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Inquadramento italiano

Inquadramento italiano. Maria Luisa Moro. Raccomandazione del Consiglio di Europa, 2009. Formazione. Infrastruttura/ organizzazione. Sorveglianza e audit. Misure di prevenzione e controllo (standard). Indicatori . Comunicazione del rischio. Aree di eccellenza.

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Presentation Transcript


  1. Inquadramento italiano Maria Luisa Moro ML Moro

  2. Raccomandazione del Consiglio di Europa, 2009 Formazione Infrastruttura/ organizzazione Sorveglianza e audit Misure di prevenzione e controllo (standard) Indicatori Comunicazione del rischio ML Moro

  3. Aree di eccellenza Mancanza di coordinamento/ armonizzazione Stato dell’arte? ML Moro

  4. Componenti dei programmi di controllo • L’infrastruttura • La sorveglianza • Le misure efficaci di prevenzione • La formazione • Gli indicatori Cosa è stato realizzato Cosa ancora deve essere realizzato ML Moro

  5. L’infrastruttura Indagine nazionale INFOSS, 2007 (20 regioni, rispondenza 88%) Moro ML, JHI 2010 ML Moro

  6. Cosa è stato realizzato Cosa ancora deve essere realizzato 2000 2007 L’infrastruttura Ridurre la variabilità nell’organizzazione e nelle iniziative di controllo per regione e tipo di ospedale ML Moro

  7. I sistemi di sorveglianza Indagine nazionale INFOSS, 2007 (20 regioni, rispondenza 88%) Moro ML, JHI 2010 ML Moro

  8. Cosa è stato realizzato Sorveglianza delle infezioni delsito chirurgico in Italia, dati 2008 Protocollo compatibile con quanto richiesto dall’ECDC I sistemi di sorveglianza Sorveglianza nelle strutture residenziali ML Moro

  9. Il Progetto HALT • Studio di prevalenza puntuale (Maggio-Settembre 2010) • Residenze sanitarie assistite (skilled nursing homes) • Infezioni & Antibiotici • Informazioni sulle politiche di controllo di infezioni e antibiotici • In Italia 92 strutture da 11 regioni hanno partecipato (oltre 8000 posti letto) http://halt.wiv-isp.be http://asr.regione.emilia-romagna.it/wcm/asr/ aree_di_programma/rischioinfettivo/gr_ist/pr_halt.htm ML Moro

  10. Cosa ancora deve essere realizzato Astegnau P, Curr Opin Infect Dis, 2010 I sistemi di sorveglianza • Ampliare la rete di sorveglianza ML Moro

  11. Cosa ancora deve essere realizzato I sistemi di sorveglianza • Ampliare la rete di sorveglianza • Includere alte infezioni • batteriemie ML Moro

  12. Tasso batteriemia – RER 2005-2009 • Possibili cause dell’incremento • ↑ tasso di emocoltura (!) • ↑ fallimenti terapeutici dovuti a R (!) • cambiamenti demografici (?) ML Moro

  13. Cosa ancora deve essere realizzato I sistemi di sorveglianza • Ampliare la rete di sorveglianza • Includere alte infezioni • batteriemie • infezioni sostenute da microrganismi multiresistenti ML Moro

  14. Acinetobacter baumannii – RER 2005-2009(3,2 BSI/100.000) - 70% delle batteriemie da forme resistenti in 4 aziende della regione - Dati disponibili non consentono di valutare la mortalità attribuibile di queste infezioni 2009 - Epidemia di infezioni da ceppi non sensibili ai carbapenemi: +395% rispetto a 2008 negli isolati da sangue ML Moro

  15. Cosa ancora deve essere realizzato I sistemi di sorveglianza • Ampliare la rete di sorveglianza • Includere alte infezioni • batteriemie • infezioni sostenute da microrganismi multiresistenti • infezioni da Clostridium difficile ML Moro

  16. Sistema regionale di sorveglianza di eventi sentinella ed epidemie, RER ML Moro

  17. Misure efficaci di prevenzione Individuare le misure di prevenzione e controllo delle ICA, sostenute da evidenze scientifiche forti, relative a temi di prevenzione di carattere generale, comuni ai vari ambiti assistenziali. ML Moro

  18. Misure efficaci di prevenzione ML Moro

  19. Cosa ancora deve essere realizzato Misure efficaci di prevenzione • Promuovere l’implementazione delle misure (campagne multimodali, bundles) • Mettere a punto raccomandazioni condivise per i problemi emergenti (es. Enterococchi produttori di carbapenemasi) ML Moro

  20. ML Moro

  21. La formazione Indagine nazionale INFOSS, 2007 (20 regioni, rispondenza 88%) Moro ML, JHI 2010 ML Moro

  22. Cosa ancora deve essere realizzato Misure efficaci di prevenzione • Ampliare l’offerta formativa • Promuovere la standardizzazione del curriculum formativo (personale addetto al controllo) ML Moro

  23. Gli indicatori E’ necessaria una riflessione comune su questo tema, partendo dalle esperienze già in atto ML Moro

  24. Sito web CCM http://www.ccm-network.it/ ML Moro

  25. Grazie ML Moro

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