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3° Incontro Autoformazione IPSIA G.MARCONI PRATO (PO)

3° Incontro Autoformazione IPSIA G.MARCONI PRATO (PO). Orientamenti per l’organizzazione del curricolo. PROFILI GENERALI Il Raccordo tra l’area di istruzione generale e l’area di indirizzo Curricolo e filiere produttive Il laboratorio come metodologia di apprendimento ASPETTI TRASVERSALI

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3° Incontro Autoformazione IPSIA G.MARCONI PRATO (PO)

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Presentation Transcript


  1. 3° Incontro AutoformazioneIPSIA G.MARCONI PRATO (PO) Orientamenti per l’organizzazione del curricolo

  2. PROFILI GENERALI • Il Raccordo tra l’area di istruzione generale e l’area di indirizzo • Curricolo e filiere produttive • Il laboratorio come metodologia di apprendimento • ASPETTI TRASVERSALI • Legalità, Cittadinanza e Costituzione • La conoscenza dell’ambiente e del territorio • La formazione per la Sicurezza • ASPETTI SPECIFICI • I laboratori tecnologici ed esercitazioni • Scienze motorie e sportive Silvia Dominici - Silvano Luchi

  3. Cosa dovrebbe suscitare la scuola? “La novità del suono e ‘l grande lume di lorcagion m’accesero un disio mai non sentito di cotanto acume” (Dante, 1° Canto Paradiso) Silvia Dominici - Silvano Luchi

  4. …ancora: “Ma con l’esperienza, (il giovane) trovandosi sempre in mezzo ad eccessive piccolezze, malvagità, sciocchezze, bruttezze a poco a poco si abitua a stimare quei piccoli pregi che prima disprezzava, a contentarsi del poco, a rinunziare alla speranza dell’ottimo o del buono e a lasciar l’abitudine di misurar gli uomini e le cose con se stesso”. – Leopardi La sfida è trovare la bellezza nascosta nel quotidiano, trasformando in versi la prosa dell’ordinario Silvia Dominici - Silvano Luchi

  5. Ricerca GI-Group– ottobre 2010 Silvia Dominici - Silvano Luchi

  6. Come? (Cap. 2) AREE DI ISTRUZIONE GENERALE + AREE DI INDIRIZZO 1° Biennio 2° Biennio + 5° anno Silvia Dominici - Silvano Luchi

  7. 4 Pilastri – 2 Travi (par 1.5) • Asse storico-sociale • Asse linguistico • Asse matematico • Asse scientifico-tecnologico • aree di Istruzione generale • aree di Istruzione di indirizzo Silvia Dominici - Silvano Luchi

  8. Attraverso cosa? Silvia Dominici - Silvano Luchi

  9. Le Istituzioni scolastiche I Dipartimenti Silvia Dominici - Silvano Luchi

  10. Curriculo e filiere Produttive • CNA • UI • Aziende/Consorzi • Università • Associazioni Sportive • Associazioni Culturali • Accademie • Disponibilità risorse (laboratori, tecnici, risorse economiche) • ...altro Silvia Dominici - Silvano Luchi

  11. Impostazione e metodo Silvia Dominici - Silvano Luchi

  12. Imparare lavorando http://www.ifsnetwork.it/portale_ifs/index.php Silvia Dominici - Silvano Luchi

  13. ASPETTI TRASVERSALILegalità, Cittadinanza e Costituzione DECISIONE n.1904/2006/CE + CONSIGLIO EUROPEO DEL 12-12-2006 = Europa per i cittadini (appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell’uomo, diversità culturale, tolleranza e solidarietà, come espresso nella CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI della CE (07-12-2007)). Silvia Dominici - Silvano Luchi

  14. “educare alla legalità…” • ELABORARE • DIFFONDERE La CULTURA DEI VALORI CIVILI …indispensabile per collegare CONSAPEVOLMENTE fra loro i cittadini e questi ultimi con le istituzioni IL DIRITTO espressione del patto sociale Silvia Dominici - Silvano Luchi

  15. Segue…… • Il DIRITTO sviluppa la consapevolezza di come siano preziose: • La dignità • La libertà • La solidarietà • La sicurezza e come esse NON SONOsempre “scontate”, una volta acquisite, ma spesso…vanno invece difese o riconquistate (purtroppo) Silvia Dominici - Silvano Luchi

