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POLMONE: PATOLOGIA NEOPLASTICA

POLMONE: PATOLOGIA NEOPLASTICA. M. Zompatori. Istituto di Radiologia – Università di Parma. MALATTIE NEOPLASTICHE. Nell’ambito della patologia neoplastica del parenchima polmonare si possono individuare due grandi problematiche clinico-radiologiche. NODULO POLMONARE SOLITARIO.

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POLMONE: PATOLOGIA NEOPLASTICA

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Presentation Transcript


  1. POLMONE: PATOLOGIA NEOPLASTICA M. Zompatori Istituto di Radiologia – Università di Parma

  2. MALATTIE NEOPLASTICHE Nell’ambito della patologia neoplastica del parenchima polmonare si possono individuare due grandi problematiche clinico-radiologiche. • NODULO POLMONARE SOLITARIO • NEOPLASIA POLMONARE Istituto di Radiologia – Università di Parma

  3. NODULO POLMONARE SOLITARIO • Nella vecchia terminologia si parlava di lesione “a moneta” (coin lesion). • I criteri fondamentali per la definizione sono: • Dimensioni: < 3 cm (Soglia di detection RX: 1 cm) • Numero: singola • Margini: netti • Forma: rotonda od ovale • Circondata da polmone aerato • Non adenopatie né atelettasia • Spesso asintomatica, scoperta casualmente

  4. NODULO POLMONARE SOLITARIO Le cause sono numerose, ma più spesso: • Amartoma (10%dei casi, calcificazioni a pop-corn) • TBC (tubercoloma) • Granulomi Benigne frequenti • Carcinoma bronchiale • Carcinoide • Metastasi singola (colon, reni, mammella, testa, collo) Maligne frequenti

  5. NODULO POLMONARE SOLITARIO Cause rare FAV-sequestro Amiloide Ascaridi, filaria, echinococco Cisti broncogene Micosi (aspergilloma, IPA) Lipoma Micobatteriosi Ascesso Infarto post-embolico Nodulo da Ar Wegener BOOP

  6. NODULO POLMONARE SOLITARIO: esempi di progressione Caso 1 ‘82 ‘85 Istituto di Radiologia – Università di Parma

  7. NODULO POLMONARE SOLITARIO: esempi di progressione Caso 1 ‘86 Istituto di Radiologia – Università di Parma

  8. Uno dei passi fondamentali per la diagnosi, data la relativa scarsità di una semeiotica affidabile, è reperire quando possibile radiogrammi precedenti Stabilità di 2 anni per una lesione è in favore di natura benigna

  9. NODULO POLMONARE SOLITARIO Criteri RX di benignità 2 years rule: raddoppio volume; Rx precedenti, TC screening, tipico tempo di raddoppio ca bronchiale: 1-18 mesi. Limiti (scarso valore predittivo) Presenza di calcificazioni benigne

  10. NODULO POLMONARE SOLITARIO Calcificazioni benigne • Diffuse (TBC) • Laminate (tubercoloma) • Concentriche • Centrali • Pop-corn (amartocondroma) Calcificazioni periferiche non escludono il carcinoma bronchiale (10% dei casi calcificato)

  11. NODULO POLMONARE SOLITARIO • Attenzione alle pseudo “coin lesion” • Segue una lista di strutture che possono simulare “coin lesion”: • Capezzoli • Lesioni Cutanee (nevi sul dorso) • Lesioni Ossee • Lesioni Pleuriche • Abiti (Bottoni), Capigliatura (Spille, Fermagli,...) • Artefatti Istituto di Radiologia – Università di Parma

  12. TC • Conferma presenza del nodulo (dubbio Rx) • Escludere altre lesioni polmonari • Individuare esatta localizzazione • Rapporti con altre strutture • Caratterizzazione o diagnosi di natura

  13. SEMEIOTICA TC • FORMA • DIMENSIONI • MARGINI • DENSITA’ • CONTRAST ENHANCEMENT* • BIOPSIA *Tecnica Swensen: a 2’ > 20 HU per ca bronchiale (sensibilità 100%, specificità 77%, accuratezza 93%)

  14. NODULO POLMONARE SOLITARIO

  15. NODULO POLMONARE SOLITARIO Ulteriore caratterizzazione PET (sensibilità 95%, specificità 80%) Falsi positivi: granulomi, TBC, micosi, AR, flogosi, Ascessi Falsi negativi: BAC, carcinoide, lesioni <0,8 cm Utili per staging Correla con malignità e sopravvivenza

  16. NODULO POLMONARE SOLITARIO FIBROBRONCOSCOPIA- BIOPSIA in caso di: Ca centrali Ca periferici < 2 cm ( accuratezza 10%) Ca periferici > 2 cm ( accuratezza 50%) VIDEOTORACOSCOPIA ASSISTITA NAB/TAC guidata per lesioni periferiche con diametro > 1 cm ( accuratezza= 43-97% con 20% pnx) Nello screening con TC, per noduli sospetti di diametro < 1 cm, si eseguono controlli a 3, 6, 12 mesi…

