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3° unità didattica. STORIA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica. ASSISTENZA GENERICA E INFERMIERISTICA

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  1. 3° unità didattica STORIA DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA a cura di: dott.ssa Alida Favro

  2. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ASSISTENZA GENERICA E INFERMIERISTICA • L’assistenza generica è una forma di reciproca solidarietà, nata dalle esigenze di sopravvivenza del singolo e di continuità della specie. • L’assistenza si è strutturata, fin dalle origini della storia dell’uomo, come un “aiuto alla vita”. • Il sapere assistenziale rappresenta l’elaborazione graduale di un insieme di pratiche per assicurare ilsoddisfacimento dei bisogni fondamentalialla sopravvivenzae la partecipazione competente aicosiddetti“momenti di passaggio”, variamente manifestati e interpretati nelle diverse culture. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  3. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ASSISTENZA GENERICA E INFERMIERISTICA • L’assistenza è esercitata inizialmente dalle donne che, successivamente, divengono infermiere ed ostetriche. • Fino alla seconda metà del ‘900 la conoscenza infermieristica, maturata sulla base di un metodo empirico, “per prove ed errori”, resta ai margini della cultura sanitaria e non viene considerata degna di un proprio statuto scientifico. • L’assistenza infermieristica rappresenta e si configura come una derivazione specifica e specialistica dell’assistenza in generale, allorquando si sono verificate alcune situazioni che hanno reso necessario il passaggiodalSAPERE CULTURALEalSAPERE DISCIPLINARE, richiedendo l’uso di un metodo scientifico sia nello studio che nella pratica. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  4. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica L’assistenza nell’ epoca greca e romana • La società greca e romana pone chiaramente in luce una divisione dell’ipotetico sistema assistenziale. Vi è un’assistenza fisica, garantita, come nella tradizione, dalle donne di famiglia o dalle schiave, e un’assistenza spirituale data da persone consacrate agli dei (medici-sacerdoti), che curavano attraverso l’igiene, l’alimentazione e l’interpretazione dei sogni. • Successivamente il cristianesimo chiama all’assistenza tutti: uomini e donne , poveri e ricchi. Il valore della carità e dell’altruismo sono comportamenti derivati dalla fede, che si realizzano nell’assistenza ai bisognosi e ai sofferenti. L’assistenza dapprima era soprattutto esercitata a domicilio (diaconesse), successivamente si verifica nei monasteri-ospizi, dove si divide sempre più il corpo dallo spirito. I monaci si dedicano all’anima e i conversi o i servi al corpo. Nacque il termineINFIRMUSche designava il monaco che si occupava dell’accoglienza e dell’assistenza dei malati e dei bisognosi. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  5. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica L’assistenza nel medioevo • L’istituzione ospedaliera ebbe dunque origine nel contesto religioso, sociale e culturale del mondo cristiano e del monachesimo, senza, però, distinzione fra indigenza economica ed esigenza sanitaria. • Verso la metà del 1400 si verificò un cambiamento radicale dell’assetto ospedaliero, in quanto il prendersi cura non era più visto solo come un atto cristiano, ma anche in termini di produzione di salute corporale e di idoneità fisica. • I malati incominciarono ad essere distinti e separati nelle loro varie specie e assistiti differentemente. Le attività mediche si distinsero da quelle assistenziali e incominciarono a trovare l’alveo formativo presso le nascenti Università degli Studi. