1 / 42

ASMA E BPCO

ASMA E BPCO. QUALE FARMACO E PERCHE’. Classificazione di Gravità prima dell’inizio del trattamento. CLASSIFICAZIONE DI GRAVIT À Caratteristiche cliniche in assenza di terapia. FEV 1 o PEF. Sintomi notturni. Sintomi. Continui Attività fisica limitata. STEP 4 Grave Persistente.

tillie
Télécharger la présentation

ASMA E BPCO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ASMA E BPCO QUALE FARMACO E PERCHE’

  2. Classificazione di Gravità prima dell’inizio del trattamento CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ Caratteristiche cliniche in assenza di terapia FEV1 o PEF Sintomi notturni Sintomi Continui Attività fisica limitata STEP 4 Grave Persistente FEV1 £ 60% predetto Variabilità PEF> 30% Frequenti STEP 3 Moderato Persistente Quotidiani Attacchi che limitano L’attività FEV1 60 - 80% predetto Variabilità PEF > 30% > 1 volta Alla settimana STEP 2 Lieve Persistente FEV1 ³ 80% predetto Variabilità PEF 20-30% > 1 volta/settimana ma < 1 volta / giorno > 2 volte al mese STEP 1 Intermittente FEV1 ³ 80% predetto Variabilita PEF < 20% £ 2 volte al mese < 1 volta/settimana La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità

  3. TERAPIA FARMACOLOGICA Farmaci per il controllo dell’asma • Glucocorticosteroidi inalatori • ICS + ß2-agonisti a lunga durata d’azione • Antagonisti recettoriali dei leucotrieni In sottogruppi • Anti-IgE (omalizumab) • Glucocorticosteroidi orali • Metilxantine a lento rilascio • Cromoni

  4. Dosebassa Dose intermedia Dose Alta 200 – 500 >500 – 1000 >1000 – 2000 200 – 400 >400 – 800 >800 – 1600 500 - 1000 >2000 100 - 250 >250 - 500 >500 - 1000 TERAPIA FARMACOLOGICA DOSI QUOTIDIANE (in mcg) COMPARATIVE DI CORTICOSTEROIDI PER VIA INALATORIA FARMACO ADULTI Beclometasone dipropionato Budesonide Flunisolide >1000 – 2000 Fluticasone

  5. TERAPIA FARMACOLOGICA BETA-2 STIMOLANTI SABA: SALBUTAMOLO, TERBUTALINA, FENOTERO- LO. LABA: FORMOTEROLO, SALMETEROLO.

  6. TERAPIA FARMACOLOGICA ANTILEUCOTRIENI MONTELUKAST ZAFIRLUKAST PARTICOLARMENTE INDICATI NELLA RINITE ALLERGICA, CON O SENZA ASMA, ASMA DA SFORZO, ASMA DEL BAMBI- NO.

  7. TERAPIA FARMACOLOGICA ANTICORPI ANTI-Ig E OMALIZUMAB: ANTICORPO MONOCLONALE SINTETICO CHE IMPEDISCE ALLE Ig E DI LE- GARSI AI MASTOCITI. E’ INDICATO NELL’ASMA ALLERGICO SEVERO-MODERATO RESISTENTE AGLI STEROIDI INALATORI. SI SOMMINISTRA PER VIA SOTTOCUTANEA NEI PAZIENTI > 12 AN- NI DI ETA’.

  8. TERAPIA FARMACOLOGICA • Ad oggi, i glucocorticosteroidi inalatori sono i più efficaci farmaci per il controllo dell’asma e sono raccomandati per l’asma persisten- te ad ogni livello di gravità. • I corticosteroidi inalatori: • Riducono la mortalità per asma • Prevengono le riacutizzazioni • Controllano i sintomi e l’uso addizionale di farmaco d’emergenza • Migliorano la funzione polmonare • Riducono l’infiammazione bronchiale e possono ridurre il rimodellamento

