1 / 103

Bedogni G. Agostoni C. : Prospettive in Pediatria Aprile-Giugno 2012

Télécharger la présentation

Bedogni G. Agostoni C. : Prospettive in Pediatria Aprile-Giugno 2012

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. IL BAMBINO VEGETARIANO: LA SCIENZA, I DETTAGLI E L'ARTEProf.Leonardo Pinelli(leonardo.pinelli@gmail.com)V.Presidente Società Scientifica Nutrizione Vegetariana - SSNVMembro International Society DoctorsforEnvironment- ISDE- SEZ.MantovaFormat 2013 - Laboratorio di Interattivita’ tra Livelli Specialistici Pediatrici”Verona 27-28 Aprile 2013

  2. E’ possibile una nutrizione basata sulla evidenza ?L'estensione del principi della medicina basata sull'evidenza alla nutrizione ed agli studi in campo nutrizionale ha contribuito alla identificazione dei punti in comune e di distinzione relativamente a questo approccio. In particolare, mentre i farmaci sono concepiti per essere efficaci in un tempo relativamente breve, impatto dei nutrienti sulla riduzione del rischio di malattia cronica può richiedere decadi per essere dimostrato - una differenza con implicazioni significative per la possibilità di condurre trial randomizzati controllati. Per fare fronte a questo gap temporale sono nella maggior parte dei casi utilizzati "surrogati" (es. indici antropometrici, ematochimici, neurofisiologici) che non rappresentano la malattia, ma indicano un'associazione con un livello di rischio di malattia o di protezione da essa. In campo pediatrico, questo si è tradotto in studi che hanno sviluppato il concetto del programming nutrizionale, in particolare relative a nutrizione intrauterina, allattamento e divezzamento. In considerazione dei limiti evidenziati, ma anche dell'importanza che la nutrizione riveste nel contesto generale della vita di ogni individuo, la trasmissione di un messaggio equilibrato, che preveda l'inserimento della alimentazione in un contesto più ampio che tenga anche conto dello stile di vita e della genetica, potrebbe contribuire alla prevenzione delle malattie cronico-degenerative dell'età adulta. Bedogni G. Agostoni C. : Prospettive in Pediatria Aprile-Giugno 2012

  3. CHILDREN’S ENVIRONMENT AND HEALTH Action Plan for Europe 2004 The Children’s Environmental Burden of Disease study, About one third of the total burden of disease from birth to 18 years can be attributed to unsafe and unhealthy environments in the home and the broader community, resulting in significant social and economic costs. (a) Injuries alone represent the first cause of death in this age group and account, on average, for about one sixth of the total burden of death and disease, but this proportion can be as high as one third in some countries. (b) Exposure to contaminated water, air, food and soil can cause gastrointestinal and respiratory diseases, birth defects and neuro-developmental disorders, all of these accounting for another one sixth of the total burden of disease. (c) Safe and balanced nutrition is still an unmet need for too many children, and at the same time the prevalence of obesity and the risk of later development of metabolic disease, including diabetes, and cardiovascular disease are increasing as a consequence of both unhealthy diet and inadequate physical activity. (d) Finally, there is concern regarding the potential for long-term toxicity, including the carcinogenic, neurotoxic, immunotoxic, genotoxic, endocrine-disrupting and allergenic effects of many chemicals. We are particularly concerned about the effects of environmental tobacco smoke (ETS), persistent organic pollutants (POPs), heavy metals and physical agents (such as ultraviolet (UV) radiation, ionizing radiation and noise) that contaminate the environment and to which men and women of reproductive age as well as children may be exposed.

  4. CROLLO DELLA ASPETTATIVA DI VITA SANA PER BAMBINI NATI DOPO IL 2003 IN ITALIADati Eurostat 204 -2011

  5. DATI NON DIFFUSI DAL MINISTERO DELLA SALUTE E/O DAI MEDIAPERCHE’??

  6. Diossina : estrema tossicità ,distribuzione persistente, capillare ed ubiquitaria nell'ambiente Nella sua formula molecolare si riconoscono due anelli benzenici uniti da altrettanti atomi di ossigeno e coniugati in varie posizioni con molecole di cloro.La diossina è  cancerogena : linfomi, cancro al fegato alla mammella - malattie della tiroide, endometriosi, diabete e danni al sistema immunitario, emopoietico e riproduttivo. Un'altra manifestazione tipica dell'intossicazione acuta da diossina è la cloracne, simile all'acne giovanile, si manifesta in qualunque parte del corpo e a qualsiasi età in seguito all'esposizione massiccia al tossico. DIOSSINA

  7. DIOSSINA • Lunga persistenza negli ecosistemi; contamina l'acqua ed il terreno, per poi passare nell'alimentazione animale e da qui all'uomo. • Essendo liposolubile, si concentra ed accumula nel tessuto adiposo; per l'uomo l'emivita varia da 7 ad 11 anni (questo arco di tempo è necessario per "smaltire" il 50% della dose accumulata) • Consigliabile assumere pochi alimenti animali ricchi in grasso : salumi,affettati,carni,formaggi,ecc. • Bioaccumulo, ed eliminazione attraverso il latte materno • Possibile danno trans-generazionale; anche a dosi molto più basse rispetto a quelle ritenute cancerogene o comunque pericolose per la salute.

