1 / 28

Rapporto tra

Rapporto tra . p.a. Impresa. Aziende degli ee.ll . Sviluppo del management pubblico. Sempre maggior senso dell’azienda nel governo e nella gestione della cosa pubblica Aziende degli ee.ll d iffuse sul territorio v ariegate p ossibilità di stretta verifica da parte del cittadino

tadita
Télécharger la présentation

Rapporto tra

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Rapporto tra p.a Impresa Aziende degli ee.ll.

  2. Sviluppo del management pubblico Sempre maggior senso dell’azienda nel governo e nella gestione della cosa pubblica Aziende degli ee.ll • diffuse sul territorio • variegate • possibilità di stretta verifica da parte del cittadino Max vicinanza per la p.a. al comportamento d’impresa e alla logica del mercato

  3. domande • Come gestire nella progettazione di nuovi assetti istituzionali il rapporto tra teoria statalista della p.a. e teoria aziendalista ? • Quali criteri seguire per governare, gestire e controllare le risorse impegnate ? • Come i diversi ambiti condizionano le diverse soluzioni ? • Come le soluzioni si pongono con gli obj ?

  4. Modello: crisi prospettive cambiamento • Crisi dello Stato italiano centralistico (erogatore di utilità, ordinatore) • Difficoltà di applicazione delle riforme • Difficoltà di attuazione degli aspetti operativi collegati alle riforme: . Processi di privatizzazione . Rilevazione dei carichi di lavoro . Passaggio da contabilità finanziaria a economica . Controllo di gestione

  5. Modello: crisi prospettive cambiamento • Crisi dello Stato italiano centralistico (erogatore di utilità, ordinatore) • Difficoltà di applicazione delle riforme • Difficoltà di attuazione degli aspetti operativi collegati alle riforme: . Processi di privatizzazione . Rilevazione dei carichi di lavoro . Passaggio da contabilità finanziaria a economica . Controllo di gestione

  6. Modello: crisi prospettive cambiamento Antitesi sulle quali ee.ll. e aziende sono chiamati a decidere • Impresa o Stato ? • Politici o Tecnici ? • Amministratori o manager ? • Quantità o Qualità ? • Internalizzazione o Esternalizzazione ? • Nazionale o Locale ?

  7. «locale» • Aggettivazione degli enti • Ripensamento del ruolo della dimensione locale • nella riorganizzazione dello stato • nei rapporti dei cittadini con lo Stato e tra loro

  8. Problema della «verifica» Le novità introdotte nella riorganizzazione degli ee.ll. • Controllo di gestione • Nuclei di valutazione della dirigenza • Direzione operativa Soluzioni recenti, attuazioni pilota, esperienze estere • Applicazione non sistematica • empiricità dei modelli

  9. Organizzazione delle pp.aa. inquadramento giuridico/amm.vo azione di limitazione esercizio di potere mediante e di condizionamento imposizione di regole • Limitazioni nel livello di autorità che le istituzioni esprimono • Limiti nel contratto sociale (forma di vita in comune che sostituisce lo stato di natura, in cui gli esseri umani vivono in una condizione di instabilità e insicurezza per la mancanza di regole riguardo a quelli che sono i loro diritti e doveri) posti da: • Conflitti di razionalità • Interessi • Attese collettive e individuali organizzazione aziendale

  10. Istituzioni e regole Lo Stato Le autonomie locali L’impresa La forma giuridica Accentramento e decentramento Regioni Azienda speciale Grandi Istituzione Impresa e mercato Provincie Medie In economia Dal controllo di processo a quello di risultato Città metropolitane Piccole Società a maggioranza pubblica Comuni In concessione a terzi

  11. Stato • Potere impersonale • Cardine dell’unità nazionale Contributo delle aa.ll.: personalizzazione del servizio • Affievolimento dei poteri dello Stato centrale • Equilibrio tra potere ordinatore centrale e dimensione + ristretta, alla quale il cittadino chiede l’erogazione di servizi • Avvicinamento dell’ente locale a concetti aziendalistici • Perseguimento di finalità legate alla persona, riconducibili a un comune denominatore economico