  9. TERAPIA FARMACOLOGICA Farmaci per il sollievo dei sintomi: • ß2-agonisti inalatori a rapida azione • Glucocorticosteroidi sistemici • Anticolinergici • Metilxantine ad azione rapida

  10. APPROCCIO PROGRESSIVO ALLA TERAPIA DELL’ASMA NELL’ADULTO STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 Opzione principale β2-agonisti a breve azione al bisogno CSI a bassa dose CSI a bassa dose + LABA CSI a media dose + LABA CSI a alta dose + LABA Altre opzioni (in ordine decrescente di efficacia) Anti-leucotrieni * Cromoni CSI a bassa dose + anti-leucotrieni * CSI a bassa dose + teofilline-LR CSI a dose medio-alta aggiungere 1 o più: Anti-leucotrieni Teofilline-LR aggiungere 1 o più: Anti-leucotrieni Anti-IgE (omalizumab) ** Teofilline-LR CS orali β2-agonisti a breve azione al bisogno Programma di educazione Controllo ambientale e Immunoterapia, quando indicati CSI = corticosteroidi inalatori; LABA = long-acting β2-agonisti; LR = a lento rilascio * nei pazienti con asma e rinite rispondono bene agli anti-leucotrieni ** nei pazienti allergici ad allergeni perenni e con livelli di IgE totali sieriche compresi tra 30 e 700 U/ml

  11. Stabilire piani per il trattamentoa lungo termine dell’asma nell’adulto • La decisione di iniziare un trattamento regolare dipende dalla gravità dell’asma al momento della prima osservazione, e dalla frequenza e gravità delle riacutizzazioni • Un approccio progressivo a “step” alla terapia farmacologica è consigliato, scegliendo le opzioni migliori (per quel paziente) all’interno dello step prescelto sulla base della gravità • L’adeguamento della terapia nel tempo si deve basare sul raggiungimento del controllo dell’asma, e prevede variazioni di trattamento tra step (sia in step-up che in step-down) o all’interno dello stesso step • Lo scopo è di raggiungere gli obiettivi della terapia con la minore quantità possibile di farmaci e con gli schemi terapeutici più semplici

  12. Stabilire piani per il trattamentoa lungo termine dell’asma nell’adulto • La scelta del trattamento nel paziente alla prima osservazionedovrebbe essere guidata da: • Gravità dell’asma • Proprietà farmacologiche e disponibilità delle varie formulazioni dei farmaci antiasmatici • Considerazioni di costo-efficacia • Valutazione della aderenza del paziente al piano di trattamento • Iniziare con lo step 2 o 3, a seconda della gravità della malattia: mentre il controllo a lungo termine può non essere differente iniziando la terapia con step 2 o 3, si può ottenere un più rapido raggiungimento del controllo iniziando con lo step 3

  13. Farmaci antiasmatici raccomandati Step 1: Adulti Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2– agonisti a rapida azione q.o., in uso occasionale.

  14. Farmaci antiasmatici raccomandati Step 2: Adulti Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2- agonisti a rapida azione q.o., in uso occasionale.

  15. Farmaci antiasmatici raccomandati Step 3: Adulti Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2– agonisti a rapida azione q.o., in uso occasionale.

  16. Farmaci antiasmatici raccomandati Step 4: Adulti Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2– agonisti a rapida azione q.o., in uso occasionale.

  17. Farmaci antiasmatici raccomandatiStep 5: Adulti Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2- agonisti a rapida azione q.o., in uso occasionale.