  8. DIOSSINA si forma da reazioni chimiche nei processi industriali di combustione in ambiente clorato, quali: • fonderie, sbiancatura della pasta per carta, combustione di oli usati, riscaldamento domestico e traffico stradale. • Tra i più importanti produttori di diossine vi sono: gli inceneritori di rifiuti, in particolar modo quando bruciano residui plastici come il PVC ed altri composti clorati. • Diossinanotevolmente ridotta, nei Paesi che hanno adottato tecnologie adeguate . L’Italia è indietro e aggiornarsi costa Che sia questo dato la causa del silenzio delle nostre autorità ?

  9. Siamo esseri umani o euro che camminano?

  10. QUALE FUTURO PER I NOSTRI BAMBINI ?

  11. I SEGNALI ESISTONO GIA’

  12. DIMINUITA ASPETTATIVA DI VITA DELLA ATTUALE GENERAZIONE DI BAMBINI Il National Center for Health Statistics mostra che nel 2007 i nordamericani avevano un’aspettativa di vita di 77,9 anni. Nel 2008, di 77,8 “ l’epidemia di obesità tra i bambini ridurrebbe (in una visione ottimistica ) la durata della vita tra i 4 e i 9 mesi New England Journal of Medicine,  2005. l’obesità potrebbe essere la causa per cui la generazione attuale “potrà essere la prima da molto tempo ad avere un’aspettativa di vita inferiore a quella dei propri genitori”. Sei morti su 10, ogni giorno, si devono a malattie non trasmissibili, (ipertensione, diabete,cardiovascolare))spesso legate alle abitudini di vita, sono la ragione per la quale i bambini di oggi potranno vivere meno della generazione precedente Margaret Chan, direttore generale WHO

  13. DA DOVE ORIGINA LA MALATTIA ?

  14. DISBIOSIIL RUOLO DELL’INTESTINO

  15. MICROBIOTA

  16. CONTENGONO ALMENO QUATTRO MILIONI DI GENI

  17. GLI ERBICIDI DISTRUGGONO LE PIANTE INFESTANTI MA ANCHE GLI ORTAGGIGLI ANTIBIOTICI SONO ERBICIDI PER GLI UMANI .SONO INDISPENSABILI, MA IN GRADO DI MODIFICARE IL NOSTRO ECOSISTEMA INTESTINALE IN MODO FINO A IERI IMPENSABILE

  18. L’HELICOBACTER E’ STATO ASSOLTO!!NEL BAMBINO E NEL GIOVANE E’ ADDIRITTURA UTILE

  19. ALIMENTAZIONE VEGETARIANA E MALATTIA

  20. I vegetariani presentano: • più indice di massa corporea • più incidenza di morte per cardiopatia ischemica • più  valori di colesterolo plasmatico • più  valori di pressione arteriosa • più  incidenza di ipertensione arteriosa • più  incidenza di diabete mellito di tipo II • più  incidenza di tumore della prostata • più incidenza di tumore del colon rispetto ai NON VEGETARIANI (Position of the American DieteticAssociation: VegetarianDiets. I Am DietAssoc. 2003; 103:748-765)

  21. TUMORI

  22. Periodo di alta vulnerabilità e imprinting del rischio di tumori educazione alimentare: • pre-concepimento • gravidanza

  23. EPIGENETICA • scienza, branca della biologia molecolare, che studia come l'ambiente, lo stile di vita, l'alimentazione, interferiscano sul DNA, non modificando i geni (compito della genetica), ma il loro funzionamento, reversibilmente (antiossidanti = FRUTTA E VERDURA !!).

