1 / 42

Scienze semiotiche del testo e dei linguaggi

Testi. Modulo A T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Laterza, 2008. Mari D'Agostino, Sociolinguistica dell'Italia contemporanea, il Mulino, 2007.A. M. Lorusso (a cura di), Semiotica, Cortina 2005, pp. 1-58; 183-190.Modulo BTraini, S., Le due vie della semiotica, Bompiani, 2006 ( solo i

billy
Télécharger la présentation

Scienze semiotiche del testo e dei linguaggi

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. Scienze semiotiche del testo e dei linguaggi La citt come testo 2009-10

    2. Testi Modulo A T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Laterza, 2008. Mari DAgostino, Sociolinguistica dellItalia contemporanea, il Mulino, 2007. A. M. Lorusso (a cura di), Semiotica, Cortina 2005, pp. 1-58; 183-190. Modulo B Traini, S., Le due vie della semiotica, Bompiani, 2006 ( solo i capitoli che verranno indicati in bacheca). Pezzini, I., a cura, Luoghi del consumo, consumo dei luoghi. Roma come caso di studio, Nuova cultura 2009 (in corso di stampa, solo i capitoli che verranno indicati in bacheca). A. M. Lorusso (a cura di), Semiotica, Cortina 2005, pp. 59-68; 131-139; 245-271; 401-4174. Pezzini I. "Imago Moro. Media-azioni su Aldo Moro" in I. Pezzini, Immagini quotidiane, Laterza 2008, pp. 70-83. (disponibile in biblioteca)

    3. Cosa significa fare scienza? Portare allo scoperto lattivit di giustificazione del senso comune, sottoporre ad ingrandimento i nostri percorsi quotidiani di pensiero e conoscenza, cos da consentire la condivisione e il confronto delle idee (P. Kosso 1995:187-8).

    4. Senso comune (XVII secolo) fonte di errori che vanno oltrepassati a favore della conoscenza vera (Descartes) dimensione della concretezza e della aderenza (non conoscitiva e dunque pre-categoriale) alla realt del quotidiano (Locke)

    5. Quine (1970): la scienza senso comune autoconsapevole Continuit tra i processi del ragionamento scientifico e quelli utilizzati nella vita di tutti i giorni.

    6. Sapere e conoscere Sapere = capacit pratica, saper fare Non implica necessariamente conoscenze formalizzabili Conoscenza = sapere esplicito e proposizionale Implica la formalizzazione dei saperi

    7. Sensibilit ecologica: Resistenza al divorzio tra conoscenze e saperi vissuti Sul piano linguistico: opposizione alla alienazione linguistica (ripetizione irriflessa di schemi linguistici altrui, stereotipi linguistici) Terapia: pensare nella lingua e pensare la lingua, le sue strutture, i suoi usi e le sue variazioni

    8. Inseparabilit nel parlare umano di due attivit linguistiche: Attivit referenziale (suppositio formalis) Attivit autonimica e riflessiva (suppositio materialis) (De Mauro 2002:91) Suppositio = condizione duso di un segno denominativo

    9. Funzione autonimica e riflessiva della parola (suppositio materialis) Qui i segni sono caratterizzati metalinguisticamente rispetto a qualche loro qualit come segni la parola serve a designare la funzione grammaticale della parola stessa: Homo est nomen scrivo un verbo

    10. Funzione referenziale della parola (suppositio formalis) La parola serve a riferirsi a una realt non linguistica: Ille homo currit Gaia scrive

    11. Sistemi formali possono funzionare solo tenendo separate queste due attivit: linsieme delle regole (grammatica) che servono a garantirne il funzionamento ha validit referenziale mentre la sua descrizione richiede il ricorso a una grammatica pi potente (metagrammatica). Es. macchina di Turing Met = sopra, oltre

    12. Linguaggio umano lattivit linguistica riflessiva non separabile dai normali usi linguistici quotidiani: Con le parole ci riferiamo ad una realt extralinguistica, esprimiamo i nostri stati emotivi, ci rivolgiamo ad altri Con le parole spieghiamo (o chiediamo ad altri di spiegare) il significato che le parole hanno nella nostra lingua oppure la funzione con cui introduciamo certe parole nel nostro discorso.

    13. Funzioni linguistiche Karl Bhler (1918) 1. Funzione di notifica ? emittente 2. Funzione di richiamo ? destinatario 3. Funzione di rappresentazione ? contesto Roman Jakobson (1960) 1. Funzione emotiva ? emittente 2. Funzione conativa ? destinatario 3. Funzione cognitiva/referenziale ? contesto 4. Funzione ftica ?contatto 5. Funzione metalinguistica ? lingua/codice 6. Funzione poetica ? messaggio

    14. Epilinguistico e Metalinguistico

    15. Linguistica come sapere riflessivo Tutti i parlanti sanno almeno una lingua e impegnano questo sapere nel parlare e nel capire, ma ben poco di questo sapere a livello consapevole La linguistica mira a descrivere la competenza (linguistica e comunicativa) del parlante. La linguistica figlia della capacit metalinguistica riflessiva; la descrizione riflessa, esplicita, delle grammatiche vissute, implicite