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  6. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica I riformatori dell’assistenza • Verso la fine del ‘500 si fecero interpreti di una rinnovata presenza cattolica nell’assistenza ospedaliera figure emblematiche come: • Giovanni di Dio, fondatore degli ospedali Fatebenefratelli, dove si contemplava la figura dell’infermiere maggiore e dell’infermiere minore; • Camillo de Lellis, fondatore dell’Ordine Assistenziale dei Ministri degli Infermi (i Camilliani), che dedicò particolare attenzione alla formazione degli infermieri e all’organizzazione del lavoro; • Vincenzo de Paoli, fondatore della Compagnia delle Figlie della Carità, inizialmente composto da dame della nobiltà e della borghesia, reintroducendo la donne nell’assistenza. • Sono stati malati, umili infermi, prima di essere infermieri e furono i primi a comprendere che serviva un’assistenza specifica per stare vicino al malato: l’assistenza infermieristica. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  7. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica XVIII e XIX secolo • A partire dal ‘700, la cultura illuministica (affrancamento dalla religione e abolizione dei privilegi), la mentalità scientifica (basata sul metodo sperimentale) e le mutate condizioni economiche e sociali (ruolo della borghesia), hanno comportato l’affermarsi dello Stato come responsabile dell’assistenza, ridimensionando le istituzioni religiose. • Questo ha portato ad un impoverimento dell’assistenza, sostituendo i religiosi con personale laico senza adeguata formazione. • Il progresso scientifico (indagini diagnostiche sulla gravidanza, narcosi per le pratiche chirurgiche, scoperta dei microrganismi e l’importanza dell’igiene nelle morti del parto), contribuisce ad una nuova concezione dell’ospedale, che divenne il luogo della cura delle malattie più che per assistere i bisognosi. • Le nuove concezioni cliniche, organizzative e igieniche divennero competenza medica e gli infermieri erano chiamati a compiti domestici e di sorveglianza. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  8. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE F.N. appartiene ad una famiglia borghese, ottiene un’istruzione completa, dalla letteratura alla matematica, con un risultato eccezionale. • La sua prima esperienza nell’assistenza ai malati avvenne nell’ospedale di Salisbury nel 1844. Successivamente studia i rapporti riguardanti la salute pubblica inglese. • Decide di recarsi in Germania a Dusselfort, presso l’ordine delle diaconesse, le quali si dedicano all’assistenza infermieristica in tono elevato. • Nel 1853 viene incaricata di dirigere una casa della salute per gentildonne decadute e la riorganizza con interventi sulle tubature, bagni, montacarichi per le vivande, acqua fredda e calda nei piani, campanelli di chiamata, materiale sanitario e derrate alimentari, guardaroba, ecc. • L’opinione pubblica viene mobilitata a favore di F.N. da un suo amico giornalista, che sostiene l’esistenza e l’operato di infermiere rispettabili. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  9. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE Nel 1954, l’Inghilterra entra in guerra in Crimea. • Si viene a sapere che feriti e ammalati muoiono per mancanza di assistenza (l’assistenza è affidata a militari inabili o convalescenti). • La mortalità è del 42%,dovuta in gran parte alle epidemie di colera e tifo, alla gangrena e alla dissenteria, non alle ferite da guerra. • Il ministro della guerra e amico di F.N., la invita ad andare in Crimea con un gruppo di infermiere. Ne recluta 38 e parte con l’appoggio del governo e della pubblica opinione (si oppongono militari e medici perché donna e non subordinata). a cura di: dott.ssa Alida Favro

