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PANCREAS

PANCREAS. Il pancreas è una ghiandola voluminosa posta dietro lo stomaco, contro la parete posteriore dell’addome, in posizione retroperitoneale; è in stretto rapporto con la prima parte del duodeno che l’avvolge strettamente; ha una forma allungata Il pancreas è suddiviso in tre parti :

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PANCREAS

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Presentation Transcript


  1. PANCREAS Il pancreas è una ghiandola voluminosa posta dietro lo stomaco, contro la parete posteriore dell’addome, in posizione retroperitoneale; è in stretto rapporto con la prima parte del duodeno che l’avvolge strettamente; ha una forma allungata Il pancreas è suddiviso in tre parti: La testa, all’estremità destra che è la porzione più cospicua incastrata nella flessura del duodeno, Il corpo, piuttosto appiattito; La coda, che si allunga a sinistra che si spinge verso l’ipocondrio sin Il pancreas è attraversato da due dotti escretori che riversano il succo pancreatico nel duodeno, il cui contributo è di grande importanza nel concorrere alla funzione digestiva nel tenue.

  2. Il pancreas è una ghiandola “mista”a secrezione esocrina ed endocrina: la prima è la parte prevalente, essa produce il succo pancreatico che viene riversato nel duodeno. La componente endocrina, isole di Langerhans, è frammista a quella esocrina che forma gli acini pancreatici. Esocrina: versano il loro secreto all'esterno del corpo o in cavità comunicanti con l'esterno. Endocrina: secerne ormoni direttamente nel sangue che, attraverso questo, raggiungono tutti gli organi e i tessuti

  3. Le malattie pancreatiche si caratterizzano per: • L’attivazione enzimatica intrapancreatica • La ridotta produzione di succo pancreatico • Alterato/ridotto trasporto succo pancreatico nel duodeno

  4. Fattori di rischio • Elevato introito alcolico (vino superalcolici, birra) • Tabagismo • Ereditarietà, familiarità • Iperparatiroidismo • Malnutrizione (paesi aree tropicali e subtropicali) • Farmaci pancreatolesivi

  5. Laboratorio

  6. PANCREATITE CRONICA Infiammazione cronica del pancreas, irreversibile e automantenentesi, caratterizzazione segmentaria e diffusa del tessuto acinosoe sclerosi connettivale con insufficienza esocrina ed endocrina

  7. del malassorbimento Comparsa e progressivo peggioramento Comparsa di DM insulino-dipendente Recidive dolorose* 5 anni Clinica della pancreatite cronica Perdita di peso Crampi addominale Flatulenza Gonfiore addominale Alterazioni dell’alvo (feci Giallastre, untuose e maleodoranti) Complicanze

  8. Funzione esocrina: • Sondaggio duodenale con studio della secrezione pancreatica dopo stimolo ormonale • Chimotripsina fecale • Elastasi fecale • Dosaggio grassi fecali Funzione endocrina • OGTT con dosaggio dell’insulina, glucagone, C peptide • Test di tolleranza all’insulina • Test al glucagone • Hb glicosilata Biochimica della pancreatite cronica • Enzimi pancreatici : amilasi, isoamilasi, lipasi … • Conta leucocitaria • Indici di colestasi, Bilirubina, Transaminasi • Ca19-9 Imaging • Ecografia addome superiore • sTC • Colangiopancreatografia RM con test alla secretina

  9. Il sangue • Il sangue è formato da una parte liquida (plasma) e da una parte corpuscolata (cellule e piastrine) • Funzioni del sangue • Trasporto di: • sostanze nutritizie (dal tratto gastrointestinale alle cellule) • prodotti di rifiuto (dalle cellule agli organi deputati alla eliminazione) • metaboliti e prodotti cellulari (ormoni, molecole segnale, elettroliti ecc.) • O2 (dai polmoni ai tessuti) • CO2 (dai tessuti ai polmoni) • Regolazione temperatura corporea • Mantenimento dell’equilibrio osmotico dei liquidi tissutali • Migrazione dei globuli bianchi nei vari distretti dell’organismo • Coagulazione del sangue e riparazione delle ferite vascolari

  10. SANGUE INTERO Composto da acqua, Cellule (globuli rossi, bianchi e piastrine) e Molecole disciolte (elettroliti, molecole organiche, proteine) Elementi cellulari (EMATOCRITO=40-45%). PLASMA = sangue senza cellule; SIERO = plasma senza fattori di coagulazione (fibrinogeno). Circa 5 l in un individuo normale.

  11. IL PLASMA è composto per il 93% di acqua e per il 7% di soluti: • Proteine 60-70 g/l • Elettroliti 8 g/l • Sostanze Organiche 2 g/l

  12. PROTEINE PLASMATICHE albumine - pressione colloido-osmotica (oncotica); funzione tampone del plasma globuline (,,) (trasporto, difesa) • fibrinogeno (coagulazione)

  13. LE CELLULE DEL SANGUE ERITROCITI (globuli rossi) contengono l’emoglobina: 4-5 milioni /mm3 di sangue sono cellule anucleate con una durata media di vita di 100 giorni La produzione (continua) di eritrociti da parte delle cellule staminali del midollo osseo (eritropoiesi) è regolata dall'eritropoietina, ormone prodotto prevalentemente dal rene

  14. Emoglobina (15 g/dl), proteina che lega e trasporta l'ossigeno. • Esistono vari tipi di emoglobina, con diversa affinità per l’ossigeno: A adulto; F fetale; altre patologiche.

