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Capitolo 5 Un modello generale del commercio internazionale

Capitolo 5 Un modello generale del commercio internazionale. Corso tenuto da Sergio de Nardis. Economia internazionale: teoria e politica del commercio internazionale di Paul R. Krugman e Maurice Obstfeld , terza edizione italiana a cura di Rodolfo Helg. Organizzazione del capitolo.

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Capitolo 5 Un modello generale del commercio internazionale

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  1. Capitolo 5 Un modello generale del commercio internazionale Corso tenuto da Sergio de Nardis Economia internazionale: teoria e politica del commercio internazionale di Paul R. Krugman e Maurice Obstfeld, terza edizione italiana a cura di Rodolfo Helg

  2. Organizzazione del capitolo • Introduzione • Un modello generale di economia aperta • I trasferimenti internazionali: spostamenti della curva RS • Dazi e sussidi all’esportazione: uno spostamento simultaneo della RS e della RD • Sommario • Appendice: rappresentazione dell’equilibrio internazionale mediante le curve di offerta reciproca

  3. Introduzione • Le precedenti teorie del commercio internazionale hanno enfatizzato specifiche fonti di vantaggio comparato che generano commercio internazionale: • differenze nella produttività relative del lavoro (modello di Ricardo) • differenze nelle dotazioni relative di risorse (modello a fattori specifici e modello di Heckscher-Ohlin) • Il modello standard del commercio internazionale è un modello generale che include questi modelli come casi particolari.

  4. Un modello generale di economia aperta • Il modello generale di economia aperta è costruito sulla base di quattro relazioni chiave: • frontiera delle possibilità produttive e curva di offerta relativa • prezzi relativi e domanda relativa • offerta mondiale relativa e domanda mondiale relativa • ragioni di scambio e benessere nazionale

  5. Un modello generale di economia aperta • A dispetto delle differenze, i tre modelli presentano alcune caratteristiche di base in comune che possono essere utilizzate per giungere a una rappresentazione generale • La capacità produttiva di un’economia è rappresntata da una frontiera delle possibilità produttive e le differenze tra queste frontiere (dovute a diversa tecnologia o a diversa dotazione fattoriale) danno luogo alla convenienza a effettuare scambi internazionali • La frontiera delle possibilità produttive determina l’offerta relativa di ciascuna economia • L’equilibrio mondiale è determinato dall’interazione tra domanda relativa e offerta relativa mondiali (ottenute dall’integrazione tra le due economie); l’offerta relativa giace “tra” le offerte relative nazionali; di conseguenza, anche il prezzo relativo di equilibrio si situa “tra” i prezzi relativi nazionali, vigenti prima dell’apertura agli scambi dei due paesi

  6. Un modello generale di economia aperta • Possibilità di produzione e offerta relativa • Assunzioni del modello: • ogni paese produce due beni, food (F) e clothing (C) • la frontiera delle possibilità produttive, coefficienti di produzione flessibili, è rappresentata da una curva TT convessa, inclinata negativamente • Il punto lungo la frontiera delle possibilità produttive sul quale l’economia si colloca dipende dal prezzo relativo di C in termini di F, PC/PF. • Curve (rette) di isovalore • Curve lungo le quali il valore di mercato dell’output è costante • In concorrenza perfetta l’economia produrrà quella cobinazione di beni che fornisce il massimo valore del prodotto, “raggiunge” cioè la più elevata retta di isovalore (PCQC+ PFQF=V); quest’ultima può essere esporessa come QF= V / PF – (PC / PF)QC, dove – (PC / PF) è la pendenza

  7. Produzione di F, QF Q TT Produzione di C, QC Un modello generale di economia aperta Figura 5-1: i prezzi relativi determinano la produzione dell’economia Rette di isovalore

  8. Un modello generale di economia aperta Produzione di F, QF Q1 VV1(PC/PF)1 Q2 Produzione di C, QC Figura 5-2: misura in cui l’aumento nel prezzo relativo dei vestiti influenza l’offerta relativa VV2(PC/PF)2 TT

  9. Un modello generale di economia aperta • Quindi se (PC / PF) aumenta la retta di isovalore diventa più inclinata e diviene tangente alla frontiera delle possibilità produttive in un punto in cui la cobinazione produttiva è composta da più C e meno F • Si è così’ ottenuta la curva di offerta relativa RS, in base alla quale al crescere di (PC / PF) aumenta la quantità offerta di C in rapporto a F (QC /QF)