  10. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE F.N. interviene provvedendo a: In sei mesi la mortalità scende al 2,2%. • Pulizia degli ambienti • Camicie, lenzuola e biancheria varia • Lavanderia con caldaia per bollire il bucato • Cucina per diete speciali • Materiale occorrente per interventi chirurgici • Assistenza ai più gravi e ai morenti • Stanze per l’alloggio delle infermiere a cura di: dott.ssa Alida Favro

  11. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE • Nel 1856 F.N., tornata in Inghilterra, ottiene l’istituzione di una Commissione per investigare l’assistenza medica militare. • Utilizza la scienza della statistica sociale di cui è esperta per mettere in evidenza sia l’impatto delle malattie sulla mortalità che gli effetti delle migliorate condizioni sanitarie. • Attua provvedimenti per prevenire le malattie e migliorare le condizioni del popolo: questa è la prima crociata dell’igiene. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  12. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE • Nel 1859 fonda la Nightingale Training School for Nurses presso l’ospedale St. Thomas di Londra. • Nel 1860 viene fatta la scelta delle prime 15 candidate. • La formazione infermieristica è basata sul sapere, l’istruzione, la conoscenza, per formare una professione autonoma e autorevole e formare delle leader per riprodurre il sistema formativo. • L’impostazione formativa utilizzata dalla Nightingale verrà esportata in tutto il mondo. Avrà luogo una vera e propria colonizzazione culturale. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  13. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 inglese: FLORENCE NIGHTINGALE • La nuova professione, di elevata moralità e socialmente riconosciuta ha l’effetto di una bomba che esplode: La donna, per l’etica calvinista e per alcune condizioni sociali, è pronta a ricoprire un preciso ruolo sociale. F.N. è nata il 12 maggio del 1821. In tale data ogni anno viene festeggiata la giornata internazionale delle infermiere. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  14. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 statunitense • Nel 1861 scoppia la guerra civile fra stati del sud e stati del nord provocando 600.000 morti e si prende coscienza della scarsità di infermiere e della loro insufficiente preparazione. • Nel 1873 si diploma la prima infermiera americana: Linda Richards. • Nel 1879, negli Stati Uniti, vengono fondate l’AMERICAN NURSES ASSOCIATION (ANA) e la NATIONAL LEAGUE OF NURSING. Nel 1899 nascerà l’INTERNATIONAL COUNCIL OF NURSING (ICN). • Le numerose associazioni infermieristiche promuovono scuole sul modello inglese alle quali accedono solo donne con un buon bagaglio culturale. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  15. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘800 italiano • In Italia le congregazioni religiose che si applicano all’assistenza sono molte e non hanno alcun bisogno di soffermarsi sulla autonomia e autorevolezza della professione, perché ciò esula dal loro modo di pensare: è’ più importante l’ideale di servizio che la competenza. • A differenza dunque della professione infermieristica anglosassone, quella italiana, si troverà decapitata della propria leadership ancora prima di nascere. • Il mondo europeo, a fine ‘800, è però più vicino e culturalmente più integrato e nel 1896 a Napoli nasce la prima scuola per infermiere sul modello della Nightingale, fondata da miss Grace Baxter. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  16. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘900 italiano • Nel 1919 le infermiere costituiscono l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA TRA INFERMIERE (ANITI). Lo statuto dichiarava aconfessionalità, apoliticità, base democratica, e ciò le permise di essere affiliata al ICN nel ’22. Sciolta nel ’33 e trasformata in Sindacato Fascista Infermiere Diplomate. • Negli anni ’20/’30 fu varata la prima regolamentazione giuridica, a livello nazionale, della professione, in particolare con l’istituzione delle scuole di formazione (R.D. 1832/1925; R.D. 2330/1929). • Si riservava il canale professionale alla donna e si relegava il personale maschile all’arte ausiliaria di infermiere generico, dipendente dall’infermiere professionale, e alla custodia dei ricoverati nei manicomi. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  17. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica‘900 italiano a cura di: dott.ssa Alida Favro

  18. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘900 italiano • Nel 1946 nasce, sulle ceneri dell’ANITI, la Consociazione Nazionale Infermieri e altri Operatori Sanitario-Sociali, che verrà ammessa all’ICN nel 1949. Oggi è denominata CONSOCIAZIONE NAZIONALE ASSOCIAZIONI INFERMIERI (CNAI). • Con la L. 1049/1954, viene istituito il COLLEGIO INFERMIERI PROFESSIONALI, ASSISTENTI SANITARIE, VIGILATRICI D’INFANZIA (IPASVI).La nascita dell’ordine professionalericonosce, ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, alla professione infermieristica la codifica di professione intellettuale. • Nel 1971, si ha l’abolizione delle scuole convitto e si rendono le scuole accessibili al personale maschile. Nel 1973 si ratifica in Italia l’ACCORDO DI STRASBURGO sull’istruzione e formazione dell’infermiere. • Nel 1974 con il D.P.R. 225, si modifica le attribuzioni degli infermieri (nuovo mansionario).Nel 1975, nuovo ordinamento didattico triennale. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  19. COLLEGIO IPASVI: nuovo logo a cura di: dott.ssa Alida Favro