  16. Segue…………….. Ecco perché concetti di “CITTADINANZA e COSTITUZIONE” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari, in partico-lare quelli di interesse …… ..STORICO – SOCIALE e GIURIDICO - ECONOMICO….. ma non dimentichiamoci le fondamentali ESPERIENZE DI VITA e, nel triennio (2+1), le attività di ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO e quindi la conseguente VALORIZZAZIONE dell’etica del lavoro. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  17. NUOVA PROSPETTIVA • Il bagaglio culturale dei giovani è frutto: - Della iterazione fra apprendimenti formali e non formali; La CULTURA della CITTADINANZAe della LEGALITA’ è frutto di esperienze anche esterne alla scuola e contemporaneamente si evidenzia come l’educazione alla DEMOCRAZIA e alla LEGALITÀ, dovrà rendere partecipi gli studenti, sfruttando la loro tendenza al PROTAGONISMO…i diritti e i doveri di cittadinanza si esplicano, nel rispetto delle regole e della partecipazione di tutti i cittadini alla vita sociale, civile,politica ed economica. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  18. segue………… • Questo ORIENTAMENTO, che risulta più coinvolgente, serve a prevenire o ad attenuare(nell’esistente), il diffuso males-sere dei ragazzi, che si concretizza nel: • precoce abbandono scolastico, • nello scarso rendimento a scuola, • nella difficoltà di apprendimento • nella fuga dalle regole del vivere civile e sociale………..”tanto che me ne frega !!”……”tanto cosa cambia…se….”…”tanto è così e basta !!” Silvia Dominici - Silvano Luchi

  19. DIMENSIONE DELL’ACCOGLIENZA • Con essa la scuola: CONOSCE e VALORIZZA tutti i singoli alunni, compresi quelli di diversa cultura, ed abilità…. successivamente, con la propria AUTONOMIA, cura la COMUNICAZIONE (attività), in maniera che ciascuno possa esprimersi, dando il meglio di se (ciò è utile anche per la collettività scolastica). Silvia Dominici - Silvano Luchi

  20. Segue….. • Pertanto, nel primo biennio di istruzione professionale, viene superato il classico approccio dell’educazione civica, con qualcosa di più ampio che porta al concetto di “cittadinanza attiva”. • Ciò costituirà un elemento catalizzatore per tutte le altre discipline. Dato tecnico: nell’insegnamento di “ Cittadinanza e Costituzione”, è molto importante focalizzare lo studio sulla Costituzione italiana a partire dall’Assemblea Costituente e far si che diventi parte fondante delle coscienze e dei comportamenti dei giovani in rapporto ai diritti e ai doveri Silvia Dominici - Silvano Luchi

  21. Segue…. • Gli Istituti professionali, attuano l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione con riferimentoa principi e valori afferenti l’asse scientifico tecnologico che li caratterizza e ai risultati di apprendimento previsti per l’area di istruzione generale e per le aree di indirizzo. “Fra i principi e i valori, particolare importanza assumono le questioni concernenti la possibilità di collocare l’esperienza personale, in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente, come espressamente indicato nell’obbligo di istruzione.” Silvia Dominici - Silvano Luchi

  22. Obiettivo conseguito più puntualmente nel primo biennio…… ….attraverso lo studio della Costituzione italiana (principi, libertà, diritti e doveri), dell’Unione Europea, ecc…nonché dei concetti di norma giuridica e fonti del diritto…. Tutto ciò rafforzato da storia*, diritto ed economia. (*) i docenti di storia dovranno affrontare tali aspetti anche in una prospettiva geografica Silvia Dominici - Silvano Luchi

  23. EDUCAZIONE FINANZIARIA • Prospettiva molto importante perché, le scelte finanziarie, hanno conseguenze determinanti sulla qualità e sullo stile di vita dei futuri cittadini…. … se un negozio pratica lo sconto del 25%...... … se guadagni1€ al giorno e una cosa costa 2€ , quando la puoi a acquistare … … terminato il tuo progetto e forniti i costi unitari dei materiali dettaglia il preventivo di spesa …… Silvia Dominici - Silvano Luchi