  10. Un modello generale di economia aperta • Prezzi relativi e domanda • Il valore del consumo di un’economia è pari al valore della sua produzione: PCQC+ PFQF = PCDC + PFDF = V • Cioè il valore della produzione e il valore del consumo devono stare sulla stessa retta di isovalore • La selezione del punto lungo la retta di isovalore su cui un’economia va a collocarsi dipende quindi dai gusti dei suoi consumatori, che possono essere rappresentati graficamente mediante una serie di curve d’indifferenza

  11. Un modello generale di economia aperta • Curve d’indifferenza • Individuano combinazioni di consumo di clothing (C) e food (F) che danno all’individuo lo stesso livello di soddisfazione (lo lasciano nelle stesse condizioni di benessere) • Hanno tre proprietà: • inclinazione negativa: se un individuo deve rinunciare al consumo di F richede un aumento del consumo di C per mantenere lo stesso livello di soddisfazione • più si trovano in alto e a destra, maggiore è il livello di utilità a cui corrispondono: maggiori quantità consumate di entrambi i beni forniscono un livello di soddisfazione più elevato • mano a mano che ci si sposta verso destra diventano più piatte: al crescere della quantità consumata di un bene e al diminuire della quantità consumata dell’altro bene, aumenta l’utilità fornita al margine dal bene il cui consumo si riduce e occorre quindi un numero maggiore di unità del bene il cui consumo aumenta per compensare la perdita di utilità derivante dal bene il cui consumo si riduce

  12. Un modello generale di economia aperta Produzione di F, QF Importazioni di F Q D TT Produzione di C, QC Esportazioni di C Figura 5-3: produzione, consumo e commercio internazionale nel modello generale Curve d’indifferenza

  13. Un modello generale di economia aperta Produzione di F, QF D2 D1 Q1 Q2 VV1(PC/PF)1 VV2(PC/PF)2 TT Produzione di C, QC Figura 5-4: effetto di un incremento del prezzo relativo dei vestiti

  14. Un modello generale di economia aperta • Se il prezzo relativo dei vestiti, PC/PF , aumenta, le decisioni di consumo dell’economia si spostano da D1 a D2. • Il movimento da D1 a D2 riflette due effetti: • effetto di reddito: l’economia si sposta su una curva di indifferenza più alta, indicativa di un maggiore benessere, perchè è esportarice netta del bene il cui prezzo aumenta; nel caso specifico, ciò consente di ottenere più F in cambio di un’unità di C esportato (migliore ragione di scambio, v. prossima slide); a segutio di ciò l’economia tende a consumare maggiori quantità di entrambi i beni • effetto di sostituzione: il cambiamento die prezzi relativi conduce a uno spostamento, lungo la curva di indifferenza, nella direzione di un minor consumo del bene il cui prezzo è aumentato e di un maggior consumo dell’altro bene • E’ possibile che l’effetto di reddito sia così forte che, all’aumentare di PC/PF, si verifichi l’aumento del consumo di entrambi i beni, tuttavia l’effetto sostituzione fa sì’ che comunque si riduca il rapporto tra consumo di C e consumo di F; sussiste quindi una relazione negativa tra prezzi relativi e domanda relativa, RD

  15. Un modello generale di economia aperta • L’effetto di benessere di variazioni nelle ragioni di scambio • Ragione di scambio • Prezzo del bene che un paese inizialmente esporta diviso per il prezzo del bene che lo stesso paese inizialmente importa • Un aumento della ragione di scambio determina per il paese che lo sperimenta un miglioramento di benessere, mentre una sua riduzione determina un peggioramento di benessere: aumento della ragione di scambio significa che si possono ottenere più unità del bene importato per ogni unità del bene esportato (aumenta il potere d’acquisto del paese esportatore)

  16. Un modello generale di economia aperta • Determinazione dei prezzi relativi • Supponiamo che l’economia mondiale sia costituita da due paesi: • A (che esporta C) • La sua ragione di scambio è misurata da PC/PF • Le quantità che produce di C e F sono rispettivamente QCe QF • B (che esporta F) • La sua ragione di scambio è misurata da PF/PC • Le quantità che produce di C e F sono rispettivamente Q*Ce Q*F