  12. Evoluzione nell’organizzazione territoriale dello Stato • Realizzazione dell’ordinamento regionale – partita con ritardo rispetto alla previsione costituzionale • Aggregazioni comprensoriali, intermedie tra regione e comune (ora sono intese come aggregazioni di gruppi di comuni per la centralizzazione di servizi – es. di depurazione, oppure un'unità amministrativa posta tra provincia e comune con compiti delegati dalla stessa provincia – es. BZ) – non decollate • Eliminazione delle provincie – al momento assai dibattuta • Articolazioni di quartiere, tra comune e cittadino – languono • Limitano • La cultura del «locale» • La fiducia di cittadini, utenti, amministratori, dipendenti, manager

  13. Nuovi compiti e responsabilità per le risorse umane della p.a.(ruolo centrale nel rilancio del sistema del «pubblico») Struttura: competenze e responsabilità degli individui in funzione del tipo di attività e dei ruoli assegnati Pianificazione e controllo: collegamento a Professionalità Verifica dei risultati Attribuzione delle risorse Direzione partecipativa: coinvolgimento per la riorganizzazione degli ee.ll. di Personale Utenti Cittadini Obiettivo comune di ogni punto: Maggior rapporto col mercato (realtà collettiva) Maggior rapporto col mercato (realtà individuale)

  14. Mercato come realtà collettiva evoluzione nel tempo: • Gerarchia/mercato (modello gerarchico/pianificatorio) • Organizzazione/mercato (liberalizzazioni/privatizzazioni) • Rete/mercato (sinergia tra aa.pp., aziendalizzazioni, reti di pp.aa. e ee.pp.) • Rigidità di comportamento della p.a. (imbrigliare e regolamentare queste attività) • Contraddittorietà di azione • Contrapposizione Stato/imprese private

  15. Elementi dell’impresa • Struttura • Processo • Azione Cambiamento nel sistema delle imprese pubbliche: Efficace Problematiche del contesto pubblico Problematiche d’impresa raccordo

  16. «Struttura» Obiettivi di E., E., E. Sfoltimento della governance Legge 8 giugno 1990, n. 142 «Ordinamento delle autonomie locali» Art. 51. Organizzazione degli uffici e del personale • unitarietà di conduzione degli uffici • capacità di organizzazione assegnata alle posizioni di dirigente e di responsabile

  17. Art. 51. Organizzazione degli uffici e del personale • I comuni e le province disciplinano con appositi regolamenti, in conformità con lo statuto, l'ordinamento generale degli uffici e dei servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione, e secondo princìpi di professionalità e responsabilità • Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi ad essi attribuiti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dall'organo politico • Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione di atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, che la legge e lo statuto espressamente non riservino agli organi di governo dell'ente • i poteri di indirizzo e di controllo spettano agli organi elettivi mentre la gestione amministrativa è attribuita ai dirigenti • I dirigenti sono direttamente responsabili, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa e dell'efficienza della gestione • Le norme del presente articolo si applicano anche agli uffici ed al personale degli enti dipendenti, dei consorzi e delle comunità montane

  18. DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 (in Suppl. ordinario n. 162, alla Gazz. Uff., 28 settembre, n. 227). - Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. T.U. ENTI LOCALI Art. 88 1. All'ordinamento degli uffici e del personale degli enti locali, ivi compresi i dirigenti ed i segretari comunali e provinciali, si applicano le disposizioni del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni, e le altre disposizioni di legge in materia di organizzazione e lavoro nelle pubbliche amministrazioni nonché quelle contenute nel presente testo unico.

  19. «Struttura» Obiettivi di E., E., E. Introduzione del ruolo dei revisori negli ee.ll. Legge 8 giugno 1990, n. 142 «Ordinamento delle autonomie locali» Art. 57. Revisione economico-finanziaria • Nuova forma di controllo • Elementi privatistici: adeguatezza delle decisioni e E., E., E. dei servizi

  20. Articolo 234 DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 Organo di revisione economico-finanziario. 1. I consigli comunali, provinciali e delle città metropolitane eleggono con voto limitato a due componenti, un collegio di revisori composto da tre membri. 2. I componenti del collegio dei revisori sono scelti: a ) uno tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, il quale svolge le funzioni di presidente del collegio; b ) uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti; c) uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri. 3. Nei comuni con popolazione inferiori a 15.000 abitanti, nelle unioni dei comuni e nelle Comunità montane la revisione economico-finanziaria è affidata ad un solo revisore eletto dal consiglio comunale o dal consiglio dell'unione di comuni o dall'assemblea della Comunità montana a maggioranza assoluta dei membri e scelto tra i soggetti di cui al comma 2. 4. Gli enti locali comunicano ai propri tesorieri i nominativi dei soggetti cui è affidato l'incarico entro 20 giorni dall'avvenuta esecutività della delibera di nomina.

