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Implicazioni culturali dell'introduzione di un modulo CLIL nella scuola superiore

Implicazioni culturali dell'introduzione di un modulo CLIL nella scuola superiore. Gianfranco Porcelli Cervia, 14 maggio 2011. CLIL,CLIL, perché non sei tu CLIL?.

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Implicazioni culturali dell'introduzione di un modulo CLIL nella scuola superiore

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Presentation Transcript


  1. Implicazioni culturali dell'introduzione di un modulo CLIL nella scuola superiore Gianfranco Porcelli Cervia, 14 maggio 2011

  2. CLIL,CLIL, perché non sei tu CLIL? • Questa è la disperazione di una collega che durante un seminario ANILS ha scoperto che quello che lei faceva nelle sue ore di inglese non era CLIL - né poteva esserlo, per definizione

  3. ALI-CLIL • ALI Apprendimento Linguistico Integrato [nei Contenuti] • CLIL Content and Language Integrated Learning • EMILE: Enseignement d’une Matière par l’Integration d’une Langue Etrangère • Learning/Apprendimento vs. Enseignement/Insegnamento

  4. Potremmo disquisire su... • contenuti integrati nella lingua straniera vs. • lingua straniera integrata nei contenuti • ... ma lasciamo perdere! • basta sottolineare l’intima saldatura tra le due componenti

  5. Il principio fondamentale Una lingua straniera si comincia a impararla davvero quando si smette di studiarla (o di studiarla soltanto) e la si usa per altri scopi, concreti e reali: • - turismo • - corrispondenza • - lettura di materiali professionali • - ascolto di canzoni • - uso di (video)giochi non tradotti, ecc.

  6. CLIL in Europa The basic principle is ‘Use as you learn and learn as you use’ not‘learn now and (maybe) use later’ (David Marsh) La novità nella scuola italiana: moduli CLIL di una materia caratterizzante nell’ultimo anno. Caratterizzante: scientifica nello scientifico, tecnologica nel tecnologico, e così via (artistica, economica, psicopedagogica, ecc.)

  7. Chi la insegna? • Premessa: insegnare una materia vuol dire organizzare compiti, laboratori, esercitazioni o altro a sostegno delle spiegazioni – nel rispetto dell’epistemologia di quella disciplina - e non semplicemente aiutare a leggere testi. • In linea di massima, cioè ignorando eccezioni individuali, un laureato in lingue non ha competenza specifica per insegnare discipline caratterizzanti, soprattutto del settore scientifico-tecnico. • Come noi rivendichiamo la nostra specificità professionale, altrettanta ne dobbiamo riconoscere ai colleghi delle altre materie – oltre tutto, c’è di mezzo la preparazione all’Esame di Stato. • Ora pochi colleghi di altre materie sono in grado di insegnare in una lingua straniera ma già è stata avviata la loro formazione linguistica specifica.

  8. Precondizioni per i moduli CLIL • A) Docenti disciplinari competenti anche in lingua straniera • Ribadisco: “Insegnare” non è “far leggere da pag. x a pag. y” ma organizzare esercitazioni e laboratori, assegnare compiti di vario tipo, ecc. • B) Classi preparate a • comprendere esposizioni orali in lingua straniera; • redigere testi (svolgere ricerche ed eseguire compiti) in quella lingua; • ecc.

  9. Il punto (B) è affar nostro! • Nei programmi ministeriali, non più “letteratura” ma “cultura” – e quindi ci sta di tutto. • Natura e struttura del discorso argomentativo. • Terminologia scientifico-tecnica generale. • [Terminologie settoriali]

  10. L’insegnante di “lingua” straniera • Una delle stranezze dei nostri licei è che, per le lingue, “scientifico” vuol dire “letterario”. • O meglio, voleva dire: ora non c’è più alcuna disposizione specifica relativa alla (storia della) letteratura; la cultura del paese straniero comprende anche altro e molto di questo “altro” ci serve più dello studio di un’antologia.