  17. Un modello generale di economia aperta • Per determinare PC/PF , bisogna trovare l’intersezione tra l’offerta mondiale relativa e la domanda mondiale relativa di vestiti • La curva di offerta relativa mondiale (RS) è crescente perché un incremento di PC/PF induce entrambi i paesi a produrre più C in rapporto a F • La curva di domanda relativa mondiale (RD) è decrescente perché un incremento di PC/PF induce entrambi i paesi a riallocare il loro consumo da C a F

  18. Un modello generale di economia aperta Prezzo relativo de C, PC/PF RS Quantità relativa di C , QC +Q*C QF + Q*F 1 (PC/PF)1 RD Figura 5-5: offerta e domanda relative mondiali

  19. Un modello generale di economia aperta • Crescita economica: uno spostamento della curva RS • La crescita economica nel resto del mondo è positiva o negativa per il nostro paese? • Potrebbe avere effetti positivi per la nostra economia perché allarga i mercati per le nostre esportazioni (cinesi come consumatori) • Potrebbe comportare una concorrenza più forte a danno delle nostre esportazioni (cinesi come produttori) • L’importanza per un paese della propria crescita economica è diminuita o aumentata dall’essere parte di un sistema economico mondiale strettamente integrato? • La crescita della capacità produttiva dovrebbe essere valorizzata dal fatto che un paese può vendere parte del proprio prodotto sul mercato mondiale • Ha minore valore quando i benefici della crescita vengono trasferiti ai paesi esteri piuttosto che rimanere all’interno del paese domestico

  20. Un modello generale di economia aperta • Crescita e frontiera delle possibilità produttive • La crescita economica può derivare da un aumento della dotazione delle risorse e/o dal miglioramento tecnologico (maggiore produttività a parità di risorse impiegate); in entrmbi i casi ciò si traduce in uno spostamento verso l’esterno della frontiera delle possibilità produttive (TT) del paese. Normalmente questo spostamento non è neutrale; esso è sbilanciato • Crescita sbilanciata • Ha luogo quando TT si sposta verso l’esterno più in una direzione che nell’altra • Può accadere per due ragioni: • il progresso tecnologico in un settore dell’economia (con conseguente innalzamento della produttività in quel settore rispetto al resto dell’economia) • l’incremento nel paese della dotazione di un fattore produttivo (che provoca un’espansione maggiore nella direzione del settore che impiega con più intensità quel fattore: effetto Rybczynsky)

  21. Un modello generale di economia aperta Produzione di F, QF Produzione di F, QF TT1 TT1 TT2 TT2 Produzione di C, QC Produzione di C, QC (a) Crescita sbilanciata verso C (b) Crescita sbilanciata verso F Figura 5-6: crescita sbilanciata

  22. Un modello generale di economia aperta • Crescita sbilanciata • La crescita aumenta le possibilità di produzione di entrambi i beni, ma a parità di prezzi relativi (cioè per una stessa pendenza della retta di isovalore) in generale si verifica che una crescita sbilanciata verso il settore C si traduce in un aumento dell’offerta relativa di C; vicevera una crescita sbilanciata verso il settore F si traduce in una riduzione dell’offerta relativa di C (aumento dell’offerta relativa di F) • Date queste relazioni, una crescita fortemente sbilanciata verso il settore C, ovunque si verifichi, determina un aumento dell’offerta relativa mondiale di C e una riduzione dell’offerta relativa mondiale di F, con un conseguente abbassamento del prezzo relativo di C (e un aumento del prezzo relativo di F): peggiora il benessere del paese che esporta C; migliora il benessere del paese che esporta F. Ciò che è quindi rilevante non è la crescita in se, ma la sua non neutralità

  23. Un modello generale di economia aperta • Offerta relativa e ragioni di scambio • Crescita sbilanciata verso le esportazioni: export biased growth • Espande in modo sproporzionato la frontiera delle possibilità produttive di un paese nella direzione del bene che questi esporta • Peggiora la ragione di scambio di un paese, a favore del resto del mondo • Crescita sbilanciata verso le importazioni: import biased growth • Espande in modo sproporzionato la frontiera delle possibilità produttive di un paese nella direzione del bene che questi importa • Migliora la ragione di scambio del paese, a danno del resto del mondo