  18. ASMA RIACUTIZZATO • Le riacutizzazioni di asma consistono in un marcato, spesso progressivo deterioramento dei sintomi di asma e dell’ostruzione bronchiale, che compaiono nello spazio di ore o giorni, e che possono durare fino a settimane. • Dovrebbero essere distinte dai periodi di scarso controllo dell’asma

  19. CAUSE DI RIACUTIZZAZIONEDELL’ASMA • Infezioni delle vie respiratorie • Virus (RV,RS, metapneumovirus) • Germi atipici (Micoplasma pn., Clamidia pn.) • Allergeni • Inquinanti atmosferici interni (fumo, ecc..) ed esterni (urbani, industriali, ecc..) • Esercizio fisico • Fattori meteorologici • Farmaci • Alimenti

  20. CAUSE DI RIACUTIZZAZIONEDELL’ASMA • Le infezioni virali sono causa frequente di riacutizzazioni asmatiche • I soggetti asmatici sono più suscettibili all’infezione da rinovirus • È dimostrato un sinergismo tra infezioni virali ed esposizione ad allergeni nell’indurre le riacutizzazioni e nel determinare la gravità delle riacutizzazioni

  21. TRATTAMENTO DELLE RIACUTIZZAZIONI LIEVI Le riacutizzazioni lievi-moderate possono essere trattate con successo ambulatoriamente. I cardini del trattamento sono: • Broncodilatatori short-acting, da 2 a 4 puffs ogni 3-4 ore. • Corticosteroidi per os, brevi cicli di 3-5 giorni. Dal punto di vista dell’efficacia, non vi è necessità di riduzione graduale della dose.

  22. TRATTAMENTO DELLE RIACUTIZZAZIONI LIEVI • Tre revisioni sistematiche hanno evidenziato che l’uso dei CSI ad alte dosi ripetute riduce si- gnificativamente i tempi di recupero, la ne- cessità di ricovero e migliora la funzione re- spiratoria, rispetto al trattamento con steroidi per os. • L’uso dei CSI ad alta dose può essere una valida alternativa all’uso di CS per via generale nelle riacutizzazioni lievi-moderate (A)

  23. IL TRATTAMENTO DELLE RIACUTIZZAZIONI LIEVI Valutazione iniziale Anamnesi, esame obiettivo (eloquio, FC, FR), PEF Trattamento iniziale 2 agonisti a breve durata d’azione (da 2 a 4 puffs ogni 3-4 ore) Corticosteroidi sistemici o per via inalatoria ad alte dosi Risposta buona Risposta incompleta o scarsa Asma severo o a rischio di morte Terapia domiciliare (controllo a breve) Invio in Ospedale

  24. IL TRATTAMENTO DELLE RIACUTIZZAZIONI SEVERE § Le riacutizzazioni gravi sono emergenze mediche potenzialmente fatali ’ § L’ assistenza deve essere immediata e il trattamento deve essere somministrato in un ospedale o in preferenzialmente un Pronto Soccorso contiguo ad un ospedale, per motivi di sicurezza

  25. IL TRATTAMENTO DELLE RIACUTIZZAZIONI SEVERE • Somministrazione ripetuta di ß2-agonisti a rapida insorgenza d’azione con dosaggio in relazione alla gravità • Nei casi più gravi, terapia con corticosteroidi per via sistemicaed ossigenoterapia • Frequente monitoraggio, con valutazione della funzione respiratoria e della saturazione arteriosa o dell’emogasanalisi

  26. IL TRATTAMENTO DELLE RIACUTIZZAZIONI SEVERE Valutazione iniziale Anamnesi, esame obiettivo, EGA, PEF o VEMS Trattamento iniziale Broncodilatatori ; cortisonici sistemici, O se necessario 2 Buona risposta Risposta incompleta/cattiva Insufficienza respiratoria Osservazione Consulenza specialistica pneumologica per almeno 1 ora Buona risposta Cattiva risposta Se stabile, dimissione con Ricovero Dimissione consiglio di Ricovero in controllo Pneumologia UTIR o specialistico Valutazione funzionale Unit à di Terapia Intensiva entro 20gg

  27. Classificazione spirometrica(*) di gravità (*) Basata sulla spirometria post-broncodilatatore

  28. Riduzione attiva dei fattori di rischio; vaccinazione antinfluenzale, vacc. anti-pneumococcica Aggiungerebroncodilatatori a breve durata d’azione (quando necessario) Terapia della BPCO in base allo stadio I: Lieve II: Moderato III: Grave IV: Molto Grave Aggiungere un trattamento regolare con uno o più (quando necessario) broncodilatatori a lunga durata d’azione; Aggiungere riabilitazione Aggiungere glucocorticosteroidi inalatori in caso di ripetute riacutizzazioni Aggiungere ossigeno-terapia a lungo termine in caso di insufficienza respiratoriaPrendere in cosiderazione la terapia chirurgica

