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Il contesto di riferimento

Il contesto di riferimento. Evoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80. Il contesto di riferimento Evoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 - 1. Evoluzione generale nel mercato; interessa, in particolare Produzione cost leadership* vs every day low price**

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Presentation Transcript


  1. Il contesto di riferimento Evoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80

  2. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 - 1 • Evoluzione generale nel mercato; interessa, in particolare • Produzionecost leadership* vs every day low price** • Consumatoriruolo*** etico-economico-esistenziale • Distribuzione cresce la GDO, meno papa&mama shops • Mezzi di comunicazione nuovi media • La comunicazione si adegua; evolvono in particolare • Il Pubblico self made communication • Le Agenzie di pubblicità verso un nuovo ruolo

  3. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 – 2 La Produzione A fronte del processo di globalizzazione, che ha interessato in forte misura quasi tutte le marche più importanti - e che peraltro incontra attualmente serie difficoltà (contrapposizione tra industrie leader, nuove proposte dai Paesi in via di sviluppo con proposte di commercio equo e solidale e altre forme di produzione ideologicamente contrastanti, assistiamo a • Tentativi di mantenimento della remunerativa politica di cost leadership • Sviluppo di produzioni vendute al costo più accettabile dal consumatore di tutti i giorni

  4. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 – 3 Il consumatore • Negli anni ’90 variano, e molto, i comportamenti d’acquisto. Alla fine del secolo la situazione è: • Crescita importante dei c.d. consumatori economy oriented (dal 42% al 48%). • Affermazione di una figura di consumatore apparsa dopo le crisi economiche del ’67 e del ’72; i c.d. consumatori bargain oriented che, negli acquisti, privilegiano il rapporto prezzo/qualità e perseguono la riduzione degli sprechi (dal 29% al 33%). • Diminuzione drastica dei consumatori quality oriented (dal 29% al19%). • Negli ultimi anni, si sta verificando - anche nel nostro Paese - una certa maturazione nei comportamenti di acquisto le crisi mondiali, politiche ed economiche che si susseguono dal settembre ’01 (9/11) ed i presenti avvenimenti bellici con i loro risvolti economici - unitamente alla crescita di nuovi mercati (Cina, India, ecc) - fanno prevedere un peggioramento prossimo e generalizzato della congiuntura mondiale. Un eventuale assestamento, che si spera positivo, non è certamente vicino.

  5. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 – 4 La distribuzione • La razionalizzazione delle strutture commerciali (supermarket, superette, franchising, centri commerciali, ecc.) e la loro specializzazione, pluri o monomarca, per prezzo (hard discount , ecc.) o per linee di prodotto (bricolage, ecc.), ha causato la riduzione dei punti vendita tradizionali meno “qualificati”. • La globalizzazione ha imposto un approccio globale al mercato globale • Il merchandising riserva anche un significativo ruolo al packaging. • La GDO sviluppa grande potere contrattuale nei confronti della marca (strumento: private labels). Ed è sempre meno “variabile dipendente”.

  6. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 – 5 I mezzi di comunicazione di massa • Mass Media • I mezzi di comunicazione di massa (manifesti,libri, gazzette, quotidiani, periodici, cinema, radio, televisione, ecc.) hanno posto in essere, sin dalle origini, un sistema relazionale - tra emittente e ricevente - univoco (one way communication). • La comunicazione di marketing, utilizzando gli stessi media, ha applicato lo stesso paradigma relazionale* (one way communication). *eccezione: il direct marketing (two way communication) • New Media • Permettono forme di fruizione dei nuovi media (TV interattiva, TV a domanda, internet, ecc.) “nuove” (home shopping, home entertainment, ecc.) che portano all’interattività. • L’audience si modifica; il target è il singolo consumatore: one to one marketing.

  7. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 – 6 L’agenzia di pubblicità • La tradizionale struttura di agenzia (anni ‘50/’80) non è più attuale • L’intera struttura dell’ AdP “a servizio completo” risulta ridondante in un momento, come l’attuale, di incertezze economiche e operative. • Le varie professionalità (anche portate da novità mediatiche ed operative) hanno reso obsoleta la formula remunerativa tradizionale: il “15%”. • Il compito del pubblicitario (lavorare per l’immagine) non è cambiato • Sorgono strutture “specialistiche” a costi variabili • L’utente può fare shopping delle professionalità che gli servono • Consulenti, creative shops, agenzie specializzate • Pianificazionee ed acquisto mezzi • Produzione e realizzazione

  8. Il contesto di riferimentoEvoluzione del ruolo della comunicazione dagli anni ’80 – 7 – La nuova agenzia L’Agenzia di pubblicità, prendendo atto dei cambiamenti intervenuti nel mercato, si è riorganizzata atomizzandosi. Ad una struttura centrale, molto strutturata, si sono affiancate unità operative specialistiche (semi)indipendenti che operano in autonomia anche con propri clienti. Cyber Unit Media center Promotion Agency Packaging Agency AGENZIA MADRE Comunicazione above the line Public Relations Agency Direct Marketing Agy Supporting units Drugs&Medicine Agency ricerche, produzione, B2B Seconde Agenzie (eventuali, per clienti non servibili dall’agenzia madre)