  24. Un modello generale di economia aperta Prezzo relativo di C, PC/PF Prezzo relativo di C, PC/PF RS1 RS2 RS1 RS2 2 (PC/PF)2 (PC/PF)1 1 2 1 (PC/PF)1 (PC/PF)2 RD RD Quantità relativa di C , QC + Q*C QF + Q*F Quantità relativa di C , QC + Q*C QF + Q*F Figura 5-7: crescita e offerta relativa (a) Crescita sbilanciata verso C (b) Crescita sbilanciata verso F

  25. Un modello generale di economia aperta • Effetti internazionali della crescita • Una crescita che si verifichi nel resto del mondo sbilanciata verso le esportazioni (del resto del mondo) migliora la nostra ragione di scambio, mentre una crescita che si verifiche nel resto del mondo sbilanciata verso le importazioni (del resto del mondo) peggiora la nostra ragione di scambio. • Una crescita sbilanciata verso le esportazioni nel nostro paese peggiora la nostra ragione di scambio, riducendo il beneficio diretto della crescita, mentre una crescita sbilanciata verso le importazioni migliora la nostra ragione di scambio.

  26. Un modello generale di economia aperta • Effetti internazionali della crescita • Crescita sbilanciata verso le esportazioni: fatto positivo se vviene nel resto del mondo (migliora le nostre ragioni di scambio); fatto negativo se avviene nel nostro paese (peggiora le nostre ragioni di scambi) • Una crescita sbilanciata verso le importazioni: fatto negativo se avviene nel resto del mondo (peggiora la nostra ragione di scambio); fatto positivo se avviene nel nostro paese (migliora la nostra ragione di scambio)

  27. Un modello generale di economia aperta • Crescita che impoverisce • Una situazione nella quale la crescita di un paese povero sbilanciata verso le sue esportazioni può peggiorare la sua ragione di scambio al punto da rendere il suo livello di benessere inferiore rispetto al caso di mancata crescita • Può accadere solo in condizioni estreme: crescita fortemente sbilanciata verso le esportazioni combinata con curve RS e RD molto ripide. • E’ considerata dagli economisti più come una possibilità teorica che effettiva.

  28. Un modello generale di economia aperta Tabella 5-1: Tasso medio annuo di variazione percentuale delle ragioni di scambio: declino della ragione di scambio dei PVS non esportatori di petrolio; possibili concause l’export biased growth in tali economie e l’import biased growth nei paesi utilizzatori di materie prime non oil (produzione nei paesi industriali di sostituti sintetici della materie prime naturali)

  29. I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD • La curva di domanda relativa mondiale può spostarsi a causa di: • mutamenti nei gusti dei consumatori • mutamenti nelle tecnologie • trasferimenti internazionali di reddito • I trasferimenti internazionali di reddito, come ad esempio il pagamento dei danni di guerra e gli aiuti esteri, possono influenzare la ragione di scambio di un paese attraverso uno spostamento della curva di domanda relativa mondiale. • Il problema dei trasferimenti • Come i trasferimenti internazionali influenzano le ragioni di scambio

  30. I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD • Il problema di come i trasferimenti internazionali di reddito influiscono sulle ragioni di scambio è stato sollevato, nel 1929, dalla discussione che vedeva contrapposti Keynes e Ohlin circa il “carico” che il pagamento die danni di guerra avrebbe comportato per la Germania, uscita sconfitta dalla I guerra mondiale • Keynes: la Germania per onorare i pagamenti imposti dai vincitori avrebbe dovvuto trovare i mezzi finanziari necessari esportando di più e importando di meno; per fare ciò avrebbe dovuto ridurre il prezzo delle proprie esportazioni rispetto a quello delle importazioni, incorrendo in una perdita di ragioni di scambio e con un conseguente aggravamento dell’onere diretto dell’esborso • Ohlin: La Germania avrebbe trovato le risorse per pagare i danni di guerra aumentando la pressione fiscale e riducendo di conseguenza la spesa complessiva, inclusa quella rivolta alle importazioni; inoltre, nella misura in cui tali pagamenti venivano redistribuiti nei paesi riceventi, sotto forma di minori tasse o maggiore spesa pubblica, ciò avrebbe in parte contribuito ad alimentare l’acquisto di beni tedeschi; sicchè la Germania avrebbe potuto aumentare le esportazioni e ridurre le importazioni senza incorrere in perdite di ragioni di scambio.

