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SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna

SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna. La nostra esperienza di collaborazione con lo psicologo. Presentazione del progetto attraverso. Fase di ideazione. Fase di progettazione. Fase di realizzazione. Fase di verifica. Fase di valutazione.

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SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna

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Presentation Transcript


  1. SCUOLA SECONDARIA I° GRADO“RICCI-MURATORI”Ravenna La nostra esperienza di collaborazione con lo psicologo

  2. Presentazione del progettoattraverso . . . • Fase di ideazione. • Fase di progettazione. • Fase di realizzazione. • Fase di verifica. • Fase di valutazione.

  3. Fase di ideazioneanalisi dei bisogni • Come sostenere gli studenti nella crescita? • Come aiutarli ad elaborare le loro manifestazioni di disagio? • Come aiutarli a sviluppare risposte adeguate al contesto in cui vivono?

  4. Fase di ideazionemete eobiettivi formativi Identità (conoscenza di sé - relazione con gli altri) • Sviluppare sicurezza e fiducia nelle proprie potenzialità. • Favorire lo sviluppo del rispetto, della cooperazione e della solidarietà.

  5. Fase di ideazionemete eobiettivi formativi Identità (orientamento) • Sviluppare la capacità di elaborare un proprio progetto di vita dal punto di vista umano, sociale e professionale. • Fornire strumenti di ricerca, di comprensione e di gestione positiva dei problemi, di riflessione sul modo con cui interpretare se stessi di fronte alle prospettive d’ingresso nel mondo del lavoro.

  6. Fase di ideazione • Analisi delle risorse professionali interne alla Scuola. • Proposta di avviare una collaborazione con lo psicologo. Progetto “Crescere insieme”

  7. Fase di progettazioneambito di riferimento • Progetto inserito nel POF della Scuola, nell’ambito della personalizzazione dei processi educativi. • Area tematica di riferimento del progetto all’interno del POF: “Promozione del Successo Formativo e Contenimento della Dispersione”. • Progetto di durata annuale.

  8. Fase di progettazionefinalità della collaborazione • Gestire efficacemente la crescita culturale, sociale e personale dei ragazzi. • Migliorare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento. Attenzione della Scuola all’apprendimento di tutti i ragazzi in situazione di benessere.

  9. Fase di progettazionerequisiti della collaborazione • Lo psicologo interviene sul rapporto tra l’individuo ed il contesto scolastico, non sull’individuo in sé. • Lo psicologo attiva risorse professionali riferite ad altri contesti territoriali in caso di situazioni “critiche”. • Lo psicologo è una figura di supporto che opera in collaborazione con il Consiglio di Classe.

  10. Fase di realizzazioneattività poste in esseredall’a.s. 2000/2001 • Sportello d’ascolto. • Incontri con le classi. • Attività di orientamento rivolte a studenti e genitori.

  11. Sportello d’ascolto • Colloqui individuali con i ragazzi. • Segnalazione da parte dei coordinatori e/o richiesta spontanea dei ragazzi di fruire del servizio. • Argomenti affrontati dallo psicologo (individuazione delle difficoltà scolastiche; problematiche relazionali fra alunni, alunni-insegnanti, alunni-genitori; problematiche comportamentali; educazione all’affettività) • Argomenti suggeriti dai ragazzi.

  12. Incontri con le classi • Incontri di approccio e di conoscenza del problema con il Consiglio di Classe. • Incontri di lavoro strutturato con la classe (educazione all’affettività: conoscersi e accettarsi, conoscere e accettare gli altri, relazioni e modalità interpersonali,integrazione gruppale. Strumenti utilizzati: questionari, osservazioni, videocassette e lettura filmografica.)

  13. Riflessione e costruzione di ipotesi di lavoro con il Consiglio di Classe, sulla base degli elementi emersi. • Restituzione alla classe di quanto emerso dal lavoro strutturato con verifica temporale degli andamenti dinamico-relazionali. • Formulazione con il Consiglio di Classe di percorsi didattico-relazionali appropriati alla situazione.

  14. Attività di orientamento • Attività rivolte agli studenti per individuare capacità, attitudini e interessi, promuovere l’autostima, costruire un’immagine positiva di sé (“Nessuna persona èdefinibile per sottrazione”) attraverso questionari, test psico-attitudinali, riflessioni guidate in piccolo gruppo. • Attività rivolte ai genitori a livello assembleare come spazio “tutelato” dove condividere vissuti comuni; a livello individuale, a richiesta, per consigli “correttivi”; fornire strumenti per sostenere i figli nella scelta (problematiche relazionali, difficoltà scolastiche e di apprendimento, metodo di studio).

  15. Fase di verificapunti di forza • Risposta agli interrogativi della Scuola. • Risposta al bisogno dei ragazzi e dei genitori di essere ascoltati. • Clima emotivo di apertura e di disponibilità degli allievi stessi.

  16. Rapporto di collaborazione e di disponibilità instaurato tra psicologo e la maggior parte dei docenti. • Interconnessione tra le attività poste in essere con ricaduta positiva sul processo di insegnamento-apprendimento, in funzione della prevenzione del disagio e della promozione del successo formativo. • Presenza del docente incaricato di funzione strumentale.

  17. Fase di verificaaree di miglioramento • Agire in fase di presentazione del progetto ai genitori per evitare diffidenze e timori. • Agire in fase di organizzazione del progetto per migliorare il coordinamento tra genitori e psicologo. • Agire in fase di gestione del progetto per evitare il rischio di “delega” allo psicologo.

  18. Fase di valutazione indicatori di qualità • Lo psicologo lavora per la Scuola e non nella Scuola: logica di servizio. • Lo psicologo si integra nella dimensione organizzativa della Scuola e ne condivide gli obiettivi: logica integrativa. • Lo psicologo contribuisce ad ottimizzare i contesti di insegnamento-apprendimento: logica collaborativa con il C.di Classe.

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