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Scelte strategiche, obiettivi tematici e priorità di intervento della programmazione 2014-2020

Scelte strategiche, obiettivi tematici e priorità di intervento della programmazione 2014-2020 . Il ruolo dell’ANCI e dei Comuni negli interventi per lo sviluppo sostenibile , l’ambiente , l’energia e l’innovazione digitale Mauro Savini, Area Ambiente, Cultura e Innovazione ANCI

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Scelte strategiche, obiettivi tematici e priorità di intervento della programmazione 2014-2020

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Presentation Transcript


  1. Scelte strategiche, obiettivi tematici e priorità di intervento della programmazione 2014-2020 Il ruolodell’ANCI e deiComuninegliinterventi per lo svilupposostenibile, l’ambiente, l’energia e l’innovazionedigitale Mauro Savini, Area Ambiente, Cultura e Innovazione ANCI Campobasso, Sala Parlamentino-Regione Molise, 26 marzo 2013

  2. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020 • 7 innovazionidimetodo • 3 opzionistrategiche • 11 areetematichecomuni in Europa Mezzogiorno Città Aree interne

  3. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:le innovazioni di metodo • Risultati attesi • Azioni • Tempi previsti e sorvegliati • Apertura • Partenariato mobilitato • Valutazione di impatto • Forte presidio nazionale

  4. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:implicazioni operative 1/2 • Valorizzazione degli investimenti avviati: completamenti e/o accelerazione della effettiva fruibilità • Focus su politiche ordinarie: Velocizzare l’attuazione dei piani ordinari di settore – per ambiente, mobilità, welfare – con ricadute dirette e tangibili sulla qualità dei servizi resi ai cittadini e alle imprese • Strategie integrate, focalizzate su obiettivi misurabili, già deliberate, che dunque non richiedono ulteriori fasi di decisione

  5. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:implicazioni operative 2/2 • Città non solo “beneficiaria” di un progetto standard, ma forte responsabilità dei Comuni per definizione strategica, progettazione e attuazione • Apertura della delimitazione territoriale a coalizioni con altre entità amministrative • Approccio multifondoper l’integrazione di azioni materiali e immateriali • Grandi progetti: da continuare, ma non sono di per sé la strategia per le città e delle città • Coinvolgimento di privati: da approfondire, finalizzato a valorizzazione e recupero di manufatti in chiave sociale o produttiva

  6. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:i drivers dell'opzionestrategica "città" • Ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città • Pratiche e progettazione per l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati • Rafforzamento della capacità delle città di potenziare segmenti locali pregiati di filiere produttive globali

  7. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020: i drivers dell'opzione strategica “aree interne" • 4 di mercato • Filiera agro-alimentare • Energia • Tutela attiva • Valorizzazione del patrimonio culturale • Scuola • Salute • Mobilità • e 3 di cittadinanza

  8. I Comuni e le iniziativedisviluppo: come ha reagito il territorio nel ciclo 2007-2013

  9. I Comuninellaprogrammazione 2007-2013: quantohannospeso 1/2 Su 27,7 miliardi del PO/FESR nazionale/regionale: 24 città (21 capoluoghi di regione e 3 città metropolitane) Città: 5,9 miliardi 22% Comuni attuatori: 1,4 miliardi 5% • Comuni e Città sanno essere attuatori efficienti……. Fonte: elaborazione IFEL ed Invitalia su dati OpenCoesione aggiornati al 31 ottobre 2012

  10. I Comuni nella programmazione 2007-2013: quanto hanno speso 2/2 • …. ma nel ciclo 2007-2013 non lo sono stati sugli Assi dedicati. Qualcosa va modificato? Stato di avanzamento (pagamenti/costo rendicontabile UE) 41% Tutti i PO FESR 39% Nel territorio delle Città 16% Comuni attuatori - Asse Urbano 46% Comuni attuatori altri Assi/PO Fonte: elaborazione IFEL ed Invitalia su dati OpenCoesione aggiornati al 31 ottobre 2012

  11. I Comuni nella programmazione 2007-2013: quale ruolo hanno avuto? Investimenti nelle città (intero territorio urbano) Investimenti nelle città con il Comune attuatore Palermo 825 M€ (17%) Bari 495 M€ (2%) Catania 429 M€ (0,1%) Napoli 2.271 M€ (39%) Firenze 285 M€ (72%) Torino 238 M€ (9%) Fonte: elaborazione IFEL ed Invitalia su dati OpenCoesione aggiornati al 31 ottobre 2012 Potenza 124 M€ (3%) Reggio Calabria 188 M€ (37%) Genova 144M€ (36%) Bologna 161 M€ (0%) Messina 176 M€ (9%) Catanzaro 161 M€ (3%) Cagliari 159 M€ (7%)