  24. TUMORI IN ETÀ PEDIATRICA 2003 -2008 Nel periodo 2003-2008, 31 registri hanno identificato 4.473 nuovi casi di tumore maligno, 2.855 bambini e 1.618 adolescenti. L’incidenza di tumore maligno pediatrico nel 2003-2008 è risultata complessivamente di 164 nuovi casi all’anno per milione di bambini fino a 14 anni e 269 in età 15-19 anni. Le differenze tra aree geografiche sono modeste. Primi in Europa per incidenza Nei bambini (0-14 anni) si è osservato un aumento significativo dell’incidenza di tumori maligni fino al 1997, seguito da un andamento costante .Un aumento significativo fino alla seconda metà degli anni Novanta è stato osservato anche per il complesso delle leucemie nei maschi .La leucemia linfoblastica che ne rappresenta l’80% e il complesso di linfomi Hodgkin e non-Hodgkin La leucemia linfoblastica ha registrato quindi una diminuzione significativa a partire dal 1995 mentre l’andamento è risultato stazionario nell’ultimo decennio per il complesso dei tumori maligni e dei linfomi. Non si osservano variazioni significative per i tumori del SNC considerati maligni secondo la classificazione più recente, mentre si registra un aumento significativo dell’1,8% medio annuo su tutto il periodo 1988-2008 includendo i tumori non maligni. Aumenti annui medi significativi su tutto il periodo sono stati osservati inoltre per il neuroblastoma (APC: +1,9%) e tumori epiteliali e melanoma .Oltre alla diminuzione di leucemie linfoblastiche nel periodo più recente 1998-2008 si osserva la diminuzione significativa del complesso dei tumori maligni, dei linfomi nelle bambine, delle neoplasie del SNC (sia maschi sia femmine) e dei tumori del rene.

  25. WCRF 2007: Istruzioni nutrizionali per laprevenzione del cancro e delle sue recidive: World Cancer Research Foundation • Mantenersi snelli per tutta la vita • Praticare quotidianamenteesercizio fisico • Limitare cibi ad alta densità calorica ed evitarebevande zuccherate • Basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetalecon un’ampia varietà di cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta • Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate (salumi,affettati,carni in scatola,ecc) • Limitareil consumo di bevande alcoliche • Limitare il consumo di sale e cibi conservati sotto sale, ed evitare cereali e legumi conservati in ambienti umidi • Ricavare i nutrienti dai cibi, non da integratori • Allattare i figli

  26. ANATOMIA E FISIOLOGIA COMPARATIVA UOMO E ANIMALI

  27. ADEGUATEZZA NUTRIZIONALE NELLE DIETE VEGETARIANE, VEGANE

  28. BAMBINI VEGETARIANI E VEGANI Proteine : sufficienti (OMS e FAO) (legumi,cereali,noci e semi forniscono tutti gli aminoacidi essenziali Ferro: sufficiente anche nei vegani (assorbimento ostacolato da fitati tannini ,ossalati, latte vaccino ( caseina; cisteina, lattoferrina e vit.C) ; assorbimento facilitato dalla vitamina C Zinco: legumi, noci, lievito, germogli, prodotti fermentati Calcio : acque calciche, vegetali a foglia verde, poveri di ossalati (cavoli) semi, cereali,legumi Vit.A: sufficienti le verdure giallo,arancio e verdi ω-3: alghe,semi di lino,noci e soia , nei vegani Vit. B12 : supplementazione nei vegani (attenzione a LO vegetariani e onnivori : carenza di Vit B12 negli animali da allevamento) Vit D: in passato sufficiente esposizione 20-30 m’ alla luce solare 3 volte /set.; oggi supplementazione per carenza di raggi da inquinamento atmosferico CO2 Fibre: poche < 3 aa per chelazione di energia e nutrienti

  29. MITI Le proteine vegetali non soddisfano i fabbisogni nutrizionali

  30. PROTEINE I • A condizione che gli alimenti vegetali vengano consumati in modo variato e che venga soddisfatto il fabbisogno energetico ,le proteine vegetali sono perfettamente in grado di soddisfare i fabbisogni nutrizionali. La ricerca indica che una varietà di cibi vegetali assunti nel corso della giornata è in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali ed assicurare l’assunzione e l’utilizzo di azoto ; le proteine complementari inoltre non debbono essere necessariamente consumate all’interno dello stesso pasto pasta e fagioli oppure pasta / fagioli Young VR et al. Am J Clin Nutrition 1994;59:1230s-1212s

  31. PROTEINE II • Le proteine vegetali hanno una più bassa assimilabilità (coefficiente digestivo ) alcuni gruppi di studiosi hanno suggerito nei bambini di aumentare l’apporto proteico : < 2 aa + 30-35 % 2-6 + 20-30 % > 6 come gli onnivori • Indice aminoacidico corretto (PDCAAS): l’isolato proteico di soia soddisfa il fabbisogno proteico esattamente come le proteine animali. La combinazione cereali legumi deve tener conto di un fabbisogno proteico maggiore per la loro minore assimilabilità Messina V. etal.Consideration in planning vegan diets :children. J Am Diet Ass 2001;101:661-669 Young Vr. Et al. Proteinrequirementsof man ….JNutr 1975;105: 661-669

  32. MITI • I cibi vegetali non sono in grado di apportare adeguate quantità di ferro !

More Related