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Modelli Pluralistici Integrati

Modelli Pluralistici Integrati. Luigi Frezza. Argomenti della lezione. Perché utilizzare un approccio integrato Psicodinamica. Cognitivismo/Comportamentismo Umanismo/Esistenzialismo. Perché utilizzare un approccio integrato?.

olinda
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Modelli Pluralistici Integrati

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Presentation Transcript


  1. Modelli Pluralistici Integrati Luigi Frezza

  2. Argomenti della lezione • Perché utilizzare un approccio integrato • Psicodinamica • Cognitivismo/Comportamentismo • Umanismo/Esistenzialismo

  3. Perché utilizzare un approccio integrato? • influenza dello “spirito del tempo” all’interno del quale i modelli e le teorie sono stati sviluppati • diversi sono gli esseri umani, e diverse le persone che hanno studiato la personalità • diverse sono le problematiche da affrontare • l’essere umano è un’entità complessa, le cui problematiche e disagi si verificano a vari livelli

  4. È quindi utile integrare le tecniche in un unico approccio pluralistico che utilizzi un linguaggio comune

  5. ALLEANZA TERAPEUTICA • PERSONALITÀ DEL COUNSELOR/TERAPEUTA • EMPATIA

  6. Psicodinamica • La mente funziona come un sistema idraulico • Esiste un’energia pulsionale che deve essere scaricata

  7. La più importante teoria psicodinamica è la PSICOANALISI di S. Freud (1856 – 1939), termine coniato nel 1896 nel trattato “L’eredità e l’eziologia della nevrosi”.

  8. Psicoanalisi Caratteristiche generali: • metodo di indagine dei processi psichici basato sull’assunto che le manifestazioni psichiche siano prevalentemente caratterizzate da processi inconsci • tecnica terapeutica per risolvere i conflitti intrapsichici dovuti alla mancata espressione dei bisogni pulsionali e istintuali inconsci • impostazione teorica in cui confluiscono risultati - delle osservazioni sistematiche in sede psicoterapeutica - derivati dall’impiego del metodo psicoanalitico in altri campi del sapere (religione, arte visiva, letteratura, musica, linguistica, ecc.)

  9. Psicoanalisi Modello TOPOGRAFICO del funzionamento mentale: Conscio Preconscio Inconscio

  10. Psicoanalisi Modello STRUTTURALE del funzionamento mentale: Es (funziona in base al principio di piacere) Super-Io (coscienza e ideale dell’Io) Io

  11. Psicoanalisi Il modello topografico e quello strutturale sono complementari, ed entrambi utili per capire il funzionamento mentale

  12. Psicoanalisi Funzioni dell’Io: • La mediazione dell’Io permette lo sfogo pulsionale dell’Es senza incorrere nei divieti del Super-Io. Se l’Io non riesce più ad attuare il suo compito di mediatore si genera un conflitto intrapsichico. • L’Io attiva dei meccanismi di difesa (es. rimozione, formazione reattiva, negazione, distorsione, proiezione, sublimazione) per mantenere tale conflitto a livello inconscio. • I meccanismi di difesa portano ad attuare comportamenti che risultano sintomi (cioè espressione simbolica) di un conflitto intrapsichico.

  13. Fasi dello sviluppo psicosessuale • Fase orale (0 – 1 anno) Zona erogena: BOCCA Tensione: SVEZZAMENTO • Fase anale (1 – 3 anni) Zona erogena: sfintere anale volontario Tensione: APPRENDIMENTO DELLA PULIZIA • Fase fallica (3 – 6 anni) Zona erogena: ORGANO GENITALE Tensione: COMPLESSO DI EDIPO/ELETTRA • Fase di latenza (6 anni – pubertà) • Fase genitale (pubertà/adolescenza)

  14. A. Adler (Psicologia Individuale) C. G. Jung (Psicologia Analitica) Teorici contrapposti a Freud

  15. Psicologia dell’Io (Anna Freud) Psicologia delle relazioni oggettuali (Melanie Klein) Post Freud

  16. Comportamentismo/Cognitivismo Il termine comportamentismo è stato coniato da J. B. Watson (1878 – 1958) nel libro “La psicologia secondo il comportamentista” (1913)

