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La situazione sociolinguistica italiana

La situazione sociolinguistica italiana. La riuscita o meno della comunicazione è fortemente condizionata dalle asimmetrie linguistico-culturali fra i partecipanti allo scambio comunicativo Sociolinguistica : analisi dei fatti linguistici in funzione dei dati di sfondo socioculturali

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La situazione sociolinguistica italiana

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Presentation Transcript


  1. La situazione sociolinguistica italiana • La riuscita o meno della comunicazione è fortemente condizionata dalle asimmetrie linguistico-culturali fra i partecipanti allo scambio comunicativo • Sociolinguistica: analisi dei fatti linguistici in funzione dei dati di sfondo socioculturali • Variazione diatopica, diastratica, diafasica, diamesica

  2. La lingua italiana e i nuovi mezzi di comunicazione • Centralità della dimensione dialogica nella scrittura elettronica attuale • Comunicazione sincrona, paragonabile al parlato faccia a faccia o telefonico

  3. Broadcasting/network • Broadcasting: modalità di una comunicazione in cui l’emittente è uno e i destinatari sono molti, con scarse possibilità di rispondere sullo stesso canale, come accade nei media classici, giornali, radio, televisione

  4. Broadcasting/network • Network: molteplicità di emittenti e destinatari tutti legati fra loro, pronti a scambiarsi i ruoli

  5. Teorie sulle comunicazioni di massa • Teoria ipodermica (o bullett theory): suppone che l’azione delle comunicazioni di massa consista in una sorta di iniezione di idee e comportamenti su un pubblico di massa sostanzialmente passivo • Es. grandi campagne propagandistiche ‘amministrative’ promosse da uno stato o da qualche sua grande agenzia

  6. Teorie sulle comunicazioni di massa • La teoria critica (Scuola di Francoforte) Horkheimer, Adorno, Marcuse: comunicazioni di massa come strumento di potere

  7. Teorie sulle comunicazioni di massa • L’approccio empirico: il destinatario influisce fortemente sulla comunicazione che riceve • Usi e gratificazioni: gli spettatori e i lettori usano in maniera abbastanza libera i media, li manipolano Le gratificazioni non derivano solo dal contenuto dei media, ma anche: i) dal tipo di esposizione a un dato medium; ii) dal contesto sociale in cui si consuma la fruizione

  8. Teorie sulle comunicazioni di massa • Le prospettive più recenti hanno abbandonato l’idea di effetti veloci, isolabili, molto potenti a breve termine su spettatori passivi “le comunicazioni non influenzano direttamente il comportamento esplicito, piuttosto esse tendono a modificare la maniera in cui il destinatario struttura la propria immagine dell’ambiente” (Roberts 1972: 371)

  9. Teorie sulle comunicazioni di massa • Agenda setting “In conseguenza dell’azione dei giornali, della televisione e degli altri mezzi di informazione, il pubblico è consapevole o ignora, dà attenzione oppure trascura, enfatizza o neglige, elementi specifici degli scenari pubblici […]. L’ipotesi dell’agenda setting non sostiene che i media cercano di persuadere. […] I media, descrivendo e precisando la realtà esterna, presentano al pubblico una lista di ciò intorno a cui avere un’opinione e discutere. […] L’assunto fondamentale dell’agenda setting è che la comprensione che la gente ha di gran parte della realtà sociale è mediata dai media” (Shaw 1978: 96)

  10. Teorie sulle comunicazioni di massa • Mass media e gioco I giochi strategici reciproci di spettatore, programmatore, pubblicitario determinano l’uso effettivo della televisione

  11. Teorie sulle comunicazioni di massa • Notiziabilità: criterio con cui i media scelgono gli argomenti di cui parlare e il loro peso relativo Criteri sostantivi: • grado e livello gerarchico dei soggetti coinvolti nell’evento notiziabile • Impatto sulla nazione e interesse nazionale • Quantità delle persone che l’evento coinvolge • Rilevanza e significatività dell’evento rispetto agli sviluppi futuri di una determinata situazione

  12. Teorie sulle comunicazioni di massa Criteri relativi al prodotto: • quanto l’evento è accessibile ai giornalisti; quanto è tecnicamente trattabile nelle forme giornalistiche consuete; se esso è già strutturato; se richiede grande dispendio di mezzi per coprirlo • Brevità; • Ideologia della notizia; • Novità o freschezza della notizia; • Qualità; • Rapporto con il bilanciamento del notiziario

  13. Teorie sulle comunicazioni di massa Criteri relativi al mezzo: • qualità del materiale visivo • Frequenza • Formato

  14. Teorie sulle comunicazioni di massa Criteri relativi al pubblico: • Linguaggio • Difficoltà del tema • Struttura narrativa • Protezione nei confronti della sensibilità del pubblico • Rapporto fra pubblico e mezzo: i) notizie che favoriscono l’identificazione; ii) notizie di servizio; iii) notizie di intrattenimento

  15. Teorie sulle comunicazioni di massa Criteri relativi alla concorrenza: • ricerca dell’esclusiva; • Individuazione; • Definizione di standard professionali

  16. Teorie sulle comunicazioni di massa • Fattoidi “Factoid è un bellissimo neologismo americano per indicare il fatto di cronaca romanzato, cioè raccontato in maniera artefatta dal cronista: un fatto che sembra un fatto e non lo è (il suffisso -oide vale ‘simile’); neologismo da adottare in italiano, considerando quanti ‘fatti’ letti sui giornali sono in realtà ‘fattoidi’” (Lepri 1998)

  17. Teorie sulle comunicazioni di massa • Analisi del contenuto: tecnica di ricerca in grado di fornire una descrizione obiettiva, quantitativa e sistematica del contenuto manifesto della comunicazione Tipologia (Franco Rositi): i) Le unità di classificazione coincidono con gli elementi ‘significanti’ o con gli elementi della struttura linguistica;

  18. Teorie sulle comunicazioni di massa ii) Le unità di classificazione non hanno una riconoscibilità linguistica a livello dei significanti e possiedono, tuttavia, all’interno dell’unità di contesto, un’evidenza particolarmente elevata; iii) Non vi è scomposizione di elementi, ma l’unità di classificazione coincide con l’unità di contesto

  19. Teorie sulle comunicazioni di massa • I generi “Possiamo definire genere un’organizzazione di un testo che si realizza mediante una tipica e caratterizzante struttura narrativa, con un’implicita logica interna e funzionale degli elementi che vi compaiono e che ne sono tratto immediatamente riconoscibile” (Livolsi 1994) • format

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