  20. COLLEGIO IPASVI: Federazione dei Collegi IPASVIdal notiziario (1956) alla rivista (1990) a cura di: dott.ssa Alida Favro

  21. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘900 italiano • Negli anni ’60/’70 gli infermieri invece di specializzarsi sui bisogni di assistenza infermieristica, si specializzano sulla tecnologia. Questa esasperazione tecnologica porterà ad una crisi disciplinare e professionale. • La crisi porta una minoranza professionale, che pensa ad un altro tipo di infermiere, ad entrare all’università per creare una nuova classe dirigente infermieristica (Scuola Speciale per Dirigenti dell’Assistenza Infermieristica- DAI, 1969), cercando fuori dal Paese soluzioni e nuovi paradigmi interpretativi della realtà infermieristica. • Negli anni ’80 vi è la consapevolezza di essere un corpus professionale e di essere portatori di un patrimonio conoscitivo unico e necessario alla collettività (si incomincia a importare le teorie, i modelli e i metodi americani). • Nel 1992, istituzione del DIPLOMA UNIVERSITARIO di INFERMIERE. Nel 1994, inserimento dell’infermieristica nell’elenco dei settori scientifico-disciplinari (scienze infermieristiche generali e cliniche) e nuovo profilo professionale. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  22. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘900 italiano • Nel 1994, il nuovo profilo professionale riconosce l’infermiere responsabile dell’assistenza generale infermieristica, precisa la natura dei suoi interventi, gli ambiti operativi, la metodologia del lavoro, le interrelazioni con gli altri operatori, gli ambiti di approfondimento culturale ed operativo, le aree di specializzazione. • Nel 1996, viene sancito il campo proprio di attività e di responsabilità dell’infermiere, definendo che è una professione sanitaria. • Nel 2000, riconoscimento formale della dirigenza del ruolo sanitario con l’attribuzione della responsabilità e della gestione delle attività di assistenza infermieristica. • Nel 2001, con la determinazione delle classi di laurea delle professioni sanitarie, si avviano le lauree triennali e specialistiche, le quali si inquadrano nel generale processo di riforma dell’Università, armonizzandosi con il resto d’Europa. Inizia la discussione sulla tassonomia diagnostica e sull’evidence-based nursing. • Nel 2002, sulla spinta dell’emergenza infermieristica, si riconosce agli infermieri, anche ai dipendenti, di svolgere l’attività libero-professionale. a cura di: dott.ssa Alida Favro

  23. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica ‘900 americano Le principali fasi dello sviluppo della scienza infermieristica a livello universitario inizia con gli anni cinquanta a cura di: dott.ssa Alida Favro

  24. 3° unità didattica: storia dell’assistenza infermieristica 2000 europeo: prospettive • Nascita, nel 2004, della Federazione Europea delle Professioni Infermieristiche(FEPI),con l’intento di rappresentare le autorità competenti per la professione infermieristica anche in paesi che non fanno parte dei 25 dell’Unione Europea. La finalità consiste nel promuovere l’eccellenza del nursing e la tutela del paziente, sia a livello nazionale che europeo. • Si diffondono sempre più i dottorati di ricerca infermieristica nelle varie università. In Italia la professione chiede l’istituzione della Facoltà di Infermieristica. • In Europa si discute per progettare percorsi formativi di base e post-base europei con un programma omogeneo per tutti i paesi. • Il confronto sul codice deontologico europeo è ormai in fase avanzata. • L’OMS ha istituito un gruppo di lavoro di infermieri di estrazione internazionale per individuare una nuova tassonomia diagnostica infermieristica. • Si sono istituite delle associazioni di infermieri per la ricerca infermieristica al fine di avviare confronti e progetti a valenza europea e internazionale. a cura di: dott.ssa Alida Favro

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