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Le Geometrie non euclidee

Le Geometrie non euclidee. Prof. Claudio Rosanova Liceo Scientifico E. Medi Barcellona P.G. L’opera “Elementi” di Euclide. Euclide (300 a.C.) riorganizza la geometria in forma sistematica di tipo ipotetico-deduttivo Raccoglie tutte le conoscenze dei matematici in 13 libri

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Le Geometrie non euclidee

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Presentation Transcript


  1. Le Geometrie non euclidee Prof. Claudio Rosanova Liceo Scientifico E. Medi Barcellona P.G.

  2. L’opera “Elementi” di Euclide • Euclide (300 a.C.) riorganizza la geometria in forma sistematica di tipo ipotetico-deduttivo • Raccoglie tutte le conoscenze dei matematici in 13 libri • Nei primi 4 vi sono i concetti fondamentali della geometria piana

  3. Il Primo Libro degli Elementi • 23 definizioni: descrizione intuitiva dei concetti geometrici con riferimento al reale • “”Punto è ciò che non ha parti” • Assiomi o nozioni comuni: verità di carattere generale che hanno validità universale • 5 postulati: verità evidenti, caratteristiche della geometria

  4. Costruzione della geometria euclidea DEFINIZIONI POSTULATI ASSIOMI TEOREMI

  5. Il V Postulato • “Se due rette con una trasversale formano angoli coniugati interni la cui somma è minore di due retti, quelle due prolungate si incontrano dalla stessa parte in cui stanno gli angoli” A P   B

  6. Altre formulazioni • “Due rette parallele formano con una trasversale angoli coniugati interni supplementari” (Tolomeo) • “Due rette complanari equidistanti sono parallele” (Posidonio)” • “Per un punto fuori da una retta si può condurre una ed una sola retta parallela alla retta data” (Proclo)

  7. Il gesuita Saccheri (1677-1733) • Opera: “Euclide emendato da ogni macchia” (1733) • Tenta di dare una dimostrazione per assurdo del quinto postulato • “Ammettiamo i primi 4 postulati e neghiamo il quinto: se si ottiene il teorema T e il nonT allora il V è valido!”

  8. L’opera di Saccheri • Trovò teoremi poco intuibili, ma logicamente validi, e credette di aver trovato la contraddizione! Getta invece le basi per le geometrie non euclidee. • Utilizza il cosiddetto “Quadrilatero Birettangolo Isoscele”

  9. Il QUADRILATERO BIRETTANGOLO ISOSCELE D M C      A N B

  10. D C      A B L’ipotesi dell’angolo retto • AB=CD • Somma angoli interni triangolo = 180° • Corrisponde alla geometria euclidea

  11. D C      A B L’ipotesi dell’angolo ottuso • AB>CD • Somma angoli interni triangolo > 180° • Vale se vale il V postulato, ma ciò implica l’ipotesi dell’angolo retto: è pertanto contraddittoria.

  12. D C      A B L’ipotesi dell’angolo acuto • AB<CD • Somma angoli interni triangolo < 180° • Conduce all’esistenza di rette complanari asintotiche: Saccheri la esclude perché contraria all’intuizione, sebbene logicamente valida.

  13. Lambert e Legendre • Riprendono l’opera di Saccheri ma le loro ricerche sono viziate da un errore filosofico: “il V postulato è una verità assolutamente indimostrabile e non può essere negato!”.

  14. Il russo Lobatceskij • Gauss (1824) afferma che una geometria fondata sui primi 4 postulati e sulla negazione del V non è contraddittoria, ma non ha il coraggio di pubblicare la sua opera • Lobatceskij nel 1829 fonda la geometria iperbolica

  15. Il ragionamento di Lobatceskij P s l l’ r A B O t

  16. Il ragionamento di Lobatceskij • Per P passano secanti e non secanti: l e l’ sono le due rette parallele ad r • () è l’angolo di parallelismo • La somma degli angoli interni di un triangolo è minore di due retti • 2R-(++)=  è il difetto angolare • L’area del triangolo vale A=k2 

  17. Il ragionamento di Lobatceskij • Se A tende a 0,  tende a zero e la somma degli angoli interni di un triangolo vale 2R • Allora la geometria euclidea è il limite della geometria iperbolica al tendere di A a zero • In generale, A k2 (se =  allora la somma degli angoli vale zero) • La geom. euclidea vale su scala terrestre e astronomica

  18. Riemann (1826-66) • Costruisce la geometria ellittica • Assioma di Riemann: “Due rette hanno sempre in comune un punto”, quindi non esistono rette parallele • Viene modificato il postulato dell’infinità della retta, introducendo il concetto di ILLIMITATO

  19. La teoria di Riemann • L’illimitato come relazione di estensione: non legittima lo spazio come infinito • L’infinito come relazione metrica • Se lo spazio ha curvatura costante, allora sarebbe finito appena la curvatura avesse un valore positivo • Non vi è accordo tra relazioni metriche e postulato di Euclide

  20. C A B D Caratteri della geometria ellittica • La retta è una linea chiusa • Non vale la relazione d’ordine euclidea • Per ordinare i punti è necessaria la relazione di separazione • S(A,B/C,D)  A,B separano C,D

  21. . B . r1 A r1 r2 Caratteri della geometria ellittica • Segmento AB: • per Euclide “insieme dei punti di r che stanno tra A e B” • Per Riemann: PR Q  non S(A,B/C,D) è una relazione di equivalenza e vi sono due classi r1 e r2 dette segmenti

  22. . . B B . . r r A A Caratteri della geometria ellittica • Una retta non divide il piano

  23. Il modello di Beltrami (1835-1900) • Esistono linee su una superficie che hanno le stesse proprietà delle rette nel piano: le GEODETICHE • Le geodetiche sono linee i cui tratti rappresentano la minima distanza tra due punti della superficie

  24. Il modello di Beltrami (1835-1900) • Si hanno tre casi: • 1) la curvatura vale zero: si ha il piano e quindi la geometria euclidea; • 2) la curvatura è negativa: si ha la superficie a curvatura negativa e quindi la geometria iperbolica; • 3) la curvatura è positiva: si ha la superficie a curvatura positiva e quindi la geometria ellittica;

  25. Il modello di Beltrami (1835-1900) • Intoduce tre superfici curve dello spazio: • La sfera (geom. ellittica) • il cilindro (geom. euclidea) • la pseudosfera (geom. iperbolica)

  26. P B A Il modello di Klein (1849-1925) • Sostituisce il V postulato con il seguente: • “Per un punto P fuori da una retta passano due rette parallele alla retta data”

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