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ISTITUTO STATALE D’ ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE ”G.V.GRAVINA” Classe I sez. A Scienze umane opzione economico-sociale. Povertà e diritti negati ai minori. Percorso di approfondimento sulle ingiustizie sociali e sui diritti negati ai minori. Premessa.
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ISTITUTO STATALE D’ ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE”G.V.GRAVINA” Classe I sez. A Scienze umane opzione economico-sociale
Povertà e diritti negati ai minori Percorso di approfondimentosulle ingiustizie sociali e sui diritti negati ai minori.
Premessa I bambini crescono in un mondo di contrasti estremi. Molti frequentano scuole più o meno adeguate, godono della sicurezza delle proprie famiglie, si preparano per un domani che li vedrà lavoratori qualificati, assaporano la gioia di affermarsi, posseggono le energie per far fronte alle sfide e crescono con la conoscenza e le abilità necessarie a gestire una società complessa e globalizzata.
Altri bambini vivono in un mondo parallelo senza gioco o sogni per un futuro migliore. Bambini venduti come schiavi, costretti a portare armi in guerre e conflitti che non sanno comprendere, forzati a lavorare fin dalla più giovane età in condizioni pericolose, bambini derubati dal diritto di autorealizzarsi, esposti al rischio della propria salute e spesso della vita.
Nel mondo lavorano almeno 218 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 17 anni. Di questi sono circa 126 milioni quelli nella fascia di età tra i 5 e 14 anni impiegati in lavori pericolosi che vivono in situazioni di sfruttamento e abuso. Sono bambini senza infanzia cui viene negato il diritto alla scuola, al gioco, alla salute... Bambini che lavorano in miniera, in agricoltura, nelle industrie per la lavorazione di prodotti destinati all’esportazione.
Bambini sfruttati nella prostituzione, per la produzione e il traffico delle droghe o per altre attività illegali. Spesso separati o sottratti alle famiglie e privati d’affetto. Lo sfruttamento dei minori è unanimemente condannato, ma universalmente praticato e politicamente tollerato per questo è necessaria una urgente e responsabile presa di coscienza.
Eppure non mancano le dichiarazioni che sanciscono i diritti dei bambini, di tutti i bambini del mondo
I DIRITTI DEI BAMBINI
Lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia è La Convenzione sui diritti dell’infanzia, che contempla l'intera gamma dei diritti e delle libertà attribuiti anche agli adulti (diritti civili, politici, sociali, economici e culturali).
La Convenzione è un testo ampio, 54 articoli, che vincola gli Stati che la ratificano ed offre un quadro di riferimento organico nel quale collocare tutti gli sforzi da compiere a difesa dei diritti dei bambini.
La Convenzione è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990.
L'Italia ha ratificato la Convenzione il27 maggio 1991 con la legge n. 176 e a tutt‘ oggi 193 Stati, un numero addirittura superiore a quello degli Stati membri dell'ONU, sono parte della Convenzione.
I PRINCIPALI DIRITTI ARTICOLO N° 1 Chi ha meno di 18 anni ha tutti i diritti elencati nella convenzione
Diritto all' uguaglianza Ogni bambino e ragazzo ha i diritti elencati nella convenzione; non ha importanza il colore della pelle, né il sesso, né la religione, non ha importanza che lingua parla, né se è un disabile, né se è ricco o povero.
Diritto al nome Ogni bambino ha il diritto di avere un nome, una nazionalità e il diritto di conoscere i propri genitori e di venire accudito da loro.
Davide Roberto Luigi Francesco GIUSEPPE Sara Sharon Valeria Serena Rosa
Diritto alla famiglia Ogni bambino ha diritto a vivere con i propri genitori, ma si rende necessaria la separazione in caso di maltrattamento.
Articolo 24 1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi.
2. Gli Stati parti si sforzano di garantire l’attuazione integrale del summenzionato diritto e in particolare adottano ogni adeguato provvedimento per: • a) diminuire la mortalità tra i bambini lattanti e i fanciulli; • b) assicurare a tutti i minori l’assistenza medica e le cure sanitarie necessarie, con particolare attenzione per lo sviluppo delle cure sanitarie primarie;
c) lottare contro la malattia e la malnutrizione, anche nell’ambito delle cure sanitarie primarie, in particolare mediante l’utilizzazione di tecniche agevolmente disponibili e la fornitura di alimenti nutritivi e di acqua potabile, tenendo conto dei pericoli e dei rischi di inquinamento dell’ambiente naturale;
d) garantire alle madri adeguate cure prenatali e postnatali; • e) fare in modo che tutti i gruppi della società, in particolare i genitori e i minori, ricevano informazioni sulla salute e sulla nutrizione del minore, sui vantaggi dell’allattamento al seno, sull’igiene e sulla salubrità dell’ambiente e sulla prevenzione degli incidenti e beneficino di un aiuto che consenta loro di mettere in pratica tali informazioni; • f) sviluppare le cure sanitarie preventive, i consigli ai genitori e l’educazione e i servizi in materia di pianificazione familiare
Ogni bambino ha diritto a vivere in condizioni che garantiscono la sua salute e ad una alimentazione corretta ed equilibrata.
