1 / 38

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale V. MONALDI - NAPOLI

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale V. MONALDI - NAPOLI. U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia Direttore: Dott. Roberto Magri. La necrosi asettica della testa del femore: protocollo di trattamento. Giuseppe De Pace Roberto Magri.

kenny
Télécharger la présentation

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale V. MONALDI - NAPOLI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale V. MONALDI - NAPOLI U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia Direttore: Dott. Roberto Magri

  2. La necrosi asettica della testa del femore: protocollo di trattamento Giuseppe De Pace Roberto Magri

  3. La necrosi asettica della testa del femore, è una patologia che colpisce prevalentemente adulti giovani e, spesso, ha una incidenza bilaterale compresa tra il 50-70%.

  4. DEFINIZIONE Disparità tra l’ossigeno necessario all’osteocita e la capacità della circolazione locale ad ovviare a questa esigenza

  5. Lussazione anca Contusione anca Fratture collo femore Morbo di Perthes Epifisiolisi Artrite settica Cortisonici Alimentazione Traumi Disbarismo Irradiazione Alcolismo Idiopatica EZIOLOGIA Condizioni ortopediche Altre eziologie

  6. Insulto vascolare OSTEONECROSI riassorbimento/riparazione osso spugnoso osso compatto Forze di carico frattura subcondrale appiattimento testa distruzione articolazione

  7. DIAGNOSI • ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO • Risonanza Magnetica Nucleare • Scintigrafia • Esame radiografico • MOC (DEXA)

  8. Classificazione di FICAT (1985)

  9. ESAME CLINICO • Anamnesi • Funzionalità articolare anca • Scala VAS • Tabella algo-funzionale WOMAC

  10. ESAMI STRUMENTALI • Risonanza Magnetica Nucleare • Esame radiografico • Scintigrafia ossea • Esame MOC (DEXA) distrettuale

  11. TRATTAMENTO • ONDE D’URTO stadio 0, 1, 2 • VITE IN TANTALIO stadio 2, 3 • PROTESI D’ANCA stadio 3, 4

  12. Le ONDED’URTO ad elevata energia, rappresentano l’unica vera metodica non invasiva per il trattamento degli stadi iniziali della osteonecrosi asettica.

  13. ONDE D’URTO : protocollo • 2400 colpi a giorni alterni per 4 volte • intensità 0,44-0,72 mj/mmq • astensione dal carico

  14. Negli stadi più avanzati ( 2-3) preferiamo stabilizzare l’anca con VITE IN TANTALIO,In tal modo accanto all’effetto decompressivo, si associa l’azione del tantalio sul metabolismo osseo

  15. VITE IN TANTALIO:protocollo • carico protetto dopo 20 giorni • progressivo per 3 mesi

  16. Negli ultimi stadi (3-4) con distruzione articolare pratichiamo la sostituzione dell’anca. A secondo dell’interessamento della testa: PROTESI CEFALICA PROTESI TOTALE

  17. PROTESI D’ANCA: protocollo • carico con girello dopo 3-4 giorni • kinesiterapia • carico progressivo dopo 40 giorni

  18. Presso la nostra Unità Operativa abbiamo trattato 96 pazienti affetti da necrosi asettica della testa del femore nei vari stadi

  19. CASISTICA

  20. INIZIO TRATTAMENTO Score VAS medio 3,5

  21. CONTROLLO A 12 MESI Score VAS medio 0,8

  22. CASI CLINICI

  23. S. C. anni 32 (1)

  24. S. C. anni 32 (2)

  25. (1) N. V. anni 38

  26. N. V. anni 38 (2)

  27. C. A. anni 38

  28. 12 mesi C. A. anni 38

  29. P. E. anni 32

  30. CONCLUSIONI 1- DIAGNOSI PRECOCE 2- CORRETTA STADIAZIONE DELLA MALATTIA

  31. CONCLUSIONI Riteniamo che l’insieme di queste metodiche possa offrire, nel rispetto delle indicazioni, dei risultati positivi ed allontanare, almeno negli stadi iniziali, l’evoluzione verso un trattamento più invasivo.

  32. CONCLUSIONI Un follow-up a più lungo tempo ed un maggior utilizzo delle tecniche, potrà dimostrare la loro efficacia e la migliore accettazione da parte del paziente.

  33. Grazie

More Related