    16. Arti e scienze del testo in prospettiva storica Grammatica Grammatik tkne (IV se. A.C.): arte dello scrivere, Ars grammatica: tecnica dellinsegnamento, apprendimento e uso delle forme scritte di parole e frasi di una lingua; individuazione delle parole piene, lessemi (elementi categorematici), e delle parole vuote, elementi grammaticali (sincategorematici) (descrittiva e normativa) -> Logica: distinzione tra usi semantici (preghiera, richiesta, esclamazione) e usi apofantici (enunciati dichiarativi, veri o falsi); sillogismo, entimema

    17. Retorica (V-IV sec. a C.): tipologia dei testi, analisi del discorso, del valore pragmatico degli atti linguistici e delle forme argomentative Poetica: analisi degli usi letterari e della loro distanza dagli usi ordinari; teoria della letteratura e contributi allo studio teorico del linguaggio Filologia Lessicografia Ermeneutica

    18. Lavoro del linguista Sottoporre alla riflessione metalinguistica (filosofica e scientifica) le potenzialit e le modalit linguistiche espressive (studio dei rapporti del parlante con la lingua) informative (studio della capacit semantica e referenziale) argomentative (analisi dei modi in cui linguisticamente riusciamo ad agire sugli altri e, mediatamente, sul mondo).

    19. Autoriflessione Delimitare e definire s stessa per Saussure uno dei compiti della linguistica, compito di riflessione critica e autocritica. Vale anche per la semiotica. Questo il compito della semiotica e della linguistica nella loro prospettiva teorica

    20. Che tipo di scienze sono quelle semiotiche? Distinzione tra scienze hard e scienze soft (Simone 1990) Questione centrale: definire esplicitamente e preliminarmente i termini che si adoperano e attenersi a questa definizione, elaborare metodi intersoggettivamente controllabili, formulare leggi sono pratiche diffuse nelle scienze hard, ma problematiche nella semiotica e nella linguistica.

    21. Orientamento nomotetico oppure idiografico? Distinzione, problematica, che risale a Windelband (1894) De Mauro: campi in apparenza ideografici non potrebbero nemmeno cominciare le loro indagini se non muovessero dallaccertamento di costanti: fonemi, morfi, regole di formazione delle parole per studiarne le variazioni o invarianze nel tempo

    22. Il problema delle costanti il compito della linguistica teorica Natura delle costanti: Generalmente semiotiche Non generalmente semiotiche ma neppure specificamente linguistiche Specificamente linguistiche

    23. Di cosa si occupa la semiotica? Una disciplina giovane con una lunga storia: le sue radici affondano nellantichit greca e in particolare nel sapere medico Prima definizione: scienza dei segni

    24. Che cos un segno? Siamo circondati da svariate esperienze di natura semiotica, in cui diversi veicoli materiali rinviano a qualcosaltro: Indicatori luminosi (spie) Orme, tracce, espressioni del volto, ecc. Manufatti come la struttura di un edificio, larredamento di una casa Parole di una lingua Comportamenti e segnali di altri animali In tutti questi casi attribuiamo sostanza e valore di segno a esperienze diverse. Aristotele distingue: semeon, tekmerion, symbolon Semeio = marco, faccio segnali, intendo, significo

    25. Fondazione filosofica e scientifica della disciplina Charles Sanders Peirce (1839-1914): semiotica come teoria della conoscenza umana, incentrata sulla capacit di interpretare lesperienza e ogni sua manifestazione empirica (prima di lui: Locke, 1690). Ferdinand de Saussure (1857-1913): semiologia la scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale (CLG: 26). La linguistica una parte di questa scienza generale.

    26. Peirce Io sono, per quel che ne so, un pioniere, o piuttosto un esploratore, nellattivit di chiarire e iniziare ci che io chiamo semiotica, vale a dire la dottrina della natura essenziale e delle variet fondamentali di ogni possibile semiosi (CP: 5.488) Per semiosi intendo unazione, una influenza che sia, o coinvolga, una cooperazione di tre soggetti, come per esempio un segno, il suo oggetto e il suo interpretante, tale influenza trirelativa non essendo in nessun caso risolubile in unazione tra coppie (CP: 5.484) Un segno, in quanto tale, ha tre riferimenti: primo, un segno per un pensiero che lo interpreta; secondo un segno in un luogo di un oggetto a cui quel pensiero equivalente; terzo, un segno sotto qualche rispetto o qualit che porta il segno stesso in connessione con il suo oggetto.

