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CLASS. Psicologia del corso di vita Docenti: prof. Anna Silvia Bombi dott. Francesca Federico. L’etologia. Konrad Lorenz (1903-1989) Niko Tinbergen (1907-1988). Etologia.  anni '70: il comportamento istintivo viene riesaminato dall' etologia ramo della zoologia

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Presentation Transcript


  1. CLASS Psicologia del corso di vita Docenti: prof. Anna Silvia Bombi dott. Francesca Federico L’etologia

  2. Konrad Lorenz (1903-1989) Niko Tinbergen (1907-1988) Etologia  anni '70: il comportamento istintivo viene riesaminato dall'etologia ramo della zoologia studio comparato del comportamento influsso crescente sulla psicologia dello sviluppo §       metodi di indagine §       concetti descrittivi §       teorie esplicative Tre libri da non perdere: L’anello di re Salomone Il cosiddetto male E l’uomo incontrò il cane

  3. I 4 quesiti-base dell’etologia[Hinde, 1982] • quali sono le cause immediate di un dato comportamento? • come si è formato un dato schema di comportamento nel corso dell'ontogenesi? • qual è la funzione adattiva di un dato comportamento? • come si è formato un dato schema di comportamento nel corso dell'evoluzione?  Assunti METODOLOGICI • studiare il comportamento in condizioni naturali • identificare il complesso di comportamenti tipici di una specie (etogramma)

  4. Tipi di adattamenti filogenetici(Eibl-Eibesfeldt, 1984) azioni istintive: decorso stereotipato di movimenti meccanismi scatenanti innati: risposte selettive a dati stimoli (es. fuga da predatore) disposizioni ad apprendere con facilità certi tipi di associazioni(periodi sensibili) meccanismi motivazionali innati: provocano un'attività spontanea moduli comportamentali, che si evolvono, come gli organi, sulla base di programmi di sviluppo ereditati

  5. Livelli di complessità delle azioni istintive sistemi comportamentali = organizzazioni di coordinazioni ereditarie non fissato rigidamente concatenazioni = organizzazioni in sequenza di coordinazioni ereditarie, ove ciascuna azione scatena la successiva (es. predazione) obiettivo finale fisso, obiettivi intermedi variabili coordinazioni ereditarie o “azioni a schema fisso” Erbkoordination, “fixed action patterns” sequenze stereotipate di movimenti non divisibili in unità (sorriso, sbadiglio, pianto; beccata e posture di danza) "programmi" che specificano sequenze di movimenti da eseguire, attivati e disattivati da stimoli appropriati

  6. Etologia epsicologia dello sviluppo Nozione di imprinting e “periodo d’oro”: tipo particolare di apprendimento, rapido e indelebile, che può avvenire solo in un periodo critico Influsso su John Bowlby (1907-1990): studia il legame tra genitori e bambino alla luce delle nozioni di comportamento istintivo e sistema comportamentale  Uso di metodi osservativi per lo studio delle relazioni tra bambini (Blurton Jones, Strayer)

  7. Un esempio di studio etologico: i gruppi • In senso ampio un gruppo è una categoria sociale • In senso più circoscritto un è un insieme di persone che si conoscono direttamente • 2 persone = diade • da 3 a 30 persone = piccolo gruppo • Diversamente dalla diade nel gruppo in senso stretto possono esserci • sottogruppi o coalizioni • dissensi e conflitti • Il gruppo si distingue da aggregazioni casuali per • obiettivi condivisi • norme di comportamento • strutture (affettive, di potere, di ruolo)

  8. Esistono gruppi di bambini? Contesto delle relazioni tra bambini è la scuola dell’infanzia; quasi tutti i bambini italiani la frequentano se non dai 2-3 anni almeno dai 4-5. Studi anni ’30 e anni ’70: i prescolari non formano veri gruppi, si aggregano in modo epidermico Ricerche etnografiche: i bambini mostrano segni di appartenenza a un gruppo sociale diverso da quello degli adulti F. Strayer: approccio etologico studi osservativi delle interazioni • a 2-3 anni forme embrionali di articolazione in gruppi • verso i 5 anni: vere e proprie strutture • affiliative (cricche) • di dominanza (gerarchie)

  9. Tipi di comportamenti osservati

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