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Cos’è la comunicazione?

Cos’è la comunicazione?. Attività sociale Attività cognitiva Legata all’azione. Prima di definire la comunicazione…. Cos’è il comportamento? Qualsiasi azione motoria di un individuo, osservabile in qualche maniera da un altro. Prima di definire la comunicazione…. Cos’è l’informazione?

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Cos’è la comunicazione?

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Presentation Transcript


  1. Cos’è la comunicazione? • Attività sociale • Attività cognitiva • Legata all’azione

  2. Prima di definire la comunicazione… • Cos’è il comportamento? Qualsiasi azione motoria di un individuo, osservabile in qualche maniera da un altro

  3. Prima di definire la comunicazione… • Cos’è l’informazione? Acquisizione di conoscenze inferite in modo autonomo da parte di B nei confronti di A, anche senza che questi ne sia consapevole

  4. Prima di definire la comunicazione… • Cos’è l’interazione? Qualsiasi contatto avvenga fra due o più individui, anche in modo involontario, in grado di modificare lo stato preesistente delle cose fra loro

  5. Definizione di comunicazione Scambio interattivo osservabile fra due o più partecipanti, dotato d’intenzionalità reciproca e di un certo livello di consapevolezza, in grado di far condividere un determinato significato sulla base di sistemi simbolici e convenzionali di significazione e segnalazione secondo la cultura di riferimento

  6. Gli “ingredienti” della comunicazione • Presenza di un codice; • Condivisione di un significato, atrv • Sistemi di segnalazione e significazione; • Intenzione reciproca; • Interazione e gioco di relazioni; • Importanza del contesto d’uso e della cultura di riferimento

  7. È sufficiente avere un codice per comunicare? Codice = sistema di trasmissione di messaggi Approccio matematico (Shannon e Weaver): comunicazione = trasmissione d’informazioni È una teoria forte del codice

  8. È sufficiente che un messaggio abbia un senso? Approccio semiotico: comunicazione come significazione e segno Significazione = capacità di generare significati Segno come equivalenza (codice) Segno come inferenza (contesto)

  9. Globalità del significato • Dimensione referenziale • Dimensione inferenziale • Dimensione differenziale

  10. Universalità/relatività del significato • Gli aspetti universali: • La “grammatica universale” di Chomsky • I “primitivi semantici” di Wierzbicka • Gli aspetti “relativi”: • L’ipotesi di Sapir-Whorf e la sua revisione

  11. Componenzialità eprototipicità del significato • Il processo di categorizzazione secondo: • La semantica a tratti • La semantica del prototipo

  12. Stabilità e instabilità del significato • Aspetti di variabilità: • Cancellabilità dei tratti semantici • Presenza di confini sfumati e continui • Vaghezza semantica • Contesto d’uso • Aspetti di regolarità: • Format comunicativi • Processi di riproduzione e di produzione • Regolarità e variazione

  13. Attraverso quali canali comunichiamo? Sistemi di segnalazione e significazione: verbali e non verbali (sistema vocale, cinesico, aptico, prossemico, cronemico) Che rapporto esiste fra i diversi sistemi? • Contrapposizione • Sintonia semantica

  14. L’intenzionalità reciproca • Pdv pragmatico: comunicazione = interazione tra testo e contesto Dire qualcosa è sempre anche fare qualcosa (Austin)

  15. Come si coopera comunicando? • Grice: • Rispettare le massime (per il parlante) • Fare le implicature conversazionali corrette (per l’interlocutore), quindi colmare lo scarto fra ciò che è detto e ciò che è significato Se queste condizioni sono soddisfatte, siamo in una situazione di trasparenza intenzionale

  16. Trasparenza o opacità intenzionale? • Pdv parlante: non può comunicare tutto ciò che pensa (pars pro toto) • Pdv interlocutore: attribuisce intenzioni a partire dal messaggio prodotto (totum ex parte)

  17. Opacità come opportunità Evidente nei fenomeni discomunicativi: • Menzogna • Seduzione • Ironia

  18. Comunicazione come gioco di relazioni “essere in” comunicazione = mettere in gioco la propria identità • La spirale del messaggio • Giochi psicologici comunicativi

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