  17. Comportamentismo/Cognitivismo Assunti di base del comportamentismo: • per capire l’individuo basta considerare esclusivamente il comportamento manifesto (risposte) in base agli eventi ambientali (stimoli) • è necessario dare alla psicologia un taglio scientifico (sperimentale) Non si nega l’esistenza di processi interni, ma si sottolinea l’impossibilità di analizzare tali processi in termini sperimentali

  18. Comportamentismo/Cognitivismo Due paradigmi nel comportamentismo: • CONDIZIONAMENTO CLASSICO • CONDIZIONAMENTO OPERANTE

  19. Comportamentismo/Cognitivismo CONDIZIONAMENTO CLASSICO Uno stimolo che in precedenza non evocava alcuna risposta arriva a provocare una risposta simile a un riflesso (cioè una sequenza stimolo-risposta relativamente semplice e automatica, mediata dal sistema nervoso), dopo essere stato abbinato in una o più prove a un altro stimolo che naturalmente evocava quel riflesso. Attraverso i metodi del condizionamento classico si riesce a evocare risposte comportamentali in base a stimoli che di solito non evocano tali risposte. I. P. Pavlov (1849 – 1936)

  20. Comportamentismo/Cognitivismo CONDIZIONAMENTO OPERANTE Le conseguenze (rinforzi) di una risposta fanno aumentare o diminuire le probabilità che essa sia nuovamente prodotta. Il comportamento appreso è quindi una risposta spontanea all’ambiente, dovuta al fatto che ogni essere vivente, per sua natura, opera, cioè agisce sul mondo. B. F. Skinner (1904 – 1990)

  21. Comportamentismo/Cognitivismo Il termine cognitivismo è stato coniato da U. Neisser (1928 - ) nel libro “Cognitive Psychology” (1967).

  22. Comportamentismo/Cognitivismo Assunti di base del cognitivismo: • è possibile studiare come la mente elabora lo stimolo per produrre la risposta attraverso il metodo inferenziale • proporre forme di indagine alternative al metodo sperimentale, ma pur sempre scientifiche (studi di correlazione, studi descrittivi) Ciò comporta nuove metodologie di raccolta dei dati (autodescrizione) e nuovi setting di ricerca (ricerche sul campo)

  23. Umanismo - Esistenzialismo L’approccio si rifà ai principi filosofici dell’umanesimo e dell’esistenzialismo europei.

  24. Umanismo - Esistenzialismo Esistenzialismo • Accento sulla responsabilità individuale, sull’autodeterminazione, sull’intenzionalità (Kierkegaard) • Attenzione rivolta all’esperienza individuale (Husserl) Umanismo • Ogni essere umano è originale e specifico rispetto agli altri (Leibniz) • La relazione tra gli esseri umani è fondamentale per lo sviluppo individuale (Buber) • Ruolo determinante dell’intuizione nella comprensione dell’individuo (Bergson)

  25. Umanismo - Esistenzialismo I 5 postulati • L’essere umano non può essere ridotto nei suoi componenti • L’essere umano contiene in se stesso un’umanità unica • L’essere umano è consapevole di se stesso in un contesto di altre persone • L’essere umano ha libertà di scelta ed è responsabile • L’essere umano è intenzionale, ricerca il significato, il senso, la creatività

  26. Umanismo - Esistenzialismo Importante figura della psicologia umanistico – esistenziale è stato C. R. Rogers (1902 - 1987), con la terapia centrata sul cliente, o counseling

  27. Umanismo - Esistenzialismo TENDENZA ATTUALIZZANTE L’individuo tende ad ottenere il massimo delle proprie capacità. La tendenza attualizzante motiva il comportamento umano. Spesso la tendenza attualizzante si scontra con le richieste ambientali, generando nevrosi. La nevrosi interrompe il libero fluire della tendenza attualizzante.

  28. Piramide dei bisogni (Maslow, 1954)

  29. Umanismo - Esistenzialismo Bisogni e motivazioni coincidono: una persona in salute riesce a soddisfare i propri bisogni, autorealizzandosi. L’intervento di counseling non consiste nella semplice estirpazione della patologia, ma nel sostegno all’individuo, in modo tale che questi possa: • Autoesplorarsi • Autocomprendersi • Prendere coscienza delle modalità attraverso cui autorealizzarsi

  30. Umanismo - Esistenzialismo Caratteristiche del counselor: • AUTENTICITÀ • EMPATIA • ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA

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