  11. Come prepariamo al CLIL • Dando per acquisito che i docenti disciplinari preparati per il CLIL ci saranno (prima o poi!) noi dobbiamo consegnare loro delle classi capaci di seguire le lezioni, svolgere esercitazioni, eseguire i compiti, ecc. nell’altra lingua. • Noi ci poniamo come esperti di testualità e siamo in grado di fornire le chiavi di lettura anche dei testi e discorsi non letterari.

  12. Generi testuali • L’inglese della Chimica Industriale • a) Cataloghi dei prodotti: novità, vantaggi, caratteristiche • b) Istruzioni per l’uso, il trasporto, la conservazione; interventi in caso di contatti accidentali o dispersione nell’ambiente • ottima occasione per approfondire la “modalità deontica” ossia le espressioni per formulare obblighi, permessi e divieti

  13. Testi specialistici

  14. Problemi di oralità arthritis leukemia/leukaemia cesium/caesium chlorine vs chloride silicon vs silicone

  15. Pronunce e voci • Ogni lingua è caratterizzata da una pluralità di varianti regionali, sociali, relative all’argomento e al canale di comunicazione. • Un compito fondamentale è abituare alla comprensione di più voci – maschili o femminili e provenienti da diverse aree (ad esempio, UK e USA per l’inglese) – mediante i sussidi video e audio appropriati, di cui c’è abbondanza sul web.

  16. Lezioni in lingua straniera • Video id: 1070 | Inglese |www.youtube.com/watch?v=Jdtt3LsodAQUn breve video sul concetto di isotopo • Video id: 267 | Inglese |www.youtube.com/watch?v=zCARhVfeX5ULa reazione del cesio con l'acqua. • Video id: 862 | Inglese |www.youtube.com/watch?v=jXYlrw2JQwoSaturday Morning Science: un set di esperimenti in un ambiente con microgravità (sulla Stazione Spaziale Internazionale)

  17. Verso un “pre-CLIL” ? • Non esiste uno spartiacque netto tra lingua dell’uso quotidiano e linguaggi specialistici • Esiste invece un’ampia area di intersezione in cui può / deve inserirsi efficacemente l’insegnante di lingua • Vediamo come

  18. Abilità linguistiche comuni a tutti gli studi • Segnalo in particolare gli operatorilogico-grammaticali: • tempo: finché, per tutto il tempo che, non appena, entro e non oltre, … • concessione: malgrado, sebbene, tuttavia,… • finalità: per, allo scopo di, al fine di, perché (da non confondere col perché causale)… • condizione: qualora, se, se e solo se

  19. Se (ma non “solo se”…)

  20. Causa ed effetto

  21. Concetti scientifici • i tratti caratteristici del modo di pensare degli scienziati; • un prerequisito specifico: l’abilità nel calcolo; • un certo numero di concetti che sono preliminari alla scienza ma non riguardano esclusivamente lei; • certe abilità linguistiche comuni a tutti gli studi avanzati; • i concetti che sono peculiari di una scienza e inseparabili da essa.

  22. Tratti caratteristici del modo di pensare del singolo scienziato • Qui ci si riferisce allo sforzo di oggettività, razionalità e rigore metodologico che deve caratterizzare chi fa ricerca scientifica • non è affar nostro • Analogamente, possiamo ignorare l’abilità nei processi di calcolo

  23. Concetti prerequisiti alla scienza • Comprendono la capacità di generalizzare partendo dalle osservazioni, di parlare delle generalizzazioni in astratto, di riconoscere e descrivere rapporti, influenze e schemi • Il nostro compito è assicurarci che non si pretendano livelli di astrazione incompatibili con l’età degli allievi • p. es., niente algebra alle elementari