  9. Il contesto di riferimento Ruolo e Relazione della comunicazione con il sistema di marketing aziendale (S.M.A.)

  10. Il contesto di riferimentoRuolo eRelazione della comunicazione con il sistema di marketing aziendale - 1 Perché si comunica? • Alcune delle motivazioni più ricorrenti sono: • Si può decidere di star fermi, ma non lo si può imporre agli altri • I clienti comperano oggi, ma vogliono poterlo fare anche domani • Se si deve vendere, ma si deve anche comperare • Bisogna avere credibilità, anche credibilità finanziaria • Si ha bisogno di buon personale, che deve essere attirato • Non si è soli nel mercato, ma ci sono anche i controller • L’organico aziendale deve essere motivato • Queste motivazioni rafforzano il ruolo della comunicazione aziendale, sia istituzionale che di marketing o interna

  11. Il contesto di riferimentoRuolo eRelazione della comunicazione con il sistema di marketing aziendale - 2 L’azienda (utente di pubblicità) • Opera in un sistema complesso, il mercato • Si avvale di organizzazioni “facilitatrici” (facilitano ad essa il compito): • Agenzie di pubblicità, di PR, consulenti, servizi • Centri media • Fornitori della ricerca • Nel mercato operano, oltre l’utente • Istituzioni di controllo (Governo, concorrenza, ecc.) • Mercati di riferimento e Consumatori (e relativi comportamenti)

  12. Il contesto di riferimentoRuolo eRelazione della comunicazione con il sistema di marketing aziendale - 3 • La comunicazione pubblicitaria richiede di: • Definire una strategia • Programmare • Organizzare • Attuare • Controllare

  13. Il contesto di riferimentoRuolo eRelazione della comunicazione con il sistema di marketing aziendale - 4 • Elementi di un programma di comunicazione • Conoscenza dei bisogni psicologici dei destinatari • Approccio di marketing • Metodo manageriale • Metodo manageriale significa • Conoscere gli obiettivi • Realizzare le strategie relative • Controllare i risultati • Curare l’eventuale “adeguamento” della comunicazione realizzata

  14. Il contesto di riferimento Le Agenzie di pubblicità e comunicazione

  15. Il contesto di riferimentoLe Agenzie di pubblicità e comunicazione - 1 Il team di lavoro In poche altre professioni il risultato finale è così dipendente dall’interazione tra più persone, che devono generare idee attraverso uno scambio continuo di esperienze e intuizioni. Quindi • Product team per ogni cliente (prodotto) costruito ad hoc per il compito affidato dal cliente, unendo singoli professionisti e possibilmente portandolo a livelli di eccellenza (tab. 2.1) • Lavoro in èquipe, con il Brain storming come tecnica di lavoro preferenziale • Leadership, requisito essenziale dell’account executive, responsabile del team (tab. 2.2)

  16. Il contesto di riferimentoLe Agenzie di pubblicità e comunicazione - 2 Evoluzione organizzativa • Fino agli anni ’70 la struttura di un’agenzia a servizio completo comportava che tutti i servizi (dalle PR alle Promozioni) fossero forniti direttamente dall’Agenzia con utilizzando gruppi interni e collegati • Negli anni ’80 e ‘90, anche a causa delle difficoltà economico-tecniche, si immaginò di poter fornire direttamente i servizi above the line e attraverso strutture esterne (ma collegate) i servizi c.d. below the line • Oggi è molto facile che, nei grandi gruppi di comunicazione, l’attività si sviluppi su un nucleo centrale (l’agenzia madre) attorno al quale ruota un’ampia “rete esterna” - Seconda (terza, …) agenzia, Centro media, Agenzie specialistiche (Public relations; Packaging; Sales promotion; Direct marketing; Comunicazione medica; Cyber unit; B2B; Sponsorizzazioni, Organizzazione eventi, ecc.) e Unità di supporto (Ricerche; Produzione cinema, radio, TV e stampa; ecc.).

  17. Il contesto di riferimentoLe Agenzie di pubblicità e comunicazione - 3 • Organizzazione di una agenzia • Reparti • Account (Account manager, account executive senior e junior) • Creativo (Creative director, creative group: art director e copy writer) • Planning (Analisi istituzionale, ponte tra mktg aziendale e struttura agenziale) • Iter di lavoro • Briefing • Analisi, introiezione e definizione della strategia creativa • Copy strategy • Proposte creative e media (pre test, copy test, focus group, ecc.) • Realizzazione e “uscita”

  18. Il contesto di riferimentoLe Agenzie di pubblicità e comunicazione - 4 Principali strutture della comunicazione • Pubblicità e comunicazione • Grandi gruppi internazionali • Agenzie in Italia • Centri media • Strutture di servizio • Istituti di ricerca • Associazioni di pubblicità (di “Agenzie”, di “Persone”, …) • Fonti di informazione su pubblicità e comunicazione: • Editoria, pubblicistica, radio e TV, ecc.

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