  29. TRATTAMENTO FARMACOLOGICODELLA BPCO BRONCODILATATORI: BETA2 STIMOLANTI S.A.(SALBUTAMOLO, FENOTEROLO, TERBUTALINA). BETA2 STIMOLANTI L.A.(SALMETEROLO, FORMOTERO- LO). ANTICOLINERGICI (IPRATROPIO, OXITROPIO, TIOTRO- PIO). STEROIDI: TOPICI INALATORI (BUDESONIDE, FLUTICASONE, BE- CLOMETASONE, FLUNISOLIDE). STEROIDI ORALI (PREDNISONE ECC.)

  30. TRATTAMENTO FARMACOLOGICODELLA BPCO OSSIGENOTERAPIA A LUNGO TERMINE ( > 15 ORE AL DI ) SI INSTAURA SE LA PaO2 E’ INFERIORE A 55 mmhg OP- PURE SE LA PaO2 E’ COMPRESA TRA 55 E 60 mmhg SE E’ PRESENTE IMPEGNO CARDIACO ( EDEMI DECLIVI, PO- LICITEMIA CON EMATOCRITO > 55%, IPERTENSIONE POLMONARE). OBIETTIVO E’ RIPORTARE LA CONCENTRAZIONE DI O2 AD UN VALORE DI 60 mmhg:

  31. BRONCODILATATORI I SABA VANNO USATI AL BISOGNO, SENZA ECCEDE- RE, IN TUTTI GLI STADI DELLE LINEE GOLD. I LABA VANNO USATI AD INTERVALLI REGOLARI DI 12 ORE DAL 2° AL 4° STADIO DELLE LINEE GOLD. IL TIOTROPIO VA USATO IN UNICA SOMMINISTRA- ZIONE QUOTIDIANA DA SOLO O IN ASSOCIAZIONE CON I LABA NEGLI STESSI STADI.

  32. STUDIO INSPIRE STUDIO COMPARATIVO TRA SALMETEROLO-FLUTICA- SONE E TIOTROPIO BROMURO INTEMA DI RIACUTIZ- ZAZIONE DI BPCO GRAVE. I PAZIENTI CON SAL-FLU HANNO AVUTO UN TASSO DI MORTALITA’ A 2 ANNI INFERIORE RISPETTO A QUELLI TRATTATI CON TIOTROPIO. C’E’ STATA UNA MIGLIOR QUALITA’ DI VITA NEI PA- ZIENTI CHE ASSUMEVANO L’ASSOCIAZIONE PRECOSTI- TUITA. SI E’ OSSERVATO UN MAGGIOR NUMERO DI PZ. CHE HANNO ABBANDONATO LO STUDIO NEL BRACCIO TIO.

  33. CORTICOSTEROIDI TOPICI INALATORI: BUDESONIDE FLUTICASONE BECLOMETASONE FLUNISOLIDE SI USANO DAL TERZO STADIO DELLE LINEE GOLD. SISTEMICI ORALI: PREDNISONE DA USARE NELLE FORME GRAVI E IN CASO DI RIACUTIZZAZIONI, SE IL VEMS E’ < 50% DEL TEORICO.

  34. ASSOCIAZIONI PRECOSTITUITEDI LABA E STEROIDI E’ PIU’ CONVENIENTE USARE ASSOCIAZIONI PRECO- STITUITE DI LABA E STEROIDI PIUTTOSTO CHE COM- BINAZIONI ESTEMPORANEE, IN QUANTO SI USUFRUI- SCE DI UN SINERGISMO DI POTENZIAMENTO. GLI STEROIDI, INFATTI, FAREBBERO AUMENTARE LA POPOLAZIONE RECETTORIALE BETA2, ED I LABA FA- CILITEREBBERO LA PENETRAZIONE A LIVELLO NU- CLEARE DEGLI STIMOLI CHE GIUNGONO SUI RECET- TORI LOCALIZZATI SULLA SUPERFICIE CELLULARE.