  24. Concetti che appartengono unicamente alla scienza • Dal punto di vista della lingua essi fanno uso in modo specifico di: • Affissi (prefissi e suffissi) • Processi concettuali • Concetti scientifici di base • Nozioni “sperimentali” • Concetti “teorici” • Concetti matematici

  25. Affissi (prefissi e suffissi) • Prefissi: a- non- anti- pre- ante- post- co- con- de- sotto- infra- iper- ri- contra- sub- extra- trans- ultra- ecc. • Suffissi: -ismo –zione –azione –ico –ale -etico –izzare –abile/ibile ecc. • solfato solfito solfuro solforoso solforico solfidrico • perborato iposodico transgenico • neutroni e neutrini – fermioni, bosoni e…

  26. Processi concettuali • Classificare, inferire, generalizzare, teorizzare, misurare, osservare, modellizzare, predire, istituire rapporti spazio-temporali, quantificare, ipotizzare, replicare, comunicare, fare astrazioni, verificare, valutare, estrapolare, esemplificare, ecc.

  27. Concetti scientifici di base • Osservazione • differenziazione • sperimentazione • descrizione • identificazione • classificazione • problema • modello ecc.

  28. Nozioni “sperimentali” • pressione elettrodo flusso idrolisi residuo volume vuoto influenza/influsso repulsione forza spin attrazione rotazione campo precessione flusso ecc. • Cristallizzare distillare evaporare fondere

  29. Concetti “teorici” • evidenza prova assioma supporto legge ipotesi presupposizione presupposto principio modello postulato corollario • irrilevante sostenibile/insostenibile importante interessante valido/invalido • assumere reggere inferire confermare preferire presupporre supporre postulare respingere confutare convalidare ecc.

  30. Concetti matematici • sottrarre togliere seguire ridurre combinare separare includere escludere diminuire aggiungere precedere • affine differente susseguente maggiore minore sequenziale indefinito simultaneo casuale • incremento zero membro classe ordine infinito unità sequenza insieme funzione argomento • ecc.

  31. Differenze interculturali • Non possiamo dare per scontate nemmeno nozioni di base quali il tempo e la causa • Ad esempio, nella cultura islamica ci sono difficoltà rispetto al prevedere e al fare ipotesi sul futuro, che è nelle mani di Dio • “stasera incontro degli amici, inshAllah” • Le diverse medicine (omeopatica, cinese, Tuareg,…)

  32. Ordinamento • Sono nell’ordine giusto? • Domenica • Giovedì • Lunedì • Martedì • Mercoledì • Sabato • Venerdì • È un test della capacità di astrarre

  33. Co-occorrenze • Atomo • Ghiaccio • Fredda • Società • Punto • Banche • Con…

  34. Co-occorrenze / 2 • Coinvolgere • Attuazione • Finanziato • Gestione • Obiettivi • Durata • Risorse

  35. L’intruso • simultaneo differente maggiore minore uguale • evidenza prova assioma ipotesi postulato • misurare osservare predire verificare valutare

  36. Concordanze lineari su argomenti conosciuti, formulati in un _______ di ampia frequenza, con sufficiente livel roblemi linguistici e non. - L’alunno conosce il _______ strumentale di base delle diverse discip segnante si esprima lentamente, utilizzando il _______ specifico di base e avendo cura di intro mente e si trattino argomenti conosciuti con un _______ ad alta frequenza - L’alunno è in gra ntivo di € 5.000,00 ( co-progettazione e gestione del _______ in Rete) 6 Cfr. Allegata scheda analitic ocenti previsti ed effettivi coinvolti nell’attuazione del _______ - Numero di operatori ATA effettivamente e dei tre istituti in Rete effettivamente coinvolti nel _______ - Numero di docenti previsti ed effettivi co ini.it abba@provincia.brescia.it RETE “ABITAR” _______ INTERCULTURE Sperimentazione di l NE Il percorso di monitoraggio e valutazione che il _______ si propone di realizzare vuole raggiunger Numero di operatori ATA effettivamente coinvolti nel _______ CRITERIO 3. Le risorse impiegate - Nu mbre 2007) è stato scelto per la partecipazione al “_______ Interculture” della Fondazione Cariplo, fin nitoraggio e valutazione € 3.000.00 - Gestione del _______ in rete4 € 3.592,50, - Attività di co-proget Lessico - progetto

