gli istituti del diritto del lavoro subordinato: la retribuzione

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Presentation Transcript


  1. Gli istituti del diritto del lavoro subordinato: la retribuzione

  2. La struttura dell’obbligazione retributiva I sistemi di retribuzione

  3. L’art. 2099 c.c. e i sistemi di retribuzione • A TEMPO • A COTTIMO • (vietato per alcuni lavoratori, obbligatorio per altri) • PARTECIPAZIONE AGLI UTILI O AI PRODOTTI • A PROVVIGIONE • mai esclusiva (riguarda, per lo più, determinati lavoratori come i viaggiatori e i piazzisti) • IN NATURA • Per lo più praticata nel lavoro domestico • la fruizione di beni e/o prodotti aziendali: i fringe benefits

  4. Forme già previste dal codice civile… LA PARTECIPAZIONE AGLI UTILI …e forme introdotte dalla successiva evoluzione della prassi contrattuale collettiva LA PARTECIPAZIONE ECONOMICA DEI LAVORATORI Il lavoratore azionista Si è affermata la direttiva (protocollo 23 luglio 1993) per la quale i trattamenti integrativi ed accessori contrattati a livello aziendale debbono essere collegati ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi di produttività e competitività ovvero a risultati collegati all’andamento economico dell’impresa Differenza tra retribuzione di produttività o legata al risultato e retribuzione collegata agli utili Il salario di produttività

  5. L’ art. 12 (comma 4, lett. e) della legge n. 153 del 1969 Esclude dalla retribuzione imponibile ai fini contributivi “le erogazioni previste dai contratti collettivi aziendali, ovvero di secondo livello, delle quali sono incerti la corresponsione o l’ammontare e la cui struttura sia correlata dal contratto collettivo medesimo alla misurazione di incrementi di produttività, qualità ed altri elementi di competitività assunti come indicatori dell’andamento economico dell’impresa e dei suoi risultati” Lo “speciale” regime contributivo dei premi di risultato Le medesime erogazioni sono assoggettate ad un contributo di solidarietà del 10%

  6. Retribuzione diretta ed elementi retributivi differiti o indiretti La retribuzione diretta comprende: • ilminimo tabellare • gli scatti di anzianità

  7. Retribuzione diretta ed elementi retributivi differiti o indiretti La retribuzione differita è la parte della retribuzione corrisposta in maniera posticipata rispetto al periodo di maturazione • Le mensilità supplementari • 13a e 14a mensilità • Il trattamento di fine rapporto (t.f.r.): art. 2120 c.c.

  8. Le nozioni giuridiche di retribuzione Assenza di una nozione legale unitaria di retribuzione manca una definizione della retribuzione sia nell’art. 36 Cost. che nell’art. 2099 c.c.

  9. La necessità di definire la retribuzione si avverte in tre contesti normativi • Il primo - cd. “garantistico” - • è quello delle garanzie retributive • legali; si tratta di una serie • di diritti e garanzie attribuiti al lavoratore • in relazione al credito retributivo (natura • privilegiata dei crediti di lavoro; limitazioni • alla pignorabilità, sequestrabilità e • compensabilità dei crediti di lavoro) • Si parla, in questo caso, di retribuzione • in senso strutturale o corrispettivo Si tratta di stabilire quali emolumenti (corrisposti dal datore di lavoro al lavoratore) devono ritenersi assistiti da tali garanzie(rinvio)

  10. 2)  Un secondo contesto è quello relativo al computo degli elementi retributivi indiretti. A questo proposito si parla di nozione di retribuzione-parametro

  11. A) Cosa vuol dire? Una possibile busta paga • Retribuzione tabellare 55 • Scatti di anzianità 7 • Quota variabile 15 • Superminimo individuale 7 • Indennità sostitutiva di mensa 8 • Maggiorazione straordinario 8 • TOTALE 100

  12. B) A cosa serve? Tutte queste attribuzioni si calcolano a partire dalla retribuzione parametro • Calcolo del tfr • Indennità nei periodi di sospensione • Indennità sostitutiva del preavviso • Tredicesima • Maggiorazioni • Straordinario • Notturno • Festivo

  13. In alcuni casi è la legge a indicare la soluzione Per il calcolo del tfr: art. 2120, modificato dalla legge 297/1982… “tutte le somme, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale, e con esclusione di quanto corrisposto a titolo di rimborso spese” C) Come si individua? rapporto di lavor titolo non occasionale

  14. …come per il calcolo dell’indennità di mancato preavviso (artt. 2118 e 2121 c.c.) tale indennità si calcola “computando le provvigioni, i premi di produzione, le partecipazioni agli utili o ai prodotti ed ogni altro compenso di carattere continuativo, con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese ”. In entrambi i casi (artt. 2120 e 2121) il concetto di retribuzione base è ispirato al criterio della onnicomprensività

  15. I criteri giurisprudenziali utilizzati per riconoscere la natura retributiva di una elargizione a favore del lavoratore E per gli altri istituti non regolati dalla fonte legislativa? • Obbligatorietà • Determinatezza • Corrispettività • Continuità

  16. Il principio giurisprudenziale di “omnicomprensività” della retribuzione(anni ‘70 e ‘80) L’INTERA RETRIBUZIONE FUNGE SEMPRE DA BASE DI CALCOLO PER TUTTE LE ATTRIBUZIONI CHE SU DI ESSA SI CALCOLANO INTERA SEMPRE TUTTE