  31. I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD • Effetti di un trasferimento sulle ragioni di scambio: che aveva riagione? • Punto di vista di Ohlin. Quando i due paesi distribuiscono nelle stesse proporzioni sui beni oggetto di scambio internazionale le riduzioni (“Germania”) e i corrispondenti aumenti (“paesi vincitori”) di reddito: • lacurva RD mondiale non si sposta; non viè quindi motivo per modifiche nelle ragioni di scambio • Punto di vista di Keynes. Quando i due paesi non distribuiscono nelle stesse proporzioni i loro cambiamenti di spesa indotti dal trasferimento di reddito: • la curva RD mondiale si sposta e si modificano di conseguenza le ragioni di scambio. • La direzione dell’effetto sulle ragioni di scambio dipende dalla differenza esistente tra le strutture di spesa dei due paesi A e B

  32. I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD Prezzo relativo di C, PC/PF RS (PC/PF)1 1 2 (PC/PF)2 RD1 RD2 Quantità relativa di C, QC + Q*C QF + Q*F Figura 5-8: effetti di un trasferimento sulle ragioni di scambio

  33. I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD • Congetture sugli effetti dei trasferimenti sulle ragioni di scambio: trasferimento di reddito da paese A, esportare di clothing (bene C), a paese B, esportatore di food (bene F) • Se B distribuisce il maggiore reddito nell’acquisto di clothing (C) e food (F) nella stessa proporzione di A, la RD non si modifica e non vi sono effetti sulle ragioni di scambio (Ohlin was right) • Se il paese B destina all’acquisto di C (clothing) una frazione inferiore del reddito rispetto ad A (ha una propensione marginale alla spesa in clothing inferiore rispetto a B), allora a ogni dato prezzo relativo un trasferimento di reddito da A a B provoca una riduzione di RD (spostamento a sinistra della curva) e una conseguente contrazione della ragione di scambio, con coseguente perdita di ragione di scambio per il paese A (Keynes was right) • Se la propensione marginale alla spesa in C (clothing) è superiore nel paese B che nel paese A, RD si espande e la ragione di scambio di A migliora (Ohlin was right) • In effetti, gran parte dei paesi spendono una quota prevalente del loro reddito in beni prodotti localmente (è il punto di vista di Keynes) • Ciò non è necessariamente dovuto a differenze nei gusti, ma piuttosto all’esistenza di barriere agli scambi, naturali o artificiali

  34. I trasferimenti internazionali : spostamenti della curva RD • Ruolo dei beni non commerciati nel dare ragione a Keynes: tre beni C (clothing), F (food), T (taglio di capelli); quest’ultimo non commerciato internazionalmente. A e B hanno stessi gusti, indirizzando in uguale proporzione la loro spesa ai tre beni (una quota di 1/3 a ciascuno); pur in queste condizioni, in cui RD non ha motivo di muoversi, un trasferimento di reddito da A a B peggiora la ragione di scambio di A perchè si verifica uno spostamento di RS • In seguito al trasferimento di reddito la domanda relativa di clothing (C) in rapporto al food (F) non muta (poichè i due paesi destinano la stessa quota di spesa ai due beni); la RD non si sposta nel piano • Tuttavia in A si riduce la domanda di taglio di capelli; ciò induce uno spostamento di risorse da questo settore, la cui domanda è diminuita, al settore di clothing (bene C)la cui domanda è rimasta invariata (per la compensazione che la minor domanda del paese A trova nella maggior domanda del paese B); si ha un aumento della produzione del bene C • In B, la domanda ddel bene F (food) resta invariata (la maggior domanda del paese B viene compensata dalla minor domanda di A), ma aumenta la domanda di taglio di capelli; ciò provoca uno spostamento di risorse dalla produzione del bene F a taglio di capelli; si ha una riduzione della produzione di F • A seguito dei movimenti di risorse (dal settore dei beni non commerciati al settore esportatore in A e dal settore esportatore al settore dei beni non commerciati in B), si espande l’offerta relativa mondiale del bene C in rapporto al bene F, RS, con una conseguente perdita di ragioni di scambio per A • Keynes was right perchè i settori non commerciati concorrono con i settori esportatori nell’allocazione delle risorse produttive

  35. Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD • Dazi all’importazione e sussidi all’esportazione influenzano sia l’offerta che la domanda relative. • Effetti di un dazio su domanda e offerta relative • I dazi producono un cuneo tra i prezzi ai quali i beni sono commerciati internazionalmente (prezzi esterni) e i prezzi ai quali sono commerciati all’interno del paese (prezzi interni). • Le ragioni di scambio corrispondono a prezzi esterni, non interni.