  15. L’eritropoiesi richiede fra l’altro vitamina B12 e ferro. • Il ferro, assorbito dall’intestino, viene trasportato in associazione con la proteina transferrina ed è depositato in forma legata alla ferritina.

  16. INDICI ERITROCITARI vn -eritrociti (milioni/mm3) 5 -emoglobina (g/dl) 15 -ematocrito (%) 45 -volume corpuscolare medio (MCV) 87 -contenuto corpuscolare medio (MCH) 29 -concentrazione corpuscolare media (MCHC) 34

  17. Anemia si intende la diminuzione della concentrazione di emoglobina nel sangue. • Le anemie possono essere dovute alla ridotta produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo (malattie tumorali, carenza di vitamine o di ferro), all'aumentata distruzione da parte della milza dei globuli rossi malformati (esempio l'anemia falciforme, alla perdita di sangue dovuta ad emorragie acute o croniche • Sintomi • Debolezza • Pelle pallida, compresa una diminuzione del colorito rosa di labbra, gengive, bordi delle palpebre, sotto delle unghie e palmi delle mani. • Accelerazione del battito cardiaco in seguito ad un leggero sforzo • Respiro breve in seguito ad un leggero sforzo • Dolori al petto • Capogiri, leggerezza di testa • Irritabilità (specialmente nei bambini con anemia) • Piedi e mani fredde o anestetizzate

  18. Eritrocitosiaumento dei globuli rossi nel sangue sopra i valori normali. Eritrocitosi relativa, dovuta a una perdita di volume plasmatico (grave disidratazione, ustioni), che non rappresenta un reale aumento della massa eritrocitaria Eritrocitosi assoluta, nella quale è presente un aumento assoluto della massa eritrocitaria. Le cause principali di quest'ultima forma sono la policitemia vera (o malattia di Vaquez-Osler) e quella secondaria a tumori secernenti eritropoietina (emangioma cerebellare, ipernefroma), situazioni di ipossiemia cronica (altitudine elevata, malattie polmonari croniche), eccesso di carbossiemoglobina (fumatori). L'iperviscosità ematica, con ridotta cessione di ossigeno, comporta rischio trombotico e conseguenti possibili lesioni ischemiche diffuse.

  19. LEUCOCITI • Il loro numero globale varia da 5.000 a 9.000 per mm3 (ml) di sangue Possono essere distinti a seconda della presenza o meno di granulazioni citoplasmatiche in: • granulari (neutrofili, basofili , eosinofili) • non granulari (linfociti, monociti). • Sono detti così  perché quando il sangue viene posto in una provetta a sedimentare si collocano in uno strato biancastro posto superiormente agli eritrociti. • Sono cellule che svolgono la loro funzione nel connettivo e perciò utilizzano il sangue per migrare dal midollo osseo ai tessuti.

  20. Si dice formula leucocitaria il rapporto % tra i diversi tipi di • leucociti (varia nei differenti processi  patologici): • neutrofili  60-70% 65% •  linfociti 20-30% 25% • monociti 2-8% 5% • eosinofili 2-4 % 3% •  basofili < 1 % < 1 % Leucocitosiaumento del numero dei leucociti del sangue al di sopra dei valori normali (5000-8000 per ml).

  21. Granulociti neutrofili o polimorfonucleati (65%) • Sono cellule molto mobili dotate di attività fagocitaria • intervengono nelle fasi iniziali della risposta infiammatoria • sono attratti (chemiotassi) da varie sostanze tissutali e batteriche (chemiotassine) nella sede dovedevono esercitare la loro azione; una volta che hanno esercitato la loro azione, vanno incontro a distruzione costituendo il pus. MORFOLOGIA • Hanno un Ø di poco superiore a 15 mm e presentano un citoplasma scarsamente colorato con granuli specifici non evidenziati dalle comuni colorazioni. • Il nucleo ha la caratteristica forma plurilobata (2-5 lobi uniti tra loro da filamenti di cromatina)

  22. PIASTRINE = TROMBOCITI • Normalmente sono in numero di 300.000 circa per mm3 di sangue. • Sono piccole porzioni cellulari anucleate che derivano dalla frammentazione del citoplasma di grandi cellule del midollo osseo dette megacariociti. • MORFOLOGIA • Hanno forma biconvessa e una lunghezza di 1-3 mm. Piastrinosi: aumento delle piastrine circolanti (piastrinemia) al disopra dei valori normali. Tale aumento può costituire l’elemento dominante del quadro clinico (piastrinosi primaria), oppure rappresentare un elemento di accompagnamento in corso di altre malattie (piastrinosi secondaria). Piastrinopenia: diminuzione del numero delle piastrine nel sangue ( Piatrinopenia diminuzione della produzione;  Piastrinopenia da aumentata distruzione;  Piastrinopenia da sequestro).  

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