  37. Le abilità linguistiche comuni a tutti gli studi avanzati (1) • Tutte le lingue usate negli studi scientifici avanzati possiedono vocaboli che possiamo definire operatori logico-grammaticali, essenziali per esprimere qualunque tipo di idea e relazione astratta (non necessariamente scientifica). Distinguo le parole singole dai vocaboli che possono essere costituiti da più parole: “peso specifico”, “come volevasi dimostrare”, “se e solo se”, ecc. sono vocaboli secondo questa definizione. In italiano possiamo citare a titolo esemplificativo:

  38. Le abilità linguistiche comuni a tutti gli studi avanzati (2) • perché, poiché, siccome, a causa di; quindi, allora, di conseguenza, ecc. per i rapporti causa-effetto • sebbene, malgrado, ma, però, nonostante, ecc. per esprimere restrizioni o concessioni; • se… allora, se e solo se… allora, ecc. per i costrutti ipotetico-deduttivi; • purché, a meno che, ecc. per esprimere condizioni; • quando, finché, fintantoché, ecc. per esprimere tempo e durata.

  39. Implicazioni didattiche • Si possono aggiungere numerosi altri esempi ma diamo per noti tutti i connettivi italiani; per connettivi intendiamo non solo le congiunzioni semplici ma tutti i vocaboli con tale funzione. • Il punto è che non dobbiamo aspettarci forme del tutto corrispondenti (nel significato e/o nell’uso sintattico) nelle altre lingue e quindi un’analisi specifica è utilissima. Questi elementi sono alla base della comprensione non solo delle scienze ma di qualsiasi pensiero logico complesso e della sua verbalizzazione in qualsiasi campo.

  40. Come intervenire: le RNV

  41. Didassi collaborativa • L’insegnante di lingua straniera come ESPERTA DI TESTUALITÀ • L’insegnante disciplinare e gli allievi come ESPERTI DEI CONTENUTI • Condizione ottimale (?) : compresenza in aula • Condizione essenziale: strettissima collaborazione in totale sintonia

  42. Come verifichiamo tutto ciò? • Quando una “sufficiente sicurezza” è sufficiente? • Sufficiente per chi? / per che cosa? • Quali strumenti usiamo per definire il lessico di base e il lessico essenziale a orientamento microlinguistico? • Quale ruolo hanno le RNV? • Che cosa facciamo fare, in concreto, per verificare?

  43. Operativamente… • Costruire, condividere e conservare: • 1) una banca di prove di vario tipo e livello • Le “abilità integrate” • 2) diari (anche semplici appunti) di osservazioni sull’andamento delle prove • Dati di tipo cognitivo • Dati di tipo relazionale • Le tecniche dell’Approccio Lessicale

  44. Concludendo (1 di 2) • Non sono solo i testi letterari a prestarsi ad analisi complesse e interessanti; • Preparare a svolgere moduli condotti in lingua straniera significa insegnare a ascoltare in ambiti specifici, sia dal punto di vista terminologico che discorsuale; • La multimodalità dei testi (parole, grafi e immagini) è interessante in sé e un aiuto all’apprendimento;

  45. Concludendo (2 di 2) • Avere un obiettivo didattico ben definito favorisce la motivazione (nostra, ancor prima degli studenti); • Sarà gratificante osservare che quanto le classi hanno appreso sarà messo a frutto ancora prima di lasciare la scuola. • Buon lavoro!

  46. Contatti • gianfrancoporcelli@yahoo.it • www.gporcelli.it • gp.anils@yahoo.it • www.anils.it

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