  12. I Comuni nella programmazione 2007-2013: quali priorità di investimento • Grandi progetti di mobilità e infrastrutture di trasporto • Frammentazioneneglialtrisettoricollettividiintervento • Inclusionesocialemarginalerispetto ad altrepriorità • Spesa contenuta sulle filiere produttive • Comuni attuatori per il 35% su turismo e 0% su innovazione

  13. I Comuni nella programmazione 2007-2013: il territorio di Campobasso I soggetti attuatori dei progetti localizzati nel territorio urbano del Comune di Campobasso Fonte: elaborazione IFEL su dati OpenCoesione aggiornati al 31 ottobre 2012

  14. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:le areetematiche • Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione • Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione • Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura • Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio • Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e la gestione dei rischi • Tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse • Promuovere sistemi di trasporto sostenibili e eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete • Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori • Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà • Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente • Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente

  15. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:ilmetododilavoro • 4 tavoli di approfondimento per 4 missioni strategiche • Lavoro, competitività dei sistemi produttivi e innovazione • Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente • Qualità della vita e inclusione sociale • Istruzione, formazione e competenze • Tutti i soggetti interessati partecipano alla definizione di risultati puntuali, indicatori e azioni per le diverse tematiche, applicando il nuovo metodo

  16. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:ilnuovometodo per tema • Agenda Digitale RISULTATI ATTESI Diffusione di Open data e del riuso del dato pubblico • Numero e qualità delle basi dati aperte disponibili on line Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali a cittadini e imprese • % Enti locali che offrono servizi pienamente interattivi sul web o su altri canali telematici AZIONI Favorire l’open data e lo sviluppo di applicazioni e servizi da parte di imprese e società civile attraverso azioni mirate all’apertura di dati di qualità Realizzazione di servizi di eGovernement, e-procurement e sostegno all’offerta di servizi avanzati riguardanti sanità, efficienza energetica e soluzioni integrate per le smartcities and communities

  17. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:ilnuovometodo per tema • Mobilità sostenibile RISULTATI ATTESI Riequilibrio modale • Variazione quota ferro di merci Mitigazione dell’impatto ambientale • Minori emissioni nel ciclo di vita Miglioramento della qualità della vita e riqualificazione dei sistemi di trasporto nelle aree urbane • Km piste ciclabili aperte al pubblico AZIONI Interventi diretti a favorire l’intermodalità delle merci funzionalmente complementari a porzioni di rete esistente Accrescere la mobilità elettrica Sviluppo del trasporto urbano e peri-urbano di massa per il miglioramento della qualità della vita

  18. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:ilnuovometodo per tema • Energia sostenibile RISULTATI ATTESI Migliorare l’efficienza energetica negli usi finali e promuovere l’energia intelligente • Riduzione dei consumi energetici di edifici pubblici e di alloggi sociali Migliorare lo sfruttamento sostenibile delle biomasse nelle aree rurali • Aumento del fabbisogno energetico coperto da micro-generazione distribuita da fonte rinnovabile e da cogenerazione AZIONI Riqualificazione energetica ed ambientale degli edifici e delle strutture pubbliche Realizzazione di impianti di produzione di energia da biomasse forestali e da biomasse derivanti da sottoprodotti

  19. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:ilnuovometodo per tema • Tutela dell’ambiente RISULTATI ATTESI Prevenzione e mitigazione dei rischi idrogeologico e sismico • Riduzione della popolazione e dei beni esposti al rischio Gestione del ciclo rifiuti • Aumento del riciclaggio di materia Gestione dei servizi idrici • Aumento del riuso delle acque reflue trattate per finalità agricole e industriali AZIONI Interventi di messa in sicurezza dei territori esposti con particolare riguardo alla manutenzione del reticolo idraulico secondario Promuovere le migliori pratiche di raccolta differenziata Infrastrutture per l’utilizzo delle acque reflue depurate nei settori agricoli e industriali

  20. I fondicomunitari per la coesione 2014-2020:ilnuovometodo per tema • Valorizzazione beni culturali e paesaggistici RISULTATI ATTESI Tutelare e promuovere gli asset naturali e culturali • Aumento degli arrivi e delle presenze turistiche di provenienza nazionale ed estera • Miglioramento del rapporto qualità prezzo dell’offerta turistica in grado di attrarre • Migliorare la biodiversità legata al paesaggio rurale conservando le attività antropiche AZIONI Interventi per la valorizzazione di aree di attrazione culturale e naturale di rilevanza nazionale Interventi volti a promuovere le industrie culturali e creative collegate alla valorizzazione delle risorse culturali e del “saper fare” del territorio

  21. Gli impegni ANCI • Definire il ruolo dei Comuni e le azioni prioritarie per le 3 opzioni strategiche insieme alle strutture del Ministro per la Coesione territoriale • Rappresentare le esigenze locali nei 4 tavoli di approfondimento • Individuare le priorità dell’Agenda Urbana nazionale in seno al Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane (art. 12bis della L. 134/2012)

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