  21. Processo • Attenzione maggiore alle procedure • Regole della legge 241/1990 • Responsabilizzazione nello svolgimento della singola pratica • Indicazione dei tempi di risposta • Tempi massimi cui viene associato il diritto del cittadino all’erogazione di un servizio E.E.E.: analogia con il customer first dell’impresa privata • Lavoro amm.vo non più inteso come valore assoluto, che riflette le proprie regole ed è svincolato dalla velocità di erogazione del servizio • Lavoro amm.vo come variabile strategica nella produzione della qualità del servizio

  22. processo • Ampliamento della discrezionalità nelle funzioni dirigenziali • Budget gestito per obj • Regole di negoziazione che • sfuggono a un controllo burocratico • sono collegate a una responsabilizzazione sul risultato • spirito d’impresa del manager pubblico

  23. processo • vincoli del contesto istituzionale • vincoli del mercato • autonomi processi decisionali tesi al raggiungimento dell’obj • necessità di capacità di gestione • superamento del mero rispetto delle linee tracciate in sede di pianificazione • capacità di innovazione e creazione • continua attuazione di un processo d’impresa nella p.a. • adeguamento della p.a. allo scenario di riferimento • superamento delle turbolenze ambientali

  24. Valore della norma giuridica Sua funzione di - Istituzionalizzazione - Trasformazione - Indirizzo nel governo e nella gestione degli ee.ll. Diffusa convinzione della sostanziale illegalità diffusa nelle attività della p.a. - Nell’interpretazione della norma - Nell’applicazione della norma - Ritardata applicazione delle leggi - Conflitti di interpretazione evidenziati dagli organi di controllo - Decisioni assunte senza adeguata base giuridica

  25. Elementi di espressione dell’illegalità diffusa • Mancato rispetto, nell’erogazione di servizi a cittadini/utenti, di • - normative U.E. • - impegni assunti dallo Stato • denunce degli organi di controllo e della Corte dei Conti • crescente contenzioso al Tar (contestazioni per lo più accolte) • allentamento nell’applicazione della norma giuridica, con • ampliamento delle tolleranze nell’attuazione della norma • coinvolgimento generalizzato, nel momento relazionale, di ee.pp. e loro aziende, cittadino e organizzazioni (profit e non profit) • istituzionalizzazione di un contratto al di fuori della legge tra pubblico e privato, comportamento di natura diffusa che sfugge a interventi limitatori e che tende ad ampliare il proprio ambito operativo grazie alle turbolenze ambientali

  26. Effetti della normazione sull’azienda dell’Ente locale • L’azienda dell’E.L. tende per propria caratterizzazione a distaccarsi dall’influenza della norma formale • La distanza dalla norma formale • - Rende più flessibile e agile l’operatività dell’E.L. e della sua azienda • - Limita però l’incisività della riforma • Rischia di rendere preminente la prassi sulla norma • L’assetto dell’Ente risulta solo precariamente fondato sul diritto amministrativo • Spazio messo a disposizione degli ee.ll. dalla capacità di autoregolamentazione e autoorganizzazione • - Riconduce a norma la flessibilità strutturale e operativa dell’amm.ne locale • Applicazione di interventi normativi quadro (trasparenza amm.va, processo di misurazione e valutazione della performance) anche se riferiti ad ambito nazionale • Influenza sugli aspetti istituzionali e gestionali degli ee.ll. • Crescita ad ogni livello della qualità della P.A.

  27. Schema di organizzazione economica dell’azienda Organizzazione e economia dell’azienda Pianificazione e controllo Ottimizzazione degli obiettivi Risorse umane Risorse organizzative Risorse economiche In entrata Struttura Interventi esterni reclutamento In uscita Auto-organizzazione Pubbliche - Private formazione Sistemi di incentivazione

More Related