  17. L’onnicomprensi-vità non costituisce un principio generale dell’ordinamento(la relatività della regola della onnicomprensività è, del resto, confermata, dall’art. 2120 c.c.: nozione onnicomprensiva derogabile dalla contrattazione collettiva) La determinazione della retribuzione-parametro è, invece, materia di competenza della contrattazione collettiva (“sovranità” – in questo ambito - dell’autonomia collettiva) Il gruppo di sentenze della Cassazione a S.U. del 1984:il superamento del principio di onnicomprensività

  18. Poiché non esiste una generale e onnicomprensiva nozione legale di retribuzione, l’autonomia privata, individuale o collettiva, ben può escludere un determinato compenso dalla base di calcolo di istituti di retribuzione indiretta … nello stesso senso, più recentemente, Cass. n. 7432/1999 e 14395/2000

  19. 3)  Un terzocontesto è, infine, quello relativo alla individuazione degli obblighi contributivi. A questo proposito si parla di nozione di retribuzione imponibile ai fini contributivi.

  20. Per la determinazione della base imponibile per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale, si considerano retribuzione tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti dal lavoratorein relazione al rapporto di lavoro La retribuzione imponibile (art. 6, d. lgs. 314/1997:ha unificato la nozione di retribuzione imponibile ai fini contributivi e fiscali) il nesso con il rapporto di lavoro è generico; la nozione è ampia e onnicomprensiva

  21. L’espressa esclusione, dalla base imponibile ai fini contributivi, di una serie di voci: • Il salario “variabile” (cdd. premi di produttività/redditività: l. 153/1997) • Il T.F.R. • I contributi versati ai fondi pensione • Le somme erogate a titolo di risarcimento danni

  22. Compensi in natura: i cdd. fringebenefits • I più comuni fringe • benefits: • uso dell’autovettura • aziendale; • prestiti agevolati; • azioni della società; • soggiorni presso • centri vacanze; • uso dell’alloggio Il principio generale (art. 48 T.U.I.R.) è che “concorrono a formare il reddito in misura pari al costo specifico sostenuto dal datore di lavoro”

  23. Il regime speciale di alcuni fringe benefits: Art. 3, l. 662/1996 (di modifica dell’art. 48 T.U.I.R.) Per l’uso di mezzi di trasporto(autovetture, motocicli etc…): quota convenzionale del 30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila Km Per i prestiti agevolati: si assume il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al momento della concessione del prestito e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sui prestiti Per i buoni pasto: si prevede l’esclusione dalla determinazione del reddito di lavoro dipendente delle somministrazioniin mense aziendali o equipollenti fino all’importo complessivo giornaliero di 10.000 lire

  24. ….Le azioni ai dipendenti Art. 48 T.U.I.R. lett. g) : Il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti non concorre a formare il reddito di lavoro per un importo non superiore complessivamente nel periodo d’imposta a 4 milioni di lire, a condizione che non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima che siano trascorsi almeno tre anni dalla loro percezione (art. 13, d. lgs. n. 505/1999)

  25. 1) La tutela nei confronti del debitore (il datore di lavoro) 2) La tutela nei confronti dei terzi (creditori dellavoratore) Il regime giuridico di protezione del credito retributivo

  26. 1) La tutela nei confronti del debitore (il datore di lavoro) • Quali emolumenti assiste? • la retribuzione, • il T.F.R., • il risarcimento del danno • per omissione contributiva e • licenziamento illegittimo Il privilegio generale sui beni mobili: art. 2751 bis, n.1,c.c. è una causa legittima di prelazione accordata dalla legge in considerazione della natura del credito il titolare del privilegio potrà essere soddisfatto con precedenza rispetto ad altri creditori (cdd. chirografari) Cos’è il privilegio?

  27. 2) La tutela nei confronti dei terzi (creditori dellavoratore) Qual è la finalità di questa tutela? La finalità si raccorda alla funzione che la Costituzione assegna alla retribuzione, quale mezzo di sostentamento del lavo- ratore e della sua famiglia (art. 36 Cost.) Impedire che i redditi di lavoro vengano aggrediti dai creditori del lavoratore per il soddisfacimento dei loro crediti

  28. 2) La tutela nei confronti dei terzi (creditori dellavoratore) L’art. 545, 3° e 4° comma, c.p.c.: Le somme dovute a titolo di stipendio e le altre indennità relative alla cessazionedel rapporto di lavoro possono essere pignorate solo nella misura stabilita dal giudice se il pignoramento concerne crediti alimentari, mentre non potrà essere superata la misura di un quinto se si procedeper crediti di diversa natura La parziale pignorabilità del credito retributivo

  29. (…Segue) 2) La tutela nei confronti dei terzi (creditori dellavoratore) Anche il sequestro e la compensazionesono ammessi negli stessi limiti consentiti per il pignoramento

  30. …segue: una conseguenza della impignorabilità (art. 1246 c.c.) “Poiché i crediti di lavoro non sono compensabili, per il combinato disposto degli artt. 1246 n. 3 c.c. e 545 c.p.c., è illegittimo il comportamento di una Banca, che, dovendo liquidare le spettanze di fine rapporto a proprio dipendente, da esse trattenga l'intero importo di un finanziamento precedentemente concesso al lavoratore” (Trib. Roma 20 luglio 1999)

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