  35. EFFETTI POSITIVI DELLA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA NELLA BPCO • MIGLIORA LA TOLLERANZA ALL’ESERCIZIO FISICO • RIDUCE LA DISPNEA • MIGLIORA LA QUALITA’ DELLA VITA • RIDUCE IL NUMERO DI OSPEDALIZZAZIONI • MIGLIORA LA SOPRAVVIVENZA • MIGLIORA LO STATO ANSIOSO-DEPRESSIVO

  36. CAUSE DI RIACUTIZZAZIONE • INFEZIONI DELL’ALBERO TRACHEOBRONCHIALE • INCREMENTO DELL’INQUINAMENTO AMBIENTALE • CAUSE NON IDENTIFICATE

  37. PREVENZIONE RIACUTIZZAZIONI • EVITARE ESPOSIZIONI NOCIVE • VACCINAZIONE ANTIINFLUENZALE • VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA

  38. VALUTAZIONE DELLA GRAVITA’ DI UNA RIACUTIZZAZIONE SPIROMETRIA: UN PEF < 100 L/MIN. OPPURE UN VEMS < 1 L. SONO INDICI DI RIACUTIZZAZIONE SEVERA. EMOGASANALISI: PaO2 < 60 mmhg; SpO2 < 90% PaCO2 > 50 mmhg IN ARIA AMBIENTE SONO INDICE DI INSUF- FICIENZA RESPIRATORIA. PaO2 < 50 mmhg; PaCO2 > 70 mmhg; Ph < 7.30 SUGGERISCO- NO LA PRESENZA DI UNA RIACUTIZZAZIONE CHE RI- CHIEDE UNO STRETTO MONITORAGGIO O UN TRATTA- MENTO IN UN REPARTO INTENSIVO.

  39. RIACUTIZZAZIONE INFETTIVA • AUMENTO VOLUME ESCREATO • AUMENTO PURULENZA ESCREATO • DISPNEA • FEBBRE (PUO’ ESSERE ASSENTE)

  40. TRATTAMENTO FARMACOLOGICORIACUTIZZAZIONI BRONCODILATATORI: AUMENTARE DOSE E/O FREQUEN- ZA DI SOMMINISTRAZIONE DEI BETA2 STIMOLANTI ED E- VENTUALMENTE AGGIUNGERE TIOTROPIO. GLUCOCORTICOIDI: OTTIMIZZARE LA DOSE DEGLI STE- ROIDI TOPICI E, SE IL VEMS E’ < 50% DEL TEORICO, AG- GIUNGERE PREDNISONE PER OS: 40 MG/DIE X 10 GG. ANTIBIOTICI: IN CASO DI RIACUTIZZAZIONI SU BASE IN- FETTIVA USARE CHEMIOTERAPICI EFFICACI (PENICILLI- NE, CEFALOSPORINE, MACROLIDI, FLUOROCHINOLONI).

  41. FLORA MICROBICA NELLA BPCO RIACUTIZZATA • STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE • HEMOPHILUS INFLUENZAE • MORAXELLA • STAFILOCOCCO • PSEUDOMONAS • KLEBSIELLA • CHLAMIDIA PNEUMONIAE

  42. CRITERI PER OSPEDALIZZAZIONE • PAZIENTE CON GRAVI COMORBILITA’ • ARITMIA SERIA DI RECENTE INSORGENZA • INCERTEZZA DIAGNOSTICA • ETA’ AVANZATA • INSUFFICIENTE SUPPORTO FAMILIARE • MARCATO PEGGIORAMENTO DEI SINTOMI • ASSENZA DI MIGLIORAMENTO CON CURE

More Related