  17. FLOGOSI ACUTA FLOGOSI CRONICA TOSSE EMOFTOE DISPNEA ACUTA DISPNEA PROGRESSIVA ApparatoRespiratorio

  18. FLOGOSI ACUTA FLOGOSI CRONICA TOSSE EMOFTOE DISPNEA ACUTA DISPNEA PROGRESSIVA ApparatoRespiratorio

  19. NEOPLASIE FORME : • CENTRALI • PERIFERICHE

  20. FORME : • CENTRALI • PERIFERICHE

  21. FORME PERIFERICHE: • sono più spesso scarsamente sintomatiche • per la loro dimostrazione la Radiologia è essenziale • Si apprezzano abitualmente per la loro massa reale

  22. FORME : • CENTRALI • PERIFERICHE

  23. FORME CENTRALI: • sono più spesso precocemente sintomatiche • per la loro dimostrazione la Radiologia riveste un ruolo non sempre fondamentale: le neoplasie centrali possono essere diagnosticate anche senza il suo apporto Si apprezzano per lo più per le turbe della ventilazione indotte

  24. In un paziente fumatore con tosse ed emoftoe la negatività del radiogramma standard non deve arrestare l’iter diagnostico. Persistendo i segni clinici è necessaria la broncoscopia. Come alternativa, la TC appare sempre più affidabile. Rispetto alla broncoscopia, la TC possiede un potere informativo globale superiore ma non fornisce la diagnosi istologica.

  25. TUMORE POLMONARE • Causa più frequente di morte per neoplasia • In aumento in entrambi i sessi • CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA • -Carcinoma a piccole cellule (microcitoma) • -Carcinoma a cellule squamose (epidermoide) • -Adenocarcinoma • -Carcinoma a cellule giganti • -Carcinoma adenosquamoso • -Carcinoma bronchiolo-alveolare • 80% NSCLC • 20% SCLC

  26. TUMORE POLMONARE Tipi più frequenti: Epidermoide e microcitoma Forma centrale Adenocarcinoma forma più frequente, anche epidermoide e microcitoma Forma periferica

  27. Forma periferica • Diametro • Profili: corona radiata, tail-sign, linfangite carcinomatosa • Cavità (ca squamoso, presenza o meno di livelli, spessore pareti; DD con TBC, ascesso, AR, Wegener, Idatidosi) • Pancoast ( dolore e sindrome di Horner) • BAC ( nodulo singolo, consolidazione, noduli multipli, opacità diffuse, broncogramma aereo, CT angio sign, clinica , opacità leggere)

  28. Versamento pleurico ( 10%) Invasione parete ( 5%) con dolore Adenopatie ilo-mediastiniche , metastasi (paralisi frenico ricorrente) Lesioni satelliti ( T4, M1)

  29. Alla Diagnostica per immagini spettano i seguenti compiti: • DIMOSTRARE LA PRESENZA DELLA LESIONE • DISCRIMINARLA (D.D.) • STADIARLA • SEGUIRLA NEL FOLLOW-UP

  30. NEOPLASIE POLMONARI Carcinoma Broncogeno Anaplastico a grandi cellule Istituto di Radiologia – Università di Parma

  31. NEOPLASIE POLMONARI Carcinoma Epidermoide o Squamocellulare Istituto di Radiologia – Università di Parma

  32. NEOPLASIE POLMONARI Carcinoma Epidermoide o Squamocellulare Cavitazione di un carcinoma epidermiode Istituto di Radiologia – Università di Parma

  33. NEOPLASIE POLMONARI Atelettasia Ostruttiva Massiva del polmone destro da interessamento del bronco principale di destra Nota la trachea deviata verso il lato dell’atelettasia Istituto di Radiologia – Università di Parma

  34. NEOPLASIE POLMONARI Versamento Neoplastico recidivante Istituto di Radiologia – Università di Parma

  35. NEOPLASIE POLMONARI Segno della “S” di Golden Indica che l’atelettasia deriva dalla presenza di una massa Istituto di Radiologia – Università di Parma

  36. DIAGNOSI DIFFERENZIALE PIÙ FREQUENTI PROBLEMATICHE DI DIFFICILE SOLUZIONE SU ELEMENTI RADIOLOGICI ASCESSO vs CA ASCESSO UNRESOLVING PNEUMONITIS