  24. CONOSCENZA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO • Insegnamento che trattando tematiche relative alla sfera dell’uomo e della natura, può essere concepito sia simultaneamente e/o alternativamente, come UMANISTICO e come SCIENTIFICO….. ….questo grazie al fatto che la materia fa da collegamento e da snodo tra i diversi saperi e indubbio riferimento per l’acquisizione di competenze linguistiche, storiche, economiche, sociali e tecnologiche. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  25. RAFFORZAMENTO DELLA CULTURA DELLO STUDENTE… • Il discorso geografico non può che fornire allo studente una visione sistematica d’insieme. • Dalla dimensione geografica dei saperi si amplia l’interazione fra le diverse discipline, trattando connessioni fra aspetti geografici e strutture demografiche, economiche, sociali e culturali, uso di strumenti tecnologici a tutela dell’ambiente e del territorio….. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  26. ma l’insegnante….. • …ma l’insegnante deve VAGLIARE attentamente le informazioni e fornire VALIDE chiavi di interpretazione agli alunni, che consentano loro una valutazione SERIA delle fonti, delle informazioni ricevute del sapere indotto…. (ci si deve aspettare la “reazione attiva e partecipe dello studente…occorre provocarla se non avviene spontaneamente) • Ciò porta senza dubbio ad una visione critica e costruttiva, che non può far altro che migliorare il livello di apprendimento(comprensione – interpretazione – valutazione) dell’alunno. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  27. Primo biennio……… • Nel primo biennio gli aspetti geografici forniscono i concetti di base sull’organizzazione territoriale, sulla comprensione del significato dell’ambiente naturale e artificiale, oltre al corretto utilizzo delle fonti informative, atlanti, carte geografiche e alla specificità del linguaggio cartografico, in prospettiva al proseguo degli studi. • Il laboratorio diventa per questa materia un buon terreno per affinare ed integrare le competenze..al solito è indispensabile utilizzare linguaggi pluridisciplinari (grafico, numerico, visivo spaziale, sociale….) e ricomporli unitariamente in un’unica fonte di saperi. Silvia Dominici - Silvano Luchi Vedere sito ANSAS per il repertorio di esemplificazioni

  28. FORMAZIONE PER LA SICUREZZA • In relazione all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, gli argomenti che coinvolgono la sicurezza trovano corrispondenze nei SAPERI e nelle COMPETENZE riguardanti gli assi scientifico – tecnologico e storico – sociale. • Gli strumenti per affinare lo studio, si possono acquisire anche attraverso i saperi e le competenze relativi all’asse dei linguaggi e all’asse matematico. • Occorre ricordare che (vedi regolamento D.P.R. 15-03-2010, n.87 allegato A, punto 2.1) gli approfondimenti disciplinari sulla sicurezza assumono un carattere specifico negli Istituti Professionali essendo riferiti alla loro IDENTITA’,esplicitata dai risultati di apprendimento delle aree di istruzione generale e di indirizzo Silvia Dominici - Silvano Luchi

  29. Segue…. • “…..a conclusione dei percorsi degli Istituti Professionali, gli studenti sono in grado di padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici, con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Pertanto la sicurezza va perseguita attivamente attraverso • le seguenti attività: • PROGETTAZIONE • PRODUZIONE • COSTRUZIONE • GESTIONE E ORGANIZZAZIONE • La sicurezza è un valore INTRINSECOe non complementare o addizionale delle varie attività. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  30. La sicurezza è..MULTIDISCIPLINARE • Ricordate che è fondamentale la contestualizzazione delle esperienze dello studente attraverso i rapporti col territorio, l’analisi e l’interpretazione di casi, dati e testimonianze, per RICONOSCERE e RICONOSCERSI nel sistema di regole a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Silvia Dominici - Silvano Luchi

  31. ASPETTI SPECIFICI LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI La denominazione è volutamente generale, per lasciare agli Istituti professionali la possibilità di interpretarla e di rendere esplicita l’attività operativa con riferimento alle filiere produttive di interesse; Tale disciplina, attinge CONTENUTI, METODI E PROFILI ORGANIZZATIVI dai PROCESSI PRODUTTIVI studiati negli indirizzi Silvia Dominici - Silvano Luchi

  32. Con ciò si rimette al centro della preparazione alla professione, il valore formativo e umanistico del lavoro, della manualità dello stretto e fondamentale rapporto tra conoscenze teoriche ed applicazioni pratiche Il PRECISO riferimento al REALE CONTESTO PRODUTTIVO D’INTERESSE permette di: Silvia Dominici - Silvano Luchi

  33. Per quanto visto precedentemente, si capisce che la materia è complessa e quindi TUTTI gli insegnamenti dovranno condividerla (indirizzo generale con indirizzo specifico) • La PROGETTAZIONE DIDATTICA del Consiglio di classe quindi, deve ricercare temi, oggetti e prodotti tali da far percepire continuamente allo studente, l’attinenza con la realtà lavorativa. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  34. Segue.. • Pertanto una corretta applicazione di questi intenti porta ad un’autentica cultura del lavoro, fatta di PROFESSIONALITA’ e LABORATORIALITA’ dove …… SI IMPARA LAVORANDO E FACENDO Silvia Dominici - Silvano Luchi

