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Qual’è la situazione?

Qual’è la situazione?. Esistenza di una molteplicità di teorie e di approcci Quali teorie studiamo? non tutte Alcune “visioni” o teorie significative storico cognitivo progettuale Esistenza di un pluralismo nella mappatura delle stesse teorie. Relazioni. Ambiente. Attori.

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Qual’è la situazione?

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Presentation Transcript


  1. Qual’è la situazione? • Esistenza di una molteplicità di teorie e di approcci Quali teorie studiamo? • non tutte • Alcune “visioni” o teorie significative • storico • cognitivo • progettuale Esistenza di un pluralismo nella mappatura delle stesse teorie

  2. Relazioni Ambiente Attori Le tre dimensioni dell’Organizzazione

  3. Relazioni Ambiente Attori Le tre dimensioni dell’organizzazione Adesso siamo qui

  4. Teoria dell’organizzazione scientifica del lavoro (Taylor) • Teoria della direzione amministrativa (Fayol) • Teoria burocratica (Weber)

  5. Quale “visione” di Organizzazione nell’approccio razionale? • L’Organizzazione è un sistema chiuso • L’Organizzazione è uno strumento per raggiungere fini determinati • Ruolo guida del management che agisce per plasmare l’assetto organizzativo • Razionalità assoluta • Elevata formalizzazione

  6. Metafora meccanicistica (Morgan) Metafora dell’orologio (Butera) Tutto dev’essere informato alla massimizzazione

  7. L’OSL: il contesto storico • Stati Uniti, fine ottocento, primi del novecento • Progressi tecnico-scientifici: transizione verso la “seconda rivoluzione industriale”; • Crescita quantitativa dei complessi industriali (preludio al gigantismo che esploderà negli anni venti) • Percepite potenzialità espansive del mercato • Offerta di lavoro non qualificata aumentare la produttività e ridurre i costi

  8. Dentro la fabbrica • Fabbriche organizzate sulla base di metodi empirici • “impero dei capireparto” (tempi e metodi di produzione, qualità del lavoro, assunzione, utilizzazione e licenziamento della manodopera)  Diffusa empiria, approssimazione e arbitrarietà dei metodi di conduzione della fabbrica

  9. Scopo fondamentale della nuova organizzazione del lavoro è l’aumento della produttività attraverso una trasformazione radicale dell’intera struttura organizzativa della fabbrica e dei metodi di lavorazione. Non le macchine, ma il lavoro e la sua organizzazione Attraverso quale strumento? La Scienza L’organizzazione scientifica del lavoro

  10. Il taylorismo: tratti distintivi Modalità di divisione del lavoro efficienza Specializzazione orizzontale Specializzazione verticale Assetto organizzativo caratterizzato da: specializzazione del lavoro; metodi di lavoro standardizzati; capacità sufficienti; esigenze di addestramento minime;ricorso esclusivo all’incentivo monetario

  11. Le proposte di Taylor • l’OSL come completa rivoluzione mentale • l’OSL come insieme diprincipi • l’OSL come insieme dimeccanismi

  12. Non preoccuparsi della divisione del surplus ma del suo aumento Dalle opinioni, conoscenze individuali, alla OSL L’organizzazione scientifica del lavoroCompleta rivoluzione mentale

  13. Ipotesi alla base del modello di Taylor Migliori prestazioni OSL Maggiore produttività Riduzione della conflittualità Aumento del surplus da ripartire tra impresa e lavoratori

  14. Studio scientifico dei metodi e dei tempi di lavoro Selezione scientifica della manodopera Ristrutturazione dell’apparato direttivo L’organizzazione scientifica del lavoroI principi

  15. Studio scientifico dei metodi di lavorazione: task management 1. Individuazione di gruppi sperimentali di lavoratori 2.Scomposizionedel lavoro 3. Motion study:Individuazione dei movimenti “ottimi” ed eliminazione dei movimenti inutili, errati o lenti 4. Time study 5. Studio delle attrezzature 6.Ricomposizione del comportamento lavorativo in base alla somma dei movimenti giudicati efficienti e più rapidi 7. Standardizzazionedella procedura  One best way

  16. Ristrutturazione dell’apparato direttivo Il problema nelle fabbriche tradizionali: poco personale dirigente oberato di numerose ed eterogenee mansioni • spinta specializzazione verticale • aumento dei quadri intermedi • direzione funzionale: gli operai non obbediscono più ad un solo capo, ma ricevono ordini e sono controllati da diversi superiori

  17. Approccio economico di stampo taylorista alla progettazione della microstruttura • massima divisione (orizzontale e verticale) del lavoro • mansione = un compito • rigida separazione tra attività di progettazione, programmazione e controllo e attività di esecuzione • coordinamento tramite potere e regole • Elevato grado di formalizzazione Enfasi sul controllo e sulla riduzione dei costi di produzione

  18. Approccio economico di stampo taylorista alla progettazione della microstruttura La massima divisione orizzontale del lavoro può essere conveniente spinta fino a quando: • La divisibilità tecnica del lavoro lo consente; • Dimensioni del mercato

  19. Intima e costante collaborazione E’ importante che il padrone abbia contatti diretti con i lavoratori e li tratti con umanita’: “… grazie, com’è umano Lei …” Un rapporto umano tra padrone e dipendente scongiura il pericolo di associazionismo sindacale e di scioperi “ impiegato e Mega Direttore Galattico”

  20. Hanry Ford (1863-1947) 1903 anno di fondazione della casa automobilistica 1908 inizia la produzione del modello “T” 1914 cambiano le modalità di produzione: da processi di tipo artigianale a processi basati sulla standardizzazione dei compiti, intercambiabilità e semplicità d’incastro dei pezzi Nuove figure professionali (addetti alle pulizie, riparatori qualificati, capi reparto, tecnici del lavoro) Dal taylorismo al fordismo

  21. Aumento della produttività al lavoro (da 750 min. a 93 min. per l’assemblaggio di un modello) Maggiori economie di scala (i primi modelli costavano 350 dollari USA contro i 2.000/3.000 dollari delle vetture concorrenti ) Integrazione verticale Benefici in termini di efficienza

  22. Critiche al taylorismoVerso il movimento delle Relazioni Umane • Effetti alienanti sulla psiche e disturbi motori (fatica e monotonia sono legate, entrambe provocano un rallentamento dei ritmi di lavoro) • Attenzione! È pericoloso separare l’attività di pianificazione, analisi e decisione da quella esecutiva

  23. Continua… • Non sempre le economie di specializzazioni sono fonte di aumenti di produttività: in condizioni di complessità la capacità di essere creativi, flessibili e vitali è più importante della mera efficienza • semplicistica l’idea sullo scambio tra semplice incentivo monetario ed esecuzione passiva di un lavoro a bassissimo contenuto intelligente.

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