  36. Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF RS2 RS1 1 (PC/PF)1 2 (PC/PF)2 RD2 RD1 Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F Figura 5-9: effetti di un dazio sulle ragioni di scambio

  37. Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD • Effetti di un sussidio all’esportazione • Dazi e sussidi all’esportazione vengono trattati spesso come politiche commerciali simili, ma hanno effetti opposti sulle ragioni di scambio. • Esempio: Supponiamo che A offra un sussidio del 20% sul valore dei vestiti esportati: • ciò produrrà un aumento del prezzo relativo interno dei vestiti in termini di cibo del 20%. • ciò indurrà i produttori di A a produrre più vestiti e meno cibo. • Un sussidio all’esportazione di A peggiora la sua ragione di scambio e migliora quella di B.

  38. Prezzo relativo dei vestiti, PC/PF RS2 RS1 1 (PC/PF)1 2 (PC/PF)2 RD1 Quantità relativa di vestiti, QC + Q*C QF + Q*F Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD Figura 5-10: effetti di un sussidio sulle ragioni di scambio RD2

  39. Dazi e sussidi all’esportazione: spostamenti simultanei di RS e RD • Implicazioni degli effetti sulle ragioni di scambio: chi ci guadagna e chi ci perde? • La distribuzione internazionale del reddito • Se A (paese grande) impone un dazio, il suo benessere aumenta fintanto che il dazio non è troppo elevato, mentre il benessere di B diminuisce. • Se A offre un sussidio all’esportazione, il suo benessere peggiora, mentre migliora quello di B. • La distribuzione del reddito all’interno dei paesi • Un dazio (sussidio) ha l’effetto diretto di aumentare il prezzo relativo interno del bene importato (esportato). • Dazi e sussidi all’esportazione possono generare effetti perversi sui prezzi interni (Paradosso di Metzler).

  40. Sommario • Il modello generale di commercio internazionale fornisce un quadro di riferimento che può essere utilizzato per l’analisi di una vasta gamma di questioni internazionali e che ammette i modelli precedenti di commercio internazionale come casi speciali. • Le ragioni di scambio di un paese sono determinate dall’intersezione tra le curve di offerta e di domanda relative mondiali. • La crescita economica normalmente è sbilanciata. Una crescita sbilanciata verso le esportazioni (importazioni) peggiora (migliora) la ragione di scambio.

  41. Sommario • I trasferimenti internazionali di reddito possono influenzare la ragione di scambio di un paese, qualora determinano uno spostamento della curva di domanda relativa mondiale. • I dazi all’importazione ed i sussidi all’esportazione influenzano sia la domanda che l’offerta relativa. • L’effetto sulle ragioni di scambio di un sussidio all’ esportazione rappresenta un danno per il paese esportatore ed un beneficio per il resto del mondo, un dazio produce l’effetto contrario. • Entrambi gli strumenti di politica commerciale hanno rilevanti effetti di redistribuzione del reddito all’interno dei paesi.

  42. Importazioni di A, DF - QF Importa- zioni desiderate di cibo T PC/PF O Esportazioni desiderate di vestiti Esportazioni di A, QC - DC Appendice: rappresentazione dell’equilibrio internazionale mediante le curve di offerta reciproca Figura 5A-1: commercio internazionale desiderato dal paese A per dati prezzi relativi

  43. Appendice: rappresentazione dell’equilibrio internazionale mediante le curve di offerta reciproca Importazioni di A, DF - QF C T2 T1 O Esportazioni di A, QC - DC Figura 5A-2: curva di offerta di A

  44. Appendice: rappresentazione dell’equilibrio internazionale mediante le curve di offerta reciproca Esportazioni di B, Q*F – D*F F O Importazioni di B, D*C – Q*C Figura 5A-3: curva di offerta di B

  45. Appendice: rappresentazione dell’equilibrio internazionale mediante le curve di offerta reciproca Importazioni di cibo di A, DF– QF Esportazioni di cibo di B, Q*F – D*F C F E Y O X Esportazioni di vestiti di A, QC – DC Importazioni di vestiti di B, D*C – Q*C Figura 5A-4: equilibrio delle curve di offerta reciproca

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