  35. COLLEGAMENTI Silvia Dominici - Silvano Luchi

  36. La declinazione della disciplina negli indirizzi La disciplina è finalizzata al conseguimento degli esiti di apprendimento, generali e specifici, previsti negli allegati B) e C) del regolamento In relazione alle competenze di base su indicazioni nazionali relative all’obbligo di istruzione, che si completa nel primo biennio, la disciplina deve concorrere a far si che lo studente sia in grado di: Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere, nelle varie forme, i concetti di sistema e di complessità Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti dei materiali, degli strumenti e delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia ed all’utilizzo di materiali a partire dall’esperienza Realizzare progetti che riassumano ed aiutino il percorso di trasformazione delle conoscenze per la realizzazione di prodotti e servizi caratteristici del settore d’interesse. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  37. Nel settore "Industria e artigianato", la disciplina, collocata nelle due articolazioni dell'indirizzo "Produzioni industriali e artigianali" e nell'indirizzo "Manutenzione e assistenza tecnica", presenta differenti esiti di apprendimento negli indirizzi, in quanto assume connotazioni diverse nei vari contesti operativi, caratteristici, rispettivamente, dell'organizzazione industriale, artigianale o della manutenzione, che rimane pur sempre un servizio alla clientela, anche quando questa venga individuata nell'ambito del "sistema di qualità". Silvia Dominici - Silvano Luchi

  38. La disciplina "Laboratori tecnologici ed esercitazioni" concorre all' acquisizione di competenze specialistiche in esito al quinquennio che, fin dall'inizio dei percorsi, si fondano su abilità e conoscenze fondamentali da correlare con le competenze di base nei contesti organizzativi di riferimento. Infatti, la natura dell'impresa, industriale o artigianale, non si può configurare in astratto a prescindere dal carattere prevalente della filiera produttiva di interesse. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  39. Ne consegue che, fin dalla fase progettuale dei percorsi e nell' organizzazione della didattica, il percorso di insegnamento/ apprendimentova riferito alla realtà delle imprese effettivamente presenti sul territorio. A riguardo possono costituire strumenti molto importanti: • la realizzazione di prodotti e servizi a carattere esemplare e sempre più complessi lungo il quinquennio, in relazione ad esigenze sempre più concrete di committenza esterna, particolarmente significativa per il percorso formativo • la metodologia dell'alternanza e della scuola-bottega, • lo studio di casi, delle tecniche di progettazione, degli strumenti di realizzazione, dei principali impianti di settore, delle diverse forme di organizzazione produttiva e manutentiva; • la simulazione di impresa in stretta collaborazione con soggetti economici esterni. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  40. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE • L'insegnamento di scienze motorie e sportive negli istituti professionali fa riferimento a quanto previsto dall'art. 2, comma 2, del Regolamento. • Esso costituisce un ambito essenziale per favorire negli studenti il perseguimento di un equilibrato sviluppo e un consapevole benessere psico-fisico. • Non a caso è previsto che tale insegnamento concorra a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettano in grado di avere consapevolezza dell'importanza che riveste la pratica dell'attività motoria - sportiva per il benessere individuale e collettivo e di saperla esercitare in modo efficace. Si tratta di una prospettiva finalizzata a valorizzare la funzione educativa e non meramente addestrativa delle scienze motorie e sportive. Silvia Dominici - Silvano Luchi

  41. Nell'obbligo di istruzione non sono indicate specifiche competenze al riguardo, ma può essere opportuno segnalare, nel rispetto dell' autonomia scolastica e didattica, che alcune concrete conoscenze e abilità devono essere perseguibili al termine del primo biennio. • Esse riguardano non solo aspetti collegati alla pratica motoria e sportiva, (esecuzione di corrette azioni motorie, uso di test motori appropriati, principi di valutazione dell'efficienza fisica), ma anche quelli relativi alla consapevolezza del ruolo culturale ed espressivo della propria corporeità in collegamento con gli altri linguaggi. • Inoltre, in questo insegnamento assume speciale rilevanza la dimensione delle competenze sociali o trasversali, in particolare quelle collegabili all' educazione alla cittadinanza attiva, tra cui si possono prevedere fin nel primo biennio le seguenti: • utilizzare le regole sportive come strumento di convivenza civile, • partecipare alle gare scolastiche, collaborando all'organizzazione dell'attività sportiva anche in compiti di arbitraggio e di giuria, • riconoscere comportamenti di base funzionali al mantenimento della propria salute, riconoscere e osservare le regole di base per la prevenzione degli infortuni adottando comportamenti adeguati in campo motorio e sportivo. Fine - seguono allegati Silvia Dominici - Silvano Luchi

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