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Lezione 6

Lezione 6. I partiti. Politiche Pubbliche. Definizioni.

ardith
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Lezione 6

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Presentation Transcript


  1. Lezione 6 I partiti

  2. Politiche Pubbliche

  3. Definizioni • Associazioni fondate su un’adesione formalmente libera, costituite al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza all’interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi possibilità ideali o materiali per il perseguimento di fini oggettivi, personali, o per entrambi. [Weber, 1922] • Una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dell’apparato governativo a seguito di regolari elezioni [Downs, 1957]

  4. LE FUNZIONI SVOLTE DAI PARTITI • SEMPLIFICAZIONE DEGLI INTERESSI • ORGANIZZAZIONE DEL VOTO • SOCIALIZZAZIONE POLITICA • SELEZIONE DEI GOVERNANTI • CONTROLLO DEI GOVERNATI SUI GOVERNANTI • FORMAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE

  5. Perché la gente li vota o ne fa parte? Due possibili spiegazioni che connettono funzione dei partiti e partecipazione politica: • Approccio razionale o teoria economica della democrazia (Downs, 1957) da cui deriva- Approccio della scelta pubblica (Buchanam, 1989) • Approccio identitario (Pizzorno, 1983)

  6. L’approccio razionale • L’individuo è razionale, informato ed ha una gerarchia di preferenze • Politici ed elettori equivalenti di produttori e consumatori di politiche pubbliche sul mercato elettorale • I politici ambiscono ad essere eletti/rieletti e così come gli imprenditori sono indifferenti al tipo di prodotto da offrire sul mercato perché la loro priorità è vendere/essere eletti A. Downs, Teoria economica della democrazia, 1957

  7. L’approccio della public choice Secondo Buchanan, che si rifà alla teoria economica della democrazia, la dipendenza dei politici dagli elettori/clienti produce debito pubblico e inflazione che mettono in pericolo la democrazia/il suo funzionamento. Inoltre i politici sono incentivati ad aumentare la regolamentazione e introdurre vincoli inutili per aver maggior controllo sui cittadini, minando così la produttività. Soluzione: diminuire il potere decisionale degli organi elettivi

  8. L’approccio delle identità collettive • La politica e i partiti come strumento per la formazione delle preferenze attraverso l’elaborazione di identità collettive • La creazione d’identità collettive permette di definire interessi di lungo periodo • Ruolo cruciale dell’ideologia nel definire gli interessi collettivi • Identità collettiva come elemento che spinge gli elettori ad andare a votare pur sapendo che il loro voto avrà un peso irrilevante

  9. MODELLI DI PARTITO PARTITO DI NOTABILI PARTITO DI MASSA PARTITO PIGLIATUTTI E PARTITO ELETTORALE-PROFESSIONALE CARTEL PARTY SISTEMI DI PARTITO APPROCCIO GENETICO APPROCCIO MORFOLOGICO APPROCCI ALLO STUDIO DEI PARTITI Due approcci allo studio dei partiti: Modelli di partito e Sistemi di partito

  10. MODELLI DI PARTITO: DAL PARTITO DI NOTABILI AL PARTITO DI MASSA

  11. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEI PARTITI • STRUTTURA ORGANIZZATIVA BASATA SUL COMITATO: PARTITO DEI NOTABILI • STRUTTURA ORGANIZZATIVA BASATA SULLA SEZIONE: PARTITI SOCIALISTI • STRUTTURA ORGANIZZATIVA BASATA SULLA CELLULA: PARTITI COMUNISTI • STRUTTURA ORGANIZZATIVA BASATA SULLA MILIZIA: PARTITI FASCISTI

  12. Tipologia di Duverger • Inserire immagine

  13. La trasformazione/degenerazione dei partiti di massa • Osservando i partiti di massa (socialisti) nel 1909 Robert Michels nota la loro trasformazione e propone la cosiddetta «legge ferrea dell’oligarchia» che presuppone la degenerazione dei partiti di massa in organizzazioni strutturate in forma oligarchica • La trasformazione è resa ferrea nel senso di inevitabile in quanto le necessità organizzative dei partiti portano necessariamente a tali trasformazioni

  14. Assunti della legge ferrea dell’oligarchia • Delega ai capi di decisioni di grande rilievo • Imborghesimento dei rappresentanti e professionalizzazione dei funzionari dell’apparato partitico • Ascesa della fazione parlamentare nei confronti del partito • Imborghesimento e ascesa della fazione parlamentare porta alla moderazione e/o alla sostituzione dei fini per non rischiare di essere estromessi dal sistema politico e parlamentare perdendo i vantaggi e gli stipendi

  15. Nuovi tipi di partiti di massa • PARTITO PIGLIATUTTO (CATCH ALL PARTY) • DIMINUZIONE DEL BAGAGLIO IDEOLOGICO • RAFFORZAMENTO DEL GRUPPO DIRIGENTE • MINORE AFFIDAMENTO SUI MILITANTI • NESSUN RIFERIMENTO DI CLASSE • RELAZIONI CON DIVERSI GRUPPI DI INTERESSE • IL SUCCESSO ELETTORALE COME PRINCIPALE OBBIETTIVO

  16. Il Cartel Party • Una tipologia di partito pigliatutto • Più che un partito rappresenta la collusione tra partiti per ottenere finanziamenti pubblici • In questo modo i partiti passano da attori interni alla società civile a struttura interna allo Stato • Allentamento del rapporto tra partiti e loro base sociale anche a seguito del venir meno della necessità di attingerne risorse • Indebolimento del sentimento d’identificazione partitica

  17. SISTEMI DI PARTITO: L’APPROCCIO GENETICO DI ROKKAN

  18. Famiglie di partiti e fratture

  19. Fratture, congelamento e scongelamento • Una volta manifestatisi tutti gli effetti delle diverse fratture sulla nascita dei partiti (anni Venti) si assiste a bassa volatilità del voto: certi gruppi votano costantemente a destra ed altri costantemente a sinistra. • Si parla di «congelamento» del voto sull’asse destra-sinistra • Nuove fratture, nuovi partiti e «scongelamento»

  20. Asse destra-sinistra 1 1 1 50 50 destra sinistra centro

  21. CdL Unione Dc Pci Pri Pli Psi Psdi Msi sinistra destra

  22. DUVERGER SISTEMI MONOPARTITICI SISTEMI BIPARTITICI SISTEMI MULTIPARTITICI SARTORI SISTEMI MONOPARTITICI PARTITO UNICO PARTITO EGEMONICO PARTITO PREDOMINANTE SISTEMI BIPARTITICI SISTEMI MULTIPARTITICI MULTIPARTITISMO MODERATO MULTIPARTITISMO POLARIZZATO MULTIPARTITISMO SEGMENTATO APPROCCIO MORFOLOGICO

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