  37. STAGING NEOPLASIE POLMONARI TAC total body RM Ecografia Scintigrafia- PET NAB Mediastinoscopia METODICHE:

  38. STAGING: TNM T Parete Mediastino N Diametro di circa 1 cm, criteri accessori, necrosi M1 ( 20-50% all’esordio) Se stadio I A operato, sopravvivenza a 5 anni nel 60% circa dei casi Doppio rischio: missing cancer; intervento inutile Sopravvivenza a 5 anni per N0-N1 nel 50% dei casi, per N2 nel 10% dei casi Possibile intervento con intento radicale solo nel 30% dei casi

  39. Classificazione TNM T x T 0 T I I A I B T II II A II B T III III A III B T IV Operabilità

  40. PET PET fornisce nuove informazioni nella maggioranza dei casi, specie per N anche per M1 insospettato nel 10% dei casi e corregge i falsi positivi della TAC; con la PET si possono avere falsi positivi e negativi. Valutazione residuo e recidive post- intervento DD tra recidiva e fibrosi PET TAC Sensibilità 65% 80% 75% 90% Specificità Non è utile per valutazione T e per ricerca metastasi cerebrali

  41. Adenoma Bronchiale • diverse forme istologiche: carcinoide, carcinoma adenoido cistico, c. mucoepidermoide • Neoplasie a basso grado di malignità • Crescita endo ed extrabronchiale • Interessano generalmente i bronchi prossimali (air trapping, occlusione bronchiale, atelettasia, polmonite ostruttiva) • Talvolta metastasi ai linfonodi mediastinici • Rare metastasi ad organi extratoracici o ematogene

  42. METASTASI POLMONARI Neoplasie polmonari più frequenti Si hanno in 1/3 dei pazienti con neoplasie solide Nel 50% dei casi da tumori extra-toracici metastatizzati al polmone Via ematica, linfatica, invasione per contiguità

  43. METASTASI POLMONARI Neoplasie primitive che più spesso danno metastasi polmonari: • Mammella • Rene • Polmone stesso • Tiroide • Melanoma • Testicolo • Osteosarcoma • Corioncarcinoma Meno frequenti: Colon Prostata Utero

  44. METASTASI POLMONARI Diagnosi RX TORACE Primo esame, tuttavia ci sono falsi negativi per noduli con diametro < 1 cm e in certe aree ( apici, basi, ilo) TC SPIRALE Vede noduli di diametro > 3 mm circa. E’ la metodica più sensibile ed è la più utilizzata nel follow-up post chemioterapia. Metastasi singole o multiple? La decisione di fare la TAC nello staging iniziale quando RX è negativo, dipende dal sospetto clinico e dalle probabilità pre-test ( Bayes).

  45. METASTASI POLMONARI Indicazioni per TAC spirale • Rx negativo in pz con tumore primitivo che ha alta propensione a dare metastasi polmonari se il trattamento e la prognosi possono essere modificati dal riscontro di metastasi polmonari. • Se è disponibile una terapia efficace per le eventuali metastasi. L’accanimento diagnostico è inutile se ci sono altrove altre metastasi ematogene, se il tumore primitivo non è controllato o se non esiste terapia efficace.

  46. METASTASI POLMONARI : ematogene Metastasi miliariformi: (dimensioni di mm) da neoplasie altamente vascolarizzate (C. rene, tiroide, osteosarcoma, corionepitelioma) Istituto di Radiologia – Università di Parma

  47. METASTASI POLMONARI SCINTIGRAFIA Talora utile esempio: scintigrafia ossea per osteosarcoma, tiroide, total body, PET

  48. METASTASI POLMONARI • Soglia di visibilità RX: circa 1 cm • Soglia di visibilità TC: circa 3mm • (ma bassa specificità: DD con granulomi, TBC, micosi, linfonodi subpleurici • PET • BIOPSIA Noduli multipli, più spesso periferici, basali, a margini netti, di dimensioni variabili Le più rare metastasi singole entrano in d.d. Con il Ca bronchiale (valutazione probabilistica, anche in base al tipo di Ca primario). Metastasi singole possono essere dovute a neoplasie del colon, rene e mammella Impiego TC: 1) ricerca di metastasi se Rx è negativo in pz con alta propensione per metastasi polmonari solo se prognosi e terapia possono essere modificate. 2) nei pazienti con metastasi già nota (si pensa unica) in previsione di asportazione chirurgica • Le metastasi possono essere: • emorragiche • cavitate (Ca squamoso) • calcificate(Osteosarcoma, Condrosarcoma) • miliariche (Ca tiroide, Melanoma, Ca rene) • linfangite carcinomatosa (Ca polmone, Mammella, Ca colon, Ca pancreas) • embolia tumorale

  49. Nuovo Ca bronchiale (non microcitoma) TAC total body Altri casi T4 o M1 evidenti o provati con istologia Sospetto N2/N3 PET NAB mediastinoscopia Non N2/N3 RADIO-CHEMIO TERAPIA inoperabile operabile INTERVENTO

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