    27. Modelli triadici del segno Aristotele / Ogden e Richards pensieri Peirce

    28. Modello diadico di segno (Saussure, 1916) Segno Sign.to ----------- Sign.nte Segnale

    29. Sviluppi negli anni sessanta Diverse scuole di orientamento semiotico: Francese Roland Barthes (1915-1980) Algirdas J. Greimas (1917-1992) Russa Jurij Lotman (1922-1993) Boris Uspenskij In Italia: Umberto Eco Tullio De Mauro Ricerca di un territorio comune dove potessero incontrarsi e integrarsi istanze nate da discipline diverse: sguardo trasversale e problematico ai dispositivi molteplici della significazione e della comunicazione (Gensini, Elementi di semiotica, Carocci 2002)

    30. Margaret Mead, Convegno su paralinguistica e cinesica, Bloomington, 1962: Io credo che a quanto si pu immaginare stiamo lavorando in un campo che col tempo includer lo studio di tutte le forme di comunicazione dotate di struttura, delle quali la linguistica quella tecnicamente pi avanzata. Sarebbe utile disporre di una parola per le forme di comunicazione in ogni modalit sensoriale, dotate di struttura [] molte persone qui, che avevano laria di essere da parti opposte della barricata, hanno usato la parola semiotica. Mi sembra lunica parola che, in una forma o in unaltra, sia stata usata da persone che ragionano da posizioni completamente differenti.

    31. Grande variet di indirizzi e ambiti applicativi (dagli stimoli percettivi ai pi elaborati costrutti culturali). Rischio di smarrimento e di imperialismo Eco: la soglia inferiore e superiore della semiotica Come evitare il rischio di imperialismo, come delimitare il campo? Lidentit data non dalloggetto, ma dallo sguardo, dal metodo Costitutiva interdisciplinarit della semiotica, dipendente dal fatto di non avere un oggetto proprio

    32. Non semiotico Materia del contenuto, referente di codici semiotici e linguistici Sensibilit Respiro Sono tutte formalmente realt non semiotiche, che pongono per vincoli specifici alla realizzazione e alla forma di certe semiotiche e in particolare del linguaggio verbale. Delimitare il campo di ci che semiotico non comporta rinchiudervisi

    33. Seconda definizione Studio dei processi di significazione e comunicazione Processi verbali e non verbali

    34. Saussure: Linguistica e semiologia Corso di linguistica generale (1916) Prima questione: qual loggetto della linguistica? Linguaggio ci appare un ammasso confuso di cose eteroclite Parole: atto individuale (realt psico-fisiologica) (un fare) Langue: dimensione sociale e condivisa (fatto sociale) (un sapere)

    35. I tre livelli della linguisticit 1. Linguaggio ? forma di fissazione simbolica e di comunicazione attivit verbale che manifesta la capacit di usare parole e frasi di almeno una lingua. Realt multiforme (eteroclita), endofasica ed esofasica (produttiva e ricettiva) 2. Lingua ? insieme di parole e regole grammaticali, strumento di natura storica e artificiale (sistema storico-naturale) 3. Discorso ? realizzazione individuale della facolt di linguaggio, resa possibile dalla conoscenza di una lingua storico-naturale. Parola < parabol (confronto e, per traslato, favola, apologo). La parabola un discorso ma soprattutto una parola che ha un fine, evoca un cambiamento, un appello.

    36. Il rapporto tra fonie e sensi nello scambio comunicativo sempre mediato da una forma (langue): insieme di classi di suoni (significanti) e sensi (significati) Il problema dellastrazione: la lingua un oggetto di natura concreta o un insieme di schemi astratti? Problema storico-interpretativo

    37. Linguistica esterna e linguistica interna Questione che rinvia alla storia degli studi linguistici e al tentativo saussuriano di rifondazione. interno tutto ci che concerne il sistema e le regole.

    38. Linguistica e semiologia Si pu concepire una scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita socialela linguistica solo una parte di questa scienza generale, le leggi scoperte dalla semiologia saranno applicabili alla linguistica e questa si trover collegata a un dominio ben definito nellinsieme dei fatti umani (CLG: 25-26)

    39. Il segno Entit psichica a due facce (significato e significante) Caratteri primordiali del segno: Arbitrariet verticale: la relazione tra significato e significante immotivata (ma vedi Benveniste: per i parlanti tale legame necessario) linearit del significante Natura temporale del significante (una catena) Immutabilit e mutabilit del segno Arbitrariet, complessit, inerzia collettiva sono fattori di resistenza Tempo e massa parlante fattori di mutamento

    40. Sincronia e diacronia Asse della simultaneit (linguistica statica) Asse delle successioni (linguistica evolutiva) Il problema del punto di vista pancronico come problema della linguistica teorica (De Mauro)

    41. Linguistica sincronica Identit e valore La lingua un sistema di valori: lidentit di un elemento linguistico non dato dalla sua materia ma dalle relazioni che intrattiene con altri elementi del sistema. Rilevanza degli aspetti relazionali, differenziali, oppositivi degli elementi --> Arbitrariet orizzontale Il problema delliconicit Rapporti sintagmatici: basati sulla linearit del significante (in praesentia) e associativi: basati sul sistema (paradigmatici) (in absentia)

    42. Compiti della linguistica (Saussure) Fare la descrizione e la storia di tutte le lingue possibili dal punto di vista sia interno che esterno Cercare le forze che sono in gioco in maniera permanente in tutte le lingue ed estrarre le leggi generali cui sono riconducibili tutti i fenomeni della storia (punto di vista pancronico: studio di ci che invariante nel variare delle forme spazio-temporali) Definire e delimitare se stessa, cio i termini e i punti di vista con cui opera.

More Related