Un'alimentazione insufficiente porta a dimagrimento, apatia, debolezza muscolare, depressione del sistema nervoso, minor resistenza alle malattie, invecchiamento precoce, morte per inedia. Queste conseguenze si manifestano soprattutto nei bambini, la cui mortalità nel Terzo mondo è altissima: ventre gonfio, magrezza, avvizzimento della pelle, apatia, ecc. Le malattie parassitarie e infettive colpiscono soprattutto i bambini non solo a causa della denutrizione, ma anche per le precarie condizioni igieniche (acqua inquinata, mancanza di fogne, ecc.).
L'UNICEF ha calcolato che la causa principale di morte dei bambini fino a 5 anni è dovuta alla disidratazione conseguente alle diarree provocate da infezioni intestinali.
Ma cosa è soprattutto necessario in età pediatrica? In età pediatrica non possono mancare le proteine, perché rappresentano “i mattoni” che il nostro organismo utilizza per costruire i nuovi tessuti e riparare quelli danneggiati. Le proteine hanno un turnover giornaliero e, al contrario dei grassi e degli zuccheri, non esistono organi in cui possono essere conservate per poi, se introdotte in eccesso, utilizzarle quando servono.
Sono formate Da 20 aminoacidi LE“PROTEINE” Dal greco protos che significa primo Sostanze quaternarie formate da: C-H-O-N
STRUTTURE DELLE PROTEINE: • Struttura primaria Sequenza semplice di aminoacidi • Struttura secondaria • Conformazioni distinte che può • assumere la catena : • elica • foglietto ripiegato
a-elica foglietto b Simbologia
Struttura terziaria Avvolgimento spaziale di tutte le eliche e le forme
Più strutture terziarie collaborano per formare un unico complesso macromolecolare • Struttura quaternaria
ART. 31 Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed allo svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, ed a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. Gli Stati parti devono rispettare e promuovere il diritto del fanciullo a partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l’organizzazione di adeguate attività di natura ricreativa, artistica e culturale in condizioni di uguaglianza.
Il gioco rappresenta per il bambino un modo semplice e divertente per scoprire il mondo e la realtà circostante, affrontando anche le emozioni della vita come l'amore, l'odio,l'aggressività, paure ed ansie, imparando in tal modo anche a gestirle. I giochi, da quelli più semplici a quelli più complessi, sono utili per sviluppare capacità creative e stimolare l'attenzione del piccolo, nonché la sua immaginazione, bastipensare a quei giochi in cui si fantastica di essere qualcun altro o di assumere ruoli differenti dai propri.
La capacità di prestare attenzione e di rispettare alcune norme che i piccoli si danno prima di impostare il gioco, gettano le fondamenta per un successivo apprendimento a scuola e nella vita. Quindi la collaborazione, il rispetto degli altri e delle norme vengono apprese in modo divertente e spontanee durante il gioco, che ha un importante ruolo sociale di interazione e di condivisione, è possibile, osservando un bambino giocare, carpire il suo livello di sviluppo e le sue fantasie.
A livello cognitivo, il gioco favorisce lo sviluppo della memoria, della concentrazione e dell’ attenzione: una carente attività ludica può compromettere lo sviluppo cognitivo
Lo psicologo Piaget classifica i giochi in riferimento alla struttura stessa del gioco e all'evoluzione dei processi cognitivi: • I giochi di esercizio: caratteristici del periodo sensomotorio che vanno dalla nascita a circa due anni.
I giochi simbolici: tra i due e i sette otto anni, aggiungono la dimensione della simbolizzazione, della la capacità di rappresentare attraverso gesti una realtà non attuale. L'esempio tipico è il gioco del far finta, del fare "come se".
I giochi di regole; prima imitazioni del gioco dei bambini più grandi, poi organizzazioni spontanee dopo i 7-8 anni, caratterizzano la socializzazione del bambino. Mentre i giochi precedenti tendono a diminuire con l'età, i giochi di regole, all'opposto, diventano più frequenti , dimostrando l'